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Ago 22, 2018 Michele Rizzitelli 3908volte

Classifica mondiale di metà anno dei supermaratoneti over 300

Gargano e Rizzitelli Gargano e Rizzitelli

E’ stata pubblicata la World Megamarathon Ranking 300+, la speciale classifica degli atleti che, al 30/06/2018, hanno corso almeno 300 maratone/ultramaratone.
Nell’inviarla a tutti i 100 Marathon Club del mondo, l’estensore aggiunge una postilla: “Most of Italian data are as of December 31/2017, because they update data once a year”.
Difficile comprendere come mai i dirigenti del Club Super Marathon Italia non riescano a trovare il tempo d’inviare i dati aggiornati della quarantina di maratoneti nostrani, mentre lo trovano per organizzare feste, festini, offrire torte e regalare riconoscimenti a tutti. Si finirebbe di essere additati come la pecora nera. Se non altro per un fatto di orgoglio!

Gli unici dati aggiornati sono quelli di Vito Piero Ancora, Angela Gargano e Michele Rizzitelli.

 
CLASSIFICA MASCHILE al 30/06/2018

1) CHRISTIAN HOTTAS (DEU) 2.691

2) KALEVI SAUKKONEN (FIN) 2.221

3) LARRY MACON (USA) 2.046

16) VITO PIERO ANCORA (ITA) 1.091

42) MICHELE RIZZITELLI (ITA) 816

52) LORENZO GEMMA (ITA) 769

CLASSIFICA FEMMINILE al 30/06/2018

1) SIGRID EICHNER (DEU) 2.107

2) TOSHIKO WATANABE (JAP) 1.706

3) NORIKO SAKOTA (JAP) 1.156

7) ANGELA GARGANO (ITA) 829

15) MARINA MOCELLIN (ITA) 581

34) MARIA RITA ZANABONI (ITA) 460

39) GIOVANNA CARLA GAVAZZENI (ITA) 422

100) ROSA LETTIERI (ITA) 300

3 commenti

  • Link al commento Mario Liccardi Sabato, 25 Agosto 2018 13:19 inviato da Mario Liccardi

    Con la postilla: “Most of Italian data are as of December 31/2017, because they update data once a year”, il redattore giapponese intende solo segnalare che nella classifica mondiale mancano i dati della maggior parte dei maratoneti italiani la cui classifica e’ aggiornata solo una volta all’anno. Il redattore segnala l’assenza dei dati italiani, ma non si permette di criticare nulla e nessuno.
    Nel suo commento in risposta a quello di Marri, Michele Rizzitelli sostiene: “come cronista ho semplicemente riportato il testo pubblicato, e la banalità di una cronaca non merita nessun commento nè un articolo-polpettone che mi è capitato di leggere”. E conclude: “Carissimo Fabio, mi dispiace che non hai colto il vero significato del mio articoletto. Che banale non è!”
    L’articolo “polpettone” e’ il seguente, pubblicato sul sito del Club Super Marathon Italia in risposta all’articolo di Rizzitelli, obiettivamente fuori dalle righe.
    http://www.clubsupermarathon.it/miscellanea/4221-world-megamarathon-ranking-300-di-fine-giugno-vista-da-michele-rizzitelli.html.
    Michele non si e’ limitato, come scrive, a riportare da buon cronista il testo pubblicato nella postilla, ma ha aspramente giudicato e criticato al limite dell’offesa il Club: “Difficile comprendere come mai i dirigenti del Club Super Marathon Italia non riescano a trovare il tempo d’inviare i dati aggiornati della quarantina di maratoneti nostrani, mentre lo trovano per organizzare feste, festini, offrire torte e regalare riconoscimenti a tutti”.
    In qualita’ di ex segretario tecnico e ora semplice socio, credo che Michele dovrebbe chiedere scusa. Ma, ricordando che il granitico Michele non recede mai dalle sue convinzioni e certezze, anche se non lo fa l’e’ li stess.
    PS! Condivido il giudizio sull’Italia politica descritta da Michele. Ma, per favore, lasciamo perdere “il vero significato del mio articoletto” ovvero la similitudine metaforica del supposto richiamo (che richiamo non e’) dell’elaboratore giapponese al nostro Club ai richiami dell’Europa all’Italia. Le problematiche europee sono una cosa seria. La World Megamarathon Ranking 300+ rimane solo un bel giochino e nulla piu’.

    Rapporto
  • Link al commento Michele Rizzitelli Venerdì, 24 Agosto 2018 16:22 inviato da Michele Rizzitelli

    Carissimo Fabio,
    come cronista ho semplicemente riportato il testo pubblicato, e la banalità di una cronaca non merita nessun commento, nè un articolo-polpettone che mi è capitato di leggere.
    Sono d'accordo su tutto. Uno può gridare ai quattro venti il numero delle proprie maratone o tenerlo per se, anche se l'esperienza di ogni giorno mi dice essere proprio quelli che affermano di non tenerci che, raggiunto un numero tondo, se lo scolpiscono sul petto e su una bella torta. Il mondo è bello perchè vario.
    Veniamo al vero problema! Nella Megamarathon compaiono i più evoluti paesi del pianeta. L'Italia che corre vuole assidersi fra questi o fra quelli del terzo mondo? In Europa o in Africa? In serie A o in B. Quella postilla ci fa onore o disonore?
    La maratona è la metafora dell'Italia politica, che stenta ad agganciarsi all'Europa e all'Euro. Quella postilla è l'equivalente dei ripetuti richiami al pareggio di bilancio, al debito pubblico, ecc.
    Carissimo Fabio, mi dispiace che non hai colto il vero significato del mio articoletto. Che banale non è!

    Rapporto
  • Link al commento Fabio Marri Giovedì, 23 Agosto 2018 20:05 inviato da Fabio Marri

    In realtà, nella classifica allegata c'è almeno un altro italiano ("Italiener") che ha aggiornato i suoi dati al 30 giugno: Hartmann Stampfer di Voels am Schlern (Fiè allo Sciliar), che ne conta 316...
    Quanto poi agli altri connazionali "supermaratoneti", non mi sembra, in generale, che siano tanto ansiosi di comparire anche in classifiche semestrali; molti anzi non ci tengono nemmeno ad apparire. Tra le mie conoscenze e amicizie, per esempio, vedo che due tra i fondatori o i primissimi soci del Club Supermarathon Italia, Giovanni Tamburini e Gaetano Amadio, non comunicano più i loro dati dopo il 2010 (risultando fermi a 369 e 327 maratone corse); "Sir" Fausto Della Piana è fermo alle 427 tacche realizzate entro il 2012; Mario Ferri, dopo la n. 500 conseguita nel 2014, non ha comunicato altri dati; Enrico Vedilei è fermo alle 399 del 2015, Libero Zerbinati alle 434 del 2016, come Fausto Basletta (328). E con dolore rileggo il nome del grande Antonio Mazzeo, deceduto da pochi mesi, ma che dopo il 2014 non aveva più indicato le maratone e ultra da lui fatte.
    In conclusione, non mi pare molto grave né sentita dagli interessati l'omissione della graduatorie "mid term". I conti si fanno sempre a San Silvestro.

    Rapporto

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