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Roberto Annoscia

Roberto Annoscia

2 Dicembre - “Toglietemi tutto ma non la mezza di Monopoli”: questo potrebbe essere il giusto slogan per una gara  sempre più nel cuore dei podisti pugliesi, un vero must di fine stagione, anzi per tanti la corsa che conclude la stagione.

Giunta ormai alla nona edizione la mezza di Monopoli si conferma ben organizzata, curata nei particolari, una manifestazione da correre e da provare.

Continua a cambiare percorso quasi ogni edizione, i tracciati omologati oramai si sprecano: quest’anno, dopo il tradizionale e spettacolare giro in Monopoli, i podisti sono stati indirizzati – sfruttando le complanari – a Polignano, sempre bella con il suo lungomare, rimanendo però in zone periferiche, forse anche per via di quel provvedimento che prevede l’accesso a pagamento (5 euro) per i non residenti nel centro del paese di Mimmo Modugno.

Successivamente il ritorno… a casa, vale a dire sul punto di partenza, in senso contrario su di un tracciato magari meno caratteristico rispetto a quello che portava a Capitolo tra coltivazioni tipiche e costeggiando il mare, ma veloce, con un solo tratto di leggere salita all’andata, chiaramente poi divenuta discesa al ritorno… Tracciato veloce,  sostanzialmente sicuro e blindato al traffico, certo le auto dovrebbero completamente sparire nell’iniziale giro cittadino, qualche partecipante ha evitato all’ultimo istante l’impatto con i mezzi parcheggiati.

Il vero miracolo della giornata è stato il clima: ci si aspettava una giornata con pioggia e temporali, alla fine – come aveva promesso il locale Sindaco, il giovanissimo Angelo Annese, fratello del podista Pasquale – è uscito persino il sole, dando vita ad una giornata davvero perfetta.

Ma entriamo nei dettagli ricordando che la Mezza Maratona di Monopoli, gara nazionale di livello bronze, costituiva la ventiduesima ed ultima prova del Campionato regionale master a tappe di Corsa su strada, il celeberrimo “Corrripuglia”, inoltre era valida come Campionato Nazionale dell’Aeronautica Militare.  

Tassa di iscrizione basic fissata a 12 euro come da regolamento nazionale, a 15 con il diritto a ritirare l’ottimo pacco gara, con tanto di maglia tecnica celebrativa e un simpaticissimo asciugamano, oltre a barrette energetiche e prodotti alimentari (chiaramente tutti hanno scelto la seconda opzione….).

Le precise indicazioni stradali che indirizzavano ai vasti parcheggi risolvevano immediatamente il problema; per gli amanti dello stare “vicino, vicino” alcun posto a pagamento, essendo giorno festivo, ma posti subito esauriti a danno dei ritardatari.

Una fila di sei (od otto?, mi viene il dubbio) bagni chimici a disposizione degli atleti, oltre quelli dei bar, già in precedenza sensibilizzati per permettere l’uso agli ospiti, risolvono ogni problema ai partecipanti, evitando scene poco civili.

Dopo anni di duopolio Cuoco-Liuzzi come speaker, il secondo riesce a liberarsi del primo: scherzi a parte, impegnato il buon Michele nel corso di Allenatore Specialista, il carico è interamente su Paolo Liuzzi che  anche oggi se la cava ottimamente, gestendo da par suo ogni situazione,  in maniera sempre esemplare.

A dettare i tempi per chi insegue un personale, un sogno, a partire da un ora e 24, ecco i il gruppo di pace maker di Running Zen di Ignazio Antonacci, Ignazio che oggi è a Valencia per la maratona…

Un solo favorito leggendo i nomi dei 1674 iscritti (purtroppo anche Monopoli va in rosso rispetto ai 1873 di un anno prima, ma c’è da considerare l’arrivo in questa data della Maratona di Lecce , concomitanza che era logicamente da evitare, nell’interesse comune…): il sergente biellese Francesco Bona, tesserato per il C.S. Aeronautica Militare, campione italiano sulla distanza nel 2011, varie medaglie in tantissime manifestazioni. In ambito pugliese, con Auciello a fare il pacer, Minerva in gara ma a mezzo servizio, speranze sono riposte sul talentuoso Alessandro Marangi, con Gaeta possibile outsider.

In campo femminile, stesso discorso, favori tutti per l’aviere capo Sara Brogiato, piemontese di Moncalieri, un titolo italiano di mezza nel suo palmares, fresca esordiente in maratona a Torino (2h38 e secondi), ma, purtroppo bloccata da un risentimento, lascia campo libero alla locale Tropiano, che non dovrebbe avere problemi ad imporsi.

Partenza fissata per le 9,00, gli atleti man mano vanno ad occupare la zona loro riservata, con gabbia iniziale a disposizione dei più veloci, precedentemente selezionati dalla Commissione Master della Fidal Puglia. Improvvisamente, però, le transenne delimitanti sono spostate, gli atleti avanzano e formano un corpo unico con i più prestativi, oramai non si può fare più nulla, allo sparo vedremo il solito atleta “leggermente pesantuccio” in testa per pochi metri per poi finire nelle zone che più gli competono.

Triplo arco gonfiabile, Piazza Vittorio Emanuele è pronta, le foto dall’alto ritraggono una miriade di colori, di visi, di espressioni, di sensazioni, di speranze, di attese.

Eccolo lo sparo, gli atleti lasciano la Piazza e cominciano il caratteristico giro in Monopoli, li ritroviamo sul mare, vanno verso lo stadio a prendere la strada che li porta fuori, per noi è tempo di prendere un caffè.

Frattanto è tutto pronto per l’arrivo degli atleti, gli addetti Fidal al rilevamento elettronico hanno predisposto i sensori, i giudici hanno predisposto i cosiddetti imbuti per rilevare il numero di pettorale degli arrivati, gli addetti sono pronti per la consegna delle ricche bustine ristoro (barrette energetiche, acqua, frutto,  merendina) e le signore delle medaglie sono pronte a consegnare quell’oggetto così ambito dai podisti, soprattutto se è molto bella come avviene sempre a Monopoli, con consegna di piccoli bassorilievi.

Un uomo solo al comando e un uomo solo va a vincere, Francesco Bona non deve neanche spingere eccessivamente, va ad affermarsi in solitaria in 1:08:34. Quasi due minuti di attesa, che sembrano lunghissimi, ed ecco il sempre ottimo Alessandro Marangi (Atl. Amatori Cisternino), secondo in 1;10:32, liberandosi solo nel finale dell’agguerrito e bravissimo Giuliano Gaeta (Montedoro Noci), terzo in 1:10:41.

