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Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Si è svolta oggi martedì 6 maggio, nella sala consiliare del municipio di Cernusco sul Naviglio (MI), la tradizionale conferenza stampa di presentazione della XXVIII^ edizione della Mezza Maratona del Naviglio. Iscrizioni già a quota 800 per la 21,1 chilometri competitiva a cui vanno aggiunte le presenze per le corse non agonistiche di 4 e 10 chilometri. Start programmato per le ore 9 di domenica 17 Maggio, presso l'accogliente Centro Sportivo di Via Buonarroti. Il gradevole percorso lungo il Naviglio Martesana è confermato, così come l’oliata organizzazione da parte della Pro Sesto-Atletica Cernusco, in combinazione con i Lions Club e tutti i volontari delle associazioni locali. 

Comfort assicurato per tutti i partecipanti, compresa la presenza di pacer facilmente riconoscibili non solo per il palloncino, ma anche da pettorali e dorsali ad hoc. Come tradizione verrà sorteggiato un viaggio a New York tra tutti i partecipanti. Tra i top runner che parteciperanno, è stata presentata Fraida Hassanatte, ventunenne proveniente dal Ciad, una novità assoluta per la manifestazione, ma in generale una nazionalità insolita per le competizioni italiane.

Da sottolineare, ancora una volta il grandissimo impegno degli organizzatori e degli sponsor che sostengono tutti i costi della manifestazione, consentendo di devolvere in beneficenza il 100% degli incassi. La cifra totale raccolta in questi anni ha già superato quota 400.000 euro. Quest’anno le associazioni del territorio beneficiarie saranno:

  • Associazione Lorenzo Perrone ETS per il supporto psicologico dei pazienti Reparto Oncologico Ospedale Uboldo - Cernusco sul Naviglio
  • Croce Bianca - Sezione di Cernusco sul Naviglio
  • Fondazione Lions Milano Città Metropolitana Ets per volontariato in campo ambientale, umanitario e sociale

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Aprite l’agenda! Segnatevi la data, il prossimo 26 giugno, e il luogo, lo Stade Charléty di Parigi. L’orario è ancora da definire, in funzione delle condizioni meteo e di quelle di Faith Kipyegon, già primatista mondiale sul miglio col crono di 4’07”65, ottenuto sotto i miei occhi a Montecarlo il 21 luglio 2023.

Nipote di Sir Roger Bannister? Con “Breaking4”, la trentunenne keniana vorrebbe entrare nella storia affiancando il suo nome a quello di Roger Bannister. Autore di uno dei record più famosi dell'atletica leggera. Nel 1954 fu il primo uomo ad abbattere il muro dei 4 minuti sulla distanza anglosassone nella prestigiosa cornice della pista del campus di Oxford, l’università dove stava studiando.

I precedenti sulla maratona. Ma come pensa la Kipyegon, primatista anche dei 1500 metri (3’49”04, Parigi, 7 luglio 2024) di migliorarsi di oltre 7 secondi? Non sono mica noccioline su soli quattro giri di pista. E qui entra in campo lo sponsor tecnico, ovvero la Nike, la stessa azienda dietro il famoso “Breaking2”, il tentativo di Eliud Kipchoge di abbattere il muro delle due ore in maratona. La prima volta, all’autodromo di Monza, nel 2017, andò male (2h00’25”). Ma era solo questione di tempo e due anni dopo, a Vienna, con il “1.59 Challenge” arrivò il risultato tanto atteso: 1h59’40”. 

Aiutini e aiutoni. A parte nome e location, la formula era sempre la stessa, aiutini o meglio aiutoni compresi, anzi potenziati. Rifornimenti passati al volo, wavelight, le luci luminose che indicano il ritmo da record, poi arrivate in Diamond League nel 2023 e sfruttate anche dalla Kipyegon a Montecarlo. E tanta, tanta scia. Una mezza dozzina di lepri che si alternavano al comando. L’auto con la wavelight montata sopra un enorme tabellone con il cronometro. Insomma una barriera mobile di almeno 3 metri ad agevolare la corsa a 2’50”/km di media. Circa 21 chilometri orari. Chi ha una bici da corsa si rende meglio conto di cosa stiamo parlando. E in ogni caso tutti gli studi sono concordi sul vantaggio anche se non concordano sull’entità. Prendendo come riferimento il “1.59 Challenge”, migliorò il suo mondiale stabilito a Berlino di 1’59”, ironia della sorte. Dividendo per i 42 chilometri abbondanti sarebbero meno di 3” al km. Su un miglio sarebbero 5 secondi scarsi.

