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Maurizio Lorenzini

Maurizio Lorenzini

appassionato di atletica, istruttore Fidal e runner

SERVIZIO FOTOGRAFICO

18 febbraio- 19esima edizione della mezza del Castello, si corre sul solito percorso davvero veloce (come spesso è accaduto sono tanti i personali tra i master), giornata perfetta, anche dal punto di vista climatico. Prima della partenza c'è stato un momento davvero toccante, il ricordo di un momento che poteva essere tragico ed invece tutto si è risolto bene. Ecco come lo aveva ben raccontato al tempo Rosanna Massari, speaker della gara, di oggi e di tante edizioni di questa manifestazione.

https://www.rosannamassari.com/event/vince-chi-si-ferma/

Vittoria con primato personale in 1h08’37 per l’atleta dell’OSA Saronno, Mirko Partenope; secondo posto per Michele Belluschi alla sua terza partecipazione a questa gara (vittoria nel 2020 e secondo posto nel 2022); suo il tempo di 1h09’45. Interessante esordio del giovane Riccardo Amadori (Pro Sesto Atl. Cernusco), terzo posto in 1h10’27.

In campo femminile, come da pronostico, vince Sara Galimberti (DK Runners, foto con pettorale numero 1), col tempo di 1h17’10. Seguono nell’ordine Alessia Brambilla (Cus Pro Patria-1h22’06) e Margherita Vignolo (Atletica Alba-1h22’44).

Giusto evidenziare, tra le altre, due prestazioni di rilievo: Cristina Gogna (F45, Atl. Verbano), che chiude in 1h22’59, a 16 secondi dal proprio personale; invece Ivana Di Martino (Canottieri Milano, F50) completa la gara in 1h25’49. Naturalmente hanno entrambe vinto la propria categoria.

Riguardo agli uomini, tra i meno giovani si segnala il primo posto in 1h21’50 nella categoria M60 di Ernesto Bonfanti (Avis Oggiono); vittoria di categoria M45 in 1h13’45 per Fabio Stefano Palmieri (Tapascione Running Team).

I numeri dicono che questa maratonina sta rapidamente tornando ai numeri che merita: 761 classificati (810 gli iscritti), in aumento per il terzo anno consecutivo, 503 nel 2022 e 638 nel 2023.

Solito ottimo lavoro dell’Atletica Vittuone che, è bene ricordare, oltre a questa manifestazione svolge una meritoria attività nel settore giovanile, una cosa purtroppo non comune tra le associazioni sportive dilettantistiche di atletica leggera.

Arrivederci al 2025 per festeggiare il ventennale: gli organizzatori dicono sin d’ora che sarà una “special edition”.

(ndr) sveliamo subito il mistero della super prestazione richiamata nel titolo. Ci ha contattati l'interessato, Fabrizio Zambon, riferisce di non aver proprio corso; purtroppo, nell'attesa dei suoi compagni di gruppo sportivo, è passato molto vicino al tappeto all'arrivo attivando la registrazione del tempo, in corrispondenza del crono finale di 39'53. Prendiamo volentieri atto e ringraziamo per il pronto chiarimento. Peccato per un podio falsato, e le relative premiazioni della categoria M70. Chiaro che di questo Zambon è incolpevole. La classifica adesso è corretta, in seguito all'estromissione dell'atleta. 

ANTEPRIMA SERVIZIO FOTOGRAFICO - Tengono i numeri alla Castano Race e anche i livelli tecnici in campo amatoriale sono molto buoni, a testimonianza che il Davide Daccò è sempre bravo a proporre “prodotti” validi e interessanti, la Castano Race è solo uno dei tanti esempi.

4 febbraio 2024. Freddo ma non freddissimo oggi a Castano Primo, col sole che ha aiutato sin da subito ad alzare la temperatura; Castano Race giunta alla 4^ edizione che consolida i risultati degli anni precedenti (oggi 543 classificati contro i 554 del 2023). Gara che, è bene ricordarlo, è di tipologia nazionale, pertanto con distanza certificata e valida agli effetti del ranking personale.