Quarto posto per Nicola Mastrodonato (Pedone Riccardi Bisceglie), che continua il suo processo di “ri-crescita” e chiude in 1:13:41, davanti a Francesco Minerva (Montedoro Noci), che col freno a mano tirato è comunque quinto in 1:14:56. Oramai stabile sulla strada, il 2000 Luigi Catalano (Barile Flower Terlizzi), sempre concentrato, è sesto in 1:15:02, seguito dal capacissimo Pietro Antonio Tamborra (Free Runners Molfetta), settimo in 1:15:10, davanti al compagno di squadra, l’esemplare Michele Uva, ottavo in 1:15:19. Al nono posto ecco Nicola Conte (Atl. Amatori Cisternino), che tra una pietanza e l’altra, ogni tanto sforna una signora corsa (1:15:34 il suo crono), con l’acciaccato Vito Sardella (Montedoro Noci), che nella sua città non può mancare e termina in 1:15:53.

Tra le donne, come detto, la Brogiato non è neanche partita: Daniela Tropiano, la star di casa, punta di diamante dell’Atletica Monopoli, non lo sa, si avvicina al traguardo con impegno, ma senza enfasi… La voce di speaker Paolo la annuncia come vincitrice, l’espressione di Daniela cambia e ricorda il “non ci posso credere!!!” di Aldo, Giovanni e Giacomo, gli ultimi metri di gran carriera, le braccia alzate, una piccola lacrima mista al sorriso, l’abbraccio di tutta una piazza, di tutta un città! 1:25:44 per Daniela, dovrebbe essere il personal best, è festa nella festa!

Marie France Zaccheo (Atletica Amatori Corato), al termine di una lunga stagione di corse e corsi, ottiene un prestigioso secondo posto in 1:31:20; terzo posto per la cara, carissima “vecchia” compagna di tante corse”, Emma Delfine (Nadir on the road Putignano), terza in 1:32:45. Quarto posto per la leggiadra e concentrata Francesca Riti (Montedoro Noci), in 1:32:47, con la determinatissima Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto), quinta in 1:33:33, e la camuffata Marisa Russa (Marathon Massafra), nascosta in un cappellino, sesta in 1:33:51. Nuova grande prova di Rosa Di Tacchio (A. Maratoneti Andriesi), settima in 1:34:11, davanti alla brava ed esuberante Stella Giampaolo (Atletica Monopoli), ottava in 1:34:54, e alla “tremenda” Nicoletta Ramunno (Montedoro Noci), nona in 1:35:36. Decimo posto - a chiudere la lista delle dieci signore oggi più veloci - per l’ottima Ornella Donghia (Nadir on the road Putignano), in 1:37:48.

Tutti gli atleti ritirano la medaglia, è un vanto tenerla al collo, il ristoro ufficiale e il ristoro che ogni società ha portato festeggiare dopo questa corsa di chiusura, si mangia, si festeggia, si pianifica il futuro, il mercato è in pieno fermento, tanti i trasferimenti in atto…

Proseguono gli arrivi, alla fine se ne registrano 1558, con Antonella Stani (Ikkos Atleti Taranto) in 3:09:40, e Vincenzino Mirizzi (Amatori Putignano), 85 anni già compiuti, in 3:25:16, a chiudere le rispettive graduatorie. 

E, mentre gli ultimi atleti sono ancora in gara, cominciano le premiazioni: condotte dai vitalissimi Marescialli Emiliano e Barletta, si consegnano i trofei ai migliori di tutte le categorie militari; sorprende che Brogiato a parte, non vi sia neanche una donna.

E’ il momento delle premiazioni insite nella manifestazione: presente il locale Sindaco, si procede a celebrare Bona e Tropiano, che ricevono lo splendido trofeo oltre al mazzo di fiori (Daniela), una abbondante confezione di prodotti tipici e altri premi vari.

A seguire, la distribuzione della confezione di prodotti alimentari per i primi cinque di ciascuna categoria, seguita dalla consegna del premio (una confezione un tantino più grande) alle prime cinque società per numero complessivo di arrivati: vince la Tommaso Assi Trani su Montedoro Noci, Bitonto Sportiva, Free Runners Molfetta e Nadir on the road.

Ma la vera vittoria per l’Atletica Tommaso Assi è quella del Corripuglia 2018, i dati sono subito in rete, la Tommaso Assi Trani è campione per la settima volta consecutiva, parte il coro: “I campioni della Puglia siamo noi”, si levano il cielo i palloncini con la scritta “TA7”. Una fantastica rimonta, senz’altro la delusione per Montedoro Noci è tanta, a breve – come accade sempre nello spot – si riparte, ma intanto la Assi Trani può meritatamente festeggiare.

E festeggiano con la foto di gruppo anche tutti i soci della Atletica Monopoli, per loro un ennesimo successo organizzativo, un gruppo che ogni domenica è ovunque, un gruppo di gente seria e preparata, una gruppo che si prepara al decennale della mezza, che saremo felici di festeggiare insieme.    

Lunedì, 03 Dicembre 2018 13:27

Cagliari - 11^ CagliariRespira

2 Dicembre – L’undicesima edizione della CagliariRespira, organizzata dalla Asd Cagliari Marathon Club sulla classica distanza della mezza maratona, è vinta dall’italiano di origini marocchine, Said Boudalia (Cagliari Marathon Club) che si impone in 1h07:37, ottenendo l’ottava vittoria della sua carriera in questa manifestazione.

Secondo posto per il pugliese Pasquale Rutigliano (OlimpiaEur Camp) in 1:08:15, che precede il polacco Maciek Miereczko (Runcard), iscrittosi all’ultimo istante, terzo in 1h08.19.

Tra le donne domina Claudia Pinna (CUS Cagliari) in 1h15:44 sulle altre due sarde, Luisa Manigas (Isolarun), seconda in 1:21:30, e Elisabetta Orrù (Asd Cagliari Atletica Leggera), terza in 1:22:23.

835 gli arrivati in una giornata ideale per correre con 18 gradi e cielo appena nuvoloso.

