Ad agosto la “Diagonale d’Italia” per dare gambe a chi non le ha
Due mesi alla partenza della terza edizione de La Diagonale. Dopo l’edizione del 2017 dal Monviso a Venezia e quella del 2018 da Parigi a Roma, quest’anno il percorso prevede tutta l’Italia con partenza il 18 agosto alle 4 del mattino da Marsala (Trapani). Una corsa non-stop che toccherà tutta l’Italia con un prologo di alcuni giorni in Sardegna. Dunque proprio tutto il Paese, calpestato con una finalità benefica: recuperare fondi per la costruzione di protesi e dare la possibilità a tante persone di camminare e correre.
Protagonisti di questa impresa un gruppo di una decina di amici runners capitanati da Armando Cosentino, grafico milanese classe 1966, vera anima de La Diagonale. “Dopo due esperimenti andati veramente bene, due feste del mondo della corsa, quest’anno facciamo una scommessa più grande. - racconta - Raccoglieremo dei fondi per aiutare persone, senza l’arroganza di sentirci degli eroi: aiutare a correre chi non ha più le gambe”. Ma coloro che daranno consistenza a questo super-percorso sono le centinaia di podisti nostrani che si affiancheranno al team ufficiale per correre una frazione intera di 30km o una parte di essa, per questa causa sociale. Una dimensione sempre più forte nel mondo del running dove l’attenzione non è solo al cronometro, ma al creare comunità, alla condivisione, alla solidarietà, alla comunicazione più ampia in un popolo di cui fanno parte sempre più insospettabili.
E così il percorso passerà, dopo Sicilia e Calabria, da luoghi come Matera, Napoli, Assisi, Cesena, Pordenone, per ripiegare verso Torino passando dal lago di Garda e Milano e terminare a Genova dove il gruppo della Diagonale conta di arrivare sabato 31 agosto dopo 105 tappe (10 in Sardegna + 95 da Marsala a Genova), come detto, da 30 chilometri ciascuna. Percorso impegnativo con parecchia altimetria, per un totale di circa 3000 chilometri “sulle strade del Paese più bello del mondo”, come si legge sul sito www.ladiagonalechallenge.com.
Sulle pagine online è possibile consultare il dettaglio del percorso e i tempi di percorrenza orientativi. Si può quindi decidere di unirsi alla causa della staffetta più lunga d’Italia prenotando chilometri da correre e facendo una donazione sul profilo Facebook. Una catena umana lunga 14 giorni, una staffetta alla quale tutti possono partecipare con tanto di “testimone”. Ci sarà infatti un testimone in legno d’ulivo che passerà da un podista all’altro, con due regole fondamentali: una volta che il testimone si mette in movimento non si fermerà più fino all’arrivo a Genova e, seconda regola, il testimone non può viaggiare su alcun mezzo di trasporto.
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