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Set 23, 2020 Ufficio Stampa Evento 2841volte

Bussolengo (VR) - Eleonora Corradini super-campione italiana delle 24 ore

La partenza La partenza Foto Organizzatori

20 Settembre - Si chiude il sipario dell’edizione n. 26 del Campionato Italiano Fidal di 24 ore, disputatosi a Bussolengo in provincia di Verona, sulla pista di atletica leggera comunale del Centro Adami, e organizzato dal Gruppo Sportivo Dilettantistico MOMBOCAR 

Come noto, la sede logistica ed il percorso della Lupatotissima sono stati spostati da San Giovanni Lupatoto a Bussolengo, grazie all’ospitalità del Comune di Bussolengo, la collaborazione in prima persona del vice sindaco Giovanni Amantia e con la autorizzazione della Federazione Italiana di Atletica Leggera, a soli 15 giorni dalla manifestazione, dopo aver ricevuto l’improvviso diniego da parte dell’amministrazione di San Giovanni Lupatoto a tre settimane dall’evento. 

Dal momento in cui la Fidal aveva introdotto il protocollo nazionale anti-Covid per le gare di atletica su strada, avevamo subito capito che il protocollo era adatto e perfetto per la Lupatotissima. Da quel momento l’applicazione del protocollo Fidal anti-Covid e l’allestimento di un continuo monitoraggio sono diventati l'imperativo prioritario. Il regolamento della manifestazione è stato adeguato sin da agosto ai protocolli, con la preziosa collaborazione della Fidal, nella persona di Tito Tiberti. 

Avevamo caldeggiato la presenza di un Giudice Fidal di controllo sull’Area di neutralizzazione e c’è stato, grazie al Delegato tecnico Fidal Emanuele Chierici che ha creduto in questa idea e si è attivato in questo senso. 

Abbiamo programmato autonomamente la presenza di un Giudice del Centro Sportivo Italiano di Verona per il controllo, pure sull’Area di neutralizzazione, e ringraziamo il Gruppo Giudici Gara del CSI che ha collaborato con impegno costante, nonostante la manifestazione fosse sotto l'egida solamente FIDAL. 

Abbiamo programmato la presenza di un componente del nostro staff (qualche volta due) in tutta la gara per supportare il mantenimento dei requisiti minimi (forse massimi) di sicurezza (ad esempio pulizia e sanificazione ad ogni ora dei WC). 

Abbiamo programmato la presenza continua di controllo del percorso su strada, grazie all’Associazione “Cittadino Sicuro” che si è rivelata all’altezza ancora per l’ennesima volta. 

Abbiamo programmato la presenza continua di medici e paramedici dell’Associazione Croce Azzurra e ci è piaciuta moltissimo la sinergia con la quale hanno lavorato queste figure. 

CI piacere ricordare che la Fidal ci ha assegnato in tutta convinzione e altrettanta fiducia l’organizzazione del Campionato Italiano 2020 di 24 ore su strada, in sostituzione della città di Biella, che purtroppo aveva dovuto rinunciare definitivamente durante l’estate, dopo un primo rinvio da marzo. 

Dopo l’improvviso cambio di sede a Bussolengo era stato subito individuato un nuovo percorso di gara, di 1.185,47 metri che transitava dalla pista di atletica leggera del Centro Adami di Via Molinara, poi su un tratto su strada asfaltata ed infine su un tratto di pista ciclo-pedonale, il tutto senza traffico. Il circuito è stato misurato sabato 12 settembre e poi certificato dal misuratore ufficiale incaricato dalla Fidal, Stefano Bassan, che ringraziamo per la sua disponibilità e consueta professionalità. 

Hanno potuto accedere alla pista di Atletica solamente gli atleti, i loro assistenti, i giudici, i cronometristi, i massaggiatori e lo staff organizzativo. L’accesso per tutti quanti aventi diritto è consentito soltanto con l’utilizzo della mascherina, la consegna delle autodichiarazioni e la misurazione della temperatura corporea, effettuata dal personale della Croce Azzurra. 

Per poter allestire il Campionato Italiano Fidal di 24 ore su strada (questo il nome ufficiale della manifestazione) e poter garantire i protocolli nazionali Fidal nella massima sicurezza, avevamo deciso di organizzare solamente la gara di Ultramaratona di 24 ore, con un massimo di 150 atleti, escludendo ovviamente le tradizionali Staffette alle quali noi siamo affezionati (24-12-6x1ora) e avevamo inoltre rinunciato a chiedere la reintroduzione delle consuete gare di Ultramaratona di 6 ore e di 12 ore. 

