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Lug 03, 2018 4787volte

Mottola (TA) - 26^ Strapanoramica Mottolese

La partenza La partenza Foto Roberto Annoscia

Strapanoramica straordinariamente organizzata, ecco il titolo per la 26^ edizione della corsa podistica mottolese, che mi auguro a breve di ritrovare nel novero delle prove di Corripuglia, come accaduto per svariate stagioni.

Dispiace solo per l’esigua partecipazione degli atleti Fidal, solo 384 gli iscritti della vigilia, alla quale si sono aggiunti, per fortuna, circa altri 300 partecipanti, fra diversamente abili, liberi, comunità e camminatori.   

Ritrovo fissato in Via Matteotti, alle Terrazze del Mezzogiorno: basta affacciarsi ed ecco aprirsi un mondo fantastico, con un panorama indimenticabile, con la vista che ti porta fino al mare, fino al porto di Taranto, una cartolina che da sola vale il prezzo dell’iscrizione.

Nell’attigua rientranza l’intero quartier generale della manifestazione, già montato l’ampio palco, si levano anche i due archi gonfiabili di partenza e di arrivo, frattanto comincia la distribuzione di pettorali, chip e pacchi gara, in rapidità ed ordine. Sei euro il costo dell’iscrizione per un ricevere un ricco pacco gara e per partecipare a questa classico del podismo pugliese, valevole quest’anno come prova del Gran Prix di corsa in terra Jonica, il circuito provinciale della Fidal Taranto.  

Leggermente lontani dal centro, l’organizzazione ha creato un apposito stand-bar dove gustare il caffè; a disposizione degli atleti numerosi bagni chimici, la palestra della vicinissima scuola “Don Milani” come spogliatoio e un’apposita zona docce per il post gara.

Non manca nulla e non può mancare la voce del podismo pugliese su strada, il brillante Paolo Liuzzi, oggi in forma smagliante, ha davvero una parola per tutti, atleti, organizzatori, giudici e persino spettatori…

Giornata dal clima molto caldo, per fortuna spira un venticello che aiuterà gli atleti a respirare un pochino su di un percorso, lungo circa 9700 metri, piuttosto tecnico e con continui cambi di pendenza, compresala serie di gradini che caratterizza un po’ questa manifestazione.

Il passaggio dopo oltre due chilometri nuovamente sul punto di partenza, ma in senso contrario permette di godere gli applausi del pubblico che guarda e ammira questi temerari che affrontano questa rilevante fatica; sul tracciato, ottimamente blindato al traffico veicolare, la presenza di ben due ristori con bottigliette di acqua; tracciato con continue indicazioni di direzione, simpatiche scritte e precisa misurazione dei chilometri.

Molto larga la sede stradale, gli atleti sono compattati con cura dei soci organizzatori e dai giudici, per essere pronti per l’orario di via, fissato alle ore 19.00. Toccante, come sempre, ascoltare le note dell’Inno di Mameli, il nostro inno nazionale.

Peccato, che tolte le transenne, due atleti di punta che si ostinano a oltrepassare la linea di un piede, hanno un diverbio con un socio della squadra di casa, che - per la perfetta riuscita della manifestazione - li invita ad indietreggiare: vola una schiaffo, non entro nei particolari, non cito i “protagonisti” perché due graduati dell’Arma dei Carabinieri presenti in zona intervengono prontamente e rilevano i loro dati; anche i giudici Fidalrilevano l’accaduto, senz’altro avranno annotato il tutto nel verbale di gara, la manifestazione prosegue regolarmente anche per motivi di ordine pubblico.

Dispiace, però, per la scena poco edificante e poco educativa anche per i tanti bimbi presenti nel pubblico, scene di questo tipo fanno male allo sport, al nostro sport in particolare, mi auguro solo che non abbiano più a ripetersi e al di là di eventuali sanzioni sportive, il tutto possa chiudersi bonariamente in altre sedi.

Partenza avvenuta comunque “quasi” in perfetto orario, lo sparo del giudice libera gli atleti che invadono  le strade della splendida Mottola tra gli applausi del pubblico, godendo dei panorami laterali.

Ripeto, tracciato tecnico e che non regala niente, se non ha la giusta forma fisica e la giusta preparazione, entro breve tempo sei costretto a cedere e a rallentare…

La gara vive inizialmente sul duello fra Giovanni Rizzi e Mimmo Tedone: il giovane laertino, fresco di nuovo completino tecnico offertogli dal caro Giambattista Colangelo, si posiziona in testa per circa due chilometri, quando l’esperto Tedone, dapprima l’aggancia, per poi lasciarlo indietro. Peccato che il buon Rizzi sia stato superato progressivamente anche da altri atleti, il tutto gli varrà come esperienza nel gestire meglio le forze.

In campo femminile, frattanto, subito in testa Damiana Monfreda, ma costretta a non mollare mai a causa della presenza minacciosa e vicinissima di Maddalena Carrino, sempre combattiva su ogni tipologia di gara, dal trail alla strada.

Dopo il toccante arrivo degli atleti diversamente abili e l’allestimento dei rilevatori chip e imbuti di arrivo da parte di addetti e Giudici Fidal, si attende solo l’arrivo dei vincitori.

