Direttore: Fabio Marri

* Per accedere o registrarsi come nuovo utente vai in fondo alla pagina *

Rodolfo Lollini

Rodolfo Lollini

Dopo il rinvio degli Europei Master Indoor a Braga (PT), originariamente previsti questo mese (vedi l’articolo di Roberto Annoscia), arriva l’annuncio per le analoghe manifestazioni cosidette Non-Stadia e di Corsa in Montagna. Più precisamente parliamo di Marcia, corsa su strada 10 km e mezza maratona, oltre alla staffetta Cross Country per quanto riguarda i Non-Stadia. Stessa cosa per Trail e Corsa in Montagna. In un annuncio firmato dal Presidente EMA (European Master Athletic) Kurt Kaschke, anche a nome del comitato organizzatore di Madeira (PT), apparso sul sito EMA ed inviato a tutti gli iscritti, si precisa che l’isola lusitana è autonoma e quindi potrebbe prendere proprie decisioni anche in merito ad una chiusura totale o parziale (per esempio per i passeggeri provenienti solo da determinati stati) dello scalo intitolato a “Cristiano Ronaldo” a Funchal. L’idea è di posticipare entrambi gli eventi al prossimo mesi di Novembre, mantenendo valide le iscrizioni. Seguiranno altre comunicazioni che preciseranno tutti i particolari tra cui il nuovo calendario gare. Di certo le iscrizioni verranno riaperte fino ad Ottobre.

Titolo poco preciso e demonizzante per la pratica podistica nell’articolo odierno di Elena Dusi, sulle colonne di “la Repubblica”. Si parla dello sfortunato podista del lodigiano che se non andiamo errati è stato il primo italiano infettato dal Coronavirus. O meglio il primo ad essere scoperto. La tesi sostenuta è che “Sforzi molto intensi causano una temporanea depressione del sistema immunitario. Il fenomeno si chiama "open window". Insieme alla vicinanza fra gli atleti in gara o negli spogliatoi, potrebbe spiegare i contagi del 38enne fondista di Codogno e dei calciatori di Siena”.

Sotto accusa non è lo sport in generale e nemmeno il podismo. Sempre dal pezzo in questione, leggiamo quanto segue: ”Sport e coronavirus sono forse alleati di gioco? In generale no, l’ipotesi è esclusa, concordano i medici. Un livello normale di attività fa solo bene. Ma correre due mezze maratone in otto giorni, come ha fatto Mattia il 2 e il 9 febbraio, può mettere l’organismo in una situazione di stress. La settimana dopo, già con la febbre, il 38enne di Codogno ha poi giocato una partita di calcio a 11”.

Insomma le maratone del titolo diventano delle mezze e tutti sappiamo l’enorme differenza per il nostro fisico tra le due distanze. Poi si scopre che l’ultimo sforzo è stato giocare a calcio febbricitante. Però si vede che non va bene demonizzare il dio pallone… In ogni caso la tesi sostenuta è quella dello stress derivante dalle due mezze. Lo stesso giorno? Due giorni consecutivi? No, a distanza di una settimana.

Noi non siamo dei medici e non ci vogliamo aggiungere ai tuttologi del momento, tuttavia stabilire che correre due mezze maratone a distanza di otto giorni possano mettere un fisico in situazione di stress è plausibile, ma dipende da molte variabili. Prima fra tutte valutare l’intensità dello sforzo per il soggetto in questione, in funzione del suo grado di allenamento.

Ci spieghiamo meglio. Mattia, a cui con l’occasione formuliamo i nostri migliori auguri, ha 38 anni ed ha corso la gara “agonistica” in Liguria in poco meno di due ore.  Per molti rappresenta sicuramente uno sforzo importante, ma per tanti altri, no. Per moltissimi atleti, anche più anziani, farsi una mezza a 5e15 al chilometro è praticamente una passeggiata. Ora noi non sappiamo se per Mattia quello fosse il suo personal best oppure una bella gita con annessa corsa al mare. Dubitiamo lo sappia anche l’articolista. Tra l'altro la seconda mezza è stata in realtà una non competitiva a passo libero e senza riscontri cronometrici ufficiali. Quindi è presumibile sia stata percorsa con un passo ancora più tranquillo e senza alcuno stress da prestazione. Magari fermandosi ai ristori e facendo due chiacchiere con i compagni di avventura. Organismo stressato? Voi cosa ne pensate?