Nella contemporanea gara di 9900 metri, la Karalis Run, conclusa da 312 atleti, successo per Francesco Mei (Atletica Olbia) in 30.42 su Filippo Casciu (Tespiense Quartu), secondo in 30:56, e Lorenzo Vigliotta (Atletica Leggera Porto Torres), terzo in 31:02.

Tra le donne è prima Sara Paschina (CUS Cagliari) in 34:08 su Laura Secci (Atl. Edoardo Sanna Elmas), seconda in 38:29, e su Antonella Mulas (Atletica 4 Mori), terza in 39:05.

Da segnalare, infine, la non competitiva “SeiKilometri”, molto partecipata da famiglie, associazioni benefiche e di volontariato e da neofiti.  

E’ previsto per domenica prossima, 2 dicembre, alla Maratón Valencia Trinidad Alfonso EDP (IAAF Gold Label) il ritorno sulla distanza di Valeria Straneo, la primatista italiana, dopo più di due anni di assenza: esattamente 840 giorni dalla quella olimpica di Rio, dove si piazzò tredicesima.

Quattordici, finora, le maratone in carriera per la 42enne alessandrina tesserata per Laguna Running, che nella carriera ha ottenuto l’argento ai Mondiali del 2013 e agli Europei del 2014, classificandosi 7^ nel 2012 e, come accennato, 13^ nel 2016 alle Olimpiadi; primatista italiana con 2:23:44 a Rotterdam 2012, ha vinto a Würzburg nel 2016.

Speriamo che i segnali di ripresa che l’hanno portata a vincere il titolo italiano nella mezza maratona di Foligno, ad ottobre, si confermino in terra spagnola.

A Valencia, con partenza alle 8,30 dalla Città delle Arti e delle Scienze (dove è fissato anche l’arrivo) la Straneo troverà altri duemila italiani tra i 22000 partecipanti.

Tra le favorite nella gara femminile, la keniana Philomena Cheyech (2h21:22 a Parigi nel 2017) e le etiopi: Aberu Zennebe (campione uscente in 2: 26.17, pb di 2: 25.30 ad Ottawa nel 2015), Ashete Dido (2h23:37 a Parigi nel 2018), Meseret Mengistu (2h23:56 a Parigi nel 2015), Tinbit Weldegebril (2h26:48 quest’anno a Marrakech) e Haimanot Alemayehu (2h25:51 a Siviglia nel 2018). Da tenere in considerazione anche le debuttanti: la keniana Pauline Korikwiang (1h06:31 alla recente mezza di Valencia) e la etiope 19enne Meseret Belete (primatista mondiale under 20 di mezza maratona con 1h07:51 quest’anno a Copenhagen). Il record della corsa appartiene alla keniana Valary Jameli Aiyabei con 2:24.48 nel 2016.  

In campo maschile, favoriti il keniano Sammy Kitwara (campione uscente con 2h05:15 – record della corsa - e pb di 2h04:28), gli etiopi Leule Gebrselassie (2h04:02 a gennaio a Dubai) e Tsegaye Kebede (2h04:38 a Chicago nel 2012), l’altro keniano Norbert Kigen (2h05:13 ad Amsterdam nel 2017).

Nella lunga intervista concessa a Luca Cassai e riportata sul sito della Fidal, Valeria si dice felice di tornare a correre una maratona, la sua distanza, al termine di una preparazione diversa dal solito, ma che è andata bene: ripresi gli allenamenti a metà luglio, dopo la lesione al bicipite femorale destro, ha iniziato la preparazione specifica a fine settembre, durata due mesi, privilegiando il benessere fisico e optando per qualche chilometro in meno (è passata dai 200-210 km a settimana di una volta ai 140-150 km con punte di 170 km di adesso). In particolare, la maratoneta dichiara di aver svolto esercizi diversi rispetto al passato, lavorando a velocità massimale: un lavoro impegnativo, ma che ha portato la fascia muscolare a rielasticizzarsi.

Fondamentale il raduno di Barletta, sotto la guida di Massimo Magnani, il suo allenatore, per ritrovare la condizione, tanto poi da vincere la mezza di Foligno in 1h12:04.

La Straneo afferma poi di sapere che non farà un risultato super, le indicazioni sono per un crono di 2h32’, avendo perso un po’ l’abitudine alla distanza: rispetta al massimo le difficoltà insite in questa lunga gara, ricca di variabili, contando sempre sulla sua grinta e tanto entusiasmo. Nelle prossime maratone penserà al cronometro, l’importante ora è ricominciare, per poi guardare al futuro passo dopo passo, sperando di riportare buone sensazioni da questa gara. E, nella speranza di aver continuità negli allenamenti, il vero segreto per una maratoneta, afferma di voler correre nel 2019 anche sulla mezza maratona, distanza che le piace parecchio.  

A Valencia, dove non dovrebbe trovare il freddo, Valeria teme il vento (come le ha raccontato Emma Quaglia, che ha qui ha corso nel 2016), anche se ricorda che il record italiano lo stabilì proprio in una giornata ventosa a Rotterdam…

Le maratone di Valeria Straneo (4 prima del 2010 e 10 dopo l’intervento che ha subito per l’asportazione della milza)

3h32:49

30

Torino

26-3-2000

2h48:41

2

Piacenza

9-3-2003

2h51:10

6

Reggio Emilia

14-12-2003

2h41:15

4

Carpi

11-10-2009

2h26:33

8

Berlino

25-9-2011

2h23:44

2

Rotterdam

15-4-2012

2h25:27

7

Londra

5-8-2012

2h27:04

3

Torino

18-11-2012

2h25:58

2

Mosca

10-8-2013

2h28:22

5

New York

3-11-2013

2h25:27

2

Zurigo

16-8-2014

2h29:24

7

New York

2-11-2014

2h39:50

1

Würzburg

12-6-2016

2h29:44

13

Rio de Janeiro

14-8-2016

 

25 Novembre - Successi africani alla 16^ edizione della mezza maratona di Palmanova, in provincia di Udine, che ha visto 1864 atleti tagliare il traguardo (460 donne).

In campo maschile vittoria per il keniano Ken Mutai in 1h08:26 davanti al burundese Celestin Nihorimbere (Atl. Brugnera Friulintagli), secondo in 1h08:44, e a Giacomo Esposito (Silca Ultralite Vittorio Veneto), terzo in 1h09:03.

