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Ago 25, 2020

Sospeso Ahmed Nasef, due volte campione italiano di maratona

Nasef festeggia il titolo nel 2017 Nasef festeggia il titolo nel 2017 Foto Fidal

Sospeso per anomalie nel passaporto biologico (cioè variazioni dei parametri sanguigni che potrebbero essere correlate ad assunzione di sostanze, però finora non dimostrata) Ahmed Nasef, campione italiano di maratona nel 2016 e nel 2017. Ecco il comunicato NADO Italia:

La Prima Sezione del TNA, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare il sig. Ahmed Nasef (tesserato FIDAL) rilevato l’esito avverso risultante da passaporto biologico ai sensi dell’art. 22.1 delle Norme Sportive Antidoping.

Come si ricava dal sito Fidal, Ahmed Nasef è nato a Beni Mellal (Marocco) il 1° marzo 1975, vive a Monza dal 1999 ed è diventato cittadino italiano alla fine del 2014. Con l’atletica non ha iniziato nel suo paese di origine, ma solo nel 2001 seguendo il fratello Abdellah che si allenava nel Parco di Monza. Dopo aver perso il lavoro come imbianchino, dal 2008 si dedica soprattutto all’attività di runner: aveva avviato a Monza un negozio di articoli sportivi, che ha però dovuto chiudere per la crisi del coronavirus.
Ha corso una trentina di maratone, con un primato personale di 2h10:59 realizzato nel 2012 a Chongqing, in Cina, mentre ha ottenuto le vittorie più significative nella gara tedesca di Munster (2h12:22 nel 2012) e a Treviso (2h13:57 nel 2013). Il suo miglior risultato sulla mezza maratona è invece di 1h03:04, nel 2008 a Pordenone.

Come già detto, ha vinto il titolo italiano di maratona nel 2016 a Verbania in 2h20:47 e nel 2017 a Verona in 2h16:53, superando Eyob Faniel.


[F.M.] Si ritirò a Ravenna nel 2018, dove chi scrive pranzò con lui nel dopogara, ricavandone l'impressione di un bravo ragazzo, con moglie e due figli. Anche per questo, e sapendo che Nasef ha finora corso sotto lo sguardo del dottor Rodolfo Malberti (che anzi l'ha recentemente operato a un ginocchio), mi dichiaro assolutamente garantista fino a che non saranno provate le 'anomalie' (se fossero provate, naturalmente, sarà giusto che chi ha sbagliato paghi; ma da una info riservata risulta che i valori ematici 'irregolari' sarebbero comuni alla famiglia d'origine di Nasef). Ricordo bene come il calciatore Acerbi (ora nella Lazio e nella nazionale) fu sospeso alla vigilia di un Juventus-Sassuolo per sospetti del genere. Poi venne fuori che non era doping ma cancro (cosa che ovviamente non auguro a Nasef!): e anche nel mondo dell'atletica non sarebbe la prima volta che "cautelarmente" si sospende un innocente. La frase di rito è: "abbiamo fiducia nella giustizia".

 

 

 

 
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