A Scandicci El Ouardy fa il vuoto
20 febbraio. Ora si può davvero dire che la storia è ricominciata. La Mezza Maratona di Scandicci si è messa alle spalle la forzata sosta per la pandemia e ha riallacciato i fili della sua evoluzione, mettendo a referto la sua 18esima edizione. Una gara, quella toscana, che ha avuto un successo clamoroso, considerando i 650 partecipanti alla gara competitiva, raddoppiati dalla “Corsa contro le Mafie” non competitiva di 10 km e dalla passeggiata per le famiglie.
La vittoria è andata a Mohammed El Ouardy, il portacolori dell’Atl. Signa che ha imposto alla lunga il suo ritmo riuscendo, unico atleta in gara, a scendere sotto i 70 minuti. 1h09’49” il suo tempo con un vantaggio di 1’09” sul marocchino Ayoub Bouras (Gs Il Fiorino) mentre il terzo gradino è stato appannaggio di Luca Giannoni (Atl. Vinci) in 1h12’28”.
Ennesimo successo fra le donne per un’autentica gloria del podismo toscano, Denise Cavallini (Gs Lammari) che si è aggiudicata la gara in 1h26’09” staccando Elena Smacchia (Gs Aivs Aido Urbino) di 41” e Angela Papi di 3’03”.
E’ stato il sindaco Sandro Fallani a dare il via alla competizione, allestita dalla Podistica Il Ponte con il contributo del Comune di Scandicci, l’Ass.Libera, le scuole della città e le associazioni del Social Party.
Una giornata che ha unito all’aspetto sportivo anche i significati della socialità e della solidarietà, con la vendita delle arance prodotte dalla Cooperativa Libera Terra Beppe Montana e coltivate su terreni siciliani confiscati alla mafia. Un messaggio forte, che ben si accompagna alla voglia di rinascita di una gara confermatasi un evento di riferimento per tutta l’atletica toscana.
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