Gara maschile vinta da Mustafa Belghiti (Sicilia Running), che correva con una proiezione finale di poco più di 30 minuti, ma ha pagato la salita verso il km 6; tempo finale di 31’25. Non lontano il giovane Giovanni Artusi (classe 2003 Atl. Lecco), secondo posto e primato personale in 31’33. Chiude il podio Nathan Baronchelli (Azzurra Garbagnate), l’atleta di coach Rosario Lo Presti con 31’36 non finisce lontano dal suo personale di 31’17.

Vittoria tra le donne in 35’50 per Elisa Pastorelli (Cus Insubria), che migliora il suo personale ottenuto proprio qui a Castano nel 2022. Seconda Laura Nardo (Atl Lecco), anche lei al personale col tempo di 36’22. Terzo posto in 36’55 per l’ever green Claudia Gelsomino, difficile trovare aggettivi per questa grande 54enne.

IL VITTORIOSO ARRIVO DI BELGHITI E PASTORELLI, PECCATO PER IL BRUTTO VIZIO DI CHIUDERE IL TEMPO DEL GPS , INVECE DI ALZARE LE BRACCIA

Partenza appena fuori dall’impianto di atletica e arrivo in pista, una cosa che è sempre bella da vedere, ci si sente tutti Stefano Baldini, anche se il tratto in pista è limitato a pochi metri. Ottima la logistica proprio all’interno (con spogliatoi e docce) e parcheggi a pochi metri di distanza.

Montepremi in denaro per i primi classificati e i primi di tutte le categorie Fidal.

Un percorso che trovo complessivamente veloce, poche curve e molti tratti rettilinei, vero che è leggermente mosso ma chi è bravo a correre sul ritmo non ne risente affatto, anzi. E per chi non è bravo … è una buona occasione per imparare. Semmai un tantino “fastidiosa” la salita poco prima del km 6 e il passaggio sul canale a 600 metri dall’arrivo.

Dicevo prima gara apprezzata dagli amatori, che qui realizzano tempi importanti; come quello a dir poco strabiliante di Fabrizio Zambon, classe 1951, pettorale numero 82, che a 60 anni correva i 10 k in 47 minuti e oggi a 73 ha chiuso in 39’53! Magari sarebbe perfino record italiano.

Super prestazione? Errore di percorso? Un involontario scambio di pettorale? Un errore di rilevamento? Un’ulteriore verifica con chi gestisce il cronometraggio lo escluderebbe, ma non è tecnicamente impossibile.

Un primo esame fotografico direbbe che il pettorale 82 non è arrivato, ma il chip corrispondente invece si (!?!). Il “mistero” si infittisce, cercheremo di capirne di più e il buon Fabrizio Zambon potrebbe anche aiutarci a capire.

Siamo naturalmente a disposizione per chiarimenti e ,forse, per fargli i complimenti.

1 SM70

82

ZAMBON FABRIZIO - ITA, ROAD RUNNERS CLUB MILANO

160

147

00:39:53

 

28 gennaio 2024. C’era molta attesa per questa quinta ed ultima prova del Trofeo Monga, giunta alla 41^ edizione; se la classifica femminile era praticamente scritta già alla partenza, molta più incertezza per quella maschile, che viveva sul duello Atletica Paratico e G.S. Zeloforamagno, separati da soli 86 punti.

Ha prevalso il Paratico, sia al maschile che al femminile, anche stavolta presente in forze, ma non è solo una questione quantitativa, perché la società del presidente Ezio Tengattini dispone di notevole qualità nel settore master, prova ne è le vittorie nei campionato di società.

Ecco comunque le classifiche finali di società, a cominciare da quella maschile

1-ATL. PARATICO, 3182 punti; 2- G.S. ZELOFORAMAGNO 2966; 3-CANOTTIERI MILANO 2091

ATLETICA PARATICO AL GRAN COMPLETO

Femminile

1 ATL. PARATICO 890; 2-CANOTTIERI MILANO 749; 3-ATHLETIC TEAM 632

Invece vediamo le singole gare: in quella femminile podio tutto al Paratico, racchiuso in soli 9 secondi. Questo l’ordine: Cinzia Cucchi, Nives Carrobbio, Nadia Calvi. Da rimarcare in particolare la prestazione di Nives Carrobbio, atleta classe 1967 che recentemente ha corso i 10 chilometri in 39 minuti e la mezza maratona in 1h25’.

