Alta Via delle Giulie, ovvero le tante virtù dei friulani
12 settembre - Ho atteso fino all'ultimo giorno per pagare l'iscrizione, temevo che venisse annullato tutto.Volevo con tutta me stessa partecipare a questo trail perche'avrebbe significato il coraggio di ripartire. L'Alta Via delle Giulie è uno dei trail più impegnativi al quale ho partecipato, ma anche uno dei piu' belli.
L'Ultra, 120 km e 8200 di dislivello, e' partito da Sella Nevea (UD) venerdi 11 alle ore 17, e ha visto la partenza di più di 100 persone. A me è mancato il coraggio, e mi sono iscritta alla 65 km con 4450 mt di dislivello.
Consegna dei pettorali in modo corretto, rispettando tutte le regole previste.Sabato mattina, tre pullmann ci hanno portati fino a Ugovizza, luogo di partenza della 65 km e base-vita per coloro che si stavano cimentando sulla 120. Meteo favoloso.
Alle 9,15 partenze scaglionate perfettamente dirette da Michele Guerra: per inciso, una persona stupenda e precisa.Si attraversa un ponticello e subito inizia una salita spaccagambe.La gioia però di poter salutare, finalmente, gli amici, fa passare in secondo piano il fiatone.
Al 10° km troviamo un punto acqua e dei volontari gentilissimi, nonostante un ventaccio da levar la pelle. Passiamo il Rifugio Nordio in località Sella di Lom a 1500 mt e ci inoltriamo sul sentiero spartiacque tra Italia e Austria. Boschi stupendi e prati dove pascolano splendidi esemplari di mucche. Ricordo che siamo nella zona del Montasio dove viene prodotto un formaggio buonissimo.
Sono ultima e sola ma non mi preoccupo.Alle 13,15 arrivo a Camporosso e finalmente trovo il primo ristoro. A questo punto apro una parentesi, che non vuole essere polemica ma obbiettiva. Quest'anno tutte le manifestazioni sono state annullate anche per la gestione dei ristori. A Camporosso invece c'era ogni ben di Dio, ma tutto ci veniva consegnato o su piattini oppure messo dentro a dei sacchettini, e noi potevamo ripartire senza creare problemi.
Riparto e inizio il famoso sentiero che ci porterà al Santuario della Madonna dei Monti Lussari.Troviamo parecchi turisti ma tutti ligi, pure i ragazzini, con mascherine e gel in mano. Si sale, si sale, il sentiero non finisce mai.
Arriviamo al Santuario, STUPENDO, e troviamo anche il secondo ristoro. Banane, crostate, acqua, coca, caffè ecc., tutto strettamente consegnato su piatti.Trovo amici che non vedevo da anni e comunicano che il cancello orario delle ore 17 è stato allungato di un’ora.
E' un continuo salire. Passo Rio Freddo e alle 18,20 (sarebbe fuori tempo) arrivo alle Cave del Predil. Terzo ristoro. Mi lasciano passare. Sono intelligenti, avevano capito che questo era un anno particolare e le condizioni fisiche non erano al massimo.
Riparto e mi perdo subito (colpa mia). Prendo un sentiero in salita e continuo a girare a vuoto per 50 minuti.Fortunatamente con il traker riescono a localizzarmi e un gentile signore dell’organizzazione mi riporta sul sentiero esatto.Tramonta il sole, e ‘cieca’ come sono inizio a vederci poco ma proseguo. Imbocco il “sentiero dei tedeschi” e dopo una vita arrivo a una malga dov'è allestito l'ultimo ristoro. Qua non so se mettermi a piangere oppure ridere. Un ragazzino, saputo che non sto facendo il percorso lungo ma il medio, mi guarda come se fossi proprio una schiappa.
E inizia la penultima parte, difficilissima e impegnativa. Bisogna passare il “sentiero delle gocce” e il Passo degli Scalini, oltre i 2000 metri. Rocce, corde d'acciaio e tanta fatica. Riperdo il tracciato, e dopo aver pianto per un’ora, con l'aiuto di tre meravigliose persone, riesco a ritornare sulla giusta via. Soffia un ventaccio e inizia una discesa sassosa e ripida. Le gambe sono stanche e faccio una sfilza di ruzzoloni. Incontro un angelo, Giorgio, bergamasco doc, che pur facendo una marea di errori, andando avanti e indietro, riesce a portarmi all'arrivo.
SONO L'ULTIMA dei 65 km, che alla fine credo siano diventati una decina in più, ma chi se ne frega. L'ho finita.!
Desidero ringraziare tutti, perché oltre ad averci offerto uno dei più bei trail della mia vita, hanno dimostrato di aver coraggio e fiducia in noi che riprendiamo con tanta voglia ma necessariamente a fatica.
Classifica 120 km + 8200 m D (fonte: Wedosport: 71 arrivati su 102 partiti)
Classifica 65 km +4450 m D (52 arrivati su 59)
Classifica 40 km +3350 m D (60 arrivati su 66)
1 | 402 | Baggio Stefano | 5:10:56 | M | M | EMME RUNNING TEAM | 1 | 1 | 2:19:23 | 5:10:56 | |
2 | 412 | Bordignon Alessio | 5:28:03 | M | M | RYD TREVISO | 2 | 2 | 2:27:13 | 5:28:03 | |
3 | 465 | Calligaris Massimo | 5:42:03 | M | M | UNIONE SPORTIVA ALDO MORO | 3 | 3 | 2:33:53 | 5:42:03 | |
4 | 404 | Delli Zotti Massimo | 5:46:20 | M | M | RUNCARD | 4 | 4 | 2:28:34 | 5:46:20 | |
5 | 403 | Valgimigli Daniela | 5:50:17 | F | F | ATLETICA 85 FAENZA | 1 | 1 | 2:39:36 | 5:50:17 | |
6 | 401 | Garbujo Alberto | 5:51:42 | M | M | DUEROCCHE ASD | 5 | 5 | 2:24:32 | 5:51:42 | |
7 | 409 | Garlato Adriano | 6:00:34 | M | M | NESSUNA | 6 | 6 | 2:42:10 | 6:00:34 | |
8 | 407 | Negra Elisabetta | 6:00:51 | F | F | ASD INRUN | 2 | 2 | 2:47:48 | 6:00:51 |
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