Arona: se non ho l’età…
Domenica scorsa ad Arona la Pro Loco e la Podistica Arona hanno organizzato la terza edizione della 10 K, percorso omologato e quarta prova di Corripiemonte (vedi articolo di Sandro Bottelli).
Oltre 300 classificati, una vera festa, peccato che qualcuno abbia pensato di fare il furbo.
Quando ha tagliato il traguardo il 258° concorrente in 50’39” qualcuno ha esclamato, ironicamente, “Come se li porta bene !” infatti, stando all’elenco degli iscritti, quel ragazzino, al massimo tredicenne, sarebbe dovuto essere Fabrizio Marasi classe 1963! Ovviamente dopo gli opportuni accertamenti è stato tolto dall’ordine di arrivo provvisorio, in un primo tempo pubblicato.
Il fatto ricorda quanto accaduto alla Mezza di Treviso dell’8 ottobre 2017, quando si pensò ad un cambio di sesso in quanto l’atleta Michele Corrado tagliò il traguardo col pettorale F293 appartenente a Chiara Marchiori: ebbe però il “pudore” di togliere il chip incorporato, quindi cadde l’accusa di frode sportiva e gli atleti ebbero solo 20 giorni di squalifica.
Questa volta però il caso è molto più grave: oltre la violazione dei principi fondamentali dello sport: lealtà, probità, correttezza e disciplina, c’è l’imprudenza per aver fatto correre un atleta della categoria promozionale in una gara competitiva di 10 chilometri, oltre a tutto non coperto da assicurazione.
A prescindere da quello che deciderà la Giustizia Federale riguardo all’illecito sportivo, occorre richiamare tutti i podisti ad una maggiore serietà: finché si corre per conto proprio o con gli amici in allegria va tutto bene, partecipare ad una gara, invece, richiede il rispetto delle regole per sé e per gli altri. Per l’organismo non esiste la “gara non competitiva”, quando sentiamo il colpo di pistola scatta in noi la competizione e diamo il massimo delle nostre possibilità.
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