
Rodolfo Lollini
Run&Bike Gorgonzola
Oggi 16 Marzo si è svolta a Gorgonzola (MI) l’ottava edizione della Run&Bike che come spiega il nome completo della manifestazione è una gara a coppie esclusivamente podistica. Cosa c’entra la bike? Serve per trasportare il compagno di squadra che non corre e segue in bicicletta il runner in azione. Tranne per il primo cambio, dopo un chilometro molto abbondante dallo start, i due possono alternarsi tra corsa e bici come meglio credono. Il numero dei cambi e la distanza percorsa prima di ogni avvicendamento è lasciata alla discrezione dei concorrenti.
Mattinata con temperature sopra i 10 gradi, ma con un vento freddino che sferza tutto il percorso. Si parte alle 12 in punto dal Centro Sportivo Seven. Una struttura moderna ed accogliente per il pre ed il post gara, docce comprese.
La distanza è di 15 chilometri e un centinaio di metri, secondo il GPS. Si comincia costeggiando il Naviglio Martesana per poi perdersi nei campi. Purtroppo le abbondanti piogge hanno reso molto duro il percorso sullo sterrato, con pozzanghere ineludibili, da gara di cross. Un problema per chi corre, ma anche per chi deve seguire in bicicletta, specialmente nelle prime fasi, dove il gruppo formato da un centinaio di coppie e relativi mezzi meccanici è ancora abbastanza compatto e le stradine strette ed accidentate. Dopo 8,5 chilometri finalmente si ritorna sull’asfalto accanto al Naviglio, ma al decimo, al posto di svoltare verso il Centro Sportivo, si prosegue dritto. C’è un piccolo circuito cittadino da percorrere tre volte, con pavè, simpatici saliscendi ed un ponticello molto stretto. Con due curve a 90 gradi dove qualcuno si piantava, bloccando il flusso. Ciò ha provocato imbottigliamenti, in quanto sullo stesso s'inserivano anche i concorrenti e relative bici che provenivano dalle retrovie.
Bello l’arrivo, generoso il pacco gara, ottimo il ristoro finale. D’altro canto gli organizzatori sono dei triatleti della società 200BPM e il nome della ASD è un omaggio allo sforzo massimo del cuore assolutamente fuori soglia. Un’ottima polenta condita con salsiccia o formaggio - visto dove siamo, potete facilmente indovinare quale - sono la degna conclusione della nostra partecipazione e il preludio per le premiazioni e l’estrazione della lotteria.
A vincere è la coppia Caneva-Caneva che ha chiuso in 48’24” ovvero a 3e12 di media al mille. Mica male visto il tracciato. Pollini-Mazzolini sono stati i primi tra le coppie miste, mentre al femminile successo di Pedrini-Szilagyi. Premiati anche i migliori tra le squadre composte da papà e figlio minorenne.
Non ho l'abitudine tediare i lettori con il resoconto della mia gara, ma stavolta mi ha fatto molto piacere gareggiare con mio figlio e grazie a lui conquistare un buon piazzamento malgrado le mie primavere siano ormai 68 (anche se le classifiche riportano ancora il cognome del suo originale compagno di squadra che ho sostituito in quanto malato, segnalando venerdì lo scambio all'organizzazione). Il buonumore non mi è assolutamente passato neanche quando dopo l’arrivo sono stato insultato da una coppia di “minus habens”, soltanto perché in gara avevo gridato, senza usare male parole, per evitare uno scontro tra biciclette. In fondo avevo ragione di chiedere strada, visto che siamo arrivati prima di loro…
Tanti “Mottley” ad Ostia cercano disperatamente la medaglia: com'è cambiato il running…
Il fatto
La notizia è di domenica scorsa 2 marzo, ma la riassumiamo per chi se l’è persa: al termine della Roma-Ostia, ai concorrenti non è stata consegnata la medaglia di partecipazione, ma solo la sua fotografia, su un foglietto dove l’organizzazione si scusava per il disagio. Impegnandosi a spedire a casa dei concorrenti venuti dalle altre regioni la medaglia stessa. I laziali, se abbiamo capito bene, sarebbero dovuti passare a ritirarla.
