
Il covid, che peraltro dai dati ufficiali pare abbia toccato marginalmente il Kenya, non ha impedito lo svolgimento dei campionati nazionali di corsa in montagna, svoltisi ieri a Naivasha, contea di Nakuru. Da rilevare che in ogni caso sono state rispettate le norme che prevedono la partenza con distanziamento.
Tre prove sulle distanze di 7.5 e 10.5 chilometri, con le categorie junior e senior maschili, unica al femminile; in totale hanno gareggiato quasi 300 atleti. Il dislivello complessivo era di +930 metri e -330m (per donne e junior +680m e -330m), con partenza da circa 2200 metri di altitudine ed arrivo a quota 2800 metri.
Un percorso molto impegnativo, più di quanto non dica il dato del dislivello, perché diversi chilometri erano in piano; nei tratti più difficili si raggiungevano spesso pendenze del 25-30%.
In un periodo dell’anno discretamente piovoso gli atleti invece hanno potuto confrontarsi con buone condizioni meteo e una temperatura di circa 20 gradi durante la gara.
Più sotto ci sono le classifiche delle tre gare (prime 10 posizioni); in generale sono atleti sconosciuti nell’elite mondiale, tuttavia la corsa in montagna è in forte crescita, soprattutto in Kenya, probabilmente diversi di questi li ritroveremo a confrontarsi in questa specialità nel resto del mondo. In parte può trattarsi di necessità: ormai i livelli raggiunti dagli africani nella corsa su strada sono davvero elevati, in base alle caratteristiche un’atleta da 60-61 minuti su una mezza maratona potrebbe trovare maggiori possibilità di emergere nella corsa in montagna.
Un segno della crescita e dell'interesse keniano verso la corsa in montagna si è avuto proprio ieri; il keniano Kenneth Kemboi (tra l’altro vincitore della maratona di Palermo nel 2019) ha realizzato il record di salita e discesa del monte Kenya, col tempo di 7:00:40. Record anche della prima donna, Sussy Chebet, che ha realizzato il tempo di 7:50:08. Il monte Kenya è situato nell’omonimo parco nazionale, con un’altezza di 5199 metri è la seconda vetta più alta in Africa, dopo il Kilimangiaro. Curiosità: su questa stessa montagna nel 1995 Fabio Meraldi fece salita e discesa (ma su una via diversa, più breve) col tempo record di 5:03.
(N.D.R.) ringrazio Marco Rampi, responsabile Italia Africa & Sport e del team Run2gether per il contributo nella raccolta della informazioni