Gdynia (POL) – Mondiali mezza maratona: Kiplimo, e Jepchirchir con record del mondo
18 ottobre - Vince Richard Kiplimo, forse a sorpresa, col tempo di 58:49, ma la notizia di giornata è che la keniana Peres Jepchirchir è la campionessa del mondo col nuovo record sulla distanza, in gara di sole donne: 1:05:16. Prima italiana Giovanna Epis, autrice di una grande gara porta il suo personal best a 1:11:14 (precedente Valencia 2019, 1:11:44). Bene Valeria Straneo (1:11:39) ed Eyob Faniel, primo italiano in 1:00:53, ad un passo dal suo personale (1:00:44).
Un percorso che pare piuttosto veloce, sono tre giri uguali di 5440 metri cui aggiungere un altro più breve, con arrivo direttamente sulla spiaggia di Gdynia, cosa che ha creato problemi almeno ad un atleta, che vedremo dopo.
Gara maschile: 122 partecipanti e alto livello al via, sono ben venti gli atleti che vantano personali sotto i 60 minuti. Tutti si aspettavano Joshua Cheptegei, il super favorito dopo le recenti fantastiche prestazioni ed invece è arrivato il 19enne Richard Kiplimo, con il mondiale che resta comunque in casa Uganda. In molti si chiedevano come avrebbe potuto perdere Cheptegei, la risposta si è vista in gara, con keniani ed etiopi che hanno più volte "strappato" sul ritmo, nel tentativo di sfiancarlo. Forse ha pagato questo, e forse più semplicemente la mezza maratona è un'altra storia, per lunghezza e perché non si gareggia in pista, mancano molti riferimenti. E non solo le luci, le ormai famose wavelight.
Nella prima parte è parsa una gara tattica, almeno fino al passaggio ai 10 chilometri (28:23); dopo è il keniano Kibiwott Kandie a rompere gli indugi. A tratti prende qualche metro, Cheptegei sembra in controllo... sembra. Passano i chilometri e diventa un testa a testa tra Kandie e Kiplimo, che a tratti dava l'impressione di guardare dove si trovasse il connazionale Cheptegei. Secco e deciso cambio del 19enne Kiplimo sul rettilineo finale, ultimi 1000 metri e vince all'esordio sulla mezza maratona, facendo registrare un ottimo 58:49, tempo davvero promettente in prospettiva futura. Secondo posto per Kandie (58:54, a venti secondi dal personale), terzo Walelegn, tempo di 59:08 che rappresenta il suo nuovo record personale.Cheptegei è quarto in 59:21, a prescindere dalle aspettative è un gran risultato, proviamo a immaginare dove potrà arrivare con una preparazione specifica.
Primo italiano Eyob Faniel, 26° in 1:00:53, a soli 9 secondi dal suo record (1:00:44, Valencia 2020), eppure poco felice, come si legge più avanti. Seguono gli altri italiani, molto vicini tra loro: Pietro Riva, 1:02:28, anche per lui solo 9 secondi lo separano dal suo miglior risultato sulla mezza (1:02:19, Valencia 2018). Stesso tempo ma record personale per Stefano La Rosa. Anche Daniele D'Onofrio festeggia una bella prova migliorando nettamente il tempo ottenuto alla gara di Verona 2020 (1:03:15), nuovo primato di 1:02:32, per un atleta che, al pari di Pietro Riva ed Eyob Faniel, è in continua crescita. Ritirato per infortunio Nekagenet Crippa.
Gara femminile avvincente (sono 105 le atlete al via), anche per alcuni colpi di scena: dopo 9 km cade la campionessa uscente, Netsanet Gudeta, che perde il treno delle prime, finirà 8^ in 1:06:46. Al km 17 una delle favorite, l'etiope Ababel Yeshaneh (detiene il record del mondo in gara mista,1:04:31), viene tamponata, forse anche a causa di un suo cambio di direzione. Restano in tre a giocarsi la vittoria: la tedesca di origini etiopi Mela Kejeta, l'etiope Yalemzerf Yehualaw e la keniana Peres Jepchirchir. Proseguono appaiate fino a poche centinaia di metri dall'arrivo, quando allunga la Yeshaneh, pare farcela, invece la Jepchirchir si produce in un poderoso cambio di marcia e va a vincere col nuovo record del mondo in gara di sole donne (1:05:16), che peraltro già le apparteneva con 1:05:34 (Praga, settembre 2020). Secondo posto che sfugge alla Yehualaw, che finisce terza (1:05:19) complice una quasi caduta in seguito ad un cattivo appoggio. Gli ultimi 100 metri di gara erano direttamente sulla spiaggia: per quanto la sabbia fosse stata pressata e ricoperta con un telo, qualche punto critico potrebbe esserci stato. Seconda, allora, Kejeta (1:05:18). Nuovo record personale per Kejeta e Yehaulaw.
Complessivamente bene le italiane, davanti a tutte Giovanna Epis (36^ posizione), che con una grande prestazione migliora il suo personale di trenta secondi, adesso è di 1:11:14. Ancora una volta grande Valeria Straneo (40^ posizione), della serie "gli anni ci sono ma... quantomeno non si notano": chiude in 1:11:39. A seguire Maria Chiara Cascavilla, 62^ in 1:13:01, che abbassa il suo primato di 4 secondi. Federica Sugamiele è 68^, 1:13:38. Elisa Stefani, 80^ in 1:15:16.
Ecco alcuni commenti degli azzurri raccolti nel dopo gara:
Pietro Riva " contento ma.. fino ad un certo punto, forse ho sbagliato qualcosa, forse è mancato un po' di coraggio, ma va bene così. Su quel percorso, che ho trovato un tantino duro (n.d.r. qualche modifica effettuata nei giorni precedenti la gara),è probabile che qualcosa facciano le scarpe. Il clima invece era perfetto"
Daniele D'Onofrio " come sono? Contentissimo, sapevo di valere quel tempo e lo volevo. E poi, fare un mondiale con la maglia azzurra è davvero tanta roba"
Eyob Faniel " No, non sono contento, anzi sono incaz....o, il tempo finale che mi aspettavo era più o meno questo, ma non sono riuscito a giocarmela come avrei voluto. Avrei preferito "morire" al km 15 piuttosto che sfilarmi intorno al km 7, perché le gambe non giravano. Motivo? Una preparazione imperfetta nell'ultimo mese. Mi spiace, ma la strada è quella giusta".
Elisa Stefani " Non è andata come doveva in relazione alla mia preparazione e possibilità; tutto bene fino al terzo giro, poi mal di stomaco e un polpaccio di pietra non mi permettevano di correre come volevo"
Valeria Straneo " Felice ed orgogliosa di aver indossato ancora una volta la maglia azzurra e felice per la mia gara. Volevo 1:11, e 1:11 è stato. E poi, ma lo sapete che in classifica sono la prima over 40?"
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