Nuova società: nasce l’A.P.D. Ultrarunning Ragusa
Il panorama dell’atletica leggera iblea, e del podismo in particolare, si arricchisce con una nuova associazione.
Si chiama Ultrarunning Ragusa la nuova associazione polisportiva dilettantistica, affiliata alla FIDAL, che con più di trenta tesserati ha fatto ingresso nel mondo dell’atletica leggera per diffonderne la pratica e i valori.
Spiega il presidente Flavio Sortino: “Il progetto di costituire una nuova associazione sportiva, dedita in particolar modo alla disciplina del podismo, si regge fondamentalmente sull’amicizia che si è andata consolidando, nel corso degli anni, durante allenamenti e gare, tra la maggior parte degli attuali associati della Ultrarunning. Un legame che si è rafforzato anche grazie alle numerosissime partecipazioni ad eventi sportivi organizzati nei più disparati luoghi della penisola, reso ancora più speciale in occasione delle sfide affrontate durante le maratone e le ultramaratone disputate dai nostri atleti”.
Ed è proprio dalle esperienze e dalle aspettative condivise che è nato un gruppo che, da subito, si è dimostrato coeso nel modo di vivere la corsa e di concepire questo sport come occasione di crescita individuale e collettiva.
Non manca di fascino la storia che c’è dietro la scelta del logo della società. Esso, da un lato, con la figura del guerriero in primo piano che qui risulta parzialmente trasformato in tartaruga, simbolo di longevità e di resistenza, rievoca l’evento epico della corsa che compì l’emerodromo greco Filippide da Maratona ad Atene e che diede il nome all’omonima disciplina olimpica; dall’altro lato, richiama la tradizione dei runners fondatori della Ultrarunning che, come evidenzia il disegno sullo sfondo, hanno fatto di Piazza San Giovanni, ai piedi della cattedrale, nel centro storico di Ragusa, il luogo prediletto di incontro per gli allenamenti e successivamente, di confronto e di elaborazione delle idee che hanno portato alla nascita di questa nuova squadra.
“Il primo passo, nella realizzazione del nostro progetto – precisano i fondatori - è stato quello di conferire all’associazione uno statuto e un atto costitutivo in cui risultassero ben definite le regole della vita associativa, le finalità da perseguite e le funzioni degli organi sociali. Il modus operandi della struttura organizzativa della Ultrarunning è imperniato sul principio cardine della trasparenza sia decisionale che gestionale. Ne è diretta ed incisiva espressione il Consiglio Direttivo, che è stato eletto dall’assemblea di tutti i soci e che è attualmente presieduto da Flavio Sortino (vicepresidente Cosimo Azzollini; segretario/tesoriere Gianmaria Giaquinta)”.
Contestualmente, la Ultrarunning ha inteso dotarsi di un Codice Etico espressione della volontà dell’associazione di veicolare i valori del sano spirito sportivo, del divertimento e del fair play e di perseguire severamente ogni comportamento antisportivo, come l’uso di sostanze dopanti e droganti.
Due sono i motti principali che identificano questa nuova associazione.
Il primo è “FAR CORRERE TUTTI”. La corsa – secondo l’aspirazione dei fondatori della neo società - deve poter esercitare la sua forza attrattiva nei confronti di tutti, dai bambini, ai ragazzi, ai meno giovani alle persone con disabilità. A tal fine, la Ultrarunning – spiegano i soci – si propone di perseguire un duplice prioritario obiettivo: coinvolgere i giovanissimi per cercare di formare una generazione che scopra (o riscopra) l’amore per l’atletica leggera in modo da diffonderne la pratica a lungo termine ed intraprendere un percorso sportivo, con tutte le implicazioni formative e relazionali che ne derivano, con bambini e ragazzi che presentano delle disabilità che verranno affiancati e seguiti da personale competente e preparato, tra cui spicca la figura di Giuseppe Licitra – tecnico dell’associazione - che vanta un’esperienza pluriennale nel settore.
Il secondo motto della Ultrarunning è un modo di dire dialettale usato da questi atleti che si definiscono “CURRITURI RI PAISI” e che è espressione del modo in cui vivono questo sport con leggerezza, senza prendersi troppo sul serio, considerandosi semplicemente autentici amatori del podismo, attratti dalle sfide con sé stessi e con gli altri. La corsa per questi atleti è passione, divertimento, svago, scoperta della bellezza del territorio, esperienze da condividere. La competizione agonistica, nell’ottica dei currituri ri paisi, non è mai la ricerca spasmodica ed ossessiva del “personal best”, ma l’occasione per correre, beandosi del puro gesto di farlo, fieri di essere considerati , qualche volte, per questo, un po’ “anormali”.
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