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Giu 06, 2023 1159volte

Pietro Arese, vittoria a Bydgoszcz e minimo per i mondiali sui 1500 metri

Pietro vittorio alla 10 k, Varese City Run, 2021 Pietro vittorio alla 10 k, Varese City Run, 2021 Foto ABarbieri

6 giugno 2023. Che questo sia un sito di podismo credo sia chiaro a tutti, però è impossibile non dare questa notizia. Ad una tappa Gold del Continental Tour Pietro Arese, oltre ad un sensibile miglioramento del suo personale best portato a 3'33.56 (precedente Monaco 2022), corre e vince la sua gara chiudendo sotto il minimo previsto di 3'34.20 per i mondiali di Budapest (agosto 2023).

Da rilevare che è il secondo miglior tempo "all time" dietro solo al 3'32.78 realizzato da Genny Di Napoli nel 1990.

Pietro Arese è una bella persona, prima ancora che un grande atleta. Personalmente gli auguro tutto il successo che si merita.

Questo il comunicato di Fidal.

ATLETICA: LAMPO ARESE, 3:33.56 IN POLONIA NEI 1500, VITTORIA E STANDARD PER I MONDIALI
Pietro Arese non si ferma più. A Bydgoszcz, in Polonia, il mezzofondista azzurro afferra uno splendido successo nei 1500 metri della tappa Gold del Continental Tour e sgretola il primato personale, portandolo a un sontuoso 3:33.56, un crono che in Italia mancava dal 1995 e che lo proietta a meno di un secondo dal record italiano di Gennaro Di Napoli datato 1990 (3:32.78). Per il 23enne piemontese delle Fiamme Gialle c’è anche la soddisfazione dello standard per i Mondiali di Budapest che era fissato a 3:34.20. Continua il momento d’oro dell’atleta allenato a Varese da Silvano Danzi, quarto agli Europei di Monaco di Baviera, quinto agli Euroindoor di Istanbul, già capace la scorsa settimana di spingersi a 3:34.37 a Montreuil. Nel memorial intitolato alla leggenda polacca Irene Szewinska, Arese sceglie una tattica di gara impeccabile, sempre attenta e degna dell’intelligenza sopraffina di cui è dotato: inizio soft al centro del gruppo, progressiva risalita verso le posizioni di testa con passaggio alla campana in seconda posizione (2:38) e poi attacco decisivo a 250 metri dal termine superando il serbo Bibic. Il rettilineo finale è adrenalina pura: se da dietro incalzano, Arese risponde con personalità senza scomporsi e dà fondo a tutte le energie rimaste, per rimanere in testa fin sul traguardo e siglare un crono da ‘meeting record’ con un giro conclusivo di poco superiore ai 55 secondi. Nulla possono l’irlandese Andrew Coscoran, a sua volta al personale con 3:33.87, il britannico Matthew Stonier (3:34.43), il belga Ismael Dejbani (3:34.53), il sudafricano Tshepo Tshite (3:34.59), l’etiope Adisu Girma (3:34.71), tutti sotto i tre e trentacinque.

PARLA ARESE: “LA PAROLA CHIAVE? MENTALITÀ” - “Mentalità, questa è la caratteristica che mi riconosco oggi - le parole di Arese - Io guardo già avanti e sono a soli 6 centesimi dal minimo olimpico per Parigi che si potrà ottenere da luglio. Con coach Silvano Danzi ci siamo detti che, tra mille virgolette, ‘a fare i tempi sono bravi tutti’, ma farli vincendo una tappa Gold che è mezzo gradino sotto la Diamond League è veramente importante. Non è il risultato ma la sensazione. E la giornata di oggi mi gasa tanto. Anche perché ora non bisognerà rincorrere il ranking per andare ai Mondiali e la preparazione sarà più semplice. Era un tempo atteso? Nì. Ma quando ho visto il passaggio ai 1100 ho pensato che avrei fatto il personale: mi sono incollato a Bibic e l’ho passato. Sentivo di poter vincere. Poi nel rettilineo finale ho messo un’altra marcia e sono rimasto davanti. Se mi chiedete del record italiano, rispondo senza nascondermi: l’obiettivo cronometrico è quello, ormai mancano soltanto otto decimi. Ora mi attende una gara di 800 metri, sabato 17 giugno a Dessau, in Germania, la mia prima all’estero su questa specialità: può essere utile per velocizzare i ritmi nella prospettiva di una gara tattica agli Europei a squadre, qualora fossi convocato. E ci starebbe qualche bella Diamond League, mi sento pronto”. Il suo è il quarto tempo europeo dell’anno, il quarto anche della storia d’Italia: tutti di Genny Di Napoli i primi tre, 3:32.78 a Rieti nel ’90, 3:32.94 a Montecarlo nel ’95 e 3:32.98 a Pescara nell’89.

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