Attenzione: notizia superata da questo successivo comunicato

Si ritorna verso la normalità, almeno così sembra. Il Comitato organizzatore di "Cross per Tutti", preso atto delle attuali indicazioni in materia sportiva riguardo all'emergenza Corona virus, ha stabilito come dar seguito al programma del circuito di gare. Dopo l'annullamento della 5^ e della 6^  tappa, in programma la scorsa domenica e la prossima 1° marzo, si è deciso di recuperare una gara delle sei previste.
L'ultima prova del circuito verrà dunque corsa domenica 8 marzo a Paderno Dugnano (Mi), nello stesso luogo e mantenendo le stesse linee organizzative previste per domenica 1.
Il Comitato Organizzatore ovviamente precisa che "Tutto ciò è stato stabilito al netto di eventuali ulteriori restrizioni all'attività sportiva che potranno essere applicate nei giorni a venire. In caso di nuovi stop della Regione all'attività agonistica sportiva, gli organizzatori si vedranno costretti, loro malgrado, a ritenere concluso il "Cross per Tutti" 2020. Seguiranno ulteriori comunicazioni."

Incrociamo le dita e arrivederci a Paderno Dugnano!

Martedì, 25 Febbraio 2020 09:38

Giuriati si, Corrigiuriati no

Ieri nel tardo pomeriggio trasmetto il Politecnico di Milano, gestore del Campo Sportivo Giuriati, ha emesso il seguente comunicato:
 
Disposizioni straordinarie 
in ottemperanza alle direttive del Ministero della Salute, della Regione Lombardia e del Comune di Milano per il contenimento dell’infezione da Coronavirus 19nCoV si informa che:
  • Il Centro Sportivo Giuriati rimane aperto solo per attività libera; tutte le attività organizzate sono sospese, inclusi gli allenamenti del “Running – Politecnico di Milano” e del gruppo di Atletica Polimi.
  • Le visite mediche per i tesseramenti sono sospese. 
In conseguenza di ciò Gigi Baglioni, il patron del Corrigiuriati ha comunicato l'annullamento del Test di Cooper, la classica prova a tempo sui 12 minuti, prevista per il prossimo 27 febbraio. 
Essendo già programmato per il 5 marzo un turno di riposo, salvo diverso avviso la ripresa del circuito dovrebbe avvenire il 12 marzo con la disputa dei 10000 metri.

Domenica scorsa 16/2 si sono spente le luci sulla 39^ edizione del Trofeo intitolato ad Emilio Monga. Qui trovate la cronaca del collega Lorenzini. Cinque tappe molto belle, tutte in location dove la qualità dei servizi è decisamente aumentata rispetto agli albori di questo circuito. Su percorsi interessanti, mai banali. Buono il livello di partecipazione in termini numerici, con una media di circa 300 presenze ad ogni gara. Ottimo il livello tecnico, anche se a prevalere è sempre l’aspetto legato alla socialità, al fatto di correre insieme e contribuire tutti quanti a portare punti per la classifica a squadre. Tra le più di 120 le società rappresentate, al femminile ha prevalso l’Athletic Team di Pioltello con 609 punti, davanti a La Michetta (518) e Canottieri (453). Analogo piazzamento sul podio maschile per le due società milanesi, dove invece ha vinto il GS Zeloforamagno con 2971. Al fotofinish se si considera che La Michetta è stata distanziata di soli 33 punti, un’inezia. Praticamente sarebbe bastata una presenza in più o in meno per ribaltare il risultato finale tenendo presente che in molte categorie il vincitore accumula 40 punti e gli altri piazzati, a scendere, 39, 38 e via dicendo.