Le reazioni
Apriti cielo. Degli oltre diecimila finisher di questa famosissima mezza maratona, molti dei quali molto dipendenti dai social, il fatto di non poter postare subito la propria foto con la medaglia in mano oppure in mezzo ai denti è stata una tragedia. Come testimoniato su Facebook, Instagram, WhatsApp e compagnia cantante. Sembravano tutti dei sosia di Muttley. Uno dei personaggi dei cartoni animati della serie televisiva "Dastardly e Muttley e le macchine volanti". Prodotta nel 1969 da Hanna-Barbera e poi riproposta tante volte sul piccolo schermo. Muttley era il cane nonché assistente del pilota Dastardly, sempre alla ricerca di un premio per le sue imprese, e che il doppiaggio italiano rese famoso per il tormentone: “medaglia, medaglia, medaglia!”
Noi vecchi podisti
A noi poveri dinosauri della corsa, questa storia fa un po’ ridere. L’unica cosa che dopo una gara ci rendeva di pessimo umore era un brutto risultato cronometrico, la sconfitta nei confronti di un acerrimo rivale, oppure se ci avevano rubato la borsa o qualcosa nell’auto parcheggiata. La medaglia interessava solo se relativa ad un piazzamento, insomma agonisticamente meritata. Altrimenti meglio un ricordo… gastronomico.
Cari organizzatori
Speriamo abbiate preso insegnamento dalla lezione romana. Aumentate i prezzi, fate mancare tutto, ma non la medaglia. Che poi con certe tariffe ed in occasione del cinquantennale della corsa, c’era proprio bisogno di risparmiare sulle medaglie in arrivo dalla Cina che poi restano bloccate al Canale di Suez? Conoscendo certi organizzatori dei miei tempi, tipo Fulvio Frazzei per fare un nome a non a caso, lui probabilmente avrebbe noleggiato un motoscafo veloce, sfidato le varie motovedette del Mediterraneo e sarebbe andato di persona in Egitto a prendersi le medaglie! Altri tempi.
Padova: Campionati Master Indoor Veneto-Lombardia-Friuli Venezia Giulia
Si sono disputati in questo weekend dell’8 e 9 Marzo i Campionati Master Indoor del Veneto che gentilmente ha ospitato anche le prove valide per Friuli Venezia Giulia e per la grande, anzi cosa dico, grandissima Lombardia che in quarant'anni tondi dal crollo del Palasport di Milano San Siro, non è stata capace di erigere un nuovo palazzetto oppure ospitare in pianta stabile un ovale in una delle migliaia strutture industriali inutilizzate in tutta la regione. Tristezza che dovrebbe terminare nel 2026 con l’inaugurazione dell’impianto di Brescia.
Tornando all’evento che ha visto all’opera oltre 600 atleti/gara, complimenti a l'impeccabile organizzazione del Comitato Regionale FIDAL Veneto in collaborazione con la Società ASD Lavoratori San Paolo che seguiva in particolare il contemporaneo Campionato Nazionale Bancari e Assicurativi.
Il Palaindoor patavino è ospitale. Quando il tempo lo permette ci si può scaldare all’aperto, in sicurezza, nell’attiguo parco o nelle vie pedonali che circondano lo stadio calcistico. All’interno non manca nulla: spogliatoi, tribune, docce. Nemmeno sapone e carta igienica in tutti i servizi e non vuole essere una battuta, ma una constatazione, visto le condizioni da terzo mondo dove ancora nel 2025 ci capita di gareggiare.
