Industria, Ambiente, Tradizione ed innovazione, Casto e “la Nasego”, la classica del Savallese il 16 e 17/5
Il lago di Garda a pochi chilometri, da una parte la Valtrompia dell’acciaio e delle ferriere, dall’altra la Valsabbia delle fonderie di metalli. In mezzo c’è il Savallese con Casto e le sue frazioni, 1700 abitanti ed un primato: il primo comune d’Italia completamente autosufficiente dal punto di vista energetico!
Non è una storia come le altre, decisamente, ma se la Coppa del Mondo di Corsa in Montagna è arrivata fin quassù questa storia merita di essere raccontata a tutti gli amici che il prossimo 17 e 18 Maggio arriveranno sulle prealpi bresciane del Savallese per un grande week end di mountain running.
Sono le acque del torrente Nozza e la magnifica Corna di Savallo i testimoni silenti della incredibile storia del “Paese del Sole”, una storia che nasce proprio dalle acque del Nozza e dei suoi numerosi affluenti, rivoli d’acqua che con i loro salti e le loro cascate hanno determinato la tradizione economica del Savallese operoso e lavoratore.
Decine e decine di attività di lavorazione dei metalli caratterizzano da secoli queste piccole vallate, dai paesi di Comero, Malpaga, Auro, Briale, Famea ed Alone la vita e la febbrile attività produttiva non si fermano mai.
In un documento pubblicato recentemente da Maria Paola Pasini e da Riccardo Semeraro, due studiosi del dipartimento di Scienze storiche e filologiche Università cattolica del Sacro cuore di Brescia, è possibile apprendere questo frangente della storia di Casto, il “paese del Sole” con l’aiuto di dettagli e dati oggettivi.
Un patto di collaborazione tra pubblico, privato e volontariato per lo sfruttamento delle energie rinnovabili in un territorio a forte vocazione industriale ha generato un caso di sviluppo virtuoso con importanti vantaggi per l’intera comunità.
A Casto è oggi attiva un’azienda leader in Europa nella produzione di leghe di alluminio, che a partire dagli anni Novanta ha avviato progetti di sostenibilità ambientale collaborando con gli enti locali, nazionali ed europei.
Il Comune, dal canto suo, ha raggiunto l’autosufficienza energetica grazie alla realizzazione di una dozzina di impianti fotovoltaici. Le maggiori entrate di bilancio, la fattiva collaborazione con l’azienda e i volontari – numerosi e motivati – hanno consentito di attuare servizi ad uso gratuito a favore della popolazione in ambito scolastico, sportivo, ricreativo e di miglioramento generale della qualità ambientale.
E’ questo lo scenario e sono questi i presupposti che accoglieranno il 16 ed il 17 maggio 2020 i tecnici, gli atleti, i tifosi ed i giornalisti provenienti da tutto il mondo per il Vertical Nasego ed il Trofeo Nasego, la 3^ e la 4^ prova della Eccitante Mountain Running World Cup 2020.
Sabato 16 maggio adrenalina e cuore in gola: 3,7 km da percorrere, 1000 metri di dislivello positivo, è il Km verticale che dal centro del paese di Casto sale fino alla Corna di Savallo, a 1436 metri sul livello del mare.
Per il Vertical Nasego si tratta della 5^ edizione, una gara giovane con una storia già prestigiosa: Nicola Pedergnana, due volte Patrick Facchini e la firma lo scorso anno del fenomeno Davide Magnini al maschile, la doppietta di Valentina Belotti e le vittorie di Denisa Dragomir e di Andrea Mayr al femminile. Per tutti, non solo per i campioni, la sfida con se stessi e con le pendenze di una montagna che regala sofferenza ma impareggiabile conquista.
Domenica 17 Maggio la 19^ edizione della grande classica del Savallese, il Trofeo Nasego ed i suoi 21 km da percorrere dentro e fuori dalle verdeggianti vallate. Una prima parte veloce e piena di cambi di ritmo, una seconda parte con l’ascesa al Rifugio Nasego, il gran premio della montagna che vale da solo la vittoria, e poi la spietata discesa finale prima dello strappo conclusivo che porta al traguardo di Famea. 1300 metri di dislivello positivo ne fanno una gara dura ma affascinante, corsa in montagna veloce, vera e nel puro stile italiano, divenuta un must tra le grandi del panorama internazionale.
Di qui sono passati Maria Grazia Roberti, De Gasperi ed i Gemelli Dematteis, qui hanno vinto Isaac Kriprop, Xavier Chevrier ed Alice Gaggi, qui si sono consacrati Cesare Maestri e gli idoli di casa Sara Bottarelli ed Alessandro Rambaldini, fino al trionfo della keniana Lucy Wambui Murigi e dello scozzese Andrew Douglas, che proprio da Casto e dal Nasego ha spiccato il volo verso la coppa del mondo 2019.
Venite a scoprire il mountain running Italiano nella sua versione più classica, venite a conoscere la storia del paese del sole, a gustarvi lo spiedo bresciano ed i casoncelli, venite a misurarvi con le alture del Savallese, la Nasego vi aspetta !
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