Andando a scorrere i risultati individuali (qui trovate le classifiche complete), ecco i vincitori di ogni categoria:

SF: Daniela Benaglia (Atl Saletti)

SF35: Klodiana Tatani (La Michetta)

SF40: Eleonora Sonzogni (Runners Bergamo)

SF45: Patrizia Catapano (Atl Castel Rozzone)

SF50: Nadia Calvi (Atl Paratico)

SF55: Liliana Cagliani (Athletic Team)

SF60: Elena Artus Martinelli (GS Zeloforamagno)

SF65: Elda Anna Maria Goffi (La Michetta)

 

SF: Simone Coli (Atl Cento Torri Pavia)

SM35: Matteo Abbiati (Atl Treviglio)

SM40: Francesco Paolo Briguglia (La Michetta)

SM45: Franco Zanotti (G Alpinistico Vertovese)

SM50: Mauro Gagliardini (Atl CRAL Banco Popolare)

SM55: Giovanni Soccini (Runners Bergamo)

SM60: Pasquale Maresca (G Alpinistico Vertovese)

SM65: Luigi Campini (Athletic Team)

SM70: Pierpaolo Bonfanti (Canottieri Milano)

SM75: Gian Mario Boffelli (Atl Valle Brembana)

SM80: Giacomo Moleri (Atl Treviglio)

 

Complimenti a loro, alle società rappresentate ed arrivederci alla prossima edizione.

Riprendiamo qui di seguito un interessante articolo della Redazione Humanitas News, pubblicato per la prima volta nel 2016 e recentemente riproposto ai lettori della loro newsletter.

 

“Lo stop improvviso dell’attività sportiva può essere dannoso, non solo al nostro corpo ma anche al nostro cervello. È il risultato di una ricerca condotta dalla rivista Frontiers in Aging Neuroscience su un gruppo di maratoneti fermo da dieci giorni: la risonanza magnetica cui sono stati sottoposti ha fatto emergere un minore flusso del sangue all’ippocampo, la parte di cervello deputata a memoria ed emozioni.

Smettere improvvisamente di fare sport è dunque dannoso? Ne ha parlato il dottor Piero Volpi, Responsabile di Ortopedia del Ginocchio e Traumatologia dello sport in Humanitas, intervistato da Radio Capital.

“Per chi fa attività sportiva, soprattutto se la svolge da tanti anni e con una certa importanza, lo stop improvviso può essere dannoso sul piano cerebrale, ma anche su quello umorale, muscolare e articolare”, commenta il dottor Volpi.

Quanta attività fisica bisognerebbe fare?

“Lo sport va sempre affrontato in maniera seria e non va improvvisato. Va pianificato, scegliendo la propria attività, anche chiedendo consiglio al medico di base, tenendo conto della propria età e delle proprie possibilità. L’attività sportiva deve essere percepita come piacevole, si può andare a correre, si può andare in bicicletta, si può nuotare e si può semplicemente camminare. Chi non vuol fare sport può camminare mezz’ora al giorno: è molto salutare, purché la camminata sia un po’ veloce, al fine di stimolare adeguatamente l’attività cardiocircolatoria e quella respiratoria”, spiega il dottor Volpi.

Quando ci si ferma dal fare sport diminuisce prima la forza o la resistenza?

“Dipende dall’età. È bene sottolineare che anche se non si fa pratica sportiva strenua, già solo condurre una vita attiva e non completamente sedentaria – per esempio muovendosi a piedi, preferendo le scale all’ascensore – permette di fare un minimo di attività fisica che conferisce un mantenimento”.

Sabato, 15 Febbraio 2020 21:57

Causa Coronavirus corre 66 km chiuso in casa

Talvolta ospitiamo su queste colonne originali imprese podistiche che però spesso sono solo il frutto della voglia di cimentarsi in qualcosa di strano ed apparire alla ribalta. Maratone in scenari particolari, anche in casa, magari attorno ad un tavolo da ping-pong. Questa volta non c’è nessuna premeditazione, ma semplicemente la voglia, irrefrenabile di uscire e fare girare le gambe. Compiendo quel gesto che noi podisti amiamo: correre. E quando ciò non è possibile, come attualmente in Cina, dove tutti sono chiusi in casa per paura del contagio, la voglia sale, sale sale. Fino a quando, per la disperazione ci si mette a correre in casa. E’ quello che ha fatto un runner di Hangzhou, cittadina non lontana da Shanghai. Solo che quando parti, poi non ti fermeresti più. Specialmente se sei un ultrarunner, un corridore bulimico da troppo tempo al palo.