Programma gare molto fitto. Grande cordialità e sportività tra i partecipanti. Impossibile citare tutti i vincitori. Limitandoci alle corse più lunghe ed utilizzando il punteggio FIDAL come arbitro imparziale, segnaliamo sui 3000 metri di marcia i 904 punti del SM50 Alessandro Bonaciti (15’50”). Il 9’47” su analoga distanza di corsa del SM55 Guido Migliorini (924 punti). Nella stessa categoria Gianfranco Bonfiglioli piazza un 4’22” sui 1500 pari a 1123 punti.
Tra le signore, due SM50 piombano sul traguardo dei 3000 con lo stesso tempo, 11’28”. A dividere Laura Cavana, prima, e Sonia Lorenzi, sono i centesimi, ma il punteggio è 913 per entrambe. Sono ben 1046 i punti per la SF65 Mara Lorenzoni grazie al 6’11” sui 1500 metri. Fulvia Ferluga - SF50, totalizza 1023 con 16’45” sui 3000 metri di marcia.
Tutti i risultati, comprensivi dei salti, lanci, prove multiple e corse brevi, li trovate nelle classifiche in calce a questo articolo. Per le foto, molto probabilmente sul profilo Facebook di FIDAL Veneto, finita la sbornia degli Europei Indoor, appariranno anche molte immagini di questa due giorni dedicata ai diversamente giovani, ma ugualmente combattivi come dei ventenni.
Franco-Lollini-Marchesi-Martello: dominio SAO Cornaredo al Cross Relay di Trecate
Questa mattina, domenica 23 Febbraio, si è svolta la 2^ Edizione del Cross Città di Trecate (NO). Si è corso nei prati tra la piscina comunale e l’attiguo centro commerciale, con ritrovo nell’ampio parcheggio di Piazzale Antonini che è stato in grado di accogliere gli oltre 200 concorrenti in gara. L’area delle feste ha offerto agli atleti ampie zone coperte che proteggevano i servizi, l’area ristoro e le premiazioni, anche se non ce n’è stato bisogno. Il tempo ha comunque risparmiato la manifestazione ben organizzata dalla Trecate Run di Davide Daccò: complimenti a lui ed a tutti i volontari.
Terreno di gara con giro lungo da circa 1500 metri. All’apparenza facile, ma in realtà da interpretare, tra dunette, molte curve ad U ed un terreno tutto erboso, spesso anche troppo morbido. Quindi le medie rispetto ai tempi in pista su analoga distanza, sono state più lente di circa 30 secondi al chilometro.
A dare il via alla manifestazione gli atleti elite nella staffetta 4x1500, con la SAO Cornaredo a fare la parte del leone. Vittoria dei “Fantastici Quattro”: Roberto Franco, Roberto Lollini, Jacopo Marchesi e Filippo Martello. “Gli uomini d’argento” per ricordare un bel film con Michael Caine sono stati i compagni di squadra Antonio Amodeo, Andrea Daneluzzi, Matteo Nessi e l’infiltrato Giorgio Fumagalli della Pro Sesto che è da tempo un loro compagno fisso di allenamenti. A completare il podio tutto SAO, in questa “Mission Impossible” per restare in tema cinematografico, Michele Cirillo, Gabriele Ferrario e Andrea Nessi, bravissimi col terzo team a recuperare il gap iniziale creato dal volenteroso, ma ormai sessantottenne Rodolfo Lollini, convocato all’ultimo momento da Antonio Di Fazio per coprire un’assenza e consentire a tutti i suoi ragazzi di gareggiare. Sentiti complimenti al coach biancorosso, che grazie al suo “segreto algoritmo” ha saputo sapientemente miscelare le forze, ottenendo il massimo dei risultati possibili.
Un bravo va detto anche alla Podistica Arona che ha vinto la gara mista grazie a Tommaso Poletti, Maria Renne a Leonardo Terazzi. La mattina è proseguita con le prove sui 3 chilometri per Cadetti (vittoria di Lorenzo Pastore - Area Libero Coop), 2 chilometri Cadette (Bianca Bonafede - Atletica Bellinzago) 1,2 chilometri per Ragazzi (Filippo Calce - GAO Oleggio) e Ragazze (Ginevra Gentile - Atletica Bellinzago). Mattinata che si è chiusa con la simpatica invasione degli Esordienti dai 5 ai 10 anni, impegnati sui 600-800 metri.
