Cortina d’Ampezzo-Pocol, 6° Delicious Trail: da fare, parola di Natalina!
24-25 settembre - Quando la scorsa settimana l'egregio Prof. Marri mi chiese notizie di questo trail, risposi subito: a mio parere è il trail più bello che ci sia in Italia. Se escludo il 2021, causa partecipazione ad altra manifestazione concomitante spostata un paio di volte, sono sempre stata presente. Tra parentesi, si svolge in luoghi che tutto (e ripeto, tutto) il mondo ci invidia. Partenza da Cortina, la regina delle Dolomiti e passaggi tra i più bei rifugi della zona. La manifestazione gestita da un’organizzazione di alto livello partì con il "botto" nel 2016 e con il trascorrere degli anni è cresciuta sia come partecipazioni che come varietà di percorsi.
Quest'anno il tempo non proprio favorevole ha frenato molte persone, ma l'inserimento di un percorso di 30 km inserito tra i 22 e i 43/44 km ha dato buoni risultati. Ma veniamo a sabato 24 mattina. Sotto un cielo grigio, partenza dalla bellissima piazza di Cortina alle 7,30 in punto. Simone Brogioni non ostacola la mia smania di essere in prima fila, anzi invita i vari campioni a non "travolgere" la vecchia rompiscatole (io).
Dopo la passerella attraverso il centro inizia la vera gara.
Dimenticavo, io ero iscritta alla lunga, incurante di tutti coloro che dicevano che dovevo piantarla in quanto l'età non è dalla mia parte [e lasciamo stare il recente volo nel burrone, l’ospedale e le prescrizioni mediche, ndr]. Lasciato il paese, iniziano salite dentro a boschi circondati da ruscelli e cascate d'acqua che mi lasciano ancora una volta sbalordita da tanta bellezza. Verso il 5° km arrivo al primo ristoro e qua inizia la vera Delicious. Ristoro da vero rifugio di montagna. C'è di tutto! Mi fermo pochi minuti perchè ho freddo, prendo un pezzetto di torta e riparto.
I coraggiosi fanno tappa più lunga, io ho le ossa vecchie. Con Alessandro, vecchio amico del trail dei Cimbri, proseguo lungo il Lago ma quando iniziano le discese inizio a rallentare. Se fino a giugno avevo fifa in discesa, ora dopo l'incidente alla Durona Trail ho il terrore a scendere.Lo riprenderò in salita, e arrivo al Rifugio di Croda dal Lago. Breve sosta e via.
Maledizione, c'è una discesa tosta e ... rimango ultima. Mi raggiungono le scope. Due persone gentilissime che cercano di rincuorarmi in continuazione. E inizia un salitone duro che non finisce mai. Peccato, troppa nebbia, non si vede nulla. E finalmente in mezzo al nebbione ecco una delle bellezze uniche al mondo: le Cinque Torri. Assieme alle Tre Cime di Lavaredo costituiscono uno spettacolo inimitabile.
Al Rifugio Scoiattoli c'è il terzo ristoro. Ma quale ristoro? Sembra un banchetto di nozze. Gli amici riempiono i vassoi, ci sono perfino le spumiglie. Io mezza congelata bevo un po’ di the e mangio l'ennesima fettina di torta. Esco dal rifugio e iniziano i primi fiocchi di neve, ma inizia anche la lunga salita che porterà i partecipanti al Rifugio Nuvolau. Lo confesso, questo tratto non mi piace. C'è il doppio binario, a sinistra noi lumaconi saliamo, a destra le gazzelle scendono. Anche questo confesso, la tentazione di tagliare è forte in quanto le mani hanno perso la sensibilità. Purtroppo, il controllore dei tagli mi conosce molto bene e mi incita a proseguire. Entro in Rifugio che conosco molto bene perchè si transita con la LUT. E questa volta mangio anch'io. Canederli alle erbe, allo speck e altre prelibatezze. cinque minuti di sosta. Esco dal rifugio e iniziano a cadere altri fiocchi di neve. Si scende e arrivo all'ennesimo rifugio, l'Averau. I volontari, veri angeli, mi danno del the bollente perchè tremo dal gran freddo. Inizia la discesa, per me orrenda, che mi porterà al Col Gallina.
Iniziano i crampi e urlo dal male. Un ragazzo che mi precede mi aspetta e cerca in tutti i modi di aiutarmi. Passato il male passo anche Col Gallina e con il caschetto in testa fornito dall'organizzazione, inizio la salita che mi porterà alla famosa Galleria del Lagazuoi. Sono assieme a due Scope meravigliose. Mi coccolano in tutti i modi con complimenti per non farmi mollare. E inizia la Galleria. È terribile, non so quanti gradini si debbano salire, so però che ho detto tante Ave Marie alla Madonna perchè finisse. Esco dalla galleria alle ore 16 (se non sbaglio) e il Soccorso Alpino mi prende letteralmente in braccio. Passo il Lagazuoi e inizio a scendere. Ora la neve caduta è parecchia e scivolo in continuazione.
Da quella discesa in poi sarà un continuo saliscendi e sono sola. Non importa, anche ultima, ma arriverò. E arrivo a Pocol dove mi attende la grande festa della Delicious perchè la Delicious è la festa del gusto, dell'amicizia e dei sorrisi.
Un applauso a tutti ma in particolar modo al grande Giovanni Menardi, vera anima di questa manifestazione. Io chiamo Giovanni il "Gigante buono" perchè è alto, ma dovrei chiamarlo "l'Angelo buono".
Non ci sono parole per descrivere questo trail, bisogna provarlo.
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