Ce la farà? Staremo a vedere cosa succederà con “Breaking4”. Dubitiamo che venga utilizzata ancora un’auto a precedere la gara, in quanto ora le wavelight sono già inserite nelle piste più importanti. Di certo un bel gruppone di atleti più o meno famosi che siano in grado di fare un 400 metri in poco meno di un minuto non dovrebbe essere difficile da trovare. Meglio se grandi e grossi. E a 2’29”/km, oltre 24 chilometri orari, saranno un vantaggio ancora superiore. Certo, poi ci saranno le magiche scarpe messe a disposizione dalla Nike. Dei prototipi oppure già sul mercato? Anche questo è un punto che interesserebbe se fossimo in una gara ufficiale e ci fosse da omologare un primato. Ma qui non ci sarà nessun record, a prescindere dal responso cronometrico. Sarà comunque una notevole performance atletica ed un bellissimo spettacolo che non vogliamo perderci.

Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net

Tutte le foto del 14° Walk & Middle Distance Night International Meeting

Anche stavolta Giorgio Rondelli ha fatto centro con un meeting di alto livello che si è svolto il 27 Aprile a Busto Arsizio (VA) invece che a Milano. In quanto il grande capoluogo lombardo, la sede olimpica, non dispone di una straccio di pista omologata e quindi gli atleti di vertice non avrebbero avuto registrate le loro prestazioni da World Athletic. Ma su questo problema ritorneremo con un articolo dedicato.    Sono tanti i tempi di rilievo, si evidenziano quelli di Simone Valduga (classe 2004) che corre i 1500 metri in 3’41’’88 (record personale); l’atleta del Ciad Fraida Hassanatte, vittoriosa sui 5.000 metri in 16’16’’01 (con 7 atlete sotto i 17 minuti); bene anche i 5.000 mt maschili, 5 atleti sotto i 14 minuti.

Per noi erano presenti Mister Million Photo, al secolo Roberto Mandelli e Capitan Bandana, un altro nostro prezioso contributore con i suoi video.

Ecco i video, in testa ed in calce al pezzo il link del servizio fotografico: buona visione

1500 metri

https://www.youtube.com/watch?v=MXWt9c0g_XE

https://www.youtube.com/watch?v=x3MDWAHvEzc

https://www.youtube.com/watch?v=AdCioo3aW8s

500 metri

https://www.youtube.com/watch?v=z7uymV5iecs

600 metri

https://www.youtube.com/watch?v=ONlqc5g8QLM

 

 

Bene, ma non benissimo oggi, domenica 27 aprile a Cairate (VA), bella pista dove era in programma un Meeting Bronze FIDAL organizzato dalla locale Atletica Cairatese. Poco meno di un migliaio gli iscritti alle varie gare/concorsi di salti, lanci e corsa. Che non fosse la giornata giusta si è capito quasi subito, nel primissimo pomeriggio, quando per dei “problemi tecnici”, supponiamo relativi al cronometraggio, l’inizio delle gare di corsa hanno subito un ritardo di circa due ore.

“Potrebbe andar peggio, potrebbe piovere” è una delle battute più famose di “Frankenstein Junior”, il capolavoro di Mel Brooks. Qualcuno deve averla pronunciata in quanto in aggiunta al summenzionato problema si sono aperte le cateratte del cielo. Il summenzionato ritardo si è trascinato fino alla fine. Infatti la prima batteria degli 800 che da orario ufficiale avrebbe dovuto partire alle 17,30 come da classifiche in allegato, è scattata alle 19,15. I due migliori atleti su questa distanza sono stati Alice Dell’Oro, Allieva dell’Atletica Lecco - Colombo Costruzioni che ha chiuso la prova in 2’24”47 e Andrea Mason - CUS Insubria Varese Como in 1’58”20.

