Chi mi assicura che sono assicurato?
La domanda sorge spontanea nel guazzabuglio dell’attività non stadia: vediamo, se possibile, di dare una risposta.
Partiamo dalle norme attività 2018, ovviamente FIDAL. L’articolo 1 “Partecipazione alle gare”, al comma 1.9 “Copertura Assicurativa Federale”, riporta le condizioni alle quali l’assicurazione federale è operativa “a condizione che le attività sportive, gli allenamenti e le indispensabili azioni preliminari e finali si svolgano nelle condizioni previste nei Regolamenti” … ”pertanto, richiamando anche quanto previsto dall’art. 21 del Regolamento Organico, i tesserati FIDAL non sono autorizzati a partecipare a gare non approvate dalla FIDAL”.
L’articolo 21 stabilisce che gli atleti riconoscono e accettano lo Statuto della FIDAL e quanto in esso contenuto.
Lo Statuto, all’articolo 1, comma 2 c): “La FIDAL autorizza e disciplina le manifestazioni di atletica leggera che si svolgono in Italia, escludendo la partecipazione dei propri tesserati a manifestazioni agonistiche comunque denominate, non autorizzate dalla FIDAL e che prevedono premi e classifiche”.
Questa regola trova riscontro nell’Assicurazione obbligatoria stipulata dalla FIDAL con la Cattolica Assicurazioni, dove si stabilisce che la copertura assicurativa è estesa a manifestazioni con altre organizzazioni alle quali FIDAL abbia ufficialmente aderito (Convenzioni); e nell’articolo 43 “Esclusioni” al punto J), sulla partecipazione a gare, prove ed allenamenti per discipline non rientranti negli scopi della contraente e delle associazioni e società sportive.
Ne consegue che un tesserato FIDAL o Runcard, qualora prenda parte ad una gara non organizzata dalla FIDAL o da un EPS secondo quanto previsto dalla Convenzione, cioè non inserita in un calendario condiviso, non è coperto da alcuna assicurazione; non solo, non usufruisce nemmeno delle condizioni speciali stabilite dalla FIDAL con la Federazione Italiana Medico Sportiva (in quanto la copertura assicurativa e medico sportiva è garantita solo e unicamente ad atleti partecipanti a gare regolarmente autorizzate).
E l’assicurazione che la Società organizzatrice stipula che valore ha? Secondo l’articolo 9 del Codice della Strada, chi organizza una manifestazione agonistica su strada deve presentare una polizza assicurativa che copra la Responsabilità Civile verso terzi e danni all’arredo urbano. Nient’altro: sta all’organizzatore stipulare una polizza per i sinistri che possono accadere nel corso della gara. Sicuramente gli EPS hanno una loro Assicurazione obbligatoria come l’ha la FIDAL, ma, ovviamente con le stesse condizioni, sono coperti i tesserati di quell’EPS e non degli altri o della FIDAL, se non rientrano nella Convenzione. Ma attenzione, la Convenzione esiste solo tra FIDAL e ogni singolo EPS (sono 15) e non tra EPS ed EPS: cosa capita se si fa male un tesserato per esempio dell’AICS in una manifestazione organizzata dalla UISP?
Non so rispondere a questa domanda, ma sarebbe bene che alla prossima Convenzione ci fosse una risposta.
2 commenti
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Venerdì, 10 Maggio 2019 00:48
inviato da Fabio M.
Non sono sicuro di avere capito bene il quesito. Provo a rispondere sulla base della mia personale esperienza, risalente al 2015 (dunque non so se qualche condizione sia cambiata). All'epoca, l'assicurazione che copriva gli infortuni avvenuti a tesserati Fidal era la Allianz. Sul suo sito, o sul sito della Fidal, ci sono tutti i moduli per denunciare l'infortunio e trasmettere le diagnosi, fatture ecc. Naturalmente ci si può accertare con una telefonata agli uffici Fidal della propria provincia: io fui assistito ottimamente, la pratica del mio infortunio fu chiusa nel dicembre 2016 e nel marzo 2017 ricevetti una liquidazione che mi coprì le spese sostenute. Aggiungo che il mio incidente era avvenuto non in una gara ufficiale ma durante un allenamento, eppure l'assicurazione non ebbe niente da eccepire.
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Giovedì, 09 Maggio 2019 11:38
inviato da Agata
Salve mia figlia 10con fidal si è rotta anulare danno il 2per cento per L assicurazione che vuol dire?
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