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Nov 06, 2022 Comunicato Fidal 2338volte

Chiang Mai (Thailandia) – L’Italia chiude a 8 medaglie ai Mondiali di corsa in montagna e trail

L'Italia vince l'oro nella gara in salita L'Italia vince l'oro nella gara in salita Foto Fidal/Fidal

4 Novembre - È subito medaglia d’oro per l’Italia nella prima giornata dei Mondiali di corsa in montagna e trail. Gli azzurri conquistano la vittoria a squadre nella gara in salita a Chiang Mai, in Thailandia, con una prova di carattere per riprendersi il trono iridato al maschile dopo sette anni. Un trionfo che matura grazie al settimo posto individuale del trentino Cesare Maestri, campione europeo in carica, e all’ottavo del valdostano Xavier Chevrier, autore di una rimonta decisiva per il successo. Fondamentale anche il risultato di Andrea Rostan, non ancora 24enne piemontese che arriva 17esimo, poi chiude 28esimo l’altro valdostano Henri Aymonod. In classifica l’Italia finisce a quota 32 punti con due lunghezze di vantaggio sulla Spagna (34), terza la Svizzera (37). A livello individuale domina il keniano Patrick Kipngeno, vincitore della Coppa del Mondo in questa stagione, staccando di oltre un minuto e mezzo il connazionale Philemon Kiriago, con il bronzo al sorprendente spagnolo Alejandro Garcia, ma il team del Kenya è privo di un terzo atleta per completare la squadra mentre l’Uganda non si presenta al via. Era dal 2015 che l’Italia non festeggiava il titolo maschile se si considera il format classico, a Betws-y-Coed in Galles, mentre nel 2017 c’era stato l’oro sulle lunghe distanze nell’edizione casalinga di Premana.

Tra le donne le azzurre si piazzano quinte e anche nella gara femminile è settima la migliore al traguardo, la valtellinese Elisa Sortini, protagonista di una brillante prestazione. Alle sue spalle 21esima Gloria Giudici e 23esima la capitana Valentina Belotti, ritirata invece Alessia Scaini al quarto chilometro sul percorso di 8,5 km per 1065 metri di dislivello, con il caldo umido a farsi sentire soprattutto nella prima parte. Si impone la statunitense Allie McLaughlin, in testa dall’inizio alla fine davanti all’austriaca Andrea Mayr e alla svizzera Maude Mathys, per trascinare il team Usa al primo posto con 39 punti in una classifica molto corta che vede sugli altri gradini del podio Gran Bretagna argento e Svizzera bronzo, entrambe con 41, a precedere Francia (45), Italia (51) e Repubblica Ceca (51).

UOMINI - Solida e compatta, grintosa e determinata. In una parola: squadra. Tornano sul tetto del mondo gli azzurri della corsa in montagna che escono vincitori da una sfida tiratissima per il titolo. Nella rassegna iridata la formazione maschile dell’Italia non è mai scesa dal podio e in Thailandia si riappropria del gradino più alto, come non accadeva da sette anni nel “classic”. Una tradizione che continua con due big e due elementi nuovi. Non c’è la medaglia individuale per Cesare Maestri, argento nell’ultima edizione del 2019 oltre che padrone agli Europei di inizio luglio, ma il 28enne dell’Atletica Valli Bergamasche dopo il recente infortunio conferma di essere pienamente ritrovato con una prova di sostanza, al settimo posto in 49:45. La chiave del successo è il gran finale del compagno di club Xavier Chevrier, ottavo al traguardo con 50:03 risalendo tre posizioni nel tratto conclusivo più corribile di un chilometro e mezzo, per la quinta volta in carriera nella top ten iridata. Era già azzurro nel 2015 quando il team azzurro riuscì a battere gli ugandesi, e così il valdostano diventa il ‘trait d’union’ con quella giornata che rimane tra le più belle di sempre. A sigillare l’oro che premia la profondità di squadra ci pensa il più giovane: Andrea Rostan (Atl. Saluzzo, 17esimo in 51:28) che al suo primo Mondiale resiste davanti agli avversari diretti, i terzi classificati di Svizzera e Spagna, e intasca punti pesanti per la classifica. Non è la miglior gara invece per Henri Aymonod (Us Malonno, 28esimo con 53:43) frenato dai postumi del problema alla caviglia dei giorni scorsi soprattutto per il mancato adattamento al tracciato. Storica prima vittoria del Kenya al maschile con Patrick Kipngeno (46:51), asso pigliatutto della stagione, che prende il largo insieme a Philemon Kiriago (48:24) e poi si invola da solo. Inatteso il bronzo dell’iberico Alejandro Garcia (49:03), che era stato dodicesimo nella gara “up and down” agli Europei, poi quarto l’orientista svizzero Joey Hadorn (49:09). Davanti a Maestri anche due favoriti della vigilia come l’irlandese Zak Hanna (49:32) e lo statunitense campione uscente Joe Gray (49:39).