Nella gara riservata agli allievi, over 60 e oltre, vittoria per Lorenzo Pecis, classe 2008 Atl. Pianura Bergamasca); invece tra i meno giovani è Michelangelo Morlacchi (Runners Bergamo) a spuntarla su Gianangelo Loda (Atl. Falegnameria Guerrini). Stesso volata e arrivo al fotofinish della prova precedente a Bolgare, ma stavolta è Morlacchi a prevalere.

Percorso tendenzialmente piatto, salvo una breve ma tosta “asperità”; per il resto sentieri erbosi a bordo dei campi e della confinante piscina, per nulla allentati , anche per la mancanza di pioggia recenti.

SI CORRE NELLA NEBBIA

Alla fine sono stati 183 gli atleti regolarmente classificati, numeri che si sono stabilizzati ma verso il basso negli ultimi anni, certamente a causa della concorrenza stagionale, spesso in pari data, di altri circuiti (Trofeo Brianzolo e Cross per Tutti) ma forse quella del Trofeo Monga è una formula che meriterebbe almeno qualche lifting.

Organizzazione a cura Athletic Team, ottima anche perché ormai ben rodata dopo molte edizioni corse da queste parti; logistica più che adeguata, con ampi parcheggi, spogliatoi e docce.

UNA ESIGUA RAPPRESENTANZA DEL G.S. ZELOFORAMAGNO, classificatosi al secondo posto al maschile

 

 

21 gennaio 2024. Giornata davvero fredda, almeno fino a quando il sole non ha portato i suoi benefici, in fondo meglio così, perché il fondo ha tenuto molto bene per tutte le gare.

Come in tutte le prove del Trofeo Monga , le distanze sono sempre le stesse: 4 chilometri (2 giri uguali) per le categorie femminili e per quelle maschili over 60 e oltre , invece 6 chilometri (quindi 3 giri) per le rimanenti categorie maschili.

Gara femminile vinta con relativa facilità in 14’39 da Beatrice Bianchi (la Recastello Radici), del resto è atleta con un personale di 35’57 sui 10 chilometri; secondo posto per Luisa Gelmi (15’44-G.Alpinistico Vertovese) e terzo per Irene Fraccanoni (15’48-Atl. Alta Val Seriana).

Sulla stessa distanza di 4 chilometri duello all’ultimo metro nella categoria over 60, con Michelangelo Morlacchi (Runners Bergamo) e Gianangelo Loda (Atletica Falegnameria Guerrini), accreditati dello stesso tempo, 15’32, ma con la vittoria assegnata a Loda.

Infine, sulla gara lunga, vittoria per il portacolori dell’Atletica Paratico, Marco Losio (pb di 31’15 sui 10 chilometri), suo il tempo di 20’26. Seconda posizione per Ivan Angiolini (20’51, La Recastello Radici) e terza per Carmelo Milito (20’55, CUS Bergamo).

Un bel passaggio tecnico, discesa breve ma ripida, curva a gomito in contropendenza

Nelle classifiche per società enorme passo in avanti per l’Atletica Paratico, che grazie alla presenza di 60 atleti è balzata in testa alla classifica sia maschile che femminile. Giusto aggiungere che questo gruppo, quantomeno nelle categorie master, è uno dei più forti a livello nazionale. Dopo la prova odierna, la quarta, tutto si giocherà nell’ultima gara che si correrà a Pioltello (MI); queste le situazioni attuali:

Uomini

1) ATL. PARATICO 2152 punti ; 2) G.S. ZELOFORAMAGNO 2066 punti; 3) CANOTTIERI MILANO 1611 punti

Donne

1) ATL. PARATICO 2152 punti; 2) CANOTTIERI MILANO 550 punti; 3)ATHLETIC TEAM 445 punti

Percorso bello, con tutte le caratteristiche che dovrebbero esserci in una corsa campestre: salite, discese, cambi di direzione e …tanta erba.

Ottima organizzazione a cura del Marathon Team, molto bene la logistica con tutti gli spazi che ci vogliono (e spogliatoi e docce). Il pacco gara è una cosa a cui personalmente faccio poco caso, ma è giusto rilevare la ricchezza in questa occasione: due bottigliette di integratori, una confezione di 400 grammi di biscotti, due stick di dentifricio, maglietta tecnica, succo di frutta e un originale cappello.