Alla fine a rimetterci sono stati i 110 atleti/e che si erano iscritti ai 3000 metri: troppo tardi e troppo buio per gareggiare. A questo proposito, ben consci che sui problemi tecnici e quanto proveniente dal cielo non possiamo fare degli appunti agli organizzatori, sul timing della cancellazione gara, con relativa “riunione” di comunicazione… beh, che le cose sarebbero andate a finire in questa maniera era già chiaro da subito e quindi si poteva mandare a casa tutti già al ritiro pettorali invece di dirgli che c’era “qualche ritardo” e poi farli aspettare inutilmente.

Rodolfo Lollini  - Redazione Podisti.net

Oggi 19 Aprile 2025 a Pechino sulle strade intorno a E-Town, il polo produttivo high-tech statale nella capitale cinese si è svolta una mezza maratona molto speciale in quanto oltre agli umani hanno partecipato 21 robot che hanno corso in una corsia separata, dedicata appunto agli umanoidi.
Malgrado ciò, uno è caduto, ma si è rialzato. Tra un diluvio di applausi che immaginiamo non abbia potuto apprezzare. Un altro invece ha portato con sé a terra l’Ingegnere che lo stava teleguidando.
In questa categoria che ha visto al via “atleti” di tutte le fattezze e di tutte le misure (da 75 a 180 centimetri di altezza), il migliore è stato Tiangong Ultra del Beijing Innovation Center di Pechino. Era lui il favorito, avendo già ottenuto una vittoria in una precedente gara solo per i robot. Da segnalare che per portare a termine la gara Tiangong Ultra ha dovuto fermarsi due volte ad un "ristoro" un po' speciale per cambiare la batteria di ricarica. 
Il suo tempo? 2 ore e 40 minuti, mentre il primo assoluto è stato un runner in carne ed ossa che ha chiuso in 1 ora e 2 minuti. Insomma, per il momento noi runner umani possiamo tirare un respiro di sollievo, ma temo che in futuro diventerà impossibile battere questa “razza superiore”.

Rodolfo Lollini  - Redazione Podisti.net

Nel weekend della Parigi-Roubaix, corre l’obbligo di ricordare che per il running in Italia esistono due classiche monumento sulla distanza anglosassone. Quella di Voghera ed il Miglio Ambrosiano. Ieri pomeriggio, sabato 12 Aprile, a Cormano (MI) si è svolta la 35^ edizione di quest’ultimo, quarta tappa del Club del Miglio 2025, perfettamente organizzata dai padroni di casa dell’Atletica Astro e dagli ideatori dell'Atletica Ambrosiana. 

Pomeriggio caldo e dal sapore Amarcord, in quanto sul campo era presente Fulvio Frazzei, creatore e per oltre un trentennio anima e patron del circuito sui 1609 metri che è stato calorosamente salutato ed omaggiato da tutti i partecipanti. Ci teniamo a segnalare anche un momento particolarmente toccante, ovvero il minuto di silenzio in memoria di di Luigi Angelo Brolo, padre di Ettore e volto conosciuto nel mondo dell’atletica Master. Alfiere dell’Atletica Ambrosiana, Brolo è stato spesso e volentieri protagonista in competizioni nazionali e internazionali nei lanci: la sua specialità preferita era il giavellotto, concorso in cui lo scorso 14 settembre, nel corso dei Campionati Regionali Master a Lodi firmò la Miglior Prestazione Italiana SM85 con la misura di 23,85. Luigi Brolo detiene tuttora anche la MPI SM70 del giavellotto, con il 40,73 che gli valse il quarto posto agli Europei Master 2008 a Lubiana (Slovenia).

Il meeting è cominciato già alle ore 14,15 con i 3000 metri di marcia, validi per il Trofeo Oxyburn che prevedeva anche 100/400 e salto in lungo, mentre il Club ha proposto le sue gare classiche, ovvero 400 metri per le categorie Esordienti ed i 1000 per Ragazzi e Cadetti con vittorie per Melissa Bugini (Vanotti BG) in 3’27”24, Simone Spinetti (GP Talamona) - 3’07”30, Silvia Boga (PBM Bovisio M) - 3’10”49 e dell’elvetico Lorenzo Bracchi (Virtus Locarno) in 2’45”92. In calce troverete il link con tutti i risultati di giornata.

