Stampa questa pagina
Giu 29, 2025
Vota questo articolo
(1 Vota)

Pistoia – Pistoia-Abetone, vittoria a Lucchese e Valgimigli

Pistoia – Pistoia-Abetone, vittoria a Lucchese e Valgimigli foto tratta dal sito www.pistoia-abetone.net

29 giugno 2025. E con questa sono ben 48 le edizioni di questa bella e longeva manifestazione, un percorso che fino al 2006 era di 52 chilometri, poi “arrotondato” a 50 per diventare campionato di specialità. La gara principale prevede l’arrivo al passo dell’Abetone, tuttavia c’è anche una versione ridotta di 30 chilometri, che termina a San Marcello Pistoiese.

Una corsa che ho amato al punto di correrla ben nove volte, se chiudo gli occhi la rivivo con emozione, sia pure nel ricordo di tanta fatica; non ho perso la speranza di aggiungere una bandierina. Chissà.

Ma prima di descrivere le caratteristiche del percorso diamo giustamente spazio ai risultati

Nella gara maschile primo posto per Matteo Lucchese (Bergamo Stars Atletica), che così realizza il suo personale poker in questa gara, dopo le vittorie nel 2015, 2016 e 2019, suo il tempo di 3h43’15, che significa una media di 4’27/km, su un percorso con oltre 1800 metri di dislivello. Secondo posto per Julien Gueydon (3h48’44), un francese che corre spesso le gare italiane, qui era all’esordio su una lunga distanza. Terzo Filippo Bovanini (Avis Castel San Pietro) in 3h49’30, che così migliora tempo e posizione del 2024 (5° in 3h51’12).

Tra le donne ha prevalso Daniela Valgimigli (Liferunners), che aveva “assaggiato” questa gara nel 2019, ed è tornata per vincerla. Daniela si è avvicinata tardi al mondo delle ultra ma si è dimostrata ampiamente all’altezza di queste specialità, prova ne è il secondo posto alla recente 100 km del Passatore. Secondo posto in 4h15’28 per Ilaria Bergaglio (Atletica Novese), altra forte atleta sulle lunghe distanze, vittoriosa alla 100 km del Passatore 2025, dove aveva preceduto proprio la Valgimigli. Terza posizione per Sarah Giomi (Cus Pro Patria), suo il tempo di 4h17’17, era la campionessa uscente.

Un percorso che, come si vede al grafico, alla fine risulta particolarmente impegnativo, e il dislivello positivo (il cosiddetto D+) sfiora i 1900 metri. “discese ardite e risalite” citava Lucio Battisti, ed è proprio così. Dopo un primo tratto sostanzialmente in piano, dal km 4 al km 14 (Le Piastre) si superano circa 600 metri di dislivello, poi si corre facilmente fino al km 26, segue una picchiata, dagli 800 metri di Gavinana, fino ai 450 della località La Lima; da qui, ricordo bene, comincia la Pistoia-Abetone. Sono 17 chilometri e mille metri di dislivello, una salita sempre corribile, ma arriva dopo due, tre ore di gara, e dopo oltre 30 chilometri. Però, insieme alla fatica, ricordo l’entusiasmante arrivo al passo dell’Abetone.

Nota a parte per l’albo d’oro, che riporta ancora il nome di Roberto Barbi, col miglior tempo mai realizzato, atleta super squalificato (fino al 2047); almeno un asterisco a fianco potrebbe starci.

Presente Monica Casiraghi, nella veste di responsabile del settore ultramaratona era qui a seguire le atlete, anche nella prospettiva del campionato del mondo che si correrà nel 2026; bello ricordare che da atleta ha vinto quattro volte questa gara.

Al momento che scriviamo la gara è tuttora in corso, aggiorneremo il report non appena in possesso delle classifiche ufficiali e con tutti gli arrivati.