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Dic 07, 2021 3816volte

Monopoli (BA) - 11^ Mezza Maratona, s'impongono Redi e Carducci

La partenza La partenza Foto Roberto Annoscia

5 Dicembre - La mezza maratona Città di Monopoli ha rappresentato il ritorno ai grandi numeri in Puglia con i suoi 1420 iscritti in rappresentanza di 180 sodalizi. L’iniziale blocco a 1000 iscritti aveva portato ad una sorta di sollevazione popolare, con gli organizzatori dell’Atletica Monopoli costretti a riaprire le iscrizioni in fretta: non si è arrivati ai circa duemila delle ultime edizioni pre-pandemia, ma si è trattato davvero di un grande successo, a testimonianza di come ci sia voglia di correre, di divertirsi, di stare insieme, e di come il podista non dimentichi dove la gara è ben organizzata e vale la pena esserci.

Peccato, però, per il ritorno ad antiche polemiche che oramai sembravano quasi sopite: un improvviso blackout nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele, tradizionalmente quartier generale della manifestazione, proprio durante gli arrivi degli atleti dopo i primissimi, ha portato a far saltare il rilevamento elettronico tramite chip, con i giudici che prontamente e con grande abnegazione hanno cercato di attivarsi alla vecchia maniera, del rilevare il numero di pettorale degli atleti, arrivando persino a far incolonnare gli arrivati, sottraendo sì il gusto dello sprint, ma cercando di registrare tutti gli arrivi, pur con il rischio concreto - poi verificatosi - di saltarne qualcuno. In grossa difficoltà, chiaramente, anche gli addetti al rilievo elettronico, che hanno cercato in tutti i modi di ovviare all’inconveniente, cercando anche di dettare tempi di arrivo quanto più veritieri, anche se chiaramente era impossibile garantire la perfezione.

Tutto ciò ha portato alle successive polemiche di chi non si è trovato in classifica e/o si è visto svanire il primato personale tanto agognato: purtroppo il problema è il sistema di rilevamento che non prevede un gruppo di continuità integrato, con i cosiddetti ups, un sistema di rilevamento non al passo dei tempi, che stride con l’immagine della Puglia atletica all’avanguardia, come reclamizza qualcuno. Il gruppo di continuità avrebbe evitato questo inconveniente, avrebbe permesso i rilevamenti, tutto si sarebbe svolto in maniera semplice, non ci sarebbero stare polemiche e anche gli organizzatori non avrebbero avuto quella tristezza negli occhi di chi si vede rovinare il duro lavoro svolto.

Sin dal mio arrivo, in primissima mattinata, alle ore 7.00, tutti i soci dell’Atletica Monopoli erano già impegnati nel definire gli ultimi particolari, nel levare i tre archi che ornavano il viale di arrivo/partenza, nel sistemare le reti laterali, nel non tralasciare ogni minima sfaccettatura per la perfetta riuscita della manifestazione. Già attiva la sede di distribuzione pettorali, pacchi gara e bracciale distintivo (seguendo le norme anti-covid) per l’ingresso in zona partenza, tutti si svolgeva in piena rapidità, evitando calche e ritardi nelle distribuzione. La fila di bagni chimici garantiva ogni “ultima” necessità degli atleti, che potevano comodamente provvedere a cambiarsi e ad indossare gli abiti di gara.

Giornata climaticamente positiva, con temperatura non troppo fredda, il sole nascosto tra le nuvole, che sono rimaste tranquille senza far cader alcuna goccia di pioggia se non nelle primissime fasi della cerimonia di premiazione, per smettere quasi immediatamente. Un po’ fastidioso il vento, che gli atleti hanno trovato soprattutto nella prima fase di gara, ma non tale da ridurre i ritmi.

A presentare la manifestazione Michele Cuoco, apparso in ottima forma, pronto a commentare con mestiere, secondo per secondo, la manifestazione, aggiungendo aneddoti ed interviste, e fermato solo… dal suddetto blackout.

Traffico bloccato con giusto anticipo, con gli atleti che hanno potuto usufruire di grandi spazi per il risveglio muscolare, per essere poi chiamati al via per la partenza, avvenuta in ritardo di circa 10 minuti. Peccato non aver predisposto una zona di avvio riservata ai più veloci, come si faceva prima della pandemia, con numerosi atleti dal passo lento ma con molta autostima, che si sono schierati nelle prime file, creando problemi a se stessi e soprattutto ai più veloci.

Il colpo di pistola sparato dal locale Sindaco, il simpaticissimo Angelo Annese, ha liberato gli atleti che hanno subito invaso la sede stradale dirigendosi verso il Capitolo, rinomata località balneare da tutto esaurito durante la stagione estiva. 
Prima parte di gara più regolare e pianeggiante, anche se non mancavano alcuni leggerissimi strappetti; più difficoltosa la seconda parte con saliscendi più rilevanti e, principalmente, quel falsopiano nel finale che stronca un po’ le gambe già affaticate degli atleti.

Tracciato blindato al traffico, con ristori come da regolamento, bici ed ambulanza in testa e in coda al corteo, per non lasciare solo alcun partecipante.

All’arrivo pronta consegna dell’originalissima medaglia in legno raffigurante il “gozzo”, tradizionale barca a remi dei pescatori monopolitani, e poi il ristoro con sacchetti già confezionati in pieno rispetto delle norme covid, come è stato del resto per tutta la manifestazione.

