Maratone e mezze nel 2021: ha da passà ’a nuttata
La celebre frase del grande Eduardo De Filippo è la sintesi più adatta a commentare la crisi che il nostro Paese sta affrontando da ormai due anni. Il podismo, espressione più pura della voglia di vivere della gente, non poteva sfuggire a questo virus che colpisce duramente proprio il bisogno di stare insieme di correre in salute e in allegria.
I dati dell’attività podistica del 2021 presentano luci e ombre.
Prima di tutto risalta che l’attività è ripresa in maniera significativa solo nella seconda metà dell’anno e, quindi, i dati sono ancora deludenti, anche se molto superiori allo scorso anno, ma il 2020 praticamente non si è corso.
Nel 2019, ultimo anno regolare, le maratone disputate furono 52, precipitate a 13 nel 2020; nel 2021 effettive 42, anche se considerando le maratone in più giornate - 19 a Rieti e 10 a Gozzano - potrebbero sembrare 68; nel 2022 le sole FIDAL in calendario sono 26.
I partecipanti nel 2019 furono 53.019, calati a 3.197 nel ’20 e risaliti a 23.484 nel ’21, meno della metà del ’19, conseguenza delle dure norme penalizzanti imposte dalla FIDAL (ovviamente, su ‘dritta’ governativa) per il contenimento della pandemia: distanziamento, mascherina nei primi 500 metri e all’arrivo, numero limitato alla partenza con autodichiarazione e green pass; a questo occorre aggiungere che i guariti dal COVID devono necessariamente sottoporsi ad una visita medica piuttosto onerosa per poter riprendere l’attività.
Per le mezze maratone il trend è abbastanza simile: nel 2019 le manifestazioni furono 246 con 194.138 classificati, nel ’20 solo 37 con 33.112 e nel ’21 125 con 69.838 all’arrivo, vale quanto detto sopra.
Il calendario del 2022, guardando solo alla FIDAL, le richieste degli organizzatori sono 144; se aggiungiamo quelle probabili degli Enti dovremmo ritornare sopra le 200 gare, sarebbe un raggio di luce in fondo al tunnel.
La classifica delle maratone con maggiore partecipazione ha, naturalmente, subito l’andamento della situazione: mentre nel 2019 Roma dominava con 8.817, seguita da Firenze con 7449, nel 2020 al primo posto troviamo Terni con 622, seguita da San Felice Circeo 436 (l’edizione del 2 febbraio, mentre quella successiva in calendario 2020, programmata a dicembre, è stata rinviata al febbraio 2022), e Salsomaggiore 399. Nel 2021 Roma torna al vertice con 4.374, Firenze è di nuovo seconda 3.751, completa il podio Venezia 2.730, tutte con meno della metà del 2019. Pure Reggio, nonostante i quasi 2000 classificati del 2021, perde un migliaio di arrivati rispetto al 2019, venendo quasi raggiunta da Bologna, al suo ri-esordio dopo una quindicina d’anni. Delle maratone ‘storiche’, l’unica ad essersi svolta in tutti i tre anni è la Dannunziana di Pescara, che tuttavia nel 2021 ha quasi dimezzato gli arrivi, sia pur recuperando un 10% nei classificati della concomitante 21.
Stessa situazione di drastico calo, indi parzialissima ripresa, nelle mezze maratone; Roma-Ostia era prima nel 2019 con 8.458, seguita dalla Stramilano 6.720 e Napoli 5.539. Nel 2020 Verona “Giulietta e Romeo” è prima con 5.205, davanti a Napoli 4.780 e Barletta 2.051. Nel 2021 di nuovo Roma-Ostia davanti con 4.534, seguita da Verona 2.753 (partecipazione dimezzata), e Verona “Cangrande” 2.159.
La situazione delle prestazioni cronometriche, valutate sulla media dei primi tre classificati (come dal "Run Project" Fidal) è abbastanza simile nei due anni nelle maratone.
Nel 2019 al maschile Milano guida la classifica con 2h06’51”, seguita da Roma 2h09’16” e Venezia 2h11’14”. Nel 2020 Reggio Emilia (in edizione solo élite, concepita anche per la possibilità di ottenere un lasciapassare olimpico) è prima con 2h14’30” davanti a Carrara 2h21’11” e Terni 2h31’18”.
Nel 2021 Milano, essa pure riservata a 86 big, è di nuovo prima con 2h03’43”, seguita dal Tuscany Camp di Ampugnano (81 al via), 2h06’01” e Roma 2h08’11”.
Per le donne nel 2019 guidava Roma con 2h26’43” davanti a Firenze 2h27’35” e Venezia 2h28’30”; nel ’20 Reggio Emilia era prima con 2h29’42”, poi Terni 2h46’51” e Carrara 2h52’52”.
Nel ’21, nelle gare riservate ai big Milano è davanti a tutte con 2h21’52”, seguita dal Tuscany Camp 2h22’06”, terza Firenze (aperta però a tutti, con 3751 arrivati) 2h27’34”.
Nelle mezze maratone non ci sono grandi variazioni nei tempi, cambiano però le manifestazioni; nel 2019 nel maschile Roma Ostia era prima con 1h00’36” davanti a Padova 1h00’54” e StraMilano 1h00’57”; nel ’20 Napoli davanti a tutte con 1h00’27” seguita da Verona “Giulietta e Romeo” 1h01’01” e Trino Vercellese 1h04’54”; nel ’21 il Tuscany Camp, per 22 big, s’impone con 59’57” seguita da Padova 1h00’06” e Roma Ostia 1h00”08.
Nel femminile c’è una maggiore distanza per i tempi nei primi due anni; nel 2019 Roma Ostia era prima con 1h07’15” seguita da Trento 1h09’09” e Milano 1h10’17”; nel ’20 troviamo al primo posto Napoli con 1h08’05” davanti a Verona “Giulietta e Romeo” 1h11’49 e Terni 1h15’03”; nel ’21 torna al comando Roma Ostia con 1h07’02” precedendo Trento 1h09’09” e Roma by night 1h10’58”
Il podismo sta soffrendo come tutta l’Italia e il mondo, ma i podisti hanno la forza e la volontà per resistere: correre è vita, è gioia, è libertà, chi corre può ragionare liberamente senza timore e senza vincoli.
Nella maratona la gara comincia al trentesimo chilometro, lo abbiamo superato, manca poco al traguardo … forse ancora un anno, ma l’alba spunterà, vedo già lo striscione in lontananza.
STATISTICHE SULLE MARATONE ITALIANE 2021 (PDF)
MARATONE ITALIANE 2021 PER NUMERO DI CLASSIFICATI (PDF)
STATISTICHE SULLE MEZZE MARATONE ITALIANE 2021 (PDF)
MEZZE MARATONE ITALIANE 2021 PER NUMERO DI CLASSIFICATI (PDF)
1 commento
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Martedì, 04 Gennaio 2022 19:46
inviato da Maurizio Podisti.Net
Complimenti Sebastiano, davvero un ottimo lavoro
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