Sono state previste quattro classifiche, prodotte dagli amici di Dream Chrono, una dedicata al Campionato Italiano Fidal Assoluto, una dedicata alla categoria Masters A (da 35 a 49 anni) e alla categoria Masters B (da 50 a 65 anni) del Campionato Italiano Fidal ed infine una quarta dedicata alla gara OPEN (per tesserati Runcard e stranieri autorizzati), ovviamente maschili e femminili. 

Per tutta la manifestazione, abbiamo beneficiato della preziosa e collaborativa presenza del Presidente Nazionale IUTA, Gregorio Zucchinali e del Consigliere Nazionale, Stefano Severoni. 

Come avevamo annunciato il 1 maggio, a seguito dello sviluppo della situazione del coronavirus in Italia, in Europa e nel mondo, con rammarico era stato dato corso, di comune accordo tra IAU, FIDAL e il Gruppo Sportivo Mombocar, all’annullamento del Campionato Europeo IAU 2020 di 24 ore, che ci era stato assegnato un anno prima. 

A proposito, il GSD Mombocar ha già inviato una dichiarazione di interesse all'organizzazione dei Campionati Europei di 24 ore per il 2022, sempre al terzo week end del mese di settembre. Questa dichiarazione di interesse è ovviamente vincolata al raggiungimento di nuovi accordi locali con le realtà sportive, civili e soprattutto economiche. 

Passiamo in rassegna i contenuti agonistici delle 8 classifiche della Lupatotissima, partita alle ore 10 di sabato 19 settembre e conclusasi alla stessa ora di domenica 20 settembre. 

Partiamo dai due titoli più importanti, quelli di Campionato Italiano Fidal Assoluto. 

Dalla competizione femminile sono uscite le prestazioni più interessanti, partendo dalla maglia tricolore femminile indossata dalla romana Eleonora Rachele Corradini grazie alla superlativa prestazione di 221,177 km che rappresenta, oltre al suo nuovo personale migliorato di 9 km, anche la quarta prestazione italiana di tutti i tempi, dopo Monica Casiraghi (231,390 km), Annemarie Gross (229,166 km) e Lorena Brusamento (221,719 km). Ma le belle notizie in chiave azzurra non si fermano qui, con un podio tutto italiano, con prestazioni tutte superiori ai 200 km. L’argento va alla friulana Elena Fabiani (personale di 209,451 km migliorato di 4 km, ora undicesima italiana di sempre) e il bronzo va alla valdostana Francesca Canepa, al debutto nella specialità, con 203,367 km. 

Sul podio tricolore maschile sono saliti il piemontese Stefano Romano, vincitore con 200,565 km, che ha preceduto il bergamasco Thomas Capponi (193,724 km) e il bolognese Pietro De Marchi (192,575 km). 

Passiamo ora ai titoli di Campionato Italiano Fidal Master. 

Nella cosiddetta categoria “Master A” (35-49 anni), tra i maschi ha prevalso Stefano Romano, davanti a Thomas Capponi e Pietro De Marchi, replicando il podio assoluto maschile. Tra le donne, ha vinto Elena Fabiani, davanti a Francesca Canepa e a Alisia Calderone (164,356 km). 

Nella categoria “Master B” (50-64 anni), tra i maschi si è imposto Domenico Marconato (183,232 km), su Raffaello Villa (177,072 km) e Valter Audisio (165,362 km). Tra le donne, il successo è andato ad Antonella Feltrin (173,163 km), che ha preceduto Susanna Chierici (140,132 km) e Alessandra Rado (122,973 km). 

Non meno interessanti sono state le due gare OPEN, che hanno accolto atleti stranieri e italiani tesserati con Runcard. 

In campo maschile ci sono state le ottime prestazioni dello spagnolo Nicolas De Las Heras Monteforte (246,503 km), del bulgaro Deian Petkov (226,637 km) e dello sloveno Luka Videtic. 

In campo femminile ha ben figurato la slovena Natasa Robnik con l’ottima prestazione di 218,024 km. Dietro di lei la bulgara di Concorezzo Mihaela Englaro (185,324 km) e l’inglese Sarah Sawyer fermatasi poco prima delle sei ore di gara (54,554 km). 

Sono stati 122 gli atleti partiti. 

Chiudiamo con una curiosità di tipo organizzativo, che vuole dare un attestato di complimenti e ringraziamento allo staff che ha allestito questa grossa manifestazione in tempo di Covid: dalle 10 di domenica (conclusione della gara), fino alle 12.30 sono stati smontati 189 metri di gazebo e contemporaneamente 80 tavoli e 160 panchine.

 

 
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