Al femminile s’impone la etiope Addisalem Tegegn (Atl. Brugnera Friulintagli) in 1h16:33, precedendo la barese (ma di stanza a Trieste) Teresa Montrone (Alteratletica Locorotondo), seconda in 1h16:58, e l'altra etiope Gedamnesh Yayeh (Atl. Brugnera Friulintagli), terza in 1h17:47.

Come descritto sul sito ufficiale della manifestazione: “il percorso è sempre veloce come ogni anno, privo di curve secche e completamente piatto; oltre al Comune di Palmanova, vengono toccati anche il Comune di Trivignano Udinese e il Comune di Santa Maria La Longa. Caratteristica unica è la doppia partenza: gli atleti escono da Palmanova attraverso Porta Cividale o attraverso Porta Udine, per poi incontrarsi poco prima del secondo chilometro. Il percorso prevede il doppio passaggio a Clauiano, paese appartenente al club de ‘I Borghi più belli d’Italia’”.

Da segnalare infine la presenza in gara del famoso nuotatore Massimiliano Rosolino, che affiancato da Anna Incerti, ha chiuso in 1h40:38 per la 731^ posizione. 

 

Mercoledì, 28 Novembre 2018 18:38

Presentata la Maratona di Roma 2019

28 Novembre - E’ stata presentata questa mattina in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, la XXV Maratona Internazionale di Roma che si svolgerà il 7 aprile 2019, con partenza alle ore 8.30, da via dei Fori Imperiali.

La manifestazione, evento IAAF Silver Label Road Race, inserita nel calendario Fidal con classificazione Gold, è organizzata dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera su invito e con il Patrocinio di Roma Capitale.

Erano presenti stamani: il Sindaco di Roma Virginia Raggi; il Presidente FIDAL Alfio Giomi; l’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini, Daniele Frongia; il coordinatore della maratona Fabio Martelli.

Di rilievo, per noi podisti, la presenza di Giorgio Calcaterra, che ha ricevuto dalle mani del Sindaco e del presidente Giomi il primo pettorale di gara; inoltre è stata annunciata la partecipazione di Daniele Meucci (Esercito), ex campione europeo della distanza.

Alla classica maratona è abbinata la Stracittadina non competitiva di 5 chilometri, aperta a tutti.

Già 2000 le richieste pervenute dal giorno di apertura delle iscrizioni, lo scorso 8 ottobre, di cui 800 provenienti da 26 nazioni estere.

Intanto, è stato definito il percorso, che a breve sarà certificato e approvato in maniera definitiva: si parte da via dei Fori Imperiali, tra Largo Corrado Ricci e via di San Pietro in Carcere, per poi estendersi per tre chilometri sul rettilineo di via Cristoforo Colombo proseguendo poi su via Ostiense e sul Lungotevere. Al 18° chilometro si passerà in via della Conciliazione fino a sfiorare la Basilica di San Pietro per poi immergersi nel quartiere Prati e tornare sul Lungotevere, eliminando il tratto dell’Acquacetosa-Moschea. Dal 34° chilometro e sino al traguardo la parte più emozionante del percorso, ovvero il centro storico della Città Eterna. Nel finale i podisti correranno con l’Arco di Costantino a fare da splendido sfondo, per poi girare intorno al Colosseo per correre l’ultimo chilometro in via dei Fori Imperiali, dove ci sarà l’arrivo giungendo da via di San Gregorio.

Percorso definito più scorrevole, con molti tratti rettilinei e pochissimi saliscendi; tempo limite fissato in 7 ore.

La Stracittadina partirà sempre da via dei Fori Imperiali, qualche minuto dopo la maratona, sviluppandosi nel cuore della Roma imperiale per arrivare nel Circo Massimo.

Le dichiarazioni:

Il Sindaco di Roma, Virginia Raggi: “Siamo orgogliosi di poter presentare l’edizione 2019 della Maratona Internazionale di Roma. Si terrà il 7 aprile e avrà un percorso del tutto innovativo, passando per la prima volta lungo la via Cristoforo Colombo per poi addentrarsi nel centro storico e concludersi là dove inizia: in via dei Fori Imperiali con il Colosseo a fare da cornice. Un percorso ricco di storia e di fascino, così come vuole essere la manifestazione: un’unione di persone accomunate dalla passione per lo sport e dall’amore per la nostra splendida Città. Vi aspettiamo numerosi per percorrere insieme le strade della Capitale e passare una mattinata di divertimento e di pratica sportiva”.

Il presidente della Fidal, Alfio Giomi:”Organizzare una maratona in sei mesi è una sfida tutt’altro che facile, che abbiamo accettato con l’incoraggiamento e il supporto del Comune di Roma e sentendo il dovere di assicurare continuità alla maratona della Capitale.La Federazione si è fatta carico del ruolo tecnico di organizzatore, consapevole che ciò avrebbe richiesto un importante sforzo organizzativo ma anche nella convinzione che la Città Eterna meritasse di continuare nella sua tradizione d’eccellenza sportiva. Stiamo lavorando con il massimo impegno affinché la prossima edizione della Maratona Internazionale di Roma si concretizzi al meglio”.

L’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Cittadini, Daniele Frongia: “La prossima edizione della Maratona Internazionale di Roma sarà organizzata, come previsto dal bando elaborato da Roma Capitale, da FIDAL, la Federazione Italiana di Atletica leggera. Avrà un percorso agevole, pianeggiante, accessibile a tanti, con l’obiettivo di divertirsi e praticare del sano sport, veicolo di buona salute e aggregazione sociale. Siamo molto soddisfatti di aver riportato all’interno della nostra Amministrazione un evento internazionale di altissimo livello, con delle potenzialità ancora tutte da esprimere, prevediamo di trasformarlo nel giro di poche edizioni nella maratona più importante d’Italia, così come la Capitale merita”.

Il Coordinatore Generale della Maratona Internazionale di Roma, Fabio Martelli: “Da veri sportivi abbiamo accettato questa sfida e in poco più di un mese abbiamo messo in moto una complessa macchina organizzativa. Stiamo mettendo in campo tutte le nostre energie per far sì che il prossimo 7 aprile si svolga una maratona di grande livello tecnico e partecipativo".

Le iniziative speciali:

La Maratona Internazionale di Roma ha avviato un Charity Program, legato alla Stracittadina, per raccogliere fondi in favore delle Onlus che aderiranno all’iniziativa: il programma prevede il coinvolgimento delle associazioni che avranno diritto all’acquisto di pettorali per la non competitiva a prezzo agevolato, per poi distribuirli a una quota maggiore sostenendo così i propri progetti benefici.

