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Apr 29, 2022 Ufficio Stampa Evento 3320volte

Cornuda (TV) – Duerocche 2022, Vigolo e Gelpi dominano l’ultratrail

Passaggio a Villa di Maser Passaggio a Villa di Maser Racephoto

SERVIZIO FOTOGRAFICO - 25 aprile – Simone Vigolo (Runners Team Zanè) è il re della Duerocche 2022. Il 28enne atleta di Schio, al debutto nella classica corsa trevigiana in ambiente naturale, giunta alla 51^ edizione, si è imposto nei 51 km (con 2660 metri di dislivello positivo) dello Scarpa Ultratrail, la gara più lunga e impegnativa della ricca “due giorni” che ha portato oltre tremila atleti a cimentarsi, in sei diverse prove, sui sentieri tra Asolo e Cornuda. Vigolo era inizialmente iscritto ad una delle gare più corte, poi ha cambiato idea.  “Era la mia prima esperienza su una distanza di questo tipo - ha commentato -. Sono partito prudente. Dopo una decina di chilometri ho provato ad allungare per vedere se qualcuno riusciva a seguirmi. Nessuno mi è venuto dietro e da lì in poi ho corso da solo”.





Vigolo è giunto sul traguardo in via della Pace a Cornuda quando il cronometro aveva da poco superato le 5 ore (5h00’43” il tempo finale). Alle sue spalle si sono lungamente dati battaglia Mattia Gemin, trevigiano di Caerano San Marco, tesserato per la società organizzatrice Duerocche Asd, e un altro vicentino, Alberto Ferretto. L’argento è finito al collo di Gemin, che ha staccato l’avversario negli ultimi due chilometri, chiudendo in 5h02’10”, con Ferretto a 18”. Quarto l’esperto Ivan Geronazzo, vincitore sulla distanza lunga alla Duerocche 2019, ma quest’anno frenato da un problema al ginocchio. 


Paola Gelpi (Team La Sportiva), come da pronostico, si è imposta nella gara femminile, fermando il cronometro ben prima delle sei ore di gara (5h49’28”). Ventotto anni, comasca di Lezzeno, residente in Trentino dove fa la fisioterapista e la maestra di sci, ex azzurrina di canottaggio, Paola - asso dello skyrunning, la corsa in quota - ha preceduto un’accoppiata tutta di Marca composta dalla montelliana Elena Gallina (5h59’04”) e dalla trevigiana del capoluogo, Elisabetta Gallo (6h12’32”). 
“Dopo una ventina di chilometri ero seconda, ma mi sono detta che la vera gara sarebbe iniziata più avanti, e così è stato – ha detto Paola Gelpi -. Voglio complimentarmi con gli organizzatori: un gran percorso, preparato benissimo”.



Parla trevigiano il vincitore sui 22 km del Passsport Trail: Luca Fabris (Scarpa Team), di Cison di Valmarino, era alla prima partecipazione alla Duerocche e ha subito centrato il bersaglio grosso, staccando nel finale il compagno di squadra Gabriele Guerri. “E’ stata una gara bellissima, abbiamo duellato dall’inizio alla fine. Gabriele è forte in discesa, io vado in meglio in salita. Ci siamo staccati e ripresi più volte, poi, a pochi chilometri dal traguardo, tra i vigneti, non l’ho più visto. Arrivo da un bel 2021, con diverse vittorie, e questo era il mio primo trail della stagione: meglio di così non potevo cominciare”.
Fabris ha concluso la sua fatica in 1h40’29”, una ventina di secondi meglio di Guerri (1h40’52”). Terzo, in 1h42’13”, Roberto Fregona, il vincitore dell’edizione 2021, applaudito sul traguardo anche da papà Lucio, indimenticato asso azzurro della corsa in montagna, classe 1964, ancora tra i migliori (terzo) sui 12 km della Round Cross Country, una delle due prove non competitive che, insieme alla Alpik Cross Country (6 km) ha completato il cartellone della Duerocche 2022.

 

Doppietta triestina nella gara femminile: Caterina Stenta (Trieste Atletica), eclettica atleta che ama il mare almeno quanto la montagna (è campionessa italiana di Sup, il surf con pagaia), ha fermato il cronometro a 2h02’40”, precedendo la concittadina Nicol Guidolin (2h05’27”) e la bellunese Anna Dal Farra (2h07’31”).



L’edizione 2022 della grande classica tra le colline trevigiane era scattata domenica 24 aprile con le prove della Duerocche storica. Dopo il prologo pomeridiano della Pharmasport non agonistica, aperta a tutti, si è gareggiato in notturna sullo stesso percorso di 15 km con 720 metri di dislivello positivo che ha idealmente collegato Asolo e Cornuda.
La Pharmasport Agonistica ha incoronato Tiziano Scatolin, trevigiano di Bigolino di Valdobbiadene, portacolori della società di casa Duerocche Asd, che ha dedicato la vittoria a Michele De Vecchi, il giovane runner stroncato da un malore lo scorso autunno durante un allenamento. Scatolin gli correva al fianco quando l’amico si è sentito male e i luoghi della Duerocche storica sono anche quelli in cui Michele amava correre. Sul traguardo, con Tiziano, c’era idealmente anche Michele.
Scatolin ha concluso la gara in 1h19’20”, precedendo il compagno di squadra Andrea Dalla Lana (1h20’25”) e Alessandro Dalmonte (1h20’29”).
Tra le donne, recita solitaria della vicentina di Asiago Debora Sartori (Team Km Sport) che ha chiuso in 1h32’21”. Sul podio anche Giulia Gemin (1h38’53”) e Giulia Selvestrel (1h39’23”).