Pan Shancu, questo il suo nome, ha coperto ben 66 chilometri. Neppure troppo lentamente tenuto presente che non dispone di una villa con giardino, ma ha dovuto arrangiarsi in un piccolo appartamento. Ci ha impiegato 6 ore e 41 minuti. Quasi a 10 km orari, 6’05” la media esatta al chilometro. "All'inizio mi sono sentito un po' stordito, ma ci si abitua dopo aver fatto il giro molte volte", ha dichiarato Pan Shancu che appena finirà l’emergenza ha già in programma una 100 chilometri. Cliccate qui per vedere il video della corsa che ha già fatto il giro del mondo.

Scherziamoci su. Come molti di Voi sapranno, l’indisponibilità dell’Arena Civica farà perdere a Milano, in favore di Napoli – San Paolo, l’opportunità di ospitare il meeting di atletica più importante che si disputi in Italia, esule dallo stadio Olimpico di Roma a causa di lavori di ristrutturazione. Cliccando qui potete trovare maggiori dettagli su tutta la vicenda.

Il problema impianto metteva in discussione anche il Miglio Ambrosiano, solitamente di casa all’Arena Civica. Evento leggermente meno importante su scala internazionale, ma di certo apprezzatissimo non solo a Milano e provincia. Fortunatamente si è trovata una soluzione alternativa. L’Atletica Ambrosiana, il Gruppo Podistico Tiremm Innanz e l’Atletica Meneghina, il prossimo sabato 18/04/2020, accoglieranno atleti e spettatori al Centro Sportivo Giuriati per festeggiare insieme la trentesima edizione di questa manifestazione e delle altre gare tra cui la solitamente popolatissima "Bimbi in Pista" ed i concorsi legati a "Oltre al Miglio... c’è di più”. Altra novità importante, la gara del miglio è per la prima volta inserita nel circuito del “Corrimilano”.

Trasmettiamo qui di seguito anche il programma della giornata che tuttavia è ancora provvisorio:

ORE 9.30 RITROVO SETTORE ASSOLUTI MASTER

ORE 10.00 INIZIO LANCIO DEL DISCO 

A SEGUIRE SALTO IN LUNGO E SALTO IN ALTO

 

ORE 10.00 RITROVO SETTORE GIOVANILE ESORDIENTI

ORE 10.30 PARTENZA OTTAVO DI MIGLIO (201,2 m) ESO 6 M/F 

A SEGUIRE PARTENZA QUARTO DI MIGLIO (402,4 m) ESO 8/10 M/F

A SEGUIRE GIOCOATLETICA

 

ORE 15.00 RITROVO SETTORE GIOVANILE RAGAZZI E CADETTI

ORE 15.30 PARTENZA 1000 m CAT. RAGAZZI M/F

A SEGUIRE 1000 m CAT. CADETTI M/F, SALTO IN LUNGO RAGAZZI, SALTO IN ALTO RAGAZZI, GETTO DEL PESO RAGAZZI, LANCIO DEL VORTEX RAGAZZI

 

ORE 16,30 RITROVO SETTORE ASSOLUTI MASTER

ORE 17.00 PARTENZA MIGLIO AMBROSIANO CAT. FEMMINILI

A SEGUIRE CATEGORIE MASCHILI

Per il 29° anno consecutivo riprendono i consueti allenamenti collettivi sulla pista milanese del Campo Sportivo Giuriati. Per ventiquattro giovedì, con l’opzione di scelta tra la sessione delle ore 13 o quella serale alle 19, sarà possibile divertirsi su tante distanze e formule diverse. Il tutto all’insegna dell’amicizia e dell’informalità, con iscrizioni sul posto e tempi che ognuno registra per conto suo, a formare classifiche generali e di giornata.

Cediamo la parola a Luigi Baglioni, il patron del Corrigiuriati: “Siamo tutti ancora intimamente e collettivamente provati per l'improvvisa scomparsa di Giampietro Gallina, compagno di corsa infinite volte al Campo (n.d.r.: che è venuto a mancare lo scorso 18/1/2020). A suo nome si propone una colletta il cui ricavato contribuirà a sostenere la LILT, dove Pietro collaborava come volontario e/o il Centro Cardiologico Monzino per la ricerca cardiovascolare.  Raccoglierò offerte libere direttamente al campo. Questa edizione del Corrigiuriati, in omaggio alla sua memoria, la dedichiamo a lui, che grazie alla sua tenacia prevalse nell’edizione del 1996, la più lunga della nostra storia”. Ricordiamo le modalità d’iscrizione a chi non le conosce: “Non c’è nessuna richiesta in denaro. Come l'anno scorso, sarà necessario compilare un modulo di adesione ed accettare per iscritto il regolamento. Potete richiederlo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure consultate il sito http://corrigiuriati.altervista.org/ . Non occorre allegare certificati medici”.

