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Maurizio Lorenzini

Maurizio Lorenzini

appassionato di atletica, istruttore Fidal e runner

7 aprile 2024. Si è appena corsa la maratona di Milano, i risultati reali, ovvero quelli che sono pubblici a tutti, dicono di 6911 partecipanti (8.545 iscritti dichiarati) che hanno concluso la gara entro il tempo massimo ammesso di 6h30’. Decisamente un ottimo risultato in termini quantitativi, infatti migliora nettamente sia quello del 2023 (4635) che del 2022 (4935); che poi Milano meriti di più, molto di più, è un altro discorso sul quale credo siamo in molti ad essere d’accordo. Interessante il contributo dei numerosi partecipanti stranieri in versione “turistico-sportiva” (quasi 1500) che, pur avendo concluso la loro gara e vedendo registrato il proprio risultato cronometrico, secondo le vigenti normative correttamente non vengono inseriti nella classifica ufficiale.

Dal punto di vista cronometrico il risultato dei primi tre atleti maschi(2h07’12-2h07’36-2h07’52) è sostanzialmente identico a quello del 2023; leggermente peggio hanno fatto le donne, 2h26’32-2h27’12-2h30’52 contro 2h26’13-2h26’30-2h28’08 del 2023, sempre relativamente alle prime tre posizioni.

Sono quindi lontani i fasti degli anni passati, quando Titus Ekiru vinse in 2h05’05 nel 2021, o addirittura 2h02’57 del 2020 (o anche 2h19'34 della etiope Gebremaryam), tempi che proclamarono Milano come la sede “della maratona più veloce mai corsa in Italia”; purtroppo poi sappiamo come sono andate le cose, con l’atleta keniano squalificato per doping, 10 anni, mica poco. Risultati ovviamente rimossi dall'albo d'oro. Milano resta comunque saldamente al primo posto col notevole 2h03'54 del keniano Kipiego.

Fatto un minimo di cronaca, (cfr. anche https://podisti.net/index.php/in-evidenza/item/11522-a-kipkosgei-e-gebeyahu-la-wizz-air-milano-marathon-2024.html vorrei soffermarmi sul montepremi, davvero ricco, 13.000 euro ai vincitori, 6500 per il secondo posto e così via, moltiplicato per due (uomini/donne) genera un totale di 56.000 euro, a cui aggiungere quello degli italiani, come vedremo più avanti). Davvero niente male, quantomeno per gli standard delle gare italiane, e tutto sommato stupisce che le prestazioni cronometriche non siano state di livello eccezionale; ciò comporta un sensibile risparmio per gli organizzatori (soprattutto al femminile), dato che il montepremi prevedeva un “malus” del 50% per prestazioni superiori a 2h10’ e 2h27’ (maschile e femminile).

La cosa che in realtà mi aveva colpito è il montepremi destinato agli italiani, che di norma è sempre stato il 25% sul totale. Salvo eccezioni.

Nell’immagine sottostante, a sinistra vedete una prima release, chiamiamola così, come appariva dal sito della società organizzatrice, che mostra (mostrava fino a pochi giorni dalla gara) un montepremi assolutamente ridicolo per gli atleti italiani, largamente al di sotto del 25%, come previsto dalle normative vigenti, almeno sino al 31/12/2023. Infatti, almeno sino al 2 aprile, il regolamento non  era approvato da Fidal, diversamente sarebbe stato pubblicato nel calendario.

Certo che un premio di 250 euro per vincere la classifica degli italiani temo non abbia sortito un enorme entusiasmo italico a partecipare. Ma veniamo alla “seconda release”, a destra nella foto; il montepremi per gli italiani sale a 1200 euro, sempre per il primo classificato e poi a scalare.

 

Il nuovo regolamento è stato poi pubblicato sul sito Fidal, quindi approvato, a pochissimi giorni dalla gara. Come si può notare il totale è di 5.000 euro, meno del 10% sul totale, quindi sempre ampiamente al di sotto del 25%. Però va bene così, perché una nuova, nuovissima norma Fidal, talmente nuova da non essere nota in prima battuta agli addetti ai lavori, prevede di poter limitare a 5.000 euro il montepremi riservato agli atleti italiani, qualora il complessivo sia superiore a 20.000 (quello di Milano Marathon è ben oltre); in realtà, come si legge, può variare da 5.000 fino al 25% della norma, pertanto Milano Marathon poteva oscillare da 5.000 a 14.000 (sempre da aggiungere la componente riservata agli italiani), ma ha scelto il “minimo sindacale”.

