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Mag 31, 2020 3673volte

Sabato tragico: due podisti cadono dai monti e perdono la vita

Fabrizio Bevilacqua e Andrea Marchetto Fabrizio Bevilacqua e Andrea Marchetto Foto Web

30 Maggio - Ultimo sabato del mese da tragedia: due runner, due di noi, ci hanno lasciato, morti mentre correvano, in circostanze incredibilmente simili, pur a grande distanza tra loro.

Il 36enne bassanese Fabrizio Bevilacqua alle ore 9.00 è partito sul “suo” solito percorso che prevedeva anche i tre chilometri di salita dalle pendici del Monte Grappa, sul versante vicentino, verso l'alto sul sentiero del “Cavallo”: all'ora di pranzo la mamma, non vedendolo tornare, ha provato a chiamarlo sul cellulare, senza ricevere risposta.
Spaventata, ha chiamato le forze dell’ordine, con la macchina dei soccorsi che si è messa in moto: purtroppo, dopo circa otto ore di ricerca, in tarda serata, Fabrizio è stato ritrovato in una zona irta e ripida, sotto una cresta dove è sicuramente inciampato, finendo giù in un dirupo per un centinaio di metri.
Difficoltose anche le operazioni di recupero, con un'eliambulanza che ha issato il corpo per mezzo di un verricello.
Tesserato per la “Emme Running Team” di Cassola, Fabrizio era impiegato in un'azienda di trasporti, con un’esperienza professionale fino a poche settimane fa, in “Scarpa” di Asolo, azienda specializzata in scarpe da trail e da montagna.

Ma non è finita: il 28enne omegnese Andrea Marchetto era in corsa con altri tre compagni, nella difficile traversata dell’Alpe Olimpio di Colloro, lungo i sentieri dei corni di Nibbio, sopra Mergozzo nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola: Andrea guidava il gruppo, ma dopo un’oretta di corsa, verso il Torrione di Bettola è improvvisamente scivolato, finendo in un dirupo.
È finito giù per cento metri, giungendo in fondo già senza vita: i compagni di allenamento, dopo aver provato a chiamarlo più volte, hanno dato l’allarme.
Giunti i soccorsi, non hanno potuto fare altro, anche qui, che recuperare il corpo. I tre amici, che in stato di shock non riuscivano più a muoversi, sono stati portati a valle sempre con un elicottero.
Amante delle sfide estreme, della montagna, dello skyrunning, Andrea lascia la compagna con cui viveva da 4 anni condividendo la passione per la montagna.

 

 
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