A Magenta tutti DACCO'rdo: si corre l'11 aprile
Il Direttore Fabio Marri, Professore di Linguistica italiana presso l’Università di Bologna, rimarrà inorridito dal titolo di questo articolo: non ho però trovato un'idea migliore per mettere in evidenza la risoluta intraprendenza dell'organizzatore della Stramagenta Davide Daccò che, prima è riuscito ad ottenere i permessi per correre la Mezza Maratona di Trecate del 21 Febbraio dopo che ne era già stato recitato il "De profundis"; adesso è riuscito, martedì 9 febbraio, ad impegnare la Giunta Comunale di Magenta che ha ufficialmente approvato l'organizzazione della StraMagenta fissandola per l'11 Aprile 2021, dopo che aveva fatto scalpore il rinvio della gara a pochi giorni dallo svolgimento del 7 Febbraio.
Ora c'è solo da attendere che la Fidal confermi ufficialmente la disponibilità perchè, tra annullamenti, rinvii e conferme "sotto data", il calendario è piuttosto complesso da gestire.
NdD: Il vecchio professore ammette di aver impiegato alcune ore prima di capire il fine gioco di parole di Morselli; una 'sgrammaticatura' voluta, nella scia dei grandi allievi di Umberto Eco (Bartezzaghi, Zamponi e soci). Daccò, dunque, è il Draghi del podismo. Adesso che sta per andare in onda un governo in cui minacciano amore e "dacco'rdo" forze politiche che fino a ieri si erano giurate odio eterno, niente di strano che dopo la battaglia di Magenta del 4 giugno 1859 (che aprì a Vittorio Emanuele II e Napoleone III le porte di Milano), e le scaramucce si-corre-non-si-corre di gennaio 2021, ci si ritrovi tutti insieme appassionatamente ad aprile in pantaloncini corti (e senza più supporto di calzamaglia). Permetteteci comunque la prudenza, di intonare "L'Italia s'è desta" solo dopo che le allegre truppe dei podisti saranno riuscite a scorrazzare, come quelle storiche del generale Mac Mahon, da Turbigo e Robecchetto fino a Binasco e Abbiategrasso, inseguendo le sconfitte truppe dei controtifosi, dei menagramo, degli squalificati insultatori da tastiera (perché per strada non li fanno più andare). [F. M.]
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