
Rodolfo Lollini
Un Miglio a Vignate all’insegna di record, velocità e divertimento
Nel caldo pomeriggio di sabato 17 maggio si è svolto a Vignate (MI) il V° Memorial Ruggiero Tagliaferri, quinta tappa del Club del Miglio 2025. In questo contesto sono stati molto apprezzati i vialetti ombrosi del parco adiacente all’impianto che hanno consentito di procedere al riscaldamento al riparo dai raggi diretti del sole. Alle gare del Club sono stati abbinati il concorso di salto in alto e i 100 metri che hanno attirato diversi atleti. I migliori sono stati l’Allieva Victoria Teres Revelant (CUS ProPatria) con 12”80 e il classe 2003 Cristian Cannavò (Atletica Rovellasca) con 11”08.
Venendo al programma standard del circuito, nei 1000 metri, riservati a Ragazzi/e e Cadetti/e a primeggiare sono stati Emma Paolucci (Nervianese) in 3’30”09, Matteo Di Nardo (GISA) in 3’05”87, prestazione che gli è valsa ben 1105 punti FIDAL, la sua compagna di squadra Nabila Hamza (3’29”30) e Leonardo Maselli (Aspes) con 2’52”03.
Nel Miglio al femminile ben 3 batterie con vittoria di Licia Bombelli (Atletica Brescia) in 5’21”11 davanti a Viola Taietti e Paola Bernardi Locatelli. Scoppiettante la prestazione di Luigi Alessio Turrin nell’ultima delle 8 manches maschili. Il 2006 dell’Atletica Valbrembana ha fatto gara in solitaria, chiudendo in 4’27”03. Fabio Palmieri ed Elmostafa Kohli hanno completato il podio. Applausi per Giovanni Finielli, SM70 del Running Modica che con 6’02”97 ha stabilito il nuovo primato italiano di categoria.
Complimenti all’Atletica Vignate per l’impeccabile organizzazione, perfetta anche nella gestione dei tempi. Ora il testimone passa ai Daini Carate che il prossimo 27 settembre, a Carate Brianza (MB) accoglieranno i milers per il 12° Miglio Gino Riva a.m.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
I 5000 di Trino
Giungono alla IV edizione “I 5000 di Trino”, disputati venerdì sera 16 maggio nelle vie centrali di Trino Vercellese (VC). Eh si, perchè malgrado il nome richiami una gara in pista, stiamo parlando di 5 chilometri, regolarmente omologati, su strada. Giro da 2500 metri scarsi da ripetere due volte a cui vengono aggiunti in partenza i metri necessari per fare cifra tonda. Tracciato molto veloce, poi ovviamente ci vogliono le gambe giuste, come quelle, anche molto lunghe… di Francesco Carrera (Atletica Casone Noceto) che con un bel 14’39” ha messo in fila tutti. A partire da Gianluca Ferrato che gli ha resistito per più di un giro. Terzo Nicolò Fontana. Il vincitore ha commentato così la sua prova: «Non so se partire forte era una sua strategia (ndr: riferendosi a Ferrato). So che mi ha messo in difficoltà, ho avuto paura di non tenere il suo ritmo. Ma ci sono riuscito e quando ho provato ad attaccare ho visto che era lui a non essere in grado di tenere il ritmo. Sono soddisfatto: una gara divertente, su un percorso velocissimo».
Con 17’12” tra le donne primeggia Silvia Zampaglione (Battaglio CUS Torino) dopo una bella lotta con la compagna di squadra Sofia Cafasso. Bronzo per L’Epee Sarah Aimee. Ecco le sue impressioni post gara: «Domenica, alla Tuttadritta di Torino, avevo portato il mio personale sui 10km a 35’18”. Qui mi sono migliorata sui 5km in 17’12”. Il 3 maggio, a Vercelli, avevo corso i 3000 in 9’56”73: tre personali in due settimane. Una grande soddisfazione per me e per il mio allenatore Nicola Ciavarella». Come sempre in calce troverete il link con le classifiche complete.
