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Gen 06, 2022 2792volte

San Giorgio su Legnano (MI) – 65° Campaccio Cross Country, assoluti e master

in alto, la partenza della gara elite maschile;: in basso due passaggi dell'equivalente al femminile in alto, la partenza della gara elite maschile;: in basso due passaggi dell'equivalente al femminile

6 gennaio- Non si può certo dire che fosse partita bene l’edizione 2022, tornata alla sua data storica dopo lo spostamento a fine marzo del 2021. Il giorno prima, l’annullamento della gara new entry, con formula ad eliminazione (pochi iscritti); prima ancora il forfait di fortissimi atleti elite del calibro di Muktar Edris, Oscar Chelimo, Yeman e Nekagenet Crippa. E non  c’è stata nemmeno la possibilità di vedere la presentazione degli altri alla riunione del giorno precedente, nonostante fosse annunciata; a proposito, un seminario davvero utile ed importante, con relatori capaci e preparati. Peccato non aver visto tante donne, in fondo era per loro. 

Ma poi è stato il solito Campaccio, gare avvincenti, quantità e qualità, tante dedicate al settore giovanile (e qui mi si stringe il cuore a vedere correre tanti ragazzi e ragazze, ma anche gli esordienti). Complessivamente oltre 1000 gli iscritti, ripartiti in 255 master, 282 delle categorie giovanili (ragazze/i, cadetti/e, esordienti) e 517 assoluti. Una curiosità: guardando le classifiche ragazzi/e e cadetti/e da notare che le femmine sono complessivamente 107, i maschi 84, una situazione piuttosto rara, ma molto apprezzabile.

Gara assoluta uomini (10 chilometri)

Tanti gli italiani in gara, ovviamente: Iliass Aouani, Eyob Faniel, Yohannes Chiappinelli, Pietro Arese, Dario Di Caro (solo per citare i più noti) ma anche gli africani  Aron Kifle (Eritrea), Amos Serem (Kenya), campione del mondo siepi under 20, il 18enne Addisu Yihune; tutti insieme hanno dato vero spettacolo lungo i 10 chilometri del percorso suddivisi in cinque giri.

Gara che si risolve all’ultimo giro, quando il gruppetto che si era formato sin da inizio gara viene letteralmente sgretolato dall’attacco dell’etiope Yihune Addisu, un cambio di passo pazzesco che lo ha portato alla vittoria col tempo di 28’39. Secondo e terzo posto keniani con Emmanuel Korior Kiplagat (28’45) e Amos Serem (28’53). Sesta posizione per Eyob Faniel (29’15, Fiamme Oro), che precede Yohannes Chiappinelli (Carabinieri), ottavo in 29’21. A seguire Iliass Aouani (29:45, Casone Noceto) e Luca Alfieri (29’53, PBM Bovisio Masciago). Appena sopra i 30 minuti (30’02) il promettente Dario Decaro (Battaglio Cus Torino), reduce da un ottimo quarto posto alla BoClassic. 

Gara assoluta donne (6 chilometri)

Inevitabilmente grande l’aspettativa per Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre), la campionessa europea in carica di corsa campestre; vince in 18:48 l’etiope Dawit Seyaum, che bissa il successo alla BoClassic del 31 dicembre, con un finale di gara spettacolare, podio racchiuso in tre secondi. Seguono Rahel Ghebreyohannes Daniel (18’49, Eritrea) e Beatrice Chebet (18’51, Kenya). Sesto posto per Nadia Battocletti, arrivata sofferente per un infortunio occorso durante la gara. Nona Anna Arnaudo (19’41, Battaglio Cus Torino). 

In precedenza avevano aperto le gare i master SM35-40 e SM45-50, due batterie separate per 159 iscritti. Le donne, tutte le categorie, riunite con gli uomini SM55 e oltre; ne è venuta fuori una batteria piuttosto popolata (196 gli iscritti); un po’ tanti, non è stato facile correre nelle prime fasi di gara. Tra le prestazioni più rilevanti cito Gabriele Beltrami (APD Pont-Saint-Martin), categoria SM45, vincitore in 17’29 e Salvatore Gambino (SM40, DK Runners), che ha gareggiato nella batteria elite e realizzato il tempo di 32’12. 

Nel mezzo si è corsa la gara junior maschile (6 chilometri) ed il cross corto, sia maschile che femminile per le categorie junior, promesse e senior. Viene da pensare che le prove ad eliminazione del giorno precedente siano state disertate proprio per la presenza di quest'ultima gara. Al momento le classifiche non sono disponibili.

Infine, finalmente abbiamo visto Sara Meloni, la forte ragazzina ligure misurarsi su una distanza in linea con la sua categoria (EF) dopo tante prove lunghe ben poco in relazione alla sua età (è classe 2012). E, direi ovviamente, ha vinto percorrendo 650 metri in 2'44. Davvero bene così, e che sia il vero inizio di un grande percorso nell'atletica.  

Organizzazione praticamente perfetta, viene da dire che ci vuole ben altro che le normative Covid per mettere in difficoltà quelli dell’Unione Sportiva Sangiorgese

 

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