Lombardia: stop alla mascherina, durante la corsa
E’ di poche ore or sono la notizia tanto sperata dai podisti lombardi: da domani (4 maggio) si potrà correre senza la mascherina. Questa buona notizia si aggiunge a quella che, sempre da domani, sarà possibile correre senza limiti di distanza dalla propria abitazione, fatto salvo di restare nella propria regione. ATTENZIONE, alcuni comuni hanno emesso o potranno emettere delle disposizioni differenti, in senso restrittivo, quindi prima di scatenarsi verifichiamo bene le regole locali.
Si tratta comunque di un’ottima notizia, fare attività fisica con la mascherina non è facile, oltre che essere pericoloso per il ri-respiro dell’anidride carbonica espulsa durante la fase di espirazione. Magari in commercio sono arrivati, o stanno per arrivare, dei prodotti più idonei, resta il fatto che durante una corsa anche minimamente impegnativa è meglio che entri tutta l’aria che serve, e che poi sia facile buttarla fuori.
Questo lo specifico passaggio del decreto 539 del 3 maggio, in allegato si trova l’ordinanza completa.
1.1 Obbligo di utilizzo della mascherina o di altre protezioni Ogni qualvolta ci si rechi fuori dall’abitazione, vanno adottate tutte le misure precauzionali consentite e adeguate a proteggere sé stesso e gli altri dal contagio, utilizzando la mascherina o, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca, contestualmente ad una puntuale disinfezione delle mani. In ogni attività sociale esterna deve comunque essere mantenuta la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti soggetti con forme di disabilità. Per coloro che svolgono attività motoria intensa non è obbligatorio l’uso di mascherina o di altra protezione individuale durante l’attività fisica intensa, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività stessa e di mantenere il distanziamento sociale
A voler sottilizzare (ma neanche poi tanto) ciò che mi lascia perplesso, a parte la specifica “attività fisica intensa” (definizione vaga) è il passaggio successivo… “obbligo di utilizzo alla fine dell’attività”, che intende quindi solo “dopo”. Ora, a parte quelli che escono dalla porta di casa e corrono subito, e rientrano allo stesso modo dopo aver corso, perché non specificare anche “prima dell’attività fisica”? Ci sono quelli che camminano qualche minuto prima di correre (buona norma), quelli che devono raggiungere un posto per iniziare a correre, magari prendendo dei mezzi, o con l’auto propria. Insomma, personalmente avrei specificato “prima e dopo”, per chiarezza e rispetto delle regole. E non sarebbe nemmeno un grosso disagio portarsi dietro una mascherina o scaldacollo/buff, te lo tieni al polso, lo infili nella tasca del marsupio, se ti comporta calore indesiderato alla gola.
Comunque, tutti felici così, era quello che si voleva. Ovviamente si confida nel buon senso dei podisti, resta poi la (importante) questione del distanziamento sociale: se corro da solo, nei campi, nei boschi problemi non ce ne sono; se invece sono costretto a farlo in contesti urbani o comunque dove si incontrano più persone, allora stiamo alla larga. Meglio ancora, facciamo il sacrificio di tenere la mascherina abbassata, pronti a rialzarla in caso di necessità.
Un pezzo del nostro destino, non solo in termini strettamente sportivi, è nelle nostre stesse mani.
Facciamo le cose perbene, non è poi così difficile.
- Ordinanza-n°539-del-3-maggio-2020.pdf (568 Scaricamenti)
1 commento
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Lunedì, 04 Maggio 2020 01:49
inviato da Rodolfo Lollini
Un commento sulla foto: faccio già fatica a sopportare un Lorenzini, due no, Vi prego!
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