Sono stati 181 i finisher di questa gara che fa parte del circuito piemontese Dodecarun e che offre la possibilità di gareggiare in tutta la regione. In realtà le gare in calendario saranno venti, ma il nome Dodecarun deriva dal fatto che per entrare nella classifica generale finale, servirà raggiungere almeno dodici presenze. E’ già la seconda volta che attraversando il Ticino veniamo a correre qui. La manifestazione è sicuramente valida, anche se qualche pista di miglioramento potrebbe essere portata avanti, leggasi ad esempio l’utilizzo di una palestra scolastica come spogliatoi, deposito borse e servizi.
Per il Gruppo Podistico Trinese, sostenuto dall’Assessorato allo Sport del Comune di Trino Vercellese, il prossimo appuntamento agonistico della città sarà la 19esima edizione della Mezza Maratona Terre d’Acqua il 30 novembre.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Suona la Marsigliese alla Maratona dell’Elba
C’è stato un signore francese che tra il 1814 ed il 1815 non si è trovato molto bene sull’Isola d’Elba. Napoleone Bonaparte, appena arrivato, ha subito cominciato ad organizzarsi per andarsene. Ma crediamo che la sua scelta non dipendesse dall’attrattività del luogo… Visto come sono andate le cose, forse avrebbe fatto meglio a trattenersi. Al contrario c’è un suo connazionale molto a suo agio da queste parti. E’ Julien Gueydon, della Menton Marathon, vincitore lo scorso anno, porta a casa anche la nona edizione della corsa toscana, inserita nel calendario nazionale FIDAL e che ha condotto sulle strade elbane corridori provenienti da tutta Italia e non solo, considerando l’alto numero di stranieri. Saranno quasi un migliaio i finisher sulle tre distanze proposte e d’altro canto era veramente difficile resistere alla tentazione di mancare alla “Maratona più bella e panoramica d’Europa”. Un autodefinizione che però troviamo francamente incontestabile.
Venendo ai risultati, Gueydon ha dominato la corsa, disputata per gran parte in assoluta solitudine, facendo fermare i cronometri sul tempo di 2h30’12” con un vantaggio di 20’37” su Federico Badiani (Gs Orecchiella), terzo a 25’59” il cinese dell’Atletica Amaranto, Tan Lifu a precedere una straordinaria Ilaria Bergaglio (Atl.Novese) che in 2h57’25” aggiunge un’altra perla alla sua bellissima collezione di successi nel 2025. Scendono sotto le 3 ore di corsa anche Erik Panatti (Amici Madonna Neve Lagunc) in 2h58’43” e Alessio Carletti (Bergamo Stars) in 2h59’54”. Fanno compagnia alla Bergaglio sul podio Ivonne Buzzoni (Recastello Radici Group) in 3h23’34” e la messicana Daniela It Aguirre in 3h24’34”.
Vittoria italiana nella mezza maratona grazie a Roberto Boni in 1h10’52” con Fiorenzo Mariani (Dynamyk Fitness) alle sue spalle in 1h13’51” e il tedesco Thomas Lohfink in 1h14’24”. Fra le donne nuovo successo per Sara Ceccolini (Cus Parma), confermatasi nell’albo d’oro della corsa in 1h21’12” a precedere Sveva Della Pedrina (Gp Valchiavenna) a 4’34” e Beatrice Vallardi (DK Runners Milano) a 10’48”.
La 10 km è stata appannaggio di Marco Carozzo (Atl.Rivellino Piombino) che in 34’54” ha prevalso per soli 18” su Riccardo Maestrelli (DK Runners Milano), terzo a 34” Nicola Vanni (Team 42195). A Federica Eterovich (DK Runners Milano) la gara femminile in 40’26” con 59” su Carla Cocco (Frosinone Sport) e 3’09” su Annalaura Bravetti (Pod.Solidarietà).