 

Cambia la location, una volta si correva a Cittiglio, ma non cambia la qualità della manifestazione

14 gennaio 2024. Sembrava difficile fare di meglio rispetto a Cittiglio (cross del Vallone) ma quelli dell’Atletica Verbano sanno fare le perbene ed ecco “inventato” un nuovo percorso a breve distanza dalla precedente sede. Lo definirei più nervoso e muscolare, con un maggior numero di cambi di direzione e, forse, ancora più vario e divertente.

Le regole della gara sono le stesse, ormai super collaudate e apprezzate, del trofeo Monga: 4 chilometri (2 giri) per tutte le categorie femminili, gli allievi e gli uomini over 60. Invece 6 chilometri (3 giri) per le categorie da junior a SM55.

La prova femminile ha visto la vittoria di Ilaria Bianchi (Recastello Group), seguita da Silvia Comelli (Canottieri Milano) ed Elisa Gazzoni (GTA Crema).

PARTENZA GARA FEMMINILE

La prova sui 4 chilometri è stata vinta con facilità da Elias Sangalli (Atletica Gavirate), da evidenziare che si tratta di un giovane atleta (categoria allievi, classe 2008) in forte crescita. Non male comunque il secondo classificato, Giacomo Lia (GS Marathon Max, classe 1963). Terzo posto per Nicolas Ruffoni (Atletica Pianura Bergamasca), altro giovane emergente (classe 2008).

La gara più lunga è stata appannaggio di Filippo Ba (Gr. Alpinistico Vertovese), secondo posto per Daniele Molena (Atletica Riccardi, categoria promesse) e terzo per Dario Perri (Bumbasina Run).

Il fondo ha tenuto perfettamente, potevano bastare delle buone scarpe da tral o comunque chiodi di dimensioni contenute.

Ottima la logistica, direi migliorata rispetto a Cittiglio, parcheggi facili e ristoro al coperto, e siccome non faceva per niente caldo (meno 1 grado alla partenza), questa è un ottima cosa.

Prossimo appuntamento per la quarta prova del Trofeo Monga il 21 gennaio, a Bolgare (BG). Tappa conclusiva invece a Pioltello MI), 28 gennaio.

https://www.trofeomonga.it/

 

SERVIZIO FOTOGRAFICO - 31 dicembre 2023. Vittoria con record della gara per il  keniano Sebastian Sawe, secondo Crippa. Benissimo Nadia Battocletti, che chiude con una prestigiosa vittoria il suo 2023.

Edizione numero 49 di una Boclassic che non tradisce mail le aspettative, proponendo atletica di livello e gare spettacolari.

Gara femminile che parte subito su buoni ritmi, con un passaggio dopo 1.000 metri a 3’10/km che fa subito selezione; si crea un gruppetto con Giovanna Selva (C.S. Carabinieri), Nadia Battocletti (G.S. Fiamme Azzurre), e le due keniane Margaret Chelimo Kipkemboi e Nelly Chepchirchir. A breve distanza segue un gruppetto  guidato da Rebecca Lonedo (G.S. FFOO), Ludovica Cavalli (C.S. Aeronautica Militare) e Sara Nestola (Calcestruzzi Corradini), curiosità, queste tre atlete sono allenate da Stefano Baldini.


Dopo 3 chilometri (distanza totale prevista di 5) allungano decisamente Chepchirchir e Battocletti, mentre si dilatano i distacchi delle inseguitrici. Entusiasmante volata finale della Battocletti, che a 300 metri dall’arrivo cambia letteralmente passo e non lascia scampo alla keniana; vittoria in 15’30, seconda Chepchirchir (15’33), terza la connazionale Kipkemboi (15’49). Quarta e quinta in 16’11 e 16’15 rispettivamente Selva e Cavalli.


La gara maschile si è disputata sulla distanza di 10 chilometri (8 giri da 1250 metri). Si parte veloci col sudafricano Maxime Chaumerton che non tradisce la sua fama di front runner, mettendosi subito alla testa della gara, impresa tuttavia non facile perché correre alla media di 2’47/km su questo percorso è piuttosto impegnativo. Infatti tra il terzo e il quarto chilometro il forte keniano Sebastian Sawe (campione del mondo di mezza maratona 2023) e il nostro Yeman Crippa allungano decisamente, e la gara diventa una partita tra loro due.