Sempre all’interno della Stracittadina è prevista la RunCorporate, una corsa nella corsa pensata per le imprese e le iniziative di team building e rafforzamento aziendale: partecipando, si contribuirà fattivamente anche alla raccolta fondi attraverso le Onlus inserite nel Charity Program. Ogni azienda potrà scegliere personalmente e liberamente un’associazione tra quelle rientranti nel Charity Program, a cui devolvere la somma derivante dai pettorali acquistati.

I partecipanti alla Maratona, per una iniziativa già partita dai primi di novembre, avranno la possibilità di allenarsi gratuitamente nei centri sportivi comunali che aderiscono. Inoltre, fino alla settimana precedente la gara, ci si potrà allenare sotto le cure del FIDAL Lazio Run Club, con istruttori federali che saranno a disposizione tutti i martedì allo Stadio Paolo Rosi, tutti i mercoledì al Centro di Preparazione Paralimpica delle Tre Fontane e tutti i giovedì a Villa Borghese per degli allenamenti di gruppo in preparazione proprio della maratona.  

Due partnership sono state strette con altri due grandi eventi sportivi romani: dal mese di dicembre, insieme alla Maratona Internazionale di Roma, si potrà acquistare a un prezzo agevolato la combinata con la Rome Half Marathon Via Pacis (in programma il 22 settembre 2019) o con la Granfondo Campagnolo Roma (in programma il 13 ottobre 2019).

Infine ai “Senatori”, i pochissimi  maratoneti che hanno portato a termine tutte le ventiquattro precedenti edizioni, è stata concessa l’iscrizione gratuita per l’edizione del 7 aprile 2019, per festeggiare le  “nozze d’argento” con la maratona di Roma.

E’ stata diramata dalla  Fidal la lista dei convocati azzurri per la 25^ edizione dei  Campionati Europei di corsa campestre, in programma domenica 9 dicembre a Tilburg (Olanda).  

Sono 35 atleti: 20 uomini e 15 donne. Le formazioni italiane maschili avranno il numero massimo di 6 partecipanti in ognuna delle tre categorie; le squadre femminili potranno concorrere in tutte le classifiche per team con 3 seniores, 4 under 23 e 6 under 20: dalla scorsa stagione il  regolamento prevede che portino punteggio tre atleti.

Confermata la staffetta mista, introdotta un anno fa, con due uomini e due donne.

Ecco i selezionati:

UOMINI

Seniores

Nekagenet

CRIPPA 

Trieste Atletica

Yemaneberhan

CRIPPA 

G.S. Fiamme Oro Padova

Ahmed

EL MAZOURY 

Atl. Casone Noceto

Daniele

MEUCCI 

C.S. Esercito

Marouan

RAZINE 

C.S. Esercito

Andrea

SANGUINETTI 

G.S. Fiamme Oro Padova


Under 23

Ahmed

ABDELWAHED 

G.A. Fiamme Gialle / CUS Camerino ASD

Simone

COLOMBINI 

C.S. Aeronautica Militare / La Fratellanza 1874

Jacopo

DE MARCHI 

Trieste Atletica

Alessandro

GIACOBAZZI 

C.S. Aeronautica Militare / La Fratellanza 1874

Riccardo

MUGNOSSO 

Atl. Vis Nova Giussano

Ahmed

OUHDA 

Atl. Casone Noceto


Under 20

Luca

ALFIERI

P.B.M. Bovisio Masciago

Nesim

AMSELLEK

Atl. Chiari 1964 Lib.

Pietro

ARESE

S.A.F. Atletica Piemonte A.S.D.

Alain

CAVAGNA

Atl. Valle Brembana

Pasquale

SELVAROLO

Barile Flower F.R. Terlizzi A.S.D.

Enrico

VECCHI

Atl. Rodengo Saiano Mico

 

DONNE

Seniores

Giovanna

EPIS 

C.S. Carabinieri sez. Atletica

Valeria

ROFFINO 

G.S. Fiamme Azzurre

Christine

SANTI 

C.S. Esercito


Under 23

Mara

GHIDINI 

Atl. Brescia 1950 ISPA Group

Rebecca

LONEDO 

Atl. Vicentina

Francesca

TOMMASI 

C.S. Esercito / Atl. Insieme New Foods VR

Federica

ZANNE 

Atl. Brescia 1950 ISPA Group


Under 20

Nadia

BATTOCLETTI

G.S. Fiamme Azzurre / Atl. Valli di Non e Sole

Ludovica

CAVALLI

S.S. Trionfo Ligure

Martina

CORNIA

A.S. La Fratellanza 1874

Francesca

MARANGI AGOSTINO

C.U.S. Torino

Angela

MATTEVI

Atletica Valle di Cembra

Elisa

PALMERO

ASDP Atletica Pinerolo

 

STAFFETTA MISTA

Mohad

ABDIKADAR S.A.

C.S. Aeronautica Militare

Giulia

APRILE

C.S. Esercito

Eleonora

VANDI

Atl. Avis Macerata

Ala

ZOGHLAMI

G.S. Fiamme Oro Padova / CUS Palermo

Martedì, 27 Novembre 2018 22:49

Canosa di Puglia (BT) - 5° Trofeo Boemondo

25 Novembre - Pioggia copiosa sulla strada avvicinandoci, pioggia copiosa sull’intera provincia, un solo punto asciutto, Canosa di Puglia, che spicca data la sua maggiore altitudine, sotto il buco azzurro in un cielo tutt’intorno grigio.  

Sabino Sardella, il presidente della Podistica Canusium 2004 (gli odierni organizzatori), deve avere qualche amico molto in alto, ma proprio in alto: ha cominciato a piovere soltanto quando la cerimonia di premiazione era ormai all’epilogo…

Hanno ringraziato il Cielo anche tutti i convenuti per la 5^ edizione del Trofeo Boemondo – Memorial Paolo Minerva, valevole come 10^ prova del Circuito provinciale “Terra di Bari”, che hanno visto bagnarsi soltanto le vetture andando via.

Organizzazione positiva senz’altro, con soddisfazione di quasi tutti partecipanti, cresciuti a 662 iscritti contro i 627 di un anno prima, nonostante la maratona di Firenze abbia sottratto un bel numero di atleti che avrebbero corso da queste parti.