Tutto è filato per il verso giusto. Un grande risultato per la corsa dell’Asd Elba Runners, che il prossimo anno festeggerà il decennale arrivandoci sull’onda di un grande successo. Condiviso con le Amministrazioni Comunali di Campo nell’Elba e Marciana Marina, oltre a tutte le associazioni e gli sponsor che si sono prodigati nella riuscita della bellissima giornata di sport.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Tuttadritta tutto OK tranne il controllo griglie
Una gara speciale
Si è disputata oggi a Torino la ventesima edizione della Tuttadritta, una 10k molto apprezzata dai runner per il percorso particolarmente filante. Praticamente un lunghissimo rettilineo senza curve, come si intuisce dal nome. Sfruttando al massimo l’insolita, per l’Italia, mappa a scacchiera delle vie cittadine, ridisegnate nel XVI secolo per volere di Emanuele Filiberto. La partenza quest’anno è scattata da Piazza Solferino, per proseguire su Corso Re Umberto e Unione Sovietica a Torino e viale Torino a Nichelino per arrivare nel maestoso ghiaiato della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Un servizio navetta consentiva ai partecipanti di essere riaccompagnati in bus alla partenza. Sold out dichiarato con anticipo dagli organizzatori a quota 5000, i finisher sono stati tra i 1847 della gara agonistica ed i 2343 della non competitiva per un totale pari a 4190.
I vincitori
Con 29’23” la vittoria è andata a Sergiy Polikarpenko (Carabinieri) che ha preceduto di 23 e 25 secondi Lorenzo Brunier (Alpi Apuane) e Riccardo Magnozzo (Sicilia Running Team). Netto il successo in 33’32” di Anna Arnaudo del Battaglio CUS Torino così come la terza classificata, Silvia Zampaglione. Podio completato da Isabella Caposieno (GS Orecchiella Garfagnana). In calce all’articolo troverete le classifiche complete.
Il parere dei partecipanti
Di solito chiediamo l’opinione di chi corre la gara nella pancia del gruppo, ma nel caso di Roberto Franco (SAO Cornaredo) che si è classificato al 97mo posto con un real time di 35’56”, il punto di vista se non è quello dalla testa del plotone è quantomeno quello dal… collo del gruppo ;-): “Tutto OK per la procedura d’iscrizione, rapido il ritiro del pettorale, efficiente la gestione del deposito borse. Il percorso è veloce e praticamente tutto dritto, tranne due mezze curvette. L’altimetria secondo il mio GPS è stata neutra e molto limitata, 10 metri di dislivello negativo ed altrettanti di dislivello positivo, secondo me tutti concentrati verso il nono chilometro. Tante le navette che ci hanno riportato alla partenza, o meglio a un chilometro dalla stessa. Unico grosso neo il mancato controllo alle griglie di partenza. Io ero in prima griglia e c’erano moltissimi infiltrati, facilmente riconoscibili dal colore del pettorale, ma nessuno li ha controllati o li ha invitati ad andare dietro. Infatti abbiamo rischiato la caduta, come era successo l’anno scorso”.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Una bella serata di gare in memoria di Sergio Salvaneschi
Lo conoscevano tutti al Campo XXV Aprile. Sergio era sempre lì, oppure appena fuori dall’ingresso. Insieme a Giorgio Rondelli e gli altri che io chiamo scherzosamente gli “Spacciatori di ripetute del Monte Stella". Per questo motivo il QT8 Run, in collaborazione con l'Atletica Stramilano di cui è stato coach per trent'anni, ha deciso di rendere omaggio a Sergio Salvaneschi. L'atletica è sempre stata la sua grande passione insieme alla musica. E' nato cosi il I° Memorial Sergio Salvaneschi. Ovviamente a casa sua, il XXV Aprile. Serata ideale quella di venerdì 9 maggio. Le piogge avevano risparmiato la città già dalla mattinata e la temperatura era di una ventina di gradi quando è partita la prima batteria alle 19,30. Insomma le condizioni ideali per fare un buon tempo. Magari utilizzando le scarpe normali, in quanto purtroppo l’usurato fondo della pista è ormai simile a una strada in cemento.
Si è cominciato con le due batterie sul miglio con tripletta del Road Runner Club Milano tra le donne. Ha vinto Elide May Gravina in 5’38”.65 davanti alle compagne Valera Gaia Sala e Giampiera Farre. Tra gli uomini successo di Riccardo Maestrelli del Don Kenya Run in 4’39”75 davanti a Nicola Mazza e all’evergreen Valerio Facciolo. Anche se la miglior prestazione di giornata è stata quella di Franco Marengoni che con 8'22"95 ha stabilito il nuovo record italiano SM85. Solo 23 in totale gli atleti/e che hanno gareggiato sui 1609,34 metri Forse una maggiore collaborazione con i responsabili del Club del Miglio avrebbe portato maggiore pubblicità ed una presenza più massiccia degli habitué della distanza anglosassone. E chissà che dall'anno prossimo il memorial non diventi una tappa del Club, da quel che ci risulta nel dopo gara ci sono stati i primi abboccamenti.
