Mezza sotto 60 minuti? Record italiano? Faniel, Crippa e ... Giuseppe Giambrone
23 febbraio 2021. Succede che la mezza maratona di Ras al Khaima (Emirati Arabi), in programma il 19 febbraio, viene annullata per l’ormai tristemente famosa pandemia. Doveva costituire il tentativo congiunto di Eyob Faniel e Yeman Crippa (alla sua prima esperienza sulla distanza) di correre la mezza maratona sotto 60 minuti. Alle spalle una preparazione finalizzata a questo ambizioso obiettivo. Tutto svanito? Macché. Si mettono in pista in tanti, si cerca un’altra opportunità, magari in Italia; purtroppo di gare vicine non ce ne sono e anche le prospettive poco più avanti non sono rassicuranti, ma ecco che arriva Giuseppe Giambrone, personaggio poco conosciuto ma solo ai non addetti ai lavori. Ci sarebbe tanto da dire su di lui, tanto schivo e lontano dai riflettori quanto bravo nel suo lavoro di allenatore. Il Tuscany Camp (situato a San Rocco a Pilli, Siena), che si può senz’altro definire una sua creatura, è il luogo dove si sono formati diversi grandi campioni, basti citare Jakob Kiplimo, campione del mondo junior di cross oppure Oscar Chelimo, bronzo ai mondiali di cross nel 2019; ma anche il nostro Stefano La Rosa, che sotto la sua guida ha fatto il personale in maratona (2:11:07).
La richiesta di gare, ovunque, nasce dalla necessità di World Athletics (precisiamo, per la maratona) di supportare gli atleti in cerca dei tempi minimi nella prospettiva delle Olimpiadi, un’opportunità colta al volo da Fidal che grazie a Giuseppe Giambrone mette in piedi una mezza maratona, che si correrà domenica 28 febbraio, ma anche la maratona, in programma l’11 aprile. Il percorso è realizzato nell’aeroporto di Siena Ampugnano, quindi un’area chiusa al pubblico, nel rispetto delle vigenti normative. E Giancarlo Chittolini? Beh, dove c’è atletica … c’è lui. Si butta con entusiasmo nella collaborazione con Giambrone, certo la motivazione è grande perché correrà Eyob Faniel, atleta che ha cominciato a crescere proprio con lui. Ma non è solo questo: finalmente rivede una concreta possibilità di prestazioni di alto livello (ricordo che nessun italiano ha mai corso la mezza maratona sotto i 60 minuti, il record nazionale appartiene a Rachid Berradi, con 1:00:20).
La gara ovviamente è omologata e certificata Fidal, si correrà su un percorso assolutamente pianeggiante e con poche curve, tutti elementi per favorire le prestazioni. Saranno quattro giri di 5 chilometri e poco più sull’anello esterno dell’aeroporto. Prima della riunione tecnica è ovviamente difficile avere precise informazioni, tuttavia è chiaro che ci saranno le lepri, potrebbero essere Iliass Aouani e Olivier Irabaruta; si possono ipotizzare dei passaggi in 28:15, massimo 28:20 ai 10 chilometri, per un obiettivo finale sotto i 60 minuti, ma anche un record italiano sarebbe un buon risultato. I nomi degli atleti elite? Un elenco provvisorio dice, tra gli altri, Benson Kipruto e Felix Kipkoech, atleti con recenti personali sulla mezza maratona rispettivamente di 60:06 e 60:12, anche per loro la motivazione del primo “sub 60” sarà fortissima. Alex Kibet, all’esordio sulla mezza maratona ma “si dice” sia molto forte. Insomma, viene da dire che Eyob e Faniel avranno i “treni giusti”. Della partita sarà anche Oscar Chelimo, che correrà solo per qualche chilometro, diciamo una presenza legata all’amicizia con Giambrone.
Il leit motiv di maggiore interesse è l’esordio di Yeman Crippa sulla distanza; dopo un 2020 spettacolare (battuti i record nazionali su 3.000, 5.000 e 10.000 metri, quindi pista, e 5 chilometri su strada) si cimenta sui 21.097 metri. Ma non è certo meno importante il tentativo di Eyob Faniel, che ha più volte sfiorato i 60 minuti (60:44, 60:52:60:53, negli ultimi 18 mesi). E il coach dei suoi primi passi, Giancarlo Chittolini, sarà lì a vederlo, incitarlo, a fianco del suo attuale allenatore, Ruggero Pertile.
La manifestazione è realizzata con la collaborazione del gruppo sportivo Don Kenya Run di Milano.
Infine, qualche doverosa nota su Giuseppe Giambrone.
Siciliano di Caltavuturo (PA), classe 1979, sposato con Carmelinda (titolare del Tuscany Camp), hanno due figli, Francesco e Anna, 10 e 7 anni. Vivono a San Rocco a Pilli dal 2000. Un buon trascorso nell’atletica, 2:29:16 in maratona e 1:08:44 sulla mezza. Istruttore…. quasi da sempre, da molto giovane seguiva i ragazzini dell’oratorio. Innamorato e appassionato di atletica, la sua storia in qualche modo comincia nel 2014, quando decide di andare in Africa per saperne di più su quei forti atleti.
All’inizio non conosce la lingua inglese, ma è intraprendente e con tanto spirito di iniziativa; inizia il rapporto con la federazione ugandese, segue gli atleti e il 2019 è probabilmente l’anno della sua consacrazione. Dopo 40 anni di dominio etiope e keniano i suoi atleti Jakob Kiplimo e Oscar Chelimo nel mondiale di cross portano a casa un argento e un bronzo; aumenta la visibilità della nazione ugandese, arrivano gli sponsor.
Oggi la sua “creatura”, il Tuscany Camp, è una splendida realtà, una fucina di futuri campioni, ma anche un punto di prestigio per il tessuto locale. Studi medici, centri di fisioterapia, parafarmacia, c’è davvero tutto per supportare al meglio gli atleti elite (oggi essenzialmente ugandesi e burundiani) ma anche gli amatori, che sempre più numerosi si rivolgono a questa struttura.
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