Per la Duerocche è stata l’edizione della vera ripartenza, dopo i severi protocolli anti-covid applicati nell’evento in formato ridotto del 2021. 

 

CLASSIFICHE. UOMINI.  Scarpa Ultratrail (51 km, 2660 m D+): 1. Simone Vigolo (Runners Team Zanè) 5h00’43”, 2. Mattia Gemin (Duerocche Asd) 5h02’10”, 3. Alberto Ferretto 5h02’28”, 4. Ivan Geronazzo (Team Hoka) 5h05’07”, 5. Andrea Bellon (Emme Running Team) 5h15’41”, 6. Mattia Agugiaro (Atl. Vicentina) 5h17’23”, 7. Mattia Malusa (ZeroD+ Trail Team) 5h19’22”, 8. Matteo Andriola (Team Aldo Moro Paluzza) 5h19’53”, 9. Savino Napoleone (Scarpe Bianche) 5h28’34”, 10. Gabriele Caretta 5h32’10”.

Passsport Trail (22 km, 960 m D+): 1. Luca Fabris (Scarpa Team) 1h40’29”, 2. Gabriele Guerri (Scarpa Team) 1h40’52”, 3. Roberto Fregona (Atl. San Biagio) 1h42’13”, 4. Zan Zepic (SLO) 1h44’33”, 5. Francesco Lorenzi (Scarpa Team) 1h45’37”, 6. Nicholas Mazzon (La Roccia Team) 1h50’32”, 7. Eros Botter 1h51’53”, 8. Davide Delladdio (Lagarina Crus Team) 1h52’38”, 9. Alessandro Bellè 1h52’40”, 10. Daniele Cattani (G.A. Bassano) 1h53’56”.   

Pharmasport Agonistica (15 km, 720 m D+): 1. Tiziano Scatolin (Duerocche Asd) 1h19’20”, 2. Andrea Dalla Lana (Duerocche Asd) 1h20’25”, 3. Alessandro Dalmonte (Emme Running Team) 1h20’29”, 4. Marco Casagrande (Duerocche Asd) 1h21’54”, 5. Richard Zandonà (Gp Godigese Asd) 1h28’46”, 6. Marco Bortolot (Duerocche Asd) 1h29’26”, 7. Gioele Piccoli (Asd Gente Fuori Strada) 1h30’23”, 8. Rik Travaglia (Gp Porto Tolle) 1h31’53”, 9. Patrik Menegon (Duerocche Asd) 1h32’01”, 10. Walter Brion (Atl. Montegrappa) 1h32’53”.


DONNE.  Scarpa Ultratrail (51 km, 2660 m D+): 1. Paola Gelpi (Team La Sportiva) 5h49’38”, 2. Elena Gallina (Playlife Ponzano) 5h59’04”, 3. Elisabetta Gallo (Atl. Ponzano) 6h12’32”, 4. Elisa Zanon (Emme Running Team) 6h24’42”, 5. Cristina Conti 6h34’37”, 6. Mariangela Curini (Playlife Ponzano) 6h36’08”, 7. Federica Lionzo (La Fulminea Running Team) 6h43’37”, 8. Silvia Dalla Fontana 6h50’53”, 9. Beatrice Scarpini (Montello Runners Club) 6h54’11”, 10. Mirela Djurdjevic (A3 Triathlon Asd) 7h07’07”. 

Passsport Trail (22 km, 960 m D+): 1. Caterina Stenta (Trieste Atletica) 2h02’40”, 2. Nicol Guidolin (Tornado) 2h05’27”, 3. Anna Dal Farra (Run&Fun Belluno) 2h07’31”, 4. Martina Gioco (Asd Runners Valbossa) 2h11’22”, 5. Gaia Signorini (Runners Team Zanè) 2h17’36”, 6. Luisa Piva (Scarpe Bianche) 2h19’18”, 7.Giulia Guerrieri (Atl. Vedelago) 2h21’14”, 8. Consuelo Canel (Run for Mike) 2h33’08”, 9. Serena Biz 2h35’08”, 10. Rosanna Zecchin (La Butto in Vacca Asd) 2h35’43”.

Pharmasport Agonistica (15 km, 720 m D+): 1. Debora Sartori (Team Km Sport) 1h32’21”, 2. Giulia Gemin 1h38’53”, 3. Giulia Selvestrel (Asd Scarpe Bianche) 1h39’23”, 4. Elena Dal Cortivo (HRobert Runnning Team) 1h54’17”, 5. Erika Lazzari (Asd Run Spinea Run) 1h58’34”, 6. Marcella Bellanca 2h01’52”, 7. Rachele Favarotto 2h07’38”, 8. Laura Recchia (La Fenice 1923 Mestre) 2h07’42”, 9. Irene Visentin (Team Sportler) 2h08’02”, 10. Tiziana Trevisan (Running Club Venezia) 2h09’53”.



Stefano Morselli: 
Ho seguito l'evento come service fotografico con RACEPHOTO, era per me una prima volta e, oltre ai bellissimi luoghi tra natura e storia, sono rimasto sorpreso dal livello eccelso della macchina organizzativa. 51 anni di storia sono tanti ma qui è successo quello che non è mai scontato, c'è stato un ricambio generazionale che ha portato alla guida del Team Duerocche un gruppo di giovani capaci e molto appassionati che ha messo in piedi una macchina organizzativa di rara efficienza.
Bravi veramente, è una gara che merita di essere conosciuta e frequentata dai runners di tutto il nord Italia.


 

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