Manifestazione caratterizzata dall’atipica distanza di 15 chilometri, una distanza che può essere allenante per le prossime mezze e per le ultime maratone stagionali, anche considerando la difficoltà di un percorso tecnico, con gli ultimi chilometri in continua salita.

Ritrovo fissato in Piazza Vittorio Veneto, in pieno centro, con consegna rapida e ordinata di pettorali e chip presso l’ingresso di Palazzo Sinesi, dove ha sede il locale Museo archeologico; a pochi passi, presso la sede locale della società organizzatrice, la consegna dei pacchi gara, contenente unicamente prodotti alimentari.

Doppia opzione di iscrizione: 8 euro full optional o “completa” per dirla in italiano, 6 euro senza il suddetto premio di partecipazione e senza il diritto di partecipare al ricco ristoro finale: bastava darne comunicazione preventiva.

Tre bagni chimici si aggiungono a quelli della struttura fissa della vicina Villa Comunale, per risolvere gli ultimi problemi degli atleti ed evitare scene poco civili in un centro città.

A presentare la manifestazione Umberto De Giosa, podista e giornalista canosino, dimostratosi all’altezza del compito, pur chiaramente non avendo la conoscenza degli atleti propria di chi lo fa abitualmente.

Clima apparentemente favorevole, perché – sebbene non piova e non pioverà – la temperatura sarà condizionata dal tasso di umidità, e lo spirare improvviso di fortissime folate di vento danneggerà gli atleti e il lavorio degli “imbuti” creato dai giudici, costretti ad alzare più volte le transenne.

A guidare i podisti nella ricerca dell’andatura più giusta e più regolare, i rappresentanti del gruppo pace-maker di Laura Tassielli, che ha creato questa nuova formazione di metronomi della corsa: i loro palloncini condurranno le orde podistiche a raggiungere il crono desiderato.

L’organizzazione ha previsto anche di onorare la Giornata contro la violenza sulle donne: un’addetta segna con il pennarello rosso il volto di ogni persona presente: non servirà forse a niente, ma almeno resta il segnale, in attesa di pene più severe per chi si macchia di questi (ed altri) delitti.

Orario di partenza intelligentemente fissato alle 9.00: si comincia prima, si finisce in anticipo, poi la distanza è più lunga e si vuol dare sempre meno fastidio ai cittadini.

Frattanto gli atleti già abbigliati per la disfida, provvedono agli ultimi esercizi di riscaldamento muscolare, pur non rinunciando al selfie e alla foto di rito, andandosi poi a schierare dietro la linea del via, ben delimitata dallo sbarramento di transenne.

Fra tutti gli atleti ne spicca uno, anzi bisogna cercarlo, perché magrissimo e sempre modesto com’è, sparisce nel gruppo di testa: stiamo parlando dell’ospite d’onore, il super-super-ultramaratoneta Giorgio Calcaterra: il suo mito è universale, tutti lo conoscono, lo ammirano, lo amano, segno di un condotta sportiva e morale unica. 

Tutto è pronto per la partenza, si definiscono gli ultimi particolari, i Vigili urbani comandati dal maresciallo runner Peppino Germinario danno il via libera e il Giudice De Lillo spara il colpo di pistola che aziona i podisti.

Primi chilometri cittadini, il primo passaggio, il secondo: un piccolo errore di percorso dei primi tre condizionati dall’auto dei Vigili fermatasi per risistemare una transenna spostata, subito rimessi sulla strada giusta e per fortuna senza alcuna conseguenza di classifica. Al terzo passaggio invece, a sbagliare il percorso sono gli ultimi tre, quasi involontari protagonisti di uno sbaglio che li porta nel mezzo nella corsa, per poi scivolare nuovamente in fondo.  A questo punto la gara si sviluppa in periferia, il tracciato è inaccessibile alle auto, i ristori con acqua sono posti ogni 5 chilometri, peccato per il vento che rallenta e infastidisce, peccato per un po’ di fango nelle strade extraurbane, che le rende a tratti scivolose e che sporca; tracciato interessante, mai banale, con continui cambi di pendenza, fino agli ultimi tre chilometri, quando per rientrare in città e raggiungere il centro bisogna salire e salire, prima di lanciarsi nel lungo sprint che conduce al traguardo.

Tracciato da “nastrare” meglio nei punti dove è possibile tagliare non effettuando il giro della piazza; area di arrivo da controllare e transennare con maggior cura, evitando il passeggio di borghesi e di podisti già arrivati, che crea problemi agli atleti ancora in gara, ai giudici e ai fotografi.

Gara che vive sostanzialmente nella lotta a tre tra Calcaterra, Mastrodonato e Guastamacchia; si ritira troppo presto Michele Uva, riappare finalmente Gadaleta; scendendo, ogni gradino della classifica racconta di sprint, di lotta, di duelli, di sacrifici, di allenamenti, di voglia di non fermarsi e di proseguire…

Al femminile, dopo la sfuriata iniziale di Filannino, Labianca riprende il suo ruolo in testa come da pronostico, ma attendiamo l’evolversi delle situazioni.

Si attendono gli arrivi, il vento soffia forte, sembra di volare, intanto trovo e abbraccio il mio amico Sabino Diaferio, auguro a lui ogni bene con la sottile speranza di ritrovarci un giorno, quasi per miracolo, di nuovo a correre…

La sirena dell’auto dei Vigili, un uomo solo al comando, i chilometri nella sue gambe sono spaventosamente tanti… Giorgio Calcaterra, della Calcaterra Sport Roma, si impone in 51:36, l’albo d’oro di questa manifestazione si fregia della presenza dell'ottavo re di Roma, un mix perfetto di umiltà, bravura, costanza, resistenza, simpatia, disponibilità.
Secondo posto per Rodolfo Guastamacchia (Atleticamente Modugno), da sempre ai vertici, bravo maestro e maestro di sport, che sta forgiando tanti piccoli campioncini, in un anno fondamentale nella sua vita, con 51:54.
Terzo posto per Nicola Mastrodonato (Pedone Riccardi Bisceglie), valente atleta sempre alla ricerca di migliorarsi, speriamo che il periodo nero sia passato e che il domani gli porti ogni bene, oggi intanto chiude in 52:08.