Quindi siamo nella regolarità e nel rispetto delle normative, tuttavia viene da chiedersi come è possibile che nessuno si fosse accorto del clamoroso errore iniziale, e se è normale cambiare un montepremi a pochi giorni dalla gara, quando è ovvio che le scelte sono ormai state fatte: del resto stiamo parlando di correre una maratona, ben poco da improvvisare. Tutto ciò certamente non avrà invogliato gli atleti italiani a partecipare.

Ora dobbiamo rilevare che ci troviamo col primo italiano e prima italiana che portano a casa 1200 euro, comunque niente male e ben più del sesto e sesta assoluta che, arrivati oltre un quarto d'ora prima, portano a casa 500 euro. Rispetto e anche invidia per i forti master Giovanni Vanini (2h25’08, nuovo personal best) e Damiana Monfreda (2h54’42),ma qualche riflessione sulla attuale formula andrebbe fatta.

Pasticciaccio montepremi Milano Marathon a parte credo che gli organizzatori dovrebbero fare qualche ragionamento sul fatto che gli atleti italiani, intendo di fascia alta e medio-alta, non si vedono proprio a questa gara, e non è certo la prima volta (escludiamo le eccezioni nel tempo ad alto livello di Yeman Crippa o Iliass Aouani). Certo, si devono fare delle scelte, ma non è bello così; oltretutto credo che ogni organizzatore di gare dovrebbe dare un contributo allo sviluppo dell’atletica italiana, favorendo la partecipazione degli atleti italiani, e la Federazione dovrebbe imporre o almeno suggerire qualcosa in questa direzione (non necessariamente attraverso il montepremi). Ma la mia è forse una visione un po’ troppo romantica, magari persino fuori luogo di questi tempi.

Sempre sul versante della “propensione” verso gli atleti italiani (dal punto di vista di chi organizza le gare e gestisce gli atleti di maggior valore) è molto interessante e meritevole di menzione quanto è accaduto alla Stramilano dove, evidentemente, qualcosa è stato ben fatto in questa direzione. Basta guardare la classifica per notare gli ottimi riscontri cronometrici, con 56 atleti sotto 1h10’, con 21 italiani ma anche 12 francesi, 6 svizzeri, etc.; alla fine il discorso non è solo quello di “favorire” gli italiani, ma di una partecipazione anche qualitativa che coinvolga una vasta platea di atleti, non solo africani.

Chiunque si intenda di atletica sa che è importante avere gare combattute a diversi livelli: se tra il primo o i primi ci sono troppi buchi rispetto a chi arriva dopo, le gare perdono di interesse. Ne risente lo spettacolo per chi guarda e non è stimolante per gli atleti stessi, cosa che invece accade se si ritrovano in un certo numero, con simili capacità, c’è maggior competizione ma anche collaborazione per correre più velocemente.

Credo che gli organizzatori dovrebbero fare qualche riflessione per avere gare più belle, a tutti i livelli, cominciando proprio dagli atleti italiani che, come dimostrato alla Stramilano, se ci sono le condizioni non corrono poi così piano.

30 marzo 2024. Una volta si annullavano le gare causa Covid, un problema fortunatamente oggi sotto controllo, ma capita comunque di riscontrare annullamenti che ovviamente nulla hanno a che fare con la terribile malattia che ha colpito il nostro paese.

Era in programma ad Arese per il prossimo 14 aprile “la Velocissima”, corsa formalmente non competitiva, manifestazione che risulta annullata, secondo quanto pubblicato dagli organizzatori, il gruppo ASD Arese GTV.

La gara si era svolta regolarmente il 16 aprile 2023 (prima edizione), e pare aver raccolto la soddisfazione dei partecipanti, 179 classificati, rigorosamente in ordine alfabetico per la natura non competitiva della corsa (NDR, il più veloce era risultato Andrea Secchiero, triatleta di livello internazionale).

Adesso, a poco più di due settimane, viene annullata, perché? Mancanza di un numero adeguato di iscritti che consigliasse di annullarla? (si, talvolta è capitato anche questo); in realtà erano un centinaio, quindi personalmente direi in linea con le proiezioni finali. Se c’era (?) una delibera che autorizzava la manifestazione con tutte le sue implicazioni (occupazione suolo pubblico, etc) cosa può essere accaduto? E, comunque, cambi idea a due settimane dall’evento?

Abbiamo contattato gli organizzatori senza ricevere ulteriori informazioni in merito, anche se dal comunicato traspare un problema di natura politica.