La gara si risolve negli ultimi due giri, con Sawe che prende un leggero vantaggio e lo mantiene all’arrivo; vittoria e record della manifestazione col tempo di 28’00 (precedente Hanneck, 28’03). Secondo posto per Crippa che ripete la posizione in classifica del 2022, però migliorandosi di 14 secondi. Terzo posto per Chaumeton. Settimo Pietro Riva.

10 dicembre 2023. Buon esordio per questa 5 chilometri (organizzazione a cura Atletica Piacenza e Italpose), davvero tutta cittadina, si correva infatti in un rettangolo disegnato su quattro piazze che rappresentano la città di Piacenza, in particolare piazza Cavalli, sede di partenza ed arrivo. Un breve giro di lancio di circa 200 metri, con passaggio spettacolare attraverso il palazzo Gotico (la cui costruzione risale al 1281) e poi tre giri di 1600 metri nel centro cittadino, su percorso leggermente ondulato. Prima delle corse agonistiche spazio ad una festosa e molto partecipata Babbo Running.

Gare amatoriali e gare ad invito per atleti elite, per dare a tutti importanza e visibilità.

La gara femminile elite, dopo il primo giro, diventa una partita a tre, con le due etiopi Asmerawork Wolkeba (Podistica Torino) e Tadesse Betselot (Atl. Dolce Nord Est) a dettare il ritmo insieme alla russa Evgeniia Taubert (CUS Torino). La gara si risolve negli ultimi 5000 metri, con l’attacco di Wolkeba che prevale col tempo di 17’16 sulla connazionale Betselot (17’10), che a sua volta supera di poco la Taubert, che chiude in 17’22. Quarto e quinto posto rispettivamente per Elena Fontanesi (17’30-Atl. Montanari Gruzza) e Tania Molinari (18’15); da notare l’eccellente esordio sulla distanza di questa atleta del GS Italpose.

PARTENZA E UN PASSAGGIO GARA ELITE FEMMINILE

Gara maschile che vedeva al via diversi atleti con eccellenti tempi sui 5.000 metri e/o 5 chilometri su strada, tra questi Said El Otmani (CS Esrrcito), che veniva dalla vittoria con record personale (2h12’39) alla recente maratona di Firenze.

Primo mille relativamente lento (3’03), in particolare per il breve giro di lancio che limitava partenze “a tutta”, poi i ritmi salgono, e non di poco. Prova a tirare il gruppo Said El Otmani, seguito da Mustafà Belghiti (Dinamo Sport) e Salvatore Gambino (DLK Runners), ma sono diversi gli atleti, in fila e a breve distanza, che sembrano poter competere per la vittoria finale. All’inizio dell’ultimo giro coach Stefano Baldini mi suggerisce che se non riescono a staccare il suo giovane atleta, Costa Masresha (classe 2002), poi diventa complicato batterlo nel finale. E così è infatti: sul rettilineo finale allunga con decisione e va a vincere con l’ottimo tempo di 14’27. Secondo posto in 14’30 per Giovanni Filippi (Atl. La Fratellanza), recente il suo sesto posto con record italiano sul miglio di 3’57’41, ma anche 3’36’14 sui 1500 metri. Terzo posto per El Otmani (14’33) e quarto per Belghiti (14’41).  Eccellente quinto posto in 14’51 per Gambino, a soli 4 secondi dal record italiano di categoria (Markus Ploner, anno 2020).

COACH BALDINI E IL SUO ATLETA COSTA MASRESHA

Complessivamente sono stati sette gli atleti a correre sotto i 15 minuti e 20 sotto i 16.

La gara cosiddetta amatoriale, ma con atleti piuttosto veloci, ha visto prevalere Luca Bruni (K3 SSD) in 15’51; tra le donne invece Blerina Bregu (Marathon Cremona), 19’15.

Complessivamente, tra tutte le batterie, sono stati 173 gli atleti ad avere concluso le gare.

Speaker della gara Fabio D’Annunzio.

3 dicembre - Temperatura piuttosto bassa alla partenza, ma poi il sole ha fatto capolino da queste parti, regalando una bella giornata ai partecipanti.