Al quarto posto riecco Sabino Gadaleta (Pedone Riccardi Bisceglie), persona splendida, ancor oggi valido atleta e mani d’oro al servizio di chi può dare grandi soddisfazioni alla nostra disciplina (vero Veronica?), in 54:03. Quinto ancora un atleta della Pedone Riccardi Bisceglie, l’attivissimo Francesco Uva in 55:07, seguito dal coriaceo Pantaleo Papagno (Assi Trani), sesto in 55:18, con il primo atleta della società organizzatrice, il terribile Antonio Di Nunno, settimo in 55:23. Non molla mai, il buon Ciro Pappalardo (Maratoneti Andriesi), ottavo in 55:27, seguito dal sempre più bravo Michele Tedone (Amici Strada del Tesoro Bari), nono in 55:47, e dal carissimo Antonio Francolino (GS Athlos Matera), espressione della bella Lucania, decimo in 55:49.

Al femminile, cominciato finalmente a superare, anche mentalmente, il recente infortunio, la brava e solare Francesca Labianca (Alteratletica Locorotondo), una vita di successi, è prima in 1:02:26; secondo posto per la brillante Raffaella Filannino (Atletica Disfida di Barletta), che conclude in 1:04:22, seguita dalla cocciuta Milena Casaluce (Nuova Atletica Bitonto), terza in 1:04:48, capace di dare il meglio anche in un giorno apparentemente negativo.

Continua a crescere Maddalena Carella (La Fenice Casamassima):l’impegno paga ed è quarta in 1:06:53; quinto posto per la sempre combattiva Filomena D’Adamo (Bitonto Runners), che non vedevo da un po’, in 1:09:05, con la stakanovista Tiziana Lamacchia (La Pietra Modugno), sesta in 1:09:13. Bella prestazione per la determinata Teresa Landriscina (Trani Marathon), che conclude in 1:09:34, precedendo l’esuberante Vittoria Elicio (Atletica Amatori Corato), ottava in 1:09:51, e l’emergente Annarita Cazzolla (Bitonto Runners), nona in 1:10:34. Bravissima, chiude la top ten, Stefania Antonacci (Bio Ambra New Age Capurso) in 1:10:38.

622 gli arrivati: tra le donne chiude Grazia Petruzzelli (Andria Runs) in 1:47:32, mentre è Vincenzo Mirizzi (Amatori Putignano), classe 1933, a concludere la manifestazione in 2:09:13.

Ristoro finale, ecco i ragazzi dell’Istituto Alberghiero “Einaudi” a deliziare i podisti con le loro specialità: ceci e farro, un tortino dolce con marmellata, banana, succo di frutta, acqua, il tutto in quantità industriali e con la possibilità di ripetere il giro più volte, che permette di sentirsi di nuovo in forze dopo la gara.

Pronte immediatamente le classifiche, ottimo il lavoro degli addetti Fidal al rilevamento elettronico e dei Giudici: si comincia con il premiare i due vincitori assoluti, Giorgio Calcaterra e Francesca Labianca, nella centralissima Cassarmonica: per entrambi un ricco cesto con prodotti tipici locali, per Giorgio l’aggiunta di una riproduzione di una splendida anfora d’epoca, come vincitore assoluto, e di una targa consegnata da Patrizia Minerva – presidente Unesco Canosa.

A seguire la premiazione dei primi cinque delle varie categorie maschili fino alla SM60, dei primi tre per le restanti; le prime tre per ciascuna categoria femminile: cesto al primo, tris di vini al secondo e terzo, duo al quarto e quinto.

A consegnare i premi, a turno, Sergio Fontana - presidente di Confindustria BAT; Riccardo Piccolo -  fiduciario CONI Canosa; Francesco De Mattia - Presidente provinciale Fidal Bari; e chi vi scrive, in quanto Consigliere Regionale Fidal Puglia. Assenti i  politici.  

E’ il momento delle società: vince con distacco la corazzata Barletta Sportiva con 69 arrivati complessivi; secondo posto per la Amici Strada del Tesoro Bari con 38, a seguire Atleticamente Modugno (28), Maratoneti Andriesi (25) e Atletica Amatori Corato (24).

Comincia a piovere, e tra i saluti dello speaker Umberto, l’appuntamento è fra un anno.

Positivo bilancio finale, la Canusium 2004, che finalmente può contare non solo a correre di giovani forze fresche come Silvia Bucci e Stefano Germinario, supera ottimamente la prova, dimostrandosi più forte anche di alcuni banalissimi inconvenienti.

E, se il presidente Sardella è riuscito a far bloccare la pioggia per l’intera durata della manifestazione, attendiamoci altri miracoli nelle edizioni a venire….

 

Floriana Piarulli è una podista per passione come tante.

Lavora, ha una famiglia, una casa da accudire e, appunto, una grande passione: la corsa.  

Non sono scoccate le 5 del mattino che Floriana è già per strada, sulle strade di Bari, a correre i suoi chilometri quotidiani sempre con un sorriso e una disponibilità unici.

Ogni domenica, dopo ogni gara, tira fuori dal suo cilindro di bontà gustosissime torte che ha preparato il giorno prima, per il solo piacere di stare insieme agli altri, per rendere felici gli amici “vecchi e nuovi”.

Floriana vive la sua corsa così, non le interessano tanto tempi e prestazioni, corre per star bene e per il piacere di socializzare, di stare bene con la gente.

Oramai avvezza alle 10 chilometri e alle mezze maratone, decide quest’anno di fare il grande salto: si iscrive alla Maratona di Firenze, in programma il 25 novembre. Quale occasione migliore inoltre per festeggiare il suo compleanno, per lei che è nata il 21, vale a dire quattro giorni prima?

Comincia la sua preparazione, niente di particolare, intendiamoci, ma come e quando può allunga il suo allenamento: un sabato mattina la incontriamo persino alle 4.30 quando si allena nei pressi della Pineta San Francesco, scortata da suo marito Roberto, che la segue in auto.

Tutto procede bene, Floriana annuncia trionfalmente sui social la sua presenza a Firenze, quest’anno poi presa ancor più d’assalto dai pugliesi (si sfiorano la 500 presenze) …

Ma “il diavolo ci mette la coda” (come usava dire mia madre): il giovedì 22, il datore di lavoro di Floriana, un commerciante poco sportivo ma che sicuramente conosce meglio gli affari, revoca il permesso a Floriana, anche e soprattutto in vista del black friday, divenuto poi black week-end …

Floriana mortificata lancia i suoi messaggi sui social, la sua immagine del profilo Facebook – come il suo umore - si annerisce, Floriana si sente un uccello in gabbia, una farfalla alla quale hanno tagliato le ali. Ma non può lasciare il lavoro, le bollette, la spesa bisogna pur pagarle, come scriverà lei stessa, al mondo d’oggi un lavoro lo devi tenere stretto.