Arona 10K: Pastorelli e Giacomotti regolano la carica dei 600
In una mattinata invernale anche sulle rive del Lago Maggiore, domenica 16 dicembre si sono dati battaglia oltre 600 atleti sulla distanza certificata dei 10 chilometri. La gara era valevole come prima prova del circuito di corsa su strada CorriPiemonte. Vincitore della prova è stato Roberto Giacomotti (Sport Project VCO) in 30'04" dopo una bella battaglia con Francesco Carrera (Atletica Casone Noceto) staccato di soli 4 secondi. Gli altri tre atleti che formavano il quintetto iniziale di testa erano Luca Ronchi (Luciani Sport) terzo in 30'49", davanti a Diego Poletto (Atletica Mondovì) 30'57", e Mohammed Lamiri del Missulteam Como (31’16”). Al femminile agevole vittoria di Elisa Pastorelli (Insubria Varese) in 35’16”, su Benedetta Broggi 36''44" e Federica Cerutti 36'52" entrambe Sport Project VCO. La cinquina delle migliori è stata completata da Arianna Di Toma (Atletica Gavirate) 37'26" e da Giulia Sforza (Atletica Bellinzago) 38'07".
Anche se ormai giunta alla sua ventesima edizione, la corsa del 2025 poteva essere considerata come una edizione zero, viste le molteplici novità ed il fatto che da ormai tre anni non si correva più una gara competitiva. E come spesso capita in questi casi, il margine di errore è superiore a quello delle manifestazioni più rodate. Ciò comunque non modifica il nostro giudizio positivo sull’Arona 10k. Punti forti non ne mancano, a partire dall’accoglienza, con il capiente ed agevole parcheggio a pochi passi dallo start e dalla consegna dei pettorali. Su quest'ultimo punto però va detto che con un solo sportello per la distribuzione, si sono formate lunghe file anche per chi era sul posto più di un’ora prima del colpo di pistola.Bello il nuovo tracciato, sul lungolago, con una partenza abbastanza ampia ed uno sviluppo gradevole per gli occhi anche in una giornata fredda e non baciata dal sole. Il giro da circa 5 chilometri da ripetere due volte, con lievi ondulazioni e qualche curva, costringeva a cinque inversioni ad U, un paio abbastanza morbide, tipo le boe delle gare di marcia e tre che invece obbligavano a rallentare e ripartire. Ciò premesso, di certo l’offerta di 10K su strada è affollato di gare ben più lente di questa. Ultima pista di miglioramento, specialmente in inverno, è l’assenza di spogliatoi/docce. Sarebbero state gradite anche se distanti dal lago. Vedremo cosa riusciranno a fare nel 2026, in quanto noi pensiamo proprio di tornare.
Il 13 Febbraio parte il Corrigiuriati 2025
Per il 34° anno consecutivo riprendono i consueti allenamenti collettivi sulla pista milanese del Campo Sportivo Giuriati. Per ventuno giovedì sarà possibile divertirsi su tante distanze e formule diverse. Si comincia il 13 Febbraio e si termina il 27 Novembre. Con l’opzione di scelta tra la sessione delle ore 13 o quella serale alle 19 (soltanto durante il periodo dell'ora legale, dal 10 Aprile al 16 Ottobre). Il tutto all’insegna dell’amicizia e dell’informalità, con iscrizioni sul posto e tempi che ognuno registra per conto suo, a formare classifiche generali e di giornata.
