Kipchoge a Berlino: “Corro per fare la storia”
Domenica prossima, 25 settembre, Eliud Kipchoge a 37 anni correrà per la quinta volta la maratona di Berlino. Nelle precedenti partecipazioni ha collezionato un secondo posto nel 2013 e tre vittorie (2015, 2017, 2018). Alla conferenza stampa di presentazione, il 17 settembre, ha mostrato le due cifre che lo caratterizzano da sempre: umiltà e realismo. Le risposte brevi sono un’altra sua caratteristica: non c’è bisogno di troppe parole per esprimere pensieri ed emozioni.
A chi gli domandava se quest’anno potrà correre a Berlino sotto le due ore, risponde che vuole solo “fare una buona gara”, ma che un giorno correrà sotto questa barriera in una gara ufficiale. Riemerge il ricordo della sua fantastica maratona del 12 ottobre 2019 a Vienna quando in una gara ‘predisposta’ era riuscito a tagliare il traguardo sotto le due ore (1.59’40’’).
“Quella gara ha fatto la storia. - dice - Apre le possibilità alle nuove generazioni. Ho aperto una strada: un giorno un essere umano potrà correre sotto le due ore in una gara normale”. Kipchoge insiste spesso sull’importanza della mente nelle maratone. Lo ripete anche in questa vigilia di Berlino. “La routine di allenamento è stata più o meno la stessa di sempre, - dice - ma ho cambiato un po’ il mio approccio mentale”. Non va nei dettagli, ma ribadisce che “la mentalità è leggermente cambiata. Quando la tua mente è a posto, i tuoi muscoli vanno bene”.
Conosciamo la sua stima per il percorso della capitale tedesca: “Berlino è davvero un ottimo posto dove un essere umano può spingersi oltre i suoi limiti”. E si sofferma sul concetto di ‘consistenza’ evocato anzitutto nel passaggio di atleti dalla pista alla strada. “La sfida è anzitutto mentale. Nel momento in cui accetti di fare questa transizione, avrai successo. Nella maratona è necessaria la consistenza”. A chi gli chiede la tattica nella maratona dice: “la maratona è un lungo evento, se ti alleni bene la gara andrà bene. La migliore tattica è l’allenamento e non la gara in sé stessa”.
Kipchoge avrà a disposizione due lepri “che conoscono molto bene il proprio compito”. “Rispetto tutti i partecipanti, ma mi concentro molto su me stesso. Auguro a tutti il meglio possibile ma rispetto il programma di allenamento di avvicinamento alla gara”.
Dice anche che correrà con le Alphafly Next 2. “Le scarpe hanno marcato un grande cambiamento nella maratona. Credo che alla Nike l’attenzione sia non solo per la gara, ma anche per il recupero. Le persone non avranno più paura di correre le maratone perché le scarpe lo permetteranno”.
Dichiara anche di ispirarsi a campioni di altri sport, come il tennista Roger Federer che da poco ha annunciato il ritiro: “Gli auguro il meglio possibile, di stare bene con la sua famiglia e di promuovere il tennis in tutto il mondo. E’ un grande stimolo anche per me”.
Ricordiamo che Kipchoge è il detentore del record mondale ufficiale sulla distanza di maratona con 2.01’39’’ stabilito proprio a Berlino il 16 settembre 2018. Ed è anche il vincitore degli ultimi due ori olimpici a Rio de Janeiro (2016) e Tokyo (2021). E guarda con fiducia in avanti: “La maratona olimpica di Parigi 2024 è importante per me. Corro per fare la storia e per dire anche ai giovani che la consistenza è l’elemento principale per correre una maratona. Spero di continuare a correre anche dopo le Olimpiadi di Parigi”.
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