Niente da fare, gli altri maratoneti partono, la invitano magari ad iscriversi alla maratona di Lecce la settimana dopo, le promettono di portarle la medaglia di Firenze, ma chiaramente non è, non può essere la stessa cosa.

E allora la grande decisione: domenica mattina, all’alba, anzi di notte, Floriana si prepara per correre la sua maratona, aveva deciso il 25 e il 25 sia: non ci sono altri maratoneti, non c’è il deposito borse, non c’è il giudice, non c’è l’arco di partenza, nessuno le dà il via, ma lei parte e corre, corre e corre, corre sola nell’umidità di Bari e delle sue lacrime, chilometro dopo chilometro, saluta tutti ma oggi non si ferma, non può fermarsi, corre e corre ancora, il suo gps segnerà alla fine 42,21 chilometri chiusi in 4 ore, quarantotto minuti e 50 secondi.

Floriana è una maratoneta, non avrà diploma, il suo crono non apparirà sul sito della Federazione, ma è una maratoneta. Non avrà la medaglia, ma è una maratoneta.

Anzi la medaglia l’avrà: è quella dell’autostima, della determinazione, del coraggio… E la medaglia gliela consegneranno idealmente tutti i podisti baresi, pugliesi, italiani, mondiali che conosceranno la sua storia.

Nel giorno della lotta alla violenza contro le donne, Floriana ha mostrato quanto forte sa essere una donna.

Grande Floriana, tu sei LA maratoneta!      

18 Novembre - Incredibili risultati risaltano dalla mezza maratona di Ageo, in Giappone: intendiamoci, nessun record mondiale, ma strabilianti prestazioni di massa. Infatti, se si considera la classifica, dieci atleti hanno chiuso sotto 1h02:28, diciotto sotto 1h03; venticinque sotto 1h03:27; cinquantacinque sotto 1h04; centotrentadue sotto 1h05; centonovantasette sotto 1h06; duecentosessanta sotto 1h07; duecento novanta sotto 1h08; trecentotrenta sotto 1h09 e, concludiamo, trececentosessantuno sotto 1h10!

Cifre davvero non paragonabili con alcun'altra mezza del mondo!

Forse influisce il fatto che questa mezza è l’ultima tappa di selezione per l’Hakone Ekiden, la gara più importante per i giappponesi, la maratona a staffetta che si correrà il prossimo 2 e 3 gennaio; inoltre, il podismo in Giappone è considerato uno sport di primo piano: tantissimi gli atleti che si dedicano con estremo impegno, diverse le aziende che supportano i corridori anche economicamente.      

Intanto la 31^ Ageo City Half marathon è stata vinta dal keniano Vincent Laimoi in 1h01:19, record della gara, davanti al giapponese Ken Nakayama, secondo in 1h01:32, e all’etiope Workneh Derese, terzo in 1.01.50. Quarto ancora un giapponese, il maratoneta Yuta Shitara in 1h01:59, quinto lo svedese David Nilsson in 1h02:09, record nazionale.Seguono: Genki Kaneko in 1h02:16, Daichi Kamino in 1h02:19, Gaku Hoshi in 1h02:20, Reiri Nakashima in 1h02:28, Michael Githae in 1h02:28.

Da segnalare il ritorno a buoni livelli di Yuky Kawauchi, 14° in 1h02:49.

Al femminile, successo di Kaori Yoshida in 1h11:54, nuovo record della corsa, su Chun Yu Tsao (Taiwan), seconda in 1h13:56, e Kaoru Nagao, terza in 1h15:50.

Mercoledì, 21 Novembre 2018 21:54

Nuovo record femminile alla Shanghai Marathon

18 Novembre - Nonostante le condizioni climatiche fredde e piovigginose, con temperature tra i 10 e i 12 gradi, la etiope Yebrqual Melese Arage, in 2h20:37, ha stabilito il nuovo record femminile della Shanghai International Marathon (Gold Label IAAF), giunta alla 19^ edizione.  

La 28enne ha migliorato notevolmente il precedente primato di 2h21:52, appartenente alla connazionale Tigist Tufa che lo stabilì nel 2014 (ha resistito, viceversa il suo primato personale di 2h19:36 a Dubai a gennaio).

Sotto il precedente record, anche il crono della seconda arrivata, l'altra etiope, l’appena ventunenne, Azmera Abreha Gidey, seconda in 2h21:51, primato personale; pb, con metto miglioramento di quasi sei minuti, anche per la terza classificata, la 27enne keniana Betty Wilson Lempus, al traguardo in 2h23:41. Otto delle prime dieci classificate hanno ottenuto il primato personale

La gara si è decisa negli ultimi 5 chilometri quando la Melese è riuscita finalmente ad avvantaggiarsi su Gidey; precedentemente il gruppo iniziale di sette atlete, con passaggi al 10° km in 35:30 e al 20° in 1h06:30), si è ridotto a tre al 25° (passaggio in 1h23:35), con il successivo ritiro dell’altra etiope Muluhabt Tsega, che ha lasciato campo libero alle due connazionali.  

Più combattuta la gara maschile, con i primi tre racchiusi in 1" e i primi sette in 8", con successo anche qui etiope (prima doppietta etiope uomo-donna nella storia di questa maratona) di Seyefu Tura Abdiwak in 2h09:20 che allo sprint supera il connazionale Tsegaye Mekonnen, secondo con lo stesso tempo, e al keniano Dickson Kipsang Tuwei, terzo in 2h09:21. (passaggio al 5° km in 15:25, al 10 ° in 30:47, al 20° in 1h01:21, al 30° in 1h32:12).

Da ricordare che Tura (pb di 2:04:44 a Dubai a gennaio), ad aprile aveva vinto la maratona di Milano in 2h09:04.

Infine, dopo due anni e mezzo e diversi ritiri, l’ex primatista mondiale Dennis Kimetto è finalmente riuscito a concludere una maratona, classificandosi decimo in 2h14:55.

Ospite d'onore e starter d'eccezione il primatista mondiale e campione olimpico Eliud Kipchoge, che ha dato il via alla maratona con 38.000 partenti.

 

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