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Mar 12, 2023 padre Pasquale Castrilli 2652volte

Alex Roca tenta l’impossibile alla maratona di Barcellona

Alex e amici Alex e amici P. Castrilli-R. Mandelli

Di storie sulla corsa e sui corridori ne abbiamo lette a centinaia. Tutte belle e ricche di valore, ma questa che presentiamo è davvero incredibile.

Alex Roca Campillo, atleta spagnolo classe 1991, con il 76% di disabilità fisica, correrà la maratona di Barcellona il prossimo 19 marzo. Una situazione, come si dice con un termine tecnico, di emiplegia, cioè la metà del corpo (quella sinistra) compromessa da una paralisi cerebrale. Quando aveva sei mesi i medici dissero ai genitori di Alex che non sarebbe sopravvissuto e che nel migliore dei casi avrebbe vissuto in uno stato vegetativo a motivo dell’herpes nel cervello che aveva scatenato la situazione. Nel 2019 altri medici statunitensi dichiararono che un sostegno deformato come il suo piede sinistro non avrebbe mai potuto sopportare lo stress di 21km di corsa: si sarebbe semplicemente rotto prima di arrivare al traguardo!

Proprio quell’anno Alex corse la sua prima mezza maratona. Ed il 19 febbraio scorso ha partecipato alla mezza maratona di Barcellona, la sua sesta prova sulla distanza. Ad accompagnarlo moglie, suocera e tanti amici. Oltre che a Barcellona, Alex ha gareggiato sulla 21km anche a New York e Miami, entrambe le gare nel 2022. Il coraggio non manca a questo atleta ‘speciale’, come anche la voglia di allenarsi duramente. Le sue sono vere imprese al limite dell’impossibile. Si è cimentato addirittura nel triathlon, e nel 2018 e 2019 ha corso in Marocco la Titan Desert, gara a tappe in mountain bike.

Alex sarà la prima persona con il 76% di disabilità fisica a fare il tentativo di tagliare il traguardo di una maratona. Il problema della sua prima gara sui 42km non risiede solo nel piede, ma anche nell’alimentazione e nell’idratazione. Alex ha infatti una disfagia, cioè ha difficoltà a deglutire sia solidi che liquidi a motivo della glottide che non funziona correttamente. La strategia sarà abbastanza rigorosa: camminare dei tratti al passo per permettere alle pulsazioni di scendere e così alimentarsi e bere piccole quantità.

“Solo quattro anni fa pensavo che con il mio piede non avrei mai corso una mezza maratona e ad oggi ne ho corse cinque” - aveva detto Alex nella lingua dei segni alla vigilia della mezza maratona del 19 febbraio. “La mia sfida è tentare di terminare la maratona di Barcellona, ma prima voglio correre la mezza maratona per vedere quali possono essere le mie sensazioni e immergermi dentro la mia città”.

Alex svolge anche una grande attività di comunicatore parlando a ragazzi, sportivi e impresari… Propone tematiche motivazionali e affronta con disinvoltura (ovviamente nella lingua dei segni) argomenti impegnativi come la disabilità, l’inclusione, il limite come possibilità, la fiducia in sé stessi, la gestione delle frustrazioni, i pregiudizi, l’umiltà. “Non mi piace la parola disabilità - dice spesso. - Siamo semplicemente persone con diverse capacità e desideriamo essere trattati come tutti”. Dal mese di novembre 2021 è ambasciatore della Fondazione FC Barcellona, una delle squadre di calcio più prestigiose al mondo.

Ai giornalisti sportivi che imparano il mestiere si raccomanda spesso di non esprimere, negli articoli, passione ed entusiasmo per una squadra o un’atleta. Noi in questo caso decidiamo di non rispettare la regola. Forza Alex: anche dall’Italia facciamo un gran tifo per te!

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