Zona arrivo predisposta ottimamente dagli organizzatori con il corridoio laterale riservato ai liberi e il pubblico – che pure invade la strada, tenuta a distanza di sicurezza, per il bene degli atleti, dei giudici e dei fotografi.

Ed ecco le moto e le auto apripista, ecco apparire la canotta gialla della Dynamyk Fitness di Palo del Colle, ottimanente vestita e portata in alto dal capitano, il 47enne Mimmo Tedone che coglie il successo in 33:14, un successo di cui andare fiero in una manifestazione sempre rinomata.

Secondo posto ancora per la Dynamyk Fitness di Palo del Colle, è Angelo Pazienza a concludere in 33:35, lui atleta di livelloe di esperienza, non per nulla allenatore del Tedone che l’ha preceduto, ancora al top quando i problemi muscolari glielo consentono.

E dopo il 47enne e il 53enne, ecco arrivare Marco Patruno (Amatori Putignano), classe 1996, che potrebbe essere un loro figlio: sempre generoso, Marco non si tira mai indietro, impegnandosi al massimo (34:00 il suo crono).

Già vincitore di un’edizione della Strapanoramica, ma quest’anno distratto dagli esami di maturità, il buon Gabriele Cangiulli, ancor più giovane di Patruno, classe 1999, è quarto in 34:50, dimostrando che il talento… c’è sempre, pur andando col freno tirato!

Bravissimo Giuseppe Matarrese (Nuova Atletica Laterza), quinto in 35:04, seguito dal sempre brillante Giovanni Prisco (Atletica San Giovanni Bosco Palagianello), sesto in 35:23, e dal buon Giovani Rizzi (Nuova Atletica Laterza), comunque buon settimo in 35:32. Applausi anche per Angelo Tortoriello (ASD Fitness Exellence San Giorgio Jonico), ottavo in 35:41, che precede il capace Pietro Perrone (GSP 3^ Regione Aerea Bari), nono in 35:44, e il volitivo Giovanni Catiniello (Nuova Atletica Laterza), decimo in 35:47.

Partita in testa, conclude… in testa l’eccellente Damiana Monfreda (Amatori Atletica Acquaviva), vincente in 38:47; a soli 12 secondi di distanza ecco il giungere della grintosa Maddalena Carrino (Team Pianeta Sport Massafra), seconda; completa il podio l’energica Grazia Anastasia (Podistica Grottaglie), terza in 43:55.

Prima atleta di casa, festeggiatissima, è quarta Rosa Cazzolla in 44:06, quinta la giovanissima (2001) Rosa Avvantaggiato (Atletica Magna Grecia), in 45:58, con la brava Giuseppina Russo (Atletica Talsano), sesta in 46:30. Settimo posto per l’inesauribile Angela Azzone (Marathon Massafra) in 46:41, davanti alla sua presidente, la raffinata Tundra Chiaradia, ottava ad un secondo, a sua volta seguita ad un solo secondo da Maria Pavone (Club Runner 87 Castellaneta), sempre più… veloce, nona. La solare Maria Marinò (Taranto Sportiva),è decima in 47:10.

349 gli arrivati, con le graduatorie chiuse in campo femminile da Cristina Alabrese (Ikkos Atleti Taranto), in 1h12:00, e – in campo maschile - da Angelo Amandonico (Podistica Taras) in 1h15:45.

Un ricco ristoro finale con acqua, panino con mortadella, gelatino, anguria ( a pezzi, senza buccia e in busta) rimette in sesto gli atleti.

Frattanto, già compliate le classifiche, atteso fino all’ultimo atleta in gara tra camminatori, ragazzi della Comunità e liberi, si può subito iniziare con la cerimonia di premiazione.

Alla presenza del giovanissimo sindaco Piero Giovanni Barulli e dell’altrettanto giovanissima assessore allo sport Maria Teresa Catucci, si procede alla premiazione del vincitore assoluto Mimmo Tedone, che riceve la targa dell’11° Memorial Francesco Ciquera, atleta e agente di Polizia deceduto inservizio, oltre al premio tecnico ed ad un cesto di prodotti alimentari.

A seguire i primi tre di ciascuna categoria maschile e femminile tutti premiati con premio tecnico e alcuni integratori; per passare ai primi tre donatori di sangue, maschili e femminili, premiati con speciale trofeo. Un premio onora anche la partecipazione dei liberi, il primo e la prima, nella speranza di ritrovarli tesserati Fidalper il 2019.

Ultimo atto, la premiazione delle prime tre società per numero complessivo di arrivati: vince la San Giovanni Bosco Palagianello con 31 arrivati, davanti a Podistica Grottaglie (24) e a Correre è salute Mottola (20);: quest’ultima per ovvie ragioni di ospitalità e sportività cede il premio alla quarta, la Marathon Massafra (sempre 20).

Si conclude così questa manifestazione, Marisa Ciquera, la storica presidente di questo sodalizio, può tirare un sospiro di sollievo, la prova è brillantemente superata. E davvero, mentre sorseggio una birra in compagnia di Paolo Liuzzi e osservo il gran lavoro degli organizzatori, oramai in fase di smontaggio, non posso che complimentarmi con tutti i soci della Correre è salute Mottola per quanto realizzato, una gara ottima. I miei complimenti e l’augurio che ben presto si ritorni agli antichi fasti anche in termini numerici di partecipazione.  

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