Sono state dieci le batterie del Miglio, tutte molto equilibrate e quindi combattute, come testimoniato per esempio da questo arrivo nella seconda maschile. Un bravo a Matteo Colombo (La Fenice) che ha messo tutti in fila con 4’37”64, mentre tra le signore, malgrado fossero in lizza diverse Allieve/Senior, successo della SF45 Valeria Gaia Sala (RRCM) col tempo di 5’48”23.

Qui troverete un paio di filmati della gara élite maschile. Video 1 Video 2

Dopo il filotto di quattro settimane consecutive, per la prossima tappa bisognerà aspettare circa un mese. Sabato 17 maggio 2025, presso il Centro Sportivo di Vignate, si correrà il 5° Miglio di Vignate, Memorial Ruggero Tagliaferri.

Domenica, 16 Marzo 2025 19:46

Run&Bike Gorgonzola

Oggi 16 Marzo si è svolta a Gorgonzola (MI) l’ottava edizione della Run&Bike che come spiega il nome completo della manifestazione è una gara a coppie esclusivamente podistica. Cosa c’entra la bike? Serve per trasportare il compagno di squadra che non corre e segue in bicicletta il runner in azione. Tranne per il primo cambio, dopo un chilometro molto abbondante dallo start, i due possono alternarsi tra corsa e bici come meglio credono. Il numero dei cambi e la distanza percorsa prima di ogni avvicendamento è lasciata alla discrezione dei concorrenti.

Mattinata con temperature sopra i 10 gradi, ma con un vento freddino che sferza tutto il percorso. Si parte alle 12 in punto dal Centro Sportivo Seven. Una struttura moderna ed accogliente per il pre ed il post gara, docce comprese. 

La distanza è di 15 chilometri e un centinaio di metri, secondo il GPS. Si comincia costeggiando il Naviglio Martesana per poi perdersi nei campi. Purtroppo le abbondanti piogge hanno reso molto duro il percorso sullo sterrato, con pozzanghere ineludibili, da gara di cross. Un problema per chi corre, ma anche per chi deve seguire in bicicletta, specialmente nelle prime fasi, dove il gruppo formato da un centinaio di coppie e relativi mezzi meccanici è ancora abbastanza compatto e le stradine strette ed accidentate. Dopo 8,5 chilometri finalmente si ritorna sull’asfalto accanto al Naviglio, ma al decimo, al posto di svoltare verso il Centro Sportivo, si prosegue dritto. C’è un piccolo circuito cittadino da percorrere tre volte, con pavè, simpatici saliscendi ed un ponticello molto stretto. Con due curve a 90 gradi dove qualcuno si piantava, bloccando il flusso. Ciò ha provocato imbottigliamenti, in quanto sullo stesso s'inserivano anche i concorrenti e relative bici che provenivano dalle retrovie.

Bello l’arrivo, generoso il pacco gara, ottimo il ristoro finale. D’altro canto gli organizzatori sono dei triatleti della società 200BPM e il nome della ASD è un omaggio allo sforzo massimo del cuore assolutamente fuori soglia. Un’ottima polenta condita con salsiccia o formaggio - visto dove siamo, potete facilmente indovinare quale - sono la degna conclusione della nostra partecipazione e il preludio per le premiazioni e l’estrazione della lotteria.

A vincere è la coppia Caneva-Caneva che ha chiuso in 48’24” ovvero a 3e12 di media al mille. Mica male visto il tracciato. Pollini-Mazzolini sono stati i primi tra le coppie miste, mentre al femminile successo di Pedrini-Szilagyi. Premiati anche i migliori tra le squadre composte da papà e figlio minorenne. 

Non ho l'abitudine tediare i lettori con il resoconto della mia gara, ma stavolta mi ha fatto molto piacere gareggiare con mio figlio e grazie a lui conquistare un buon piazzamento malgrado le mie primavere siano ormai 68 (anche se le classifiche riportano ancora il cognome del suo originale compagno di squadra che ho sostituito in quanto malato, segnalando venerdì lo scambio all'organizzazione). Il buonumore non mi è assolutamente passato neanche quando dopo l’arrivo sono stato insultato da una coppia di “minus habens”, soltanto perché in gara avevo gridato, senza usare male parole, per evitare uno scontro tra biciclette. In fondo avevo ragione di chiedere strada, visto che siamo arrivati prima di loro…

Rodolfo Lollini  - Redazione Podisti.net

Il fatto

La notizia è di domenica scorsa 2 marzo, ma la riassumiamo per chi se l’è persa: al termine della Roma-Ostia, ai concorrenti non è stata consegnata la medaglia di partecipazione, ma solo la sua fotografia, su un foglietto dove l’organizzazione si scusava per il disagio. Impegnandosi a spedire a casa dei concorrenti venuti dalle altre regioni la medaglia stessa. I laziali, se abbiamo capito bene, sarebbero dovuti passare a ritirarla.