In testa alla gara, da subito, una coppia di splendidi 42enni, Mimmo Ricatti, reduce dal terzo posto tra gli italiani alla maratona di Firenze, e quell’Antonio Redi, ottimo atleta ma troppo spesso bloccato dagli infortuni.
Negli ultimi chilometri si decide la gara, con Ricatti che, anche per un problema alla gamba destra, deve rallentare, lasciando - con la sua tradizionale sportività - tutti gli onori ad Antonio Redi, il capitano della Dynamyk Fitness Palo del Colle, che va a vincere la gara, non prima di aver dato il cinque al suo tecnico, l’ottimo Pietro Sternativo, tagliando il traguardo in 1h11:18.

Quasi zoppicando, soffrendo e perciò privandoci del suo rituale show all’arrivo, ecco giungere Mimmo Ricatti (Terra dello Sport Napoli), oggi in maglia dell’Aeronautica Militare, a vincere il titolo italiano dell’arma, secondo in 1h12:42. Prontamente lo raggiunge la “sua” Francesca, un po’ preoccupata ma subito tranquillizzata dallo splendido Mimmo, un esempio anche di positività.

Terzo posto per il brillante comasco Claudio Marzorati (Asd Almosthere Milano) che chiude in 1h14:15, precedendo di nove secondi il coriaceo Simone Colasuonno (Amatori Atletica Acquaviva), atleta Fisdir, dalle mille risorse e con tanta volontà.
Quinto posto per il bravissimo Alessandro Bossi (GP Garlaschese) in 1h15:37, davanti al primo atleta della società organizzatrice, il tenace Vito Alò, sesto in 1h16:09, giunto tra il boato della folla di casa. Il simbolo della gentilezza podistica, Michele Uva (Free Runners Molfetta), sempre sorridente nei suoi arrivi, è settimo in 1h16:42, seguito dal capace Daniel David (Nuova atletica Laterza), ottavo in 1h16:54, dal “sorprendente” Donato Micunco (Quelli della Pineta Bari), nono in 1h17:41, e dal forte calabrese Antonio Amodeo (Marathon Cosenza), decimo in 1h17:47. 

Tra le donne, dominio pressoché assoluto della marchigiana Sara Carducci (Avis Ascoli Marathon), che ha corso gli ultimi metri portandosi sulle spalle la sua bimba, non neonata e quindi non leggerissima: per lei, oltre i dovuti complimenti, il crono di 1h19:54 e la 17^ posizione assoluta!

Secondo posto in 1h2616 per la splendida Paola Di Tillo (G.S. Virtus Campobasso), già qui vincitrice nel 2015, seguita dalla star locale, la mai doma Delia Mastrorosa, che coglie il pb in 1h27:17.  Quarto posto per Luana Piscopo (Runners del Levante Bari), sempre generosa, al traguardo in 1h28:57. 
Quinto posto per la lombarda Giulia Nerola (Asd Almosthere Milano) in 1h30:23, seguita dalla “crossista” Lavinia Orlando (Dof Amatori Turi), sesta in 1h31:3, e dall’instancabile Maddalena Carella (La Fenice Casamassima), settima in 1h35:00.  La “mitica” Emma Delfine (Nadir on the road Putignano) è ottava in 1h35:39, seguita dall’altra locale stella… Stella Giampaolo (Atletica Monopoli), nona in 1h35:39, e dalla bravissima Marilena Piccirilli (I Podisti di Capitanata Foggia), decima in 1h36:29.

Menzione dovuta per Doriana Mongelli (Amici del Cammino Barletta), che ha, con la forza della volontà, chiuso il tracciato in 3h30:58, facendo meritare un particolare elogio anche alle bici del fine gara.

Al momento (salvo aggiornamenti), risultano in classifica 1218 atleti, provenienti da 163 sodalizi, con proprio la Società di casa ad imporsi nella speciale graduatoria riservata ai team con più arrivati (ma sicuramente rinuncerà al premio per dovere di ospitalità) con 50 finishers, davanti ad Happy Runner Altamura (42), Polisport Ciclo Club Fasano (37), GPDM Lecce (32), Martina Franca Running e Bitonto Sportiva (30).    

Ottimo davvero, ma oramai è una piacevole consuetudine, il servizio offerto dai pacer di Runningzen, precisi, ma principalmente grandi motivatori, speciali nell’incitare, portare e lanciare al pb gli atleti che si sono loro affidati.

Cerimonia di premiazione, che comincia con la celebrazione dei vincitori del Campionato Italiano dell’Aeronautica, per poi passare ai vincitori assoluti, Redi e Carducci, alla presenza del locale Assessore allo sport e del presidente dell’Atletica Monopoli, Guglielmo Noya. Evidente la mancanza di un rappresentante dell’attuale Comitato regionale della Fidal pugliese. 
A seguire la consegna dei ricchi premi in natura ai meritevoli delle varie categorie per fascia di età, con diverse contestazioni  - dal sottoscritto subito sedate con l’invito a rivolgersi ai Giudici, ricalandomi in un ruolo dirigenziale che oramai non mi appartiene più.    

Non essendo ancora pronte le classifiche di società, sempre causa blackout, il buon Michele Cuoco, mai fermatosi un attimo, è costretto a rimandare le vincitrici alle prossime occasioni e a salutare, chiudendo la manifestazione.

Per il sottoscritto, un attimo di più di attesa, per ritrovare la gran parte dei soci organizzatori e passare alla foto di gruppo che da tradizione chiude questa mezza maratona.

Monopoli si è confermata la solita bella e ben organizzata mezza maratona: maledetto blackout che ha un po’ rovinato lo svolgersi della manifestazione, senza però offuscare il gran lavoro organizzativo di Nicolò, Maria e soci, sempre fulgidi nella loro mansione, sempre con lo scopo di offrire il meglio a chi corre e… paga per farlo. 

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