Il costo per i vigili bloccherà tutte le corse romane?
A pochi giorni dalla Roma By Night Run, una mezza maratona nel centro della capitale, come un fulmine a ciel sereno una mail dell’amministrazione comunale colpisce il comitato organizzativo. La comunicazione riguarda un preventivo per le prestazioni dei vigili urbani che devono essere distribuiti sul percorso allo scopo di bloccare il traffico. Un conto da 25.800 euro. Si tratta di una novità ed un costo non preventivato dagli organizzatori che ora si trovano nella necessità di prendere a breve decisioni drastiche in quanto la corsa, prevista venerdì prossimo 7 settembre, a queste condizioni non si può fare. Anche se magliette e medaglie sono già state ordinate, è impossibile scaricare sui 2500 partecipanti previsti un ulteriore onere di 10 euro a testa, come da facile divisione. E’ quindi possibile che la gara venga annullata. Per gli organizzatori sarà un bagno economico, ma certamente inferiore alla “bolletta” dei vigili.
Vi terremo informati sugli sviluppi della vicenda, anche se ancora più importanti sono gli scenari che ne seguiranno. Se questa regola verrà mantenuta, organizzare una corsa podistica a Roma risulterà impensabile, almeno a queste condizioni economiche. E se qualcuno accetterà di pagare la bolletta, resta da capire quanti runner saranno disponibili a pagare cifre d’iscrizione nettamente superiori, necessarie per far quadrare i conti. Regola che poi non è così chiara, nel solito labirinto tutto italiano di decreti trasformati poi in leggi, circolari esecutive e prassi locali, dove l’amministrazione non concede alcun sussidio alla gara, ma poi offre il servizio dei vigili a titolo gratuito
Di certo questo nuovo costo non riguarda solo il mondo della corsa e quindi anche tante altre manifestazioni sportive, calcio in primis, dovranno sottostare a questa regola. O ci saranno figli e figliastri? “Tassa” che peraltro è già attiva in altre città come Milano, dove non è un caso che molti organizzatori di eventi medio-piccoli si siano “rifugiati” all’interno di parchi e comunque di zone escluse al traffico. Pratica che peraltro aiuta ad evitare di ottemperare a tutti gli obblighi della famigerata Circolare Gabrielli, emessa nel giugno 2017 e relativa alle manifestazioni pubbliche. Un altro bel mal di testa per chi ha ancora il coraggio di organizzare una gara su strada. Per quei pochi che resistono poi interviene la FIDAL con tasse, calendari, regolamenti e label gold, silver e bronze, a dare la mazzata finale.
4 commenti
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Lunedì, 03 Settembre 2018 17:35
inviato da Andrea Basso
Il cuore del problema infatti non è l'obbligo per l'organizzatore di pagare per il servizio dei vigili urbani (personalmente ritengo corretto l'approccio di ripartizione dei costi tra pubblico e privato per i grandi eventi di una città - prassi consolidata da anni a Milano), ma il fatto che l'organizzatore sia stato informato di questa situazione così a ridosso della gara. A dire il vero, anche a Milano la difficoltà principale è conoscere correttamente l'importo da pagare in anticipo... l'ordine di grandezza lo si può stimare, ma la cifra precisa la si scopre solo a consuntivo.
Sul fatto che gli organizzatori avrebbero potuto organizzarsi in autonomia, è vero solo in parte: bisogna ricordare che il normale volontario non è autorizzato a gestire la viabilità. Quindi, per legge, la figura dell'agente di Polizia Municipale è difficilmente sostituibile, in certi contesti di gestione degli eventi. -
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Domenica, 02 Settembre 2018 17:25
inviato da Stefano Morselli
premesso che il comune, qualsiasi comune, riceve in anteprima la richiesta di svolgimento delle manifestazioni, avrebbe avuto tutto il tempo per presentare il conto. se non l'ha fatto per tempo, non puo' arrivare a 1 settimana dall'evento, quaksiasi giudice gli darebbe contro. Gli organizzatri avrebbero potuto attrezzarsi in autonomia. In ogni caso questa novitò potrebbe uccidere sul nascere ogni iniziativa sportiva nella capitale. Verrebbe da dire che la giunta Raggi sia particolarmente vicina allo sport popolare....
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