Ricordiamo le modalità d’iscrizione a chi non le conosce, cedendo la parola al Patron della manifestazione, Luigi Baglioni: “Non c’è nessuna richiesta in denaro. Salvo il pagamento dell’ingresso al campo. Come ormai succede da qualche anno, sarà necessario compilare un modulo di adesione ed accettare per iscritto il regolamento. Potete richiederlo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure consultate il sito http://corrigiuriati.altervista.org/ . Va rispedito al mio indirizzo e-mail, allegando copia di un certificato di idoneità alla pratica sportiva (agonistica o non-agonistica) in corso di validità.”
Il programma è molto vario. Per quello che riguarda le gare tradizionali su pista si gareggia su tutte le distanza del mezzofondo: 800, 1000, 1500, Miglio, 2000, 3000, 5000 e 10000 metri.
Le staffette sui 5000 e 10000 metri prevedono la formula detta all’americana, con cambi a ogni giro.
Non mancano eventi più insoliti come il Test di Cooper (la massima distanza che è possibile coprire in 12 minuti), le ripetute sui 300 m ad oltranza (ogni giro ci sono delle eliminazioni) oltre alla novità, la “Corsa all’ultimo sopravvissuto” su cui non vi anticipiamo niente… Insomma, ce n’è per tutti i gusti.
Istituto Marco Polo protagonista ai provinciali scolastici di corsa campestre
Oggi 29 gennaio, in una bella mattinata di sole, si sono svolti a Milano i campionati scolastici provinciali di corsa campestre dedicati alle scuole medie inferiori, presso il Centro Omnicomprensivo di Via Natta a Milano. Sede degli Istituti Cardano e Gentileschi, impeccabili padroni di casa. Organizzati da FIDAL Milano con la collaborazione dei due summenzionati istituti e dell’Atletica Cinisello. Il tutto sotto la supervisione della Referente Territoriale Ufficio Attività Motorie e Sportive - AT Milano, Daniela Fumagalli.
Alla manifestazione non poteva certo mancare l’Istituto Marco Polo di Senago (MI), specialmente da quando sono stati nominati Professori di Scienze Motorie Norma Modolo e Roberto Lollini. Già nel 2023/24, stagione del loro primo insediamento, i due docenti hanno infatti resuscitato da un lungo letargo i giochi della gioventù in pista, con gare di sprint, resistenza, salti e lanci. Grazie alla collaborazione della Virtus Groane e delle associazioni genitori, la manifestazione ha impegnato e divertito tutti i ragazzi di Senago, per la soddisfazione della dirigente scolastica locale, la Dottoressa Rosa Di Rago.
Tornando alle odierne gare di cross, la comitiva è stata guidata dal Professor Lollini che è anche un valente mezzofondista ed era composta da: Pietro Inzaghi, Antonio Aliberti, Riccardo Ragoso, Francesco Demarco, Federico Iacoboni, Sofia Mammolenti, Francesca Trespi, Ines Benzeroual, Sofia Mascaro ed Elena Raimondi.
Malgrado la numerosa partecipazione, vicina alle mille unità e l’alto livello tecnico, come testimoniato dagli esperti del settore presenti all’evento, i ragazzi del Marco Polo si sono tutti fatti valere. Da segnalare in particolare il quindicesimo posto di Ines Benzeroual tra le Cadette (seconda e terza media) ed il quinto posto di Federico Iacoboni tra i Cadetti, splendido piazzamento ottenuto malgrado una caduta in gruppo alla partenza che lo ha costretto ad una gara tutta in rimonta.
I video con le gare di nuoto e tuffi a Cesano Maderno (MB)
Oggi, domenica 26 gennaio, la seconda tappa del Cross per Tutti a Cesano Maderno (MB) ha messo a dura prova il carattere dei circa 1800 atleti di tutte le età che hanno gareggiato malgrado le condizioni proibitive del tracciato. I master impegnati per 6 chilometri, hanno dovuto attraversare per molte volte dei canaletti che irrobustiti dalle piogge si erano trasformati in torrenti con un fondo ancora più scivoloso del resto del tracciato, al 100% fangoso. Più che le parole, lasciamo spazio alle immagini ed ai video gentilmente diffusi da G Ardoino, in arte Capitan Bandana, anche lui tra i coraggiosi partecipanti. Tra i quali c’eravamo anche noi e francamente il fatto di non avere a disposizione, anche all’aperto, una fontanella o una canna dell’acqua per non portare in auto e poi a casa, tonnellate di terra a fine gara, ci ha un po’ stupito. Qui invece trovate il comunicato stampa ed altri servizi fotografici.