DONNE - Rimane in Usa il titolo femminile con l’acuto di Allie McLaughlin, bronzo nel 2014 a Casette di Massa un mese dopo il titolo delle lunghe distanze in Colorado e adesso iridata “only up”, in assenza dell’infortunata Grayson Murphy oro tre anni fa. Sfiora il colpaccio la stella austriaca Andrea Mayr, con un’azione che la porta a meno di mezzo minuto dall’americana (55:15 contro 55:41) scavalcando l’elvetica bicampionessa europea Maude Mathys (56:00). Più lontane le altre, con la romena Madalina Florea quarta (57:44) seguita dall’outsider spagnola Onditz Iturbe (57:56) e dalla finlandese Susanna Saapunki (58:12). Gara in rimonta di Elisa Sortini (Atl. Alta Valtellina), settima in 58:42, che guadagna un posto rispetto al 2019 togliendosi la soddisfazione di superare la francese Christel Dewalle (58:49), bronzo europeo, qui ottava. Dopo un buon avvio finisce 21esima la comasca Gloria Giudici (Freezone, 1h02:28) mentre Valentina Belotti (Us Malonno), più cauta all’inizio, recupera per chiudere 23esima con 1h02:46 e Alessia Scaini (Atl. Saluzzo) viene bloccata da un colpo di calore poco prima di metà gara.

5 Novembre - Ancora a segno gli azzurri che salgono quattro volte sul podio nella seconda giornata: l’Italia vince l’oro nel trail corto di 38 km con la squadra maschile trascinata da Francesco Puppi, splendido argento a livello individuale. Si conferma tra i migliori il trentenne comasco, autore di un’eccellente prova: è la sua quarta medaglia mondiale in carriera che si aggiunge alle tre (argento nel 2019 dopo l’oro del 2017 e il bronzo del 2015) ottenute nelle lunghe distanze di corsa in montagna. Tre azzurri chiudono nei primi dieci per una magnifica prestazione collettiva con il settimo posto del 22enne lombardo Andrea Rota, già sesto in questa stagione agli Europei, e il decimo del piemontese Cristian Minoggio, a seguire 18° Mattia Gianola, 21° il capitano Martin Dematteis e 50° Luca Cagnati. Una squadra italiana non aveva mai conquistato il successo a livello globale nel trail, ormai codificato in campo internazionale come la corsa in ambiente naturale su distanze più lunghe e inserito in questa prima edizione dell’evento riconosciuto da World Athletics che unifica le specialità. Fino a metà gara Puppi, costretto a rinunciare alla rassegna continentale di inizio luglio per essersi di nuovo infortunato al gomito, viaggia nel gruppo di testa composto da quattro atleti in fondo alla prima discesa. Poi resta saldamente in seconda posizione quando attacca il norvegese Stian Hovind Angermund che prevale con oltre tre minuti di vantaggio, mentre il britannico Jonathan Albon supera lo statunitense Max King per il bronzo. Nella classifica a squadre gli azzurri staccano di dodici minuti la Francia, terza la Gran Bretagna.

Due medaglie per l’Italia anche nella distanza più lunga, il trail di 78 chilometri, con Andreas Reiterer a esultare per il bronzo. Corre da protagonista l’altoatesino, sempre in lotta per il podio, rispettando in pieno le attese della vigilia. Dopo oltre sette ore di gara, con la vittoria allo statunitense Adam Peterman e l’argento al francese Nicolas Martin, il pluricampione tricolore difende la terza piazza aumentando nel finale il margine sullo spagnolo José Angel Fernandez. Quarta la formazione italiana che può contare anche sul 17° posto di Davide Cheraz e il 20° di Riccardo Montani, quindi 25° Francesco Cucco, 37° Matteo Anselmi e 79° Riccardo Borgialli. Nelle prime due posizioni Usa e Francia, davanti alla Spagna. Festeggia il bronzo nel “long trail” (dislivello 4807 metri) anche la squadra azzurra femminile, al via con sole tre atlete ma tutte in grado di esprimersi al meglio: nona la valdostana Giuditta Turini che precede due venete, Camilla Spagnol 23esima e Alessandra Boifava 25esima, per finire con quasi tre minuti sulla Norvegia rimasta fuori da un podio che vede Francia e Spagna sui gradini più alti. Vince ancora la francese Blandine L’Hirondel, già oro sui 44 km nell’edizione 2019, al termine del duello con la svedese Ida Nilsson mentre è terza la spagnola Gemma Arenas.

