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Set 28, 2020 Ufficio Stampa Evento 1807volte

Navazzo di Gargnano (BS) – 4^ Caminàa Storica Trail, vittoria a due con record

L'arrivo a due L'arrivo a due Foto Organizzatori

27 Settembre - Passo a due al traguardo. Lo tagliano insieme a Navazzo il bresciano Alessandro “Rambo” Rambaldini (Valli Bergamasche Leffe) ed Enrico Cozzini, atleta trentino del Gs Fraveggio, fissando il nuovo record di 2h27’40” sui 28 chilometri della quarta edizione della Caminàa Storica Trail, corsa nazionale Fidal organizzata dal Gs Montegargnano. In versione femminile successo e arrivo solitario per Elisa Pellicioli, bergamasca in quota Atletica di Lumezzane, che chiude in 3h36’15”.

Inizia con frescura pungente questa classica tra i boschi sui monti di Gargnano, con oltre 120 runners ai nastri di partenza. Il cielo si colora d’azzurro gardesano, terso l’orizzonte e i panorami offerti da monti e lago valgono la trasferta di giornata. È subito battaglia in testa al serpentone che si sgrana rapidamente sulla strada che sale a Formaga e poi ancora su a Liano e Sasso per inerpicarsi verso il bivio di San Valentino e il sentiero che porta a Briano. Dove una trentina di atleti prende, come previsto da iscrizione, la deviazione sul percorso “corto” di circa 12,3 km (700+) per tornare alla base del campo sportivo di Navazzo dopo un lungo tratto di discesa. Il più rapido su questo tragitto, dopo una sgroppata sempre in testa, è Andrea Bonetti (Brescia Marathon) in 1h03’08” davanti a Fabiano Freddi (1.03.08) e Maurizio Mutti (Arieni Team, 1.03.13). Ottima quarta piazza per l’inossidabile Claudio Amati (Valli Bergamasche Leffe, 1.04.37), che tiene testa a concorrenza e anagrafe oltre che occhio alla corsa di Rambaldini, di cui è allenatore. In rosa il “corto” certifica la corsa vincente di Melanie Miorandi (Team Loppio,1.23.37) e il podio tutto trentino con Paola Leonardi (Team Loppio,1.32.36) e Licia Facchini (Lagarina Crus Team, 1.40.41).

Per gli atleti sul percorso classico e lungo inizia a Briano il tratto più impegnativo. Si propone in tutto l’impegno richiesto a testa e muscoli buona parte dei 1610 metri di dislivello positivo previsti sul percorso. Si attacca la vetta del monte Comer a quota 1281 per salire ancora sul Denervo (m.1461) e scendere poi al cancello di Bocca Lovere dopo 10,5 km di corsa. “Rambo” è in testa, seguito a breve da Cozzini e da Dino Melzani (Ssd Bagolino), destinato poi a imboccare per sbaglio il sentiero che porta a Vione dopo il controllo di Malga Nangui. Al traguardo il bagosso si piazza poi quarto in 2.45.27. In testa, nel tratto a seguire, il runner del Fraveggio appaia Rambaldini. Si forma così la coppia che va dritta verso il traguardo raggiungendo Costa e la discesa verso il lago di Valvestino. Poi, per  Bocca Dusina, gli ultimi due chilometri di salita prima scendere al traguardo di Navazzo. Dove arrivano insieme, con identico riscontro crono. Che si ferma nove minuti e tre secondi prima del tempo fatto registrare da Rambaldini lo scorso anno sullo stesso percorso. In terza posizione Igor Targhettini (Valchiese) in 2.39.11. Da segnalare la sesta posizione assoluta di Giampietro Bontempi. Atleta di casa, al traguardo in 3.09.01. Prestazione che fa il paio - per soddisfazione di Elio e Marco Forti, che dividono in famiglia le fatiche dell’organizzazione - con l’exploit di sua sorella Alessandra, pure sesta nel ranking femminile sulla stessa distanza in 4.18.18.

La corsa in versione femminile è una cavalcata vittoriosa per Elisa Pellicioli. Per lei soddisfazione da aggiungere allo schiaffo alla carta d’identità che la registra come la più in età del lotto delle partenti. A completare l’ordine d’arrivo due atlete bergamasche della Marathon Almenno San Salvatore. Nell’ordine Roberta Sala (3.43.33) e Simona Cornolti (4.02.17). Quindici su 17 partenti le atlete che hanno concluso il percorso. Che i vincitori delle corsa confermano “bello e impegnativo” ad una sola voce.

Per Alessandro Rambaldini una valida prova di avvicinamento al campionato italiano di corsa in montagna su lunghe distanze in programma il 4 ottobre a Casto, sui suoi monti, dove si disputerà il Trofeo Nasego.

Bella giornata di sport, clemente il tempo, nessun incidente di percorso. Norme previste per fronteggiare il Covid 19 osservate con attenzione certosina: mascherine, distanza sul campo di partenza, solo prodotti confezionati e liquidi in bottigliette sigillate ai posti di ristoro, spogliatoi chiusi, premiazioni spartane.

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