St. Moritz (SVI) - Un Engadiner Sommerlauf raccontato così
Alessandro Porcelli nel dopo gara, un tratto dell'utlimo chilometro
Appuntamento fisso nel calendario estivo elvetico (ma lo sta diventando anche nel mio personale), domenica 11 agosto si è corso l'Engadiner Sommerlauf, gara di 25 chilometri misto asfalto (poco) e sterrato/sentieri (molto) immersa tra scorci e paesaggi magnifici nella valle Engadina, siamo nel cantone dei Grigioni.
La partenza è dal centro di Sils Maria e dopo appena un chilometro si apre un meraviglioso percorso che costeggia il lago di Silvaplana (non sarà l’unico lago a farci compagnia) che ti porta, dopo essere transitati da Pontresina, fino ad un fantastico arrivo sul lungolago di St Moritz.
Il percorso non è semplice: ci sono parecchie salite che ti accompagnano su tutto il tragitto, con l'ultima proprio tra il 21° ed il 22° chilometro. Se ci aggiungiamo che siamo a 1.800 metri, diciamo che … diventa difficile girare a tempi da P.B., ma di certo non si sceglie il Sommerlauf per questo, invece per tutto ciò che di bello