Alle 20 in punto, rispettando la tabella oraria è partita la prima delle 3 batterie sui 5000 metri. Anche queste manche sono state commentate al microfono da Rosanna Massari che oltre ad essere una valente speaker è anche Presidente del QT8 Run. I concorrenti erano stati divisi in gruppi abbastanza omogenei, ma gli organizzatori hanno dimostrato buona flessibilità, operando anche delle modifiche su richiesta di qualche atleta. Personalmente temevamo che le batterie con oltre venti atleti provocassero qualche problema, ma ci sbagliavamo: tutto è filato liscio. La prima è stata una serie mista, con tutte le donne iscritte ed i migliori uomini. Complimenti a Federica Etherovich del Don Kenya Run che con 17’05”43 ha messo in fila tutte le altre. Podio completato dalla beniamina di casa Nadia Nasri (QT8 Run) e Giulia Franzi. Tra gli uomini è stata una bella lotta che ha visto prevalere di pochi secondi Giacomo Meda della Pro Sesto Atletica Cernusco (16’03”06) su Roberto Cornicia e Andrea Assanelli.
Insomma una bella serata tra amici e un utile allenamento agonistico che Sergio Salvaneschi non si sarebbe perso. Ci auguriamo che da dove si trova ora lo abbia comunque potuto vedere.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Per “colpa” dei giudici cancellato il record mondiale di Francesco Fortunato
Spesso in altri sport, specialmente quelli con uso di un pallone, a fine match salgono le polemiche e le accuse ai direttori di gara di “aver fatto perdere” una squadra.
Purtroppo succede anche in atletica e ci è andato di mezzo un italiano, anche se in questo caso l’unica colpa dei giudici è stata quella di… non esserci. Come ci racconta l’amico Stefano La Sorda di www.lamarcia.com , il record del mondo sui 5000mt indoor di marcia (17’55”65), stabilito lo scorso 22 febbraio ad Ancona da Francesco Fortunato, non è stato ratificato. Il motivo è che “non erano presenti abbastanza giudici“, ha spiegato World Athletic nella sua newsletter del 5 maggio 2025, indicando il motivo: la mancanza dei requisiti dei giudici. Dovevano essere presenti almeno tre giudici di livello Gold o Silver (banalizzando giudici mondiali o europei), mentre in occasione dei Campionati italiani Indoor dello scorso 22 febbraio la giuria era composta da 5 giudici di cui solo 1 Silver e 2 Bronze. Ciò premesso il tempo del marciatore sarà considerato “solo” come miglior prestazione europea.
“Davvero un peccato per Francesco Fortunato, che in ogni caso ha stabilito una prestazione di tutto rispetto comunque valida” ci ha dichiarato La Sorda (giudice Silver per la Federazione Svizzera) “Purtroppo nella convocazione delle giurie in un campionato nazionale non è possibile prevedere che si faccia il record del mondo. Forse se qualcuno del settore tecnico azzurro avesse intuito questa possibilità, sarebbe stato possibile chiedere al GGG (Gruppo Giudici Gare) di convocare almeno i tre giudici previsti dalle regole internazionali, visto che in Italia ci sono due giudici Silver ed un Gold ed anche in altre occasioni se necessario è stato possibile convocare giudici internazionali provenienti dall’estero”. Avrebbero potuto chiamare lo stesso La Sorda, aggiungiamo noi…
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Tanta solidarietà e novità dal Ciad alla Mezza del Naviglio
Si è svolta oggi martedì 6 maggio, nella sala consiliare del municipio di Cernusco sul Naviglio (MI), la tradizionale conferenza stampa di presentazione della XXVIII^ edizione della Mezza Maratona del Naviglio. Iscrizioni già a quota 800 per la 21,1 chilometri competitiva a cui vanno aggiunte le presenze per le corse non agonistiche di 4 e 10 chilometri. Start programmato per le ore 9 di domenica 17 Maggio, presso l'accogliente Centro Sportivo di Via Buonarroti. Il gradevole percorso lungo il Naviglio Martesana è confermato, così come l’oliata organizzazione da parte della Pro Sesto-Atletica Cernusco, in combinazione con i Lions Club e tutti i volontari delle associazioni locali.