Il programma è molto vario e come l’anno passato non lo vogliamo presentare in ordine cronologico, ma per specialità. Il tutto a beneficio di chi magari non potrà essere sempre presente o non conosce il circuito e potrebbe comunque essere incuriosito da una prova insolita o interessato a delle specifiche distanze. Per quello che riguarda le gare tradizionali su pista ecco le date:

800m 11/6

1000m 28/5

1500m 23/4

Miglio-1609m 8/10

3000m 13/2, 26/3 e 5/11

5000m 19/3, 7/5, 24/9 e 22/10

10000m 12/3 e 12/11

Le staffette prevedono la formula detta all’americana, con un numero illimitato di cambi, anche ogni giro, a discrezione dei partecipanti:

5000m Americana a coppie 20/2 e 15/10

10000m Americana a terne 2/4 e 10/9

Oltre alla gara classica con distanza prefissata, in questo caso:3x2000m il 10/12

Non mancano le campestri, sempre all’interno del recinto del campo sportivo:

2100m 2/7

2500m 16/4

4100m 17/9

Concludendo con gli eventi più insoliti, o comunque raramente organizzati:

Test di Cooper (la massima distanza che è possibile coprire in 12 minuti) il 27/2

Ripetute sui 300 m ad oltranza (ogni giro ci sono delle eliminazioni) 14/5

Corsa al buio, ovvero senza orologio/GPS, dichiarando prima della partenza il tempo che si impiegherà per percorrere 4000m, il 19/11.  

Insomma, ce n’è per tutti i gusti.

Domenica, 02 Febbraio 2020 16:59

Magenta (MI) – 7^ StraMagenta

Magenta è ormai da qualche anno il posto giusto per una dieci invernale in alternativa ai cross. Gara veloce su due giri da cinque chilometri. Tracciato piatto, presidiato e chiuso al traffico. Indicatori chilometrici ben piazzati, ad esclusione del terzo e dell’ottavo, ma alla fine il conto tornava e con i GPS accesi, ai cartelli quasi non ci si fa quasi più caso. Gradevoli i passaggi nella zona centrale della cittadina, ma quello che ci è piaciuto di più è stato quello nel parco rievocativo della battaglia del 1859 durante la seconda guerra d’indipendenza. Quella di Magenta, contro le truppe austro-ungariche, superiori in numero ed armamenti, fu una vittoria importantissima nella storia dell’unità d’Italia.

Partenza puntuale alle ore 9,30 da via Matteotti dove si trovavano anche le strutture organizzative, compreso un grande parcheggio ed un’accogliente palestra dotata di spogliatoi, docce e deposito borse, oltre ovviamente ad uno spazio al coperto. Utile in caso di pioggia anche se stamattina, domenica 2 febbraio, la giornata solatia e le temperature non rigidissime, consentivano di aspettare la partenza e riscaldarsi nei pressi dell’arco gonfiabile dello start.

Circa un migliaio gli atleti in corsa, tra competitiva e non competitiva, con 767 finisher nella gara agonistica FIDAL, numero purtroppo in calo rispetto ai 916 arrivati dell’anno scorso.  Peccato perché l’organizzazione del New Run Team si è dimostrata anche questa volta all’altezza.

La bella battaglia per conquistare la vittoria assoluta ha visto prevalere Francesco Carrera (Atletica Casone Noceto) in 29'43", secondo Francesco Puppi (Atletica Valle Brembana) a soli 5”, con Badr Jaafari (Varese Atletica) a chiudere il podio in 30'27". Risultato incerto fino alla fine anche in campo femminile. Vince Silvia Oggioni (Pro Sesto) in 33'55", a soli 3" da Nicole Reina (Cus Pro Patria). Col crono di 35’56” Silvia Radaelli (Free Zone) conquista il terzo posto.

Ultimi commenti dei lettori

Vai a inizio pagina