 

Le reazioni

Apriti cielo. Degli oltre diecimila finisher di questa famosissima mezza maratona, molti dei quali molto dipendenti dai social, il fatto di non poter postare subito la propria foto con la medaglia in mano oppure in mezzo ai denti è stata una tragedia. Come testimoniato su Facebook, Instagram, WhatsApp e compagnia cantante. Sembravano tutti dei sosia di Muttley. Uno dei personaggi dei cartoni animati della serie televisiva "Dastardly e Muttley e le macchine volanti". Prodotta nel 1969 da Hanna-Barbera e poi riproposta tante volte sul piccolo schermo. Muttley era il cane nonché assistente del pilota Dastardly, sempre alla ricerca di un premio per le sue imprese, e che il doppiaggio italiano rese famoso per il tormentone: “medaglia, medaglia, medaglia!”

 

Noi vecchi podisti

A noi poveri dinosauri della corsa, questa storia fa un po’ ridere. L’unica cosa che dopo una gara ci rendeva di pessimo umore era un brutto risultato cronometrico, la sconfitta nei confronti di un acerrimo rivale, oppure se ci avevano rubato la borsa o qualcosa nell’auto parcheggiata. La medaglia interessava solo se relativa ad un piazzamento, insomma agonisticamente meritata. Altrimenti meglio un ricordo… gastronomico.

 

Cari organizzatori

Speriamo abbiate preso insegnamento dalla lezione romana. Aumentate i prezzi, fate mancare tutto, ma non la medaglia. Che poi con certe tariffe ed in occasione del cinquantennale della corsa, c’era proprio bisogno di risparmiare sulle medaglie in arrivo dalla Cina che poi restano bloccate al Canale di Suez? Conoscendo certi organizzatori dei miei tempi, tipo Fulvio Frazzei per fare un nome a non a caso, lui probabilmente avrebbe noleggiato un motoscafo veloce, sfidato le varie motovedette del Mediterraneo e sarebbe andato di persona in Egitto a prendersi le medaglie! Altri tempi.

 

Rodolfo Lollini  - Redazione Podisti.net

Si sono disputati in questo weekend dell’8 e 9 Marzo i Campionati Master Indoor del Veneto che gentilmente ha ospitato anche le prove valide per Friuli Venezia Giulia e per la grande, anzi cosa dico, grandissima Lombardia che in quarant'anni tondi dal crollo del Palasport di Milano San Siro, non è stata capace di erigere un nuovo palazzetto oppure ospitare in pianta stabile un ovale in una delle migliaia strutture industriali inutilizzate in tutta la regione. Tristezza che dovrebbe terminare nel 2026 con l’inaugurazione dell’impianto di Brescia. 

Tornando all’evento che ha visto all’opera oltre 600 atleti/gara, complimenti a l'impeccabile organizzazione del Comitato Regionale FIDAL Veneto in collaborazione con la Società ASD Lavoratori San Paolo che seguiva in particolare il contemporaneo Campionato Nazionale Bancari e Assicurativi. 

Il Palaindoor patavino è ospitale. Quando il tempo lo permette ci si può scaldare all’aperto, in sicurezza, nell’attiguo parco o nelle vie pedonali che circondano lo stadio calcistico. All’interno non manca nulla: spogliatoi, tribune, docce. Nemmeno sapone e carta igienica in tutti i servizi e non vuole essere una battuta, ma una constatazione, visto le condizioni da terzo mondo dove ancora nel 2025 ci capita di gareggiare. 