Senza ulteriori elementi possiamo solo fare ipotesi, di sicuro se, ripeto se, è stata di fatto impedita la realizzazione della corsa la cittadina di Arese, gli enti preposti e tutti gli attori coinvolti ne escono piuttosto male dalla vicenda.

E pensare che le attività di atletica leggera in questa zona, siamo a nord ovest di Milano, sono praticamente nulle, eccezion fatta per quelle, davvero meritorie, del gruppo sportivo Azzurra Garbagnate che, sia pure su un pista di atletica che grida vendetta per lo stato in cui versa, porta avanti un lavoro incredibile, in particolare nel settore giovanile. Giova ricordare che proprio Arese (cittadina di 20.000 abitanti) dispone di una pista di atletica che risulta chiusa e pertanto non utilizzabile in alcun modo. A proposito, perché?

Ora, non ho elementi per entrare maggiormente nel merito ma, da addetto ai lavori e anche abitante della zona, sono molto dispiaciuto (e anche qualcosa di più) che a un gruppo sportivo che si prodiga per “fare” (giova ricordare anche una Arese Night Run, settembre 2023), non venga consentito di svolgere attività che dovrebbero essere di enorme utilità per tutta la popolazione.

Poi magari ci sono ragioni ben precise che hanno portato all’annullamento, ragioni che saremmo ben lieti di rendere note, e per questo ci rivolgiamo alle istituzioni per saperne di più, alle quali daremmo volentieri spazio su questo sito; al tempo stesso spazio anche a ASD Arese GTV qualora decidesse di fornire maggiori dettagli. In ogni caso suggeriamo a questi ultimi di far sapere come intendono procedere per le iscrizioni già pagate, cosa di cui non è data notizia nel comunicato.

N.D.R. Ci è appena stato comunicato da ASD Arese GTV che il rimborso verrà effettuato integralmente, inclusa la commissione praticata da Evodata, la società che ha gestito le iscrizioni. Complimenti! 

Il comunicato stampa degli organizzatori, ASD Arese GTV

Per Arese GTV lo Sport non è solo una forma di intrattenimento!

Per Noi è uno strumento che trasmette dei VALORI e promuove le relazioni tra le persone senza distinzione alcuna.

Lo Sport per Noi è un’occasione di crescita personale e di reciproca scoperta.

Fatta questa doverosa premessa, vi comunichiamo che: 

dato il clima politico di immotivato conflitto che si è generato intorno alla realizzazione di una manifestazione sportiva, nata con l’intenzione di favorire l’unione, la socialità e la condivisione sul nostro territorio, è con immenso dispiacere che, per motivi che non dipendono certamente dall’organizzazione, siamo stati costretti a rimandare a data da definirsi LA VELOCISSIMA, evento tanto atteso da molti Runners e non.

E’ stata una scelta durissima per noi dell’organizzazione, presa, nostro malgrado, a tutela degli iscritti all’evento, dei nostri sponsor, che ci hanno confermato la loro fiducia in questo periodo, dei collaboratori esterni e della stessa Arese GTV, con il suo Direttivo e i suoi 70 e più Soci camminatori e corridori.

Detto questo, ci teniamo a far sapere a tutti che questo non è un addio, ma un arrivederci, perché noi “corriamo” …e nessuno potrà impedirci di correre!

 

SERVIZIO FOTOGRAFICO

18 febbraio- 19esima edizione della mezza del Castello, si corre sul solito percorso davvero veloce (come spesso è accaduto sono tanti i personali tra i master), giornata perfetta, anche dal punto di vista climatico. Prima della partenza c'è stato un momento davvero toccante, il ricordo di un momento che poteva essere tragico ed invece tutto si è risolto bene. Ecco come lo aveva ben raccontato al tempo Rosanna Massari, speaker della gara, di oggi e di tante edizioni di questa manifestazione.

https://www.rosannamassari.com/event/vince-chi-si-ferma/

Vittoria con primato personale in 1h08’37 per l’atleta dell’OSA Saronno, Mirko Partenope; secondo posto per Michele Belluschi alla sua terza partecipazione a questa gara (vittoria nel 2020 e secondo posto nel 2022); suo il tempo di 1h09’45. Interessante esordio del giovane Riccardo Amadori (Pro Sesto Atl. Cernusco), terzo posto in 1h10’27.

