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Apr 04, 2021 3446volte

Maratona del Tuscany Camp, una gara d'eccellenza anche grazie a Xiamen

Alcune immagini del percorso, tratte in occasione della mezza maratona del 28 febbraio. In alto a destra Giuseppe Giambrone con il fortissimo Jacob Kiplimo Alcune immagini del percorso, tratte in occasione della mezza maratona del 28 febbraio. In alto a destra Giuseppe Giambrone con il fortissimo Jacob Kiplimo

Con una start line mai vista, l'11 aprile si prospetta la gara al più alto livello tecnico di sempre, a livello mondiale. Gara maschile che presenterà 2 atleti con personali sotto 2:05, 14 sotto 2:07 e 29 sotto 2:10; il peggior tempo di accredito è di 2:28. Saranno 11 gli atleti italiani, anche se diversi in versione di lepre.

Quella femminile è un po’ meno prestigiosa, “solo” 4 atlete sotto 2:24 e 14 sotto2:30. Tre italiane al via.

Come è potuto accadere, che una gara come quella che si correrà all’aeroporto Ampugnano di Siena (località Sovicille), sia riuscita ad avere la “crème de la crème" dell’atletica mondiale? Una parte della risposta ci viene già dal nome completo della gara, che non è più solo "Tuscany Camp Marathon”, ma è diventata “Xiamen Marathon & Tuscany Camp Global Elite Race (I^ edizione)"

E’ certamente una gara utile per acquisire il minimo per la partecipazione alle Olimpiadi di Tokio (ma la maratona si correrà a Sapporo, per ragioni essenzialmente climatiche), ma la novità è quel “Xiamen Marathon”. Si tratta di una maratona in Cina (Platinum level, il massimo) che quest’anno non si è potuta correre per la pandemia, del resto è una manifestazione che nel 2020 ha visto 35.000 atleti classificati e con molti di alto livello. E come ha fatto ad … atterrare a Siena? Non conosco gli specifici dettagli di questa operazione tuttavia la cosa parte, appunto, da Xiamen. Complice la difficile situazione della pandemia si è posto ovunque, a livello mondiale, la problematica di scovare una maratona nel calendario delle gare fattibili, poche, pochissime. Ad esempio gli atleti africani saranno presenti in forze a Siena, dato che hanno visto annullare la maratona di Eldoret (Kenya), gara normalmente utilizzata per le qualificazioni ai mondiali ma anche alle Olimpiadi. A livello europeo, ma anche negli Stati Uniti e in Cina, non c’è praticamente nulla, tranne che… in Italia. Ecco quindi che si è messa in moto World Athletics (la federazione mondiale dell’atletica leggera), da qui il contatto con l’Italia e Fidal, nella persona di Tito Tiberti (Team Management per le discipline Endurance). In collaborazione con Giuseppe Giambrone (responsabile del Tuscany Camp) hanno messo in piedi questa maratona di altissimo livello; insomma, tanti soldi, tanti atleti forti, a parte quelli che correranno a Siena per staccare il pass olimpico.

Da tenere presente che lo scorso 28 febbraio c’è già stata un’esperienza positiva sul percorso ricavato nell’aeroporto di Ampugnano, una mezza maratona che ha visto il nostro Eyob Faniel realizzare il record italiano di mezza maratona (1:00:07). Si tratta “solo” di raddoppiare il numero dei giri, oltre che omologare il percorso a livello internazionale (dove i requisiti sono più stringenti).

Certamente stavolta per chi organizza sarà più complicato, data la numerosità ed il livello generale dei partecipanti. Complicazioni anche per gli atleti provenienti dal Marocco: ne sono annunciati una dozzina, saranno molti meno per problemi legati ai visti e ai voli (blocco di quelli in partenza per l’Europa).
Complessivamente si prevede la presenza di atleti in rappresentanza di 25 paesi, la motivazione per molti di loro è ovvia: sono in caccia del minimo olimpico e Siena potrebbe rappresentare una delle ultime possibilità.

Ma quali atleti top troveremo al via il prossimo 11 aprile? Tanti, tantissimi, vediamo alcuni dei principali protagonisti.

Tra gli uomini certamente Leul Gebreselassie,, Kenya, 2:04:02 (Dubai 2018); Marius Kipserem, Etiopia, 20:04:11 ( Rotterdam 2019); Eric Kiptanui, 2:06:17 ma anche 58:42 sulla mezza; Daniel Kibet (Kenya), due maratone all’attivo corse sotto 2:07; Solomon Kirwa Yego, un keniano noto in Italia perché ha corso più volte: un personale di 2:06:24 ma anche sotto i 60 minuti nella mezza.

Le donne più forti sulla carta, ovvero in base ai tempi di accredito, sono l’etiope Tigist Abayechew (2:22:45), Ruth Chebitock (kenya, 2:23:29), Rahma Tusa (Etiopia ( 2:23:46), Kuftu Tahir (Etiopia, 2:23:14).

Ma ci saranno anche molti italiani, alcuni alla caccia del minimo olimpico (2:11:30) o il personal best: Daniele Meucci (presenza incerta), Stefano La Rosa, il campione italiano 2020 Giovanni Grano, Daniele D’Onofrio, dopo il brillante esordio a Valencia nel 2020, Said El Otmani, all’esordio sulla distanza, il campione mondiale di corsa in montagna Francesco Puppi. Invece Xavier Chevrier, Iliass Aouani, Renè Cuneaz, Nekagenet Crippa e Marco Salami avranno funzioni di lepraggio.

Tra le donne Valeria Straneo, che a 45 anni appena compiuti tenta l’impresa per arrivare alle Olimpiadi, le servirà un tempo di 2:29:30. Poi Fatna Maraoui e Sara Brogiato.

Qui si trovano tutte le informazioni sulla gara, elenco completo atleti elite, percorso, logistica.

http://bit.ly/tuscanycamp

La partenza ufficiale è data alle 07.30, ma forse verrà anticipata, per ragioni legate alle temperature ed al vento, che tende ad alzarsi nel corso della mattinata.

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