Cernusco sul Naviglio (MI) – La mezza va a Hosea Kisorio e Cavaline Nahimana
22 maggio - Buone prestazioni cronometriche alla 25^ edizione della Mezza del Naviglio, nonostante il caldo, 23 gradi alla partenza avvenuta alle ore 9; 2000 presenze complessive tra la gara agonistica sulla distanza della mezza maratona (certificata Fidal) e le non competitive di 4 e 10 chilometri.
La forte e giovane burundiana Nahimana Cavaline vince la gara femminile in 1h15:04, dopo aver leggermente staccato al km 8 la keniana Lucy Murigi, due volte campionessa del mondo di corsa in montagna. Il testa a testa tra le due atlete è continuato sino al km 15, quando la Nahimana ha ulteriormente aumentato il vantaggio andando a chiudere con un minuto e mezzo di vantaggio; seconda quindi la Murigi in 1h16:32. Terzo posto per Lena Jerotich, ben più distaccata (1h19’04). Prima italiana è Sofia Scanziani (1h39:54 – Road Runners Milano).
Gara maschile che si infiamma subito dopo il via, grazie al keniano Hosea Kimeli Kisorio; gran passaggio al km 5 in 14’33, in particolare perché i primi chilometri del percorso sono i più impegnativi a causa di tratti in pavé, sterrato (sia pure ben corribile) e molte curve. Il gruppo dei più forti segue ad un centinaio di metri. Da qui in avanti per l’atleta africano inizia una splendida corsa solitaria, in particolare quando la gara (dopo il km 10) si sviluppa sulla riva opposta del Naviglio della Martesana; cala leggermente il ritmo al passaggio del km 15, comunque avvenuto in 45’07, quindi siamo sempre sui 3’/km. Vince col tempo finale di 1h04:32, nemmeno tanto lontano dal record della gara (1h’03:36, Noel Hitimana, 2019). Secondo posto per il connazionale Edwin Kiptoo (tempo 1h05:15) che lo ha tenuto a vista per lungo tempo. Podio tutto keniano grazie a Lengen Lolkurraru, che chiude in 1h07:12 battendo in una lunga volata un altro keniano, Kipkorir Birir , atleta arrivato secondo alla recente Stramilano.
Primo italiano è Batel Abdellatif (1h10:17) seguito da Andrea Soffientini (1h11:01).
564 gli atleti iscritti, 500 i classificati, contro i 548 dell'ultima edizione: un risultato da considerarsi buono in questa fase.
Gara agonistica quindi complessivamente di livello medio-alto e poi come sempre c’è stata la grande festa di una manifestazione capace di coniugare mirabilmente livelli agonistici di prim’ordine con i valori fondanti lo sport, gli aspetti sociali e la solidarietà.
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