In campo femminile, come da pronostico, vince Sara Galimberti (DK Runners, foto con pettorale numero 1), col tempo di 1h17’10. Seguono nell’ordine Alessia Brambilla (Cus Pro Patria-1h22’06) e Margherita Vignolo (Atletica Alba-1h22’44).

Giusto evidenziare, tra le altre, due prestazioni di rilievo: Cristina Gogna (F45, Atl. Verbano), che chiude in 1h22’59, a 16 secondi dal proprio personale; invece Ivana Di Martino (Canottieri Milano, F50) completa la gara in 1h25’49. Naturalmente hanno entrambe vinto la propria categoria.

Riguardo agli uomini, tra i meno giovani si segnala il primo posto in 1h21’50 nella categoria M60 di Ernesto Bonfanti (Avis Oggiono); vittoria di categoria M45 in 1h13’45 per Fabio Stefano Palmieri (Tapascione Running Team).

I numeri dicono che questa maratonina sta rapidamente tornando ai numeri che merita: 761 classificati (810 gli iscritti), in aumento per il terzo anno consecutivo, 503 nel 2022 e 638 nel 2023.

Solito ottimo lavoro dell’Atletica Vittuone che, è bene ricordare, oltre a questa manifestazione svolge una meritoria attività nel settore giovanile, una cosa purtroppo non comune tra le associazioni sportive dilettantistiche di atletica leggera.

Arrivederci al 2025 per festeggiare il ventennale: gli organizzatori dicono sin d’ora che sarà una “special edition”.

(ndr) sveliamo subito il mistero della super prestazione richiamata nel titolo. Ci ha contattati l'interessato, Fabrizio Zambon, riferisce di non aver proprio corso; purtroppo, nell'attesa dei suoi compagni di gruppo sportivo, è passato molto vicino al tappeto all'arrivo attivando la registrazione del tempo, in corrispondenza del crono finale di 39'53. Prendiamo volentieri atto e ringraziamo per il pronto chiarimento. Peccato per un podio falsato, e le relative premiazioni della categoria M70. Chiaro che di questo Zambon è incolpevole. La classifica adesso è corretta, in seguito all'estromissione dell'atleta. 

ANTEPRIMA SERVIZIO FOTOGRAFICO - Tengono i numeri alla Castano Race e anche i livelli tecnici in campo amatoriale sono molto buoni, a testimonianza che il Davide Daccò è sempre bravo a proporre “prodotti” validi e interessanti, la Castano Race è solo uno dei tanti esempi.

4 febbraio 2024. Freddo ma non freddissimo oggi a Castano Primo, col sole che ha aiutato sin da subito ad alzare la temperatura; Castano Race giunta alla 4^ edizione che consolida i risultati degli anni precedenti (oggi 543 classificati contro i 554 del 2023). Gara che, è bene ricordarlo, è di tipologia nazionale, pertanto con distanza certificata e valida agli effetti del ranking personale.

Gara maschile vinta da Mustafa Belghiti (Sicilia Running), che correva con una proiezione finale di poco più di 30 minuti, ma ha pagato la salita verso il km 6; tempo finale di 31’25. Non lontano il giovane Giovanni Artusi (classe 2003 Atl. Lecco), secondo posto e primato personale in 31’33. Chiude il podio Nathan Baronchelli (Azzurra Garbagnate), l’atleta di coach Rosario Lo Presti con 31’36 non finisce lontano dal suo personale di 31’17.

Vittoria tra le donne in 35’50 per Elisa Pastorelli (Cus Insubria), che migliora il suo personale ottenuto proprio qui a Castano nel 2022. Seconda Laura Nardo (Atl Lecco), anche lei al personale col tempo di 36’22. Terzo posto in 36’55 per l’ever green Claudia Gelsomino, difficile trovare aggettivi per questa grande 54enne.

IL VITTORIOSO ARRIVO DI BELGHITI E PASTORELLI, PECCATO PER IL BRUTTO VIZIO DI CHIUDERE IL TEMPO DEL GPS , INVECE DI ALZARE LE BRACCIA

Partenza appena fuori dall’impianto di atletica e arrivo in pista, una cosa che è sempre bella da vedere, ci si sente tutti Stefano Baldini, anche se il tratto in pista è limitato a pochi metri. Ottima la logistica proprio all’interno (con spogliatoi e docce) e parcheggi a pochi metri di distanza.

Montepremi in denaro per i primi classificati e i primi di tutte le categorie Fidal.