Comfort assicurato per tutti i partecipanti, compresa la presenza di pacer facilmente riconoscibili non solo per il palloncino, ma anche da pettorali e dorsali ad hoc. Come tradizione verrà sorteggiato un viaggio a New York tra tutti i partecipanti. Tra i top runner che parteciperanno, è stata presentata Fraida Hassanatte, ventunenne proveniente dal Ciad, una novità assoluta per la manifestazione, ma in generale una nazionalità insolita per le competizioni italiane.
Da sottolineare, ancora una volta il grandissimo impegno degli organizzatori e degli sponsor che sostengono tutti i costi della manifestazione, consentendo di devolvere in beneficenza il 100% degli incassi. La cifra totale raccolta in questi anni ha già superato quota 400.000 euro. Quest’anno le associazioni del territorio beneficiarie saranno:
- Associazione Lorenzo Perrone ETS per il supporto psicologico dei pazienti Reparto Oncologico Ospedale Uboldo - Cernusco sul Naviglio
- Croce Bianca - Sezione di Cernusco sul Naviglio
- Fondazione Lions Milano Città Metropolitana Ets per volontariato in campo ambientale, umanitario e sociale
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Breaking4 sarà uno spettacolo, ma non un record
Aprite l’agenda! Segnatevi la data, il prossimo 26 giugno, e il luogo, lo Stade Charléty di Parigi. L’orario è ancora da definire, in funzione delle condizioni meteo e di quelle di Faith Kipyegon, già primatista mondiale sul miglio col crono di 4’07”65, ottenuto sotto i miei occhi a Montecarlo il 21 luglio 2023.
Nipote di Sir Roger Bannister? Con “Breaking4”, la trentunenne keniana vorrebbe entrare nella storia affiancando il suo nome a quello di Roger Bannister. Autore di uno dei record più famosi dell'atletica leggera. Nel 1954 fu il primo uomo ad abbattere il muro dei 4 minuti sulla distanza anglosassone nella prestigiosa cornice della pista del campus di Oxford, l’università dove stava studiando.
I precedenti sulla maratona. Ma come pensa la Kipyegon, primatista anche dei 1500 metri (3’49”04, Parigi, 7 luglio 2024) di migliorarsi di oltre 7 secondi? Non sono mica noccioline su soli quattro giri di pista. E qui entra in campo lo sponsor tecnico, ovvero la Nike, la stessa azienda dietro il famoso “Breaking2”, il tentativo di Eliud Kipchoge di abbattere il muro delle due ore in maratona. La prima volta, all’autodromo di Monza, nel 2017, andò male (2h00’25”). Ma era solo questione di tempo e due anni dopo, a Vienna, con il “1.59 Challenge” arrivò il risultato tanto atteso: 1h59’40”.
Aiutini e aiutoni. A parte nome e location, la formula era sempre la stessa, aiutini o meglio aiutoni compresi, anzi potenziati. Rifornimenti passati al volo, wavelight, le luci luminose che indicano il ritmo da record, poi arrivate in Diamond League nel 2023 e sfruttate anche dalla Kipyegon a Montecarlo. E tanta, tanta scia. Una mezza dozzina di lepri che si alternavano al comando. L’auto con la wavelight montata sopra un enorme tabellone con il cronometro. Insomma una barriera mobile di almeno 3 metri ad agevolare la corsa a 2’50”/km di media. Circa 21 chilometri orari. Chi ha una bici da corsa si rende meglio conto di cosa stiamo parlando. E in ogni caso tutti gli studi sono concordi sul vantaggio anche se non concordano sull’entità. Prendendo come riferimento il “1.59 Challenge”, migliorò il suo mondiale stabilito a Berlino di 1’59”, ironia della sorte. Dividendo per i 42 chilometri abbondanti sarebbero meno di 3” al km. Su un miglio sarebbero 5 secondi scarsi.
