Tornare a correre, e non solo: Fidal propone
Forse qualcosa succede, sul fronte Fidal. Si potrebbe anche dire…finalmente. Si tratta di una proposta mirata a favorire gli allenamenti degli atleti tesserati; la trovo concettualmente ben congegnata e strutturata, tenendo presente le difficoltà attuali. Questo il titolo della proposta:
PROPOSTA DI LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DI UN DISCIPLINARE DI ACCESSO E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ DI ALLENAMENTO NEGLI IMPIANTI DI ALTETICA LEGGERA IN PREVISIONE DELLA LORO RIAPERTURA DURANTE IL PERIODO DELL’EMERGENZA DA COVID-19
Ovviamente le criticità sono molte, tuttavia personalmente apprezzo il tentativo di ripartire, sia pure con tutte le precauzioni e limiti del caso. Si tratta comunque di una proposta, che le autorità competenti, in primis l’Istituto Superiore di Sanità, dovranno valutare e sperabilmente approvare. Sono iter che di norma nel nostro paese prendono parecchio tempo, figuriamoci in tempi di coronavirus ma…cerchiamo di essere ottimisti.
Leggendo il documento ci sono le risposte alle domande che è inevitabile porsi. Ecco le principali:
Quali sono gli impianti di atletica leggera? Essenzialmente le piste ed i centri sportivi, quindi solo luoghi circoscritti dove è facile disciplinare gli ingressi ed i controlli. Fermo restando alcune limitazioni (no utilizzo spogliatoi, palestre, etc) sarà necessario mettere a disposizione mezzi e persone per gestire il tutto, cosa non facile, e non solo per un problema di costi. Si potrà correre anche attorno alla pista (perimetro esterno), sempre che il centro abbia un ingresso di controllo.
Chi dovrà occuparsi dell’organizzazione? I gestori dei centri, i quali dovranno mettere in atto tutte le misure idonee a garantire la sicurezza. Si legge che Fidal non fornirà contributi economici diretti, invece si conterà sul supporto delle società sportive, che dovranno mettere a disposizione un adeguato numeri di addetti.
Quando si potrebbe partire? Non c’è una data precisa, di certo dopo il 4 maggio o comunque dopo il via libera del governo
Cosa si potrà fare nei centri sportivi? Allenamento per tutte le specialità dell’atletica leggera, e solo questo, sono da escludere le competizioni di ogni tipo. Naturalmente anche gli allenamenti stessi non potranno svolgersi liberamente, ma seguendo una serie di regole ed indicazioni.
Chi può beneficiare dell’iniziativa: tutti gli atleti tesserati Fidal, a partire dai cadetti e fino ai master. Per questi ultimi ci sono delle riserve nelle fasce superiori a M/F 60, per le quali potrebbe essere richiesto un approfondimento in sede di valutazione. Anche le categorie ragazze/i e le attività delle scuole di atletiche potrebbero essere ricomprese in determinati casi (esempio centri sportivi di gestione diretta Fidal)
Ci sono molti altri aspetti che potete leggere nel documento allegato.
Di certo non sarà la stessa cosa di prima, però ripartire sarebbe già un bel segnale. Non sarà semplice; ad esempio, secondo quanto proposto da Fidal ci vorranno almeno 4 addetti dedicati al controllo, oltre al personale per le pulizie, perché è chiaro che si dovrà provvedere alla sanificazione dei locali, degli attrezzi. Ci saranno limitazione orarie nell’utilizzo della pista, quindi si può immaginare un intasamento in certe fasce, tipicamente 18-21). Non credo proprio si potranno fare i “lunghi”, anche le ripetute probabilmente dovranno essere ridotte come distanza; salti e lanci dovranno essere ben coordinati.
In definitiva, io auspico che tale proposta verrà accettata, e confido che non si mettano per traverso governatori e amministratori di enti locali, di questi tempi ne abbiamo visti di interventi quantomeno discutibili (quelli che ...la corsa non è attività motoria…). E possibilmente che si possa “tornare in pista” anche in tempi rapidi. Ripartiamo lentamente, ma… ripartiamo.
Resta un dubbio, un grosso dubbio: si potranno raggiungere i centri sportivi? Autocertificazione?
- Fidal, proposta per impianti sportivi.pdf (912 Scaricamenti)
4 commenti
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Mercoledì, 22 Aprile 2020 21:16
inviato da Sissio
Semplicemente una parola: RIDICOLI
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Domenica, 19 Aprile 2020 08:42
inviato da Maurizio Franchi
Va bene fare proposte, ma devono avere come fine la possibilità di fare sport in sicurezza. Racchiudere più persone in uno spazio comunque limitato di una pista d'atletica é discutibile come correre nei pressi di casa (200 mt?) sarebbe meglio permettere di allenarsi in un bosco oppure in un prato isolato. Il centro sportivo va bene per chi si allena per distanze limitate e veloci (100, 200, 400), per salti e lanci. I mezzofondisti ed i fondisti hanno bisogno di spazi più ampi. C'è meno possibilità di contagio in un posto isolato come appunto un bosco o una strada di campagna che non girare nell'anello di tartan. Evitiamo di copiare regole, enunciate in decreti, scritte da non addetti ai lavori (incompetenti in materia).
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Venerdì, 17 Aprile 2020 13:59
inviato da LUCIO BAZZANA
SI LEGGE LIBERTA' DI GREGGE. INSOMMA, UN PO' COME LA TESSERA FASCISTA PRIMA DELLA RISCOSSA. "...SCUSATE NON MI LEGO A QUESTA MOSSA, MORRO' PECORA ROSSA...." (PARAFRASANDO, CON RISPETTO, IL POETA DI PAVANA)
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Venerdì, 17 Aprile 2020 13:51
inviato da Beppe Grimaldi
Penso sia una proposta molto ragionevole per ripartire in qualche modo. Ovviamente riservata agli atleti "veri". Per noi amatori occorrerà studiare qualcosa di altro, anche se io sono convinto che la miglior strategia sia il BUON SENSO che dovrebbe animare tutti noi.
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