Programma gare molto fitto. Grande cordialità e sportività tra i partecipanti. Impossibile citare tutti i vincitori. Limitandoci alle corse più lunghe ed utilizzando il punteggio FIDAL come arbitro imparziale, segnaliamo sui 3000 metri di marcia i 904 punti del SM50 Alessandro Bonaciti (15’50”). Il 9’47” su analoga distanza di corsa del SM55 Guido Migliorini (924 punti). Nella stessa categoria Gianfranco Bonfiglioli piazza un 4’22” sui 1500 pari a 1123 punti. 

Tra le signore, due SM50 piombano sul traguardo dei 3000 con lo stesso tempo, 11’28”. A dividere Laura Cavana, prima, e Sonia Lorenzi, sono i centesimi, ma il punteggio è 913 per entrambe. Sono ben 1046 i punti per la SF65 Mara Lorenzoni grazie al 6’11” sui 1500 metri. Fulvia Ferluga - SF50, totalizza 1023 con 16’45” sui 3000 metri di marcia.

Tutti i risultati, comprensivi dei salti, lanci, prove multiple e corse brevi, li trovate nelle classifiche in calce a questo articolo. Per le foto, molto probabilmente sul profilo Facebook di FIDAL Veneto, finita la sbornia degli Europei Indoor, appariranno anche molte immagini di questa due giorni dedicata ai diversamente giovani, ma ugualmente combattivi come dei ventenni.

Rodolfo Lollini  - Redazione Podisti.net

Questa mattina, domenica 23 Febbraio, si è svolta la 2^ Edizione del Cross Città di Trecate (NO). Si è corso nei prati tra la piscina comunale e l’attiguo centro commerciale, con ritrovo nell’ampio parcheggio di Piazzale Antonini che è stato in grado di accogliere gli oltre 200 concorrenti in gara. L’area delle feste ha offerto agli atleti ampie zone coperte che proteggevano i servizi, l’area ristoro e le premiazioni, anche se non ce n’è stato bisogno. Il tempo ha comunque risparmiato la manifestazione ben organizzata dalla Trecate Run di Davide Daccò: complimenti a lui ed a tutti i volontari. 

Terreno di gara con giro lungo da circa 1500 metri. All’apparenza facile, ma in realtà da interpretare, tra dunette, molte curve ad U ed un terreno tutto erboso, spesso anche troppo morbido. Quindi le medie rispetto ai tempi in pista su analoga distanza, sono state più lente di circa 30 secondi al chilometro. 

A dare il via alla manifestazione gli atleti elite nella staffetta 4x1500, con la SAO Cornaredo a fare la parte del leone. Vittoria dei “Fantastici Quattro”: Roberto Franco, Roberto Lollini, Jacopo Marchesi e Filippo Martello. “Gli uomini d’argento” per ricordare un bel film con Michael Caine sono stati i compagni di squadra Antonio Amodeo, Andrea Daneluzzi, Matteo Nessi e l’infiltrato Giorgio Fumagalli della Pro Sesto che è da tempo un loro compagno fisso di allenamenti. A completare il podio tutto SAO, in questa “Mission Impossible” per restare in tema cinematografico, Michele Cirillo, Gabriele Ferrario e Andrea Nessi, bravissimi col terzo team a recuperare il gap iniziale creato dal volenteroso, ma ormai sessantottenne Rodolfo Lollini, convocato all’ultimo momento da Antonio Di Fazio per coprire un’assenza e consentire a tutti i suoi ragazzi di gareggiare. Sentiti complimenti al coach biancorosso, che grazie al suo “segreto algoritmo” ha saputo sapientemente miscelare le forze, ottenendo il massimo dei risultati possibili.

Un bravo va detto anche alla Podistica Arona che ha vinto la gara mista grazie a Tommaso Poletti, Maria Renne a Leonardo Terazzi. La mattina è proseguita con le prove sui 3 chilometri per Cadetti (vittoria di Lorenzo Pastore - Area Libero Coop), 2 chilometri Cadette (Bianca Bonafede - Atletica Bellinzago) 1,2 chilometri per Ragazzi (Filippo Calce - GAO Oleggio) e Ragazze (Ginevra Gentile - Atletica Bellinzago). Mattinata che si è chiusa con la simpatica invasione degli Esordienti dai 5 ai 10 anni, impegnati sui 600-800 metri.

Rodolfo Lollini  - Redazione Podisti.net

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