Tra le donne nel trail corto la prima delle italiane è Fabiola Conti. Al debutto in Nazionale la milanese coglie un brillante risultato, sesta dopo 38 km (e 2425 metri di dislivello) a poco più di due minuti dalla zona podio. Il team delle azzurre si piazza quarto con il 16° posto di Chiara Giovando, il 20° di Camilla Magliano e il 33° di Ivana Iozzia che paga un avvio troppo rapido, dietro a Spagna, Stati Uniti e Gran Bretagna. Titolo mondiale per la romena Denisa Dragomir lasciandosi alle spalle la ceca Barbora Macurova e la svedese Emilia Brangefalt.

6 Novembre - Altre tre medaglie azzurre nella terza e ultima giornata: nel percorso di salita e discesa la squadra maschile assoluta coglie il bronzo e si conferma sul podio, lottando per la seconda posizione sfuggita di un solo punto, dopo l’oro vinto nella gara “only up” di venerdì. Finiscono nella top ten i trentini Alberto Vender, capace di un settimo posto che lo proietta nell’élite internazionale, e Cesare Maestri, nono in recupero nel finale nonostante una distorsione, mentre il valdostano Xavier Chevrier è 14esimo per completare il risultato del team e l’altoatesino Daniel Pattis 29esimo sulla distanza di 10,7 km con 443 metri di dislivello. Nella classifica dominata dall’Uganda (8 punti), argento alla Spagna (29) e terza l’Italia (30). Doppio metallo invece dalla prova under 20 femminile di 6 chilometri con il bronzo individuale di Axelle Vicari. La valdostana già due volte medagliata agli Europei (argento in salita e bronzo “up and down”) è leader di una formazione che conquista l’argento con 19 punti grazie anche alla 17enne Anna Hofer, quinta al traguardo dopo una corsa coraggiosa condotta a lungo in zona podio, e all’altra altoatesina Emily Vucemillo decima in rimonta, poi 21esima la piemontese Matilde Bonino. Oro alla Gran Bretagna (7), bronzo per la Francia (29). Al termine della rassegna iridata l’Italia chiude quindi con due ori (anche quello degli uomini nel trail corto di sabato), due argenti e quattro bronzi, per un totale di otto medaglie. Nella giornata conclusiva, strapotere dell’Uganda: campioni del mondo Samuel Kibet e Rebecca Cheptegei tra i senior, oltre alle squadre maschili e a Leonard Chemutai nella gara junior che al femminile va alla britannica Jessica Bailey. Le azzurre sono quinte con la squadra assoluta (successo per la Svizzera): 14° posto di Sara Bottarelli e 18° di Alice Gaggi, 27esima Valeria Roffino e 32esima Vivien Bonzi. Sesti gli under 20 guidati dal campione europeo Elia Mattio, nono nell’ordine di arrivo che vede 17° Simone Giolitti, 22° Matteo Bardea e 24° Nicolò Lora Moretto.

“BILANCIO POSITIVO” - In un weekend che segna l’inizio di una nuova epoca per il movimento, nella prima edizione unificata della rassegna, esce a testa alta la squadra italiana. “Con otto medaglie - commenta il coordinatore tecnico del settore Paolo Germanetto - il bilancio è sicuramente positivo. Brillano due perle, gli ori di due squadre che non partivano da favorite, mentre i principali candidati al podio individuale hanno tutti centrato l’obiettivo. Si poteva forse raccogliere qualcosa in più, come nel trail corto femminile di sabato, oppure nelle gare senior donne e under 20 maschile dell’ultima giornata. Ma al netto di alcune fisiologiche controprestazioni, c’è stato grande spirito di squadra e voglia di far fatica da parte di tutto il team. Rispetto al passato il numero di nazioni competitive è aumentato, però è un segno positivo che indica la crescita globale, ma anche più scelte strategiche da fare, in funzione delle diverse specialità, e da parte nostra siamo riusciti a colmare un gap storico nel trail”. Si è dovuto attendere tre anni per questo Mondiale, ci sarà da aspettare molto meno per il prossimo che si svolgerà a Innsbruck-Stubai, in Austria, dal 7 al 10 giugno del 2023, invece gli Europei torneranno nel 2024.

Riassunto medaglie Italia:                                          
2 ori: Cesare Maestri, Xavier Chevrier, Andrea Rostan, Henri Aymonod (squadra gara in salita); Francesco Puppi, Andrea Rota, Cristian Minoggio, Mattia Gianola, Martin Dematteis, Luca Cagnati (squadra trail corto)
2 argenti: Francesco Puppi (trail corto); Axelle Vicari, Anna Hofer, Emily Vucemillo, Matilde Bonino (squadra gara in salita e discesa under 20)
4 bronzi: Andreas Reiterer (trail lungo); Axelle Vicari (gara in salita e discesa under 20); Alberto Vender, Cesare Maestri, Xavier Chevrier, Daniel Pattis (squadra gara in salita e discesa); Giuditta Turini, Camilla Spagnol, Alessandra Boifava (squadra trail lungo).

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