Mezza maratona maschile vinta da Ayyoub El Bir, secondo nel 2022; l’atleta della Atletica Biotekna mette così un archivio un ottimo 2023, dove si è migliorato su 5 k, 10 k e mezza maratona. Vittoria in 1h08’49, non facile, perché contesa sino agli ultimi chilometri di gara da Vinicio Villa (Almosthere), che ha portato il suo primato personale a 1h08’58. Terzo posto per Vinicius Scartazzini (Atl. Santhià) che ha all’esordio sulla distanza chiude in 1h10’04. Da segnalare il quinto posto con record personale di 1h10’10 per il lombardo Francesco Mascherpa (Runners Legnano).

La gara femminile aveva una favorita d’obbligo, una delle più forti master a livello mondiale (basti pensare al 2h28’34 categoria F45): Catherine Bertone. L’atleta valdostana della Atletica Sandro Calvesi, reduce da un fantastico 2h35’35 alla maratona di Francoforte, in effetti non ha avuto avversarie vincendo in un buon 1h17’27. Secondo posto per Chiara Giovando (Atl. Monterosa) col tempo di 1h22’’36, che significa un netto miglioramento del precedente personale di 1h27’, ottenuto proprio a Trino Vercellese nel 2020. Completa il podio Jocasta Da Luz Oliboni (Associacao Passofundense), atleta brasiliana all’esordio sulla mezza maratona che chiude col tempo di 1h23’33.

Complessivamente sono stati in 293 (classifica provvisoria) a chiudere questa 17esima edizione della mezza maratona “Terre d’acqua città di Trino”, un buon risultato, sostanzialmente uguale al 2022.

Il programma si completava con la “Trino che corre”, gara Fidal sulla distanza di circa 6,5 chilometri, da correre anche in modalità non competitiva. Un percorso tutto sommato “filante” per questa prima edizione, con qualche ondulazione a renderlo più vario, in località Robella, dove era posizionato il giro di boa. Vittoria per Marco Dassetto (23’08-Atl. Canavesana) davanti a Enrico Tula (23’52-Atl.Paratico) e Maurizio Salerno (23’57-Atl. Santhià). Tra le donne ha prevalso Sara Borrello, terza assoluta (23’57-Atl. Canavesana), a seguire Greta Negro (Atl. Vercelli), quinta assoluta in 24’01 e Michela Arena (25’56 – Atl. Canavesana).

 

28 novembre 2023. Sarà gara nazionale Fidal, 5 chilometri certificati e omologati, quindi validi a tutti gli effetti per il “ranking” personale, vale per gli atleti elite, vale per tutti gli amatori, che si ritroveranno il risultato nel data base della federazione.

Ma questa 4 Piazze Running, alla prima edizione, sarà una festa per tanti, infatti il programma inizia alle ore 10 con una “Babbo Running”, aperta a tutti. A seguire una batteria per gli atleti master, maschile e femminile; infine le due corse riservate agli atleti elite (solo ad invito), prima le donne e poi gli uomini. In queste si prevede la presenza di atleti molto forti, sia a livello regionale che nazionale.

E il percorso, veloce e realizzato totalmente nel centro cittadino, promette tempi di tutto rilievo; ma è anche un percorso che tocca i punti più iconici della città, come dice il nome stesso, sono quattro piazze che rappresentano importanti pezzi di storia. Partenza e arrivo in piazza Cavalli, vero e proprio simbolo della città di Piacenza; a seguire le piazze Borgo, Sant’Antonino e Duomo.

Dopo un breve tratto di lancio seguiranno tre giri uguali, per un totale di 5 chilometri, esatti.

Montepremi di assoluto rilievo, 2500 euro, per questa tipologia di gara, senza dimenticare il mondo amatoriale, con riconoscimenti per le categorie.

“Siamo partiti con un’idea un po’ pazza, però sta venendo fuori bene….” Queste le parole di Fausto Cassola, uno degli organizzatori, nel corso di un’intervista al quotidiano la Libertà di Piacenza. Beh, certo ci vuole coraggio, anche un filo di incoscienza a mettere in piedi gare di questi tempi, ma quando si è capaci, ed animati da passione ed entusiasmo le cose riescono bene.

Nonostante la posizione, siamo esattamente nel centro di Piacenza, disponibilità di spogliatoi e docce a 200 metri dall’area partenza/arrivo. La gara, organizzata da Atletica Piacenza e Italpose, è anche valevole quale ultima prova del Tour delle Valli Piacentine.

