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Set 27, 2022 Fabrizio Sandrelli 1017volte

Acquanegra sul Chiese (MN) – 5^ Camminata Oglio-Chiese, rimpatriata col cuore

Acquanegra sul Chiese (MN) – 5^ Camminata Oglio-Chiese, rimpatriata col cuore A. Rossi-R. Mandelli

25 settembre - Non è la maratona di New York, non attira folle oceaniche e non vi troverete i “top runners”, ma questa corsa di Acquanegra è un appuntamento ideale per gli amanti delle manifestazioni dal costo d’iscrizione contenutissimo (due euro e mezzo), poco affollate e dei percorsi tranquilli e campestri.
Vi avevo già partecipato l’anno scorso, ma l’edizione settembrina di quest’anno (la corsa avrebbe dovuto svolgersi in primavera), mi è piaciuta ancora di più, nonostante i cieli coperti e l’acquerugiola che ci ha accompagnato a tratti.
Forse a causa della giornata elettorale o del tempo assai incerto, ci ritroviamo in non più di una trentina alla partenza, perlomeno a quella ufficiale che avviene puntualmente alle 8.30 del mattino piovigginoso, in prossimità del palazzetto dello sport. Qualcuno, come me, è anche munito del sacchetto fornito dagli organizzatori per raccogliere eventuali rifiuti trovati lungo il percorso. In realtà, nel mio caso, questo gesto di buona volontà ecologica rimarrà solo una pia intenzione. Troppo impegnato ad affrontare il percorso lungo (13 km abbondanti) e a vincere la stanchezza accumulata il pomeriggio precedente sui colli di Torri del Benaco, non ho trovato il tempo o il modo per fermarmi.
Dopo il tratto campestre dei primi chilometri, sull’argine dell’Oglio - da Mosio al ponte di Calvatone - ci fa da “scorta” un’interminabile  fila di cavallerizzi, seguiti discretamente da un’autoambulanza. Sull’ambiente grava una specie di foschia umida che cela appena le acque giallastre del fiume, ancora in secca a causa della siccità dell’estate appena trascorsa. Dopo aver sorseggiato un goccio di tè al ristoro, mi faccio forza e provo a raggiungere quei due o tre che scorgo in lontananza, in fondo alla stradina ghiaiosa che si snoda attraverso i campi e che ci riporta in paese, preannunciato all’orizzonte dalla sagoma massiccia del campanile di San Tommaso. All’arrivo ritrovo gli amici di vecchia data Antonio Rossi e Attilio Gualdi, immancabili a questi appuntamenti. Antonio mi scatta una foto ed io, per ricompensarlo, gli irroro di sudore il cellulare mentre tento di inserirvi il mio numero.
Nel piazzale dov’è stato allestito il ristoro finale siamo rimasti in pochi, qualcuno parla del suo “crono” o dei prossimi appuntamenti podistici (la mezza di Mantova è ormai vicina). Quanto a me, sono solo contento di aver concluso l’itinerario, iniziato la domenica precedente in Liguria, http://podisti.net/index.php/cronache/item/9217-cengio-sv-trail-dei-lupi-correndo-coi-lupi-nella-valle-del-bormida.html
nel paese che occupa un posto speciale nella mia personale geografia del cuore.

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