Ce la farà? Staremo a vedere cosa succederà con “Breaking4”. Dubitiamo che venga utilizzata ancora un’auto a precedere la gara, in quanto ora le wavelight sono già inserite nelle piste più importanti. Di certo un bel gruppone di atleti più o meno famosi che siano in grado di fare un 400 metri in poco meno di un minuto non dovrebbe essere difficile da trovare. Meglio se grandi e grossi. E a 2’29”/km, oltre 24 chilometri orari, saranno un vantaggio ancora superiore. Certo, poi ci saranno le magiche scarpe messe a disposizione dalla Nike. Dei prototipi oppure già sul mercato? Anche questo è un punto che interesserebbe se fossimo in una gara ufficiale e ci fosse da omologare un primato. Ma qui non ci sarà nessun record, a prescindere dal responso cronometrico. Sarà comunque una notevole performance atletica ed un bellissimo spettacolo che non vogliamo perderci.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net
Meeting Internazionale WALK & MIDDLE DISTANCE NIGHT: foto e video
Tutte le foto del 14° Walk & Middle Distance Night International Meeting
Anche stavolta Giorgio Rondelli ha fatto centro con un meeting di alto livello che si è svolto il 27 Aprile a Busto Arsizio (VA) invece che a Milano. In quanto il grande capoluogo lombardo, la sede olimpica, non dispone di una straccio di pista omologata e quindi gli atleti di vertice non avrebbero avuto registrate le loro prestazioni da World Athletic. Ma su questo problema ritorneremo con un articolo dedicato. Sono tanti i tempi di rilievo, si evidenziano quelli di Simone Valduga (classe 2004) che corre i 1500 metri in 3’41’’88 (record personale); l’atleta del Ciad Fraida Hassanatte, vittoriosa sui 5.000 metri in 16’16’’01 (con 7 atlete sotto i 17 minuti); bene anche i 5.000 mt maschili, 5 atleti sotto i 14 minuti.
Per noi erano presenti Mister Million Photo, al secolo Roberto Mandelli e Capitan Bandana, un altro nostro prezioso contributore con i suoi video.
Ecco i video, in testa ed in calce al pezzo il link del servizio fotografico: buona visione
1500 metri
https://www.youtube.com/watch?v=MXWt9c0g_XE
https://www.youtube.com/watch?v=x3MDWAHvEzc
https://www.youtube.com/watch?v=AdCioo3aW8s
500 metri
https://www.youtube.com/watch?v=z7uymV5iecs
600 metri
https://www.youtube.com/watch?v=ONlqc5g8QLM
Saltano i 3000 a Cairate in un’atmosfera da Frankenstein Junior
Bene, ma non benissimo oggi, domenica 27 aprile a Cairate (VA), bella pista dove era in programma un Meeting Bronze FIDAL organizzato dalla locale Atletica Cairatese. Poco meno di un migliaio gli iscritti alle varie gare/concorsi di salti, lanci e corsa. Che non fosse la giornata giusta si è capito quasi subito, nel primissimo pomeriggio, quando per dei “problemi tecnici”, supponiamo relativi al cronometraggio, l’inizio delle gare di corsa hanno subito un ritardo di circa due ore.
“Potrebbe andar peggio, potrebbe piovere” è una delle battute più famose di “Frankenstein Junior”, il capolavoro di Mel Brooks. Qualcuno deve averla pronunciata in quanto in aggiunta al summenzionato problema si sono aperte le cateratte del cielo. Il summenzionato ritardo si è trascinato fino alla fine. Infatti la prima batteria degli 800 che da orario ufficiale avrebbe dovuto partire alle 17,30 come da classifiche in allegato, è scattata alle 19,15. I due migliori atleti su questa distanza sono stati Alice Dell’Oro, Allieva dell’Atletica Lecco - Colombo Costruzioni che ha chiuso la prova in 2’24”47 e Andrea Mason - CUS Insubria Varese Como in 1’58”20.
Alla fine a rimetterci sono stati i 110 atleti/e che si erano iscritti ai 3000 metri: troppo tardi e troppo buio per gareggiare. A questo proposito, ben consci che sui problemi tecnici e quanto proveniente dal cielo non possiamo fare degli appunti agli organizzatori, sul timing della cancellazione gara, con relativa “riunione” di comunicazione… beh, che le cose sarebbero andate a finire in questa maniera era già chiaro da subito e quindi si poteva mandare a casa tutti già al ritiro pettorali invece di dirgli che c’era “qualche ritardo” e poi farli aspettare inutilmente.
Rodolfo Lollini - Redazione Podisti.net