PER LE ISCRIZIONI

IL VOLANTINO DELLA MANIFESTAZIONI

18 novembre 2023. Sono passate un po’ in sordina le ottime prestazioni ottenute alla recente mezza maratona di Ravenna (invece nulla di eccezionale in maratona, con podio maschile compreso tra 2h17’ e 2h32’) eppure con questi crono Ravenna si posiziona sul podio italiano dei migliori risultati mai ottenuti in questa specialità.

QUESTO IL COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO ORGANIZZATORE

La classifica della mezza maratona maschile presenta ben 6 atleti sotto 1h01’34 e ci sono stati diversi cospicui miglioramenti dei record personali, basti pensare al nostro Pasquale Selvarolo, da 1h02’00 (Valencia 2022) a 1h00’32. Il vincitore Tobias Cheruiyot, al suo esordio sulla distanza, corre vicinissimo al muro dei 60 minuti, chiudendo in 1h00’03; guardando il suo profilo WA, e i tempi di Ravenna,  pare abbia fatto il record personale anche di passaggio sui 5 e 10 chilometri. Ma forse sorprende ancora di più il secondo posto dell’etiope Bute Gemechu Gishe, non solo era la sua prima una mezza maratona, ma non aveva mai gareggiato su altre distanze, e qui ha stampato un notevole 1h00’12.

Montepremi “a tempo” discretamente interessante, ad esempio un primo posto sotto 1h01’30 valeva 1500 euro, oppure un secondo posto sotto 1h03’ faceva portare a casa 600 euro. Da regolamento pare non ci fosse alcun bonus per il record della gara, pertanto una motivazione in meno a correre così forte.

Record della manifestazione che è stato abbondantemente superato (precedente 1h01’35) da ben sei atleti; tradizionalmente la mezza di Ravenna non ha mai avuti tempi di altissimo livello, forse eccezion fatta nel 2022, dove comunque si è andati a podio con 1h03’51, un tempo che in questa edizione sarebbe valso solo il 7° posto. Abbattuto anche il record femminile, con Clementine Mukandanga che ha chiuso in 1h’10’49.

Condizioni climatiche ottimali? Pare proprio di sì. Percorso veloce? Alcuni partecipanti lo hanno trovato più “ostico” perché molto più cittadino del precedente, eppure sono venuti fuori dei tempi davvero notevoli, anche a livello amatoriale. Ad esempio la forte Anna Spagnoli (SF50), eccellente il suo 1h20’17, da molti anni non correva a questi livelli, ma sono molti gli atleti di vari livelli ad essersi migliorati. Probabilmente si sono verificate le condizioni ideali per correre forte, il giusto “mix” di atleti che in gara si aiutano tra loro, stimolandosi a tirare fuori il meglio.

Inutile negarlo, quando ad una gara vengono fuori grandi riscontri cronometrici ci si fanno domande, di casi parecchio discussi ne abbiamo avuti in passato.

Da mettere nella dovuta evidenza che la mezza maratona di Ravenna è gara nazionale Fidal, omologata e certificata, oltretutto di livello silver (sono solo in cinque in Italia a potersi fregiare di questo importante riconoscimento); è ragionevole pensare che, in generale e in particolare su nuovi percorsi, il Gruppo Giudici Gare abbia effettuato tutte le verifiche del caso, magari anche prima della gara (come talvolta in effetti avviene). Può sempre capitare qualche indesiderato cambiamento per circostanze talvolta imprevedibili, ad esempio dei lavori in corso e/o transenne involontariamente mal posizionate, tutte circostanze che possono favorire o danneggiare la regolarità delle gare.

In termini di numeri in questa mezza maratona viene confermato l’apprezzamento dei podisti, per il terzo anno consecutivo vede all’arrivo quasi 2.000 atleti classificati, quando nello stesso periodo molte altre manifestazioni sono ancora a combattere con una ripresa post covid piuttosto complicata.

In conclusione … beato chi c’era, peccato per gli assenti, sono proprio loro a rammaricarsi di aver perso un’occasione. Ora tutti quelli che hanno celebrato con notevoli personal best sono chiamati alla non facile  impresa di ripetersi.

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