Ecco i video, tutti da gustare:
https://www.youtube.com/shorts/ssbFftJ9UIo
https://www.youtube.com/watch?v=z_eVGSfWZHY
https://www.youtube.com/shorts/ci12oaVJjZ0
https://www.youtube.com/watch?v=ozcxWwbf5dM
https://www.youtube.com/shorts/VEWLqO1ggDs
Francesco Panetta campione di professionalità, simpatia e solidarietà
Bellissima serata ieri sera, giovedì 23 gennaio, presso la sede del Road Runners Club Milano, con ospite d’onore Francesco Panetta, ex campione europeo e mondiale dei 3000 siepi ed argento iridato sui 10000. Il tempo è volato ascoltandolo sulla sua infanzia a Siderno (RC) dove giocava a guardie e ladri e non lo prendevano mai… Passando al traumatico arrivo a Milano nel 1981 “quando pensavo che Novate e Nova Milanese fossero lo stesso posto…”. Parlando dell’attuale mezzofondo “molto diverso dal mio, sono tutti bravi e belli, ma non mi appassionano”. Colloquiando con Walter Brambilla, giornalista e testimone oculare di molti suoi successi sulle tante vittorie ed anche qualche inopinata sconfitta contro avversari di caratura inferiore alla sua. Ne sono usciti interessanti particolari tecnici sconosciuti ai più, insieme a comici aneddoti ben raccontati da Panetta, veramente molto professionale, ma anche simpatico ed estremamente franco. Come quando deve dire quello che non va o non gli piace. Come emerge dalle sue telecronache alla RAI. Una seconda voce tecnica di assoluto spessore. Dal 2020, in pieno COVID, Francesco avvia all’atletica ed allena molti ragazzi Autistici o Down, collaborando con la AutAcademy e la società Corona Ferrea. La serata si è conclusa con la premiazione di Panetta da parte del presidente RRCM Isolano Motta che lo ha nominato socio onorario della società.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Canegrate migliora il percorso, ora riflettori su Cesano Maderno (MB)
Prima di mandare definitivamente in archivio la prima giornata del Cross per Tutti di domenica scorsa, i cui vincitori, i dati salienti ed i servizi fotografici sono riportati in questo comunicato stampa, permettetemi di fare i complimenti a dirigenti, tecnici, atleti e volontari dell’Atletica PAR Canegrate in quanto ho notato con piacere un miglioramento rispetto all’edizione 2024. Sia ben chiaro, anche l’anno scorso il Cross era stato egregiamente organizzato, però un aspetto non mi era piaciuto. E purtroppo non si trattava di una questione secondaria. Il campo di gara, nel prato principale, ovvero quello delle partenze, degli arrivi e di gran parte del tracciato, era stato rizollato da poco, con un terreno francamente “pericoloso” che poteva favorire distorsioni alle caviglie, soprattutto in quanto molti grossi sassi erano venuti in superficie. Va bene che il cross non è una gara su strada e fango ed altre asperità fanno parte del gioco, però certi “ostacoli” vanno messi ad arte e se non è possibile rimuoverli devono essere segnalati. Come ad esempio le radici sporgenti nella parte del giro nel Parco del Roccolo che erano ben evidenziate. Spostando il tracciato nel prato accanto, quest’anno il tracciato era perfetto. Arrivederci a domenica 26 per la seconda tappa. A Cesano Maderno (MB) ci aspetta un bel giro con diversi saliscendi: ci sarà da divertirsi!
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net