Brescia – CDS assoluto di corsa, 10.000 metri su pista, fase regionale
SERVIZIO FOTOGRAFICO - 10 aprile 2021. Miglior battesimo non poteva esserci per questo splendido impianto situato a San Polo, periferia est di Brescia. Terminati i lavori nel mese di Gennaio e omologata parzialmente la pista, c’è addirittura un progetto per la realizzazione di una pista indoor, già previsto lo spazio a fianco. A chi viene da Milano cade la lacrimuccia a vedere queste cose…..
Manifestazione, denominata Memorial Cesare Pettinari, davvero bene organizzata dal C.S. San Rocchino; era valevole nell’occasione anche per l’assegnazione dei titoli regionali Under 18 (20 minuti allieve e 30 minuti allievi) e i 10.000 metri assoluti.
Clima perfetto salvo nella prima parte quando il vento ha disturbato un po’ alcune prove, come quella dei 2.000 metri uomini e donne.
Nicola Bonzi (Atl. Valle Brembana) è il nuovo campione regionale sui 10.000 metri, gara vinta in 29:45:40 (nuovo personale), davanti a Andrea Soffientini (Azzurra Garbagnate), che ha comunque chiuso sotto i 30 minuti (29:52:93), terzo Hicham Kabir (CS San Rocchino, 30:08:10). Una bella gara, avvincente e combattuta, che ha visto mettersi in luce anche Luca Alfieri (30:12:27, PBM Bovisio Masciago) e un “evergreen”, Salvatore Gambino, che a 41 anni stampa un gran personale, 30:14:08.
Gara femminile che aveva una favorita d’obbligo, Gaia Colli (Atl. Valle Brembana), che ha vinto con personale limato di un secondo, 35:05:76, davanti alle due atlete della Free Zone, Barbara Bani, al nuovo personale con 36:07:54 e Gloria Giudici, 36:28:17.
Nel ricco e importante contorno spiccano le prove di Francesco Pernici, nei 600 metri con 1:19:42 realizza il nuovo record europeo di categoria; Nadia Battocletti (GS Fiamme Azzurre), che nei 2.000 metri abbatte il muro dei 6 minuti (5:59:41). Infine, ma ormai comincia a non fare più notizia, l’ennesimo record di Davide Raineri, classe 1973 quindi categoria M45, con 5:36:45 nei 2.000 metri.
Un’ulteriore nota di cronaca viene dalle famose scarpe che darebbero vantaggi a chi le indossa: per la prima volta, quantomeno così mi risulta, sono stati effettuati dei controlli preventivi, oltre al fatto che era precisato nel regolamento di gara. A mio avviso ottimo il lavoro svolto in merito dal delegato tecnico, William Leggerini. E’ un fatto che siamo ancora in una situazione transitoria, anche se secondo la World Athletics (W.A.) il periodo cosiddetto di “adattamento” è terminato il 20 dicembre 2020. Forse ci vorrà ancora un po’ di pazienza perché siano disponibili procedere e protocolli ben precisi, tuttavia il primo passo potrebbero/dovrebbero farlo gli stessi atleti, che invece di norma ben conoscono la situazione, che ricordo prevede, per le specialità di corsa su pista, un’altezza massima di 20 mm della suola per le prove sino ad 800 metri; 25 mm per quelle oltre.
Aggiungo, come opinione personale ma confortata dal parere di doversi atleti elite, che dubito tali scarpe possano fornire dei concreti vantaggi in termini di prestazione, anche se probabilmente possono risultare meno affaticanti dal punto di vista muscolare e articolare.
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