Un percorso che trovo complessivamente veloce, poche curve e molti tratti rettilinei, vero che è leggermente mosso ma chi è bravo a correre sul ritmo non ne risente affatto, anzi. E per chi non è bravo … è una buona occasione per imparare. Semmai un tantino “fastidiosa” la salita poco prima del km 6 e il passaggio sul canale a 600 metri dall’arrivo.

Dicevo prima gara apprezzata dagli amatori, che qui realizzano tempi importanti; come quello a dir poco strabiliante di Fabrizio Zambon, classe 1951, pettorale numero 82, che a 60 anni correva i 10 k in 47 minuti e oggi a 73 ha chiuso in 39’53! Magari sarebbe perfino record italiano.

Super prestazione? Errore di percorso? Un involontario scambio di pettorale? Un errore di rilevamento? Un’ulteriore verifica con chi gestisce il cronometraggio lo escluderebbe, ma non è tecnicamente impossibile.

Un primo esame fotografico direbbe che il pettorale 82 non è arrivato, ma il chip corrispondente invece si (!?!). Il “mistero” si infittisce, cercheremo di capirne di più e il buon Fabrizio Zambon potrebbe anche aiutarci a capire.

Siamo naturalmente a disposizione per chiarimenti e ,forse, per fargli i complimenti.

1 SM70

82

ZAMBON FABRIZIO - ITA, ROAD RUNNERS CLUB MILANO

160

147

00:39:53

 

28 gennaio 2024. C’era molta attesa per questa quinta ed ultima prova del Trofeo Monga, giunta alla 41^ edizione; se la classifica femminile era praticamente scritta già alla partenza, molta più incertezza per quella maschile, che viveva sul duello Atletica Paratico e G.S. Zeloforamagno, separati da soli 86 punti.

Ha prevalso il Paratico, sia al maschile che al femminile, anche stavolta presente in forze, ma non è solo una questione quantitativa, perché la società del presidente Ezio Tengattini dispone di notevole qualità nel settore master, prova ne è le vittorie nei campionato di società.

Ecco comunque le classifiche finali di società, a cominciare da quella maschile

1-ATL. PARATICO, 3182 punti; 2- G.S. ZELOFORAMAGNO 2966; 3-CANOTTIERI MILANO 2091

ATLETICA PARATICO AL GRAN COMPLETO

Femminile

1 ATL. PARATICO 890; 2-CANOTTIERI MILANO 749; 3-ATHLETIC TEAM 632

Invece vediamo le singole gare: in quella femminile podio tutto al Paratico, racchiuso in soli 9 secondi. Questo l’ordine: Cinzia Cucchi, Nives Carrobbio, Nadia Calvi. Da rimarcare in particolare la prestazione di Nives Carrobbio, atleta classe 1967 che recentemente ha corso i 10 chilometri in 39 minuti e la mezza maratona in 1h25’.

Nella gara riservata agli allievi, over 60 e oltre, vittoria per Lorenzo Pecis, classe 2008 Atl. Pianura Bergamasca); invece tra i meno giovani è Michelangelo Morlacchi (Runners Bergamo) a spuntarla su Gianangelo Loda (Atl. Falegnameria Guerrini). Stesso volata e arrivo al fotofinish della prova precedente a Bolgare, ma stavolta è Morlacchi a prevalere.

Percorso tendenzialmente piatto, salvo una breve ma tosta “asperità”; per il resto sentieri erbosi a bordo dei campi e della confinante piscina, per nulla allentati , anche per la mancanza di pioggia recenti.

SI CORRE NELLA NEBBIA

Alla fine sono stati 183 gli atleti regolarmente classificati, numeri che si sono stabilizzati ma verso il basso negli ultimi anni, certamente a causa della concorrenza stagionale, spesso in pari data, di altri circuiti (Trofeo Brianzolo e Cross per Tutti) ma forse quella del Trofeo Monga è una formula che meriterebbe almeno qualche lifting.

Organizzazione a cura Athletic Team, ottima anche perché ormai ben rodata dopo molte edizioni corse da queste parti; logistica più che adeguata, con ampi parcheggi, spogliatoi e docce.

UNA ESIGUA RAPPRESENTANZA DEL G.S. ZELOFORAMAGNO, classificatosi al secondo posto al maschile

 

 

21 gennaio 2024. Giornata davvero fredda, almeno fino a quando il sole non ha portato i suoi benefici, in fondo meglio così, perché il fondo ha tenuto molto bene per tutte le gare.

Come in tutte le prove del Trofeo Monga , le distanze sono sempre le stesse: 4 chilometri (2 giri uguali) per le categorie femminili e per quelle maschili over 60 e oltre , invece 6 chilometri (quindi 3 giri) per le rimanenti categorie maschili.

Gara femminile vinta con relativa facilità in 14’39 da Beatrice Bianchi (la Recastello Radici), del resto è atleta con un personale di 35’57 sui 10 chilometri; secondo posto per Luisa Gelmi (15’44-G.Alpinistico Vertovese) e terzo per Irene Fraccanoni (15’48-Atl. Alta Val Seriana).

Sulla stessa distanza di 4 chilometri duello all’ultimo metro nella categoria over 60, con Michelangelo Morlacchi (Runners Bergamo) e Gianangelo Loda (Atletica Falegnameria Guerrini), accreditati dello stesso tempo, 15’32, ma con la vittoria assegnata a Loda.

Infine, sulla gara lunga, vittoria per il portacolori dell’Atletica Paratico, Marco Losio (pb di 31’15 sui 10 chilometri), suo il tempo di 20’26. Seconda posizione per Ivan Angiolini (20’51, La Recastello Radici) e terza per Carmelo Milito (20’55, CUS Bergamo).

Un bel passaggio tecnico, discesa breve ma ripida, curva a gomito in contropendenza

Nelle classifiche per società enorme passo in avanti per l’Atletica Paratico, che grazie alla presenza di 60 atleti è balzata in testa alla classifica sia maschile che femminile. Giusto aggiungere che questo gruppo, quantomeno nelle categorie master, è uno dei più forti a livello nazionale. Dopo la prova odierna, la quarta, tutto si giocherà nell’ultima gara che si correrà a Pioltello (MI); queste le situazioni attuali:

Uomini

1) ATL. PARATICO 2152 punti ; 2) G.S. ZELOFORAMAGNO 2066 punti; 3) CANOTTIERI MILANO 1611 punti

Donne

1) ATL. PARATICO 2152 punti; 2) CANOTTIERI MILANO 550 punti; 3)ATHLETIC TEAM 445 punti

Percorso bello, con tutte le caratteristiche che dovrebbero esserci in una corsa campestre: salite, discese, cambi di direzione e …tanta erba.

Ottima organizzazione a cura del Marathon Team, molto bene la logistica con tutti gli spazi che ci vogliono (e spogliatoi e docce). Il pacco gara è una cosa a cui personalmente faccio poco caso, ma è giusto rilevare la ricchezza in questa occasione: due bottigliette di integratori, una confezione di 400 grammi di biscotti, due stick di dentifricio, maglietta tecnica, succo di frutta e un originale cappello.

 

Cambia la location, una volta si correva a Cittiglio, ma non cambia la qualità della manifestazione

14 gennaio 2024. Sembrava difficile fare di meglio rispetto a Cittiglio (cross del Vallone) ma quelli dell’Atletica Verbano sanno fare le perbene ed ecco “inventato” un nuovo percorso a breve distanza dalla precedente sede. Lo definirei più nervoso e muscolare, con un maggior numero di cambi di direzione e, forse, ancora più vario e divertente.

Le regole della gara sono le stesse, ormai super collaudate e apprezzate, del trofeo Monga: 4 chilometri (2 giri) per tutte le categorie femminili, gli allievi e gli uomini over 60. Invece 6 chilometri (3 giri) per le categorie da junior a SM55.

La prova femminile ha visto la vittoria di Ilaria Bianchi (Recastello Group), seguita da Silvia Comelli (Canottieri Milano) ed Elisa Gazzoni (GTA Crema).

PARTENZA GARA FEMMINILE

La prova sui 4 chilometri è stata vinta con facilità da Elias Sangalli (Atletica Gavirate), da evidenziare che si tratta di un giovane atleta (categoria allievi, classe 2008) in forte crescita. Non male comunque il secondo classificato, Giacomo Lia (GS Marathon Max, classe 1963). Terzo posto per Nicolas Ruffoni (Atletica Pianura Bergamasca), altro giovane emergente (classe 2008).

La gara più lunga è stata appannaggio di Filippo Ba (Gr. Alpinistico Vertovese), secondo posto per Daniele Molena (Atletica Riccardi, categoria promesse) e terzo per Dario Perri (Bumbasina Run).

Il fondo ha tenuto perfettamente, potevano bastare delle buone scarpe da tral o comunque chiodi di dimensioni contenute.

Ottima la logistica, direi migliorata rispetto a Cittiglio, parcheggi facili e ristoro al coperto, e siccome non faceva per niente caldo (meno 1 grado alla partenza), questa è un ottima cosa.

Prossimo appuntamento per la quarta prova del Trofeo Monga il 21 gennaio, a Bolgare (BG). Tappa conclusiva invece a Pioltello MI), 28 gennaio.

https://www.trofeomonga.it/

 

SERVIZIO FOTOGRAFICO - 31 dicembre 2023. Vittoria con record della gara per il  keniano Sebastian Sawe, secondo Crippa. Benissimo Nadia Battocletti, che chiude con una prestigiosa vittoria il suo 2023.

Edizione numero 49 di una Boclassic che non tradisce mail le aspettative, proponendo atletica di livello e gare spettacolari.

Gara femminile che parte subito su buoni ritmi, con un passaggio dopo 1.000 metri a 3’10/km che fa subito selezione; si crea un gruppetto con Giovanna Selva (C.S. Carabinieri), Nadia Battocletti (G.S. Fiamme Azzurre), e le due keniane Margaret Chelimo Kipkemboi e Nelly Chepchirchir. A breve distanza segue un gruppetto  guidato da Rebecca Lonedo (G.S. FFOO), Ludovica Cavalli (C.S. Aeronautica Militare) e Sara Nestola (Calcestruzzi Corradini), curiosità, queste tre atlete sono allenate da Stefano Baldini.


Dopo 3 chilometri (distanza totale prevista di 5) allungano decisamente Chepchirchir e Battocletti, mentre si dilatano i distacchi delle inseguitrici. Entusiasmante volata finale della Battocletti, che a 300 metri dall’arrivo cambia letteralmente passo e non lascia scampo alla keniana; vittoria in 15’30, seconda Chepchirchir (15’33), terza la connazionale Kipkemboi (15’49). Quarta e quinta in 16’11 e 16’15 rispettivamente Selva e Cavalli.


La gara maschile si è disputata sulla distanza di 10 chilometri (8 giri da 1250 metri). Si parte veloci col sudafricano Maxime Chaumerton che non tradisce la sua fama di front runner, mettendosi subito alla testa della gara, impresa tuttavia non facile perché correre alla media di 2’47/km su questo percorso è piuttosto impegnativo. Infatti tra il terzo e il quarto chilometro il forte keniano Sebastian Sawe (campione del mondo di mezza maratona 2023) e il nostro Yeman Crippa allungano decisamente, e la gara diventa una partita tra loro due.

La gara si risolve negli ultimi due giri, con Sawe che prende un leggero vantaggio e lo mantiene all’arrivo; vittoria e record della manifestazione col tempo di 28’00 (precedente Hanneck, 28’03). Secondo posto per Crippa che ripete la posizione in classifica del 2022, però migliorandosi di 14 secondi. Terzo posto per Chaumeton. Settimo Pietro Riva.

10 dicembre 2023. Buon esordio per questa 5 chilometri (organizzazione a cura Atletica Piacenza e Italpose), davvero tutta cittadina, si correva infatti in un rettangolo disegnato su quattro piazze che rappresentano la città di Piacenza, in particolare piazza Cavalli, sede di partenza ed arrivo. Un breve giro di lancio di circa 200 metri, con passaggio spettacolare attraverso il palazzo Gotico (la cui costruzione risale al 1281) e poi tre giri di 1600 metri nel centro cittadino, su percorso leggermente ondulato. Prima delle corse agonistiche spazio ad una festosa e molto partecipata Babbo Running.

Gare amatoriali e gare ad invito per atleti elite, per dare a tutti importanza e visibilità.

La gara femminile elite, dopo il primo giro, diventa una partita a tre, con le due etiopi Asmerawork Wolkeba (Podistica Torino) e Tadesse Betselot (Atl. Dolce Nord Est) a dettare il ritmo insieme alla russa Evgeniia Taubert (CUS Torino). La gara si risolve negli ultimi 5000 metri, con l’attacco di Wolkeba che prevale col tempo di 17’16 sulla connazionale Betselot (17’10), che a sua volta supera di poco la Taubert, che chiude in 17’22. Quarto e quinto posto rispettivamente per Elena Fontanesi (17’30-Atl. Montanari Gruzza) e Tania Molinari (18’15); da notare l’eccellente esordio sulla distanza di questa atleta del GS Italpose.

PARTENZA E UN PASSAGGIO GARA ELITE FEMMINILE

Gara maschile che vedeva al via diversi atleti con eccellenti tempi sui 5.000 metri e/o 5 chilometri su strada, tra questi Said El Otmani (CS Esrrcito), che veniva dalla vittoria con record personale (2h12’39) alla recente maratona di Firenze.

Primo mille relativamente lento (3’03), in particolare per il breve giro di lancio che limitava partenze “a tutta”, poi i ritmi salgono, e non di poco. Prova a tirare il gruppo Said El Otmani, seguito da Mustafà Belghiti (Dinamo Sport) e Salvatore Gambino (DLK Runners), ma sono diversi gli atleti, in fila e a breve distanza, che sembrano poter competere per la vittoria finale. All’inizio dell’ultimo giro coach Stefano Baldini mi suggerisce che se non riescono a staccare il suo giovane atleta, Costa Masresha (classe 2002), poi diventa complicato batterlo nel finale. E così è infatti: sul rettilineo finale allunga con decisione e va a vincere con l’ottimo tempo di 14’27. Secondo posto in 14’30 per Giovanni Filippi (Atl. La Fratellanza), recente il suo sesto posto con record italiano sul miglio di 3’57’41, ma anche 3’36’14 sui 1500 metri. Terzo posto per El Otmani (14’33) e quarto per Belghiti (14’41).  Eccellente quinto posto in 14’51 per Gambino, a soli 4 secondi dal record italiano di categoria (Markus Ploner, anno 2020).

COACH BALDINI E IL SUO ATLETA COSTA MASRESHA

Complessivamente sono stati sette gli atleti a correre sotto i 15 minuti e 20 sotto i 16.

La gara cosiddetta amatoriale, ma con atleti piuttosto veloci, ha visto prevalere Luca Bruni (K3 SSD) in 15’51; tra le donne invece Blerina Bregu (Marathon Cremona), 19’15.

Complessivamente, tra tutte le batterie, sono stati 173 gli atleti ad avere concluso le gare.

Speaker della gara Fabio D’Annunzio.

3 dicembre - Temperatura piuttosto bassa alla partenza, ma poi il sole ha fatto capolino da queste parti, regalando una bella giornata ai partecipanti.

Mezza maratona maschile vinta da Ayyoub El Bir, secondo nel 2022; l’atleta della Atletica Biotekna mette così un archivio un ottimo 2023, dove si è migliorato su 5 k, 10 k e mezza maratona. Vittoria in 1h08’49, non facile, perché contesa sino agli ultimi chilometri di gara da Vinicio Villa (Almosthere), che ha portato il suo primato personale a 1h08’58. Terzo posto per Vinicius Scartazzini (Atl. Santhià) che ha all’esordio sulla distanza chiude in 1h10’04. Da segnalare il quinto posto con record personale di 1h10’10 per il lombardo Francesco Mascherpa (Runners Legnano).

La gara femminile aveva una favorita d’obbligo, una delle più forti master a livello mondiale (basti pensare al 2h28’34 categoria F45): Catherine Bertone. L’atleta valdostana della Atletica Sandro Calvesi, reduce da un fantastico 2h35’35 alla maratona di Francoforte, in effetti non ha avuto avversarie vincendo in un buon 1h17’27. Secondo posto per Chiara Giovando (Atl. Monterosa) col tempo di 1h22’’36, che significa un netto miglioramento del precedente personale di 1h27’, ottenuto proprio a Trino Vercellese nel 2020. Completa il podio Jocasta Da Luz Oliboni (Associacao Passofundense), atleta brasiliana all’esordio sulla mezza maratona che chiude col tempo di 1h23’33.

Complessivamente sono stati in 293 (classifica provvisoria) a chiudere questa 17esima edizione della mezza maratona “Terre d’acqua città di Trino”, un buon risultato, sostanzialmente uguale al 2022.

Il programma si completava con la “Trino che corre”, gara Fidal sulla distanza di circa 6,5 chilometri, da correre anche in modalità non competitiva. Un percorso tutto sommato “filante” per questa prima edizione, con qualche ondulazione a renderlo più vario, in località Robella, dove era posizionato il giro di boa. Vittoria per Marco Dassetto (23’08-Atl. Canavesana) davanti a Enrico Tula (23’52-Atl.Paratico) e Maurizio Salerno (23’57-Atl. Santhià). Tra le donne ha prevalso Sara Borrello, terza assoluta (23’57-Atl. Canavesana), a seguire Greta Negro (Atl. Vercelli), quinta assoluta in 24’01 e Michela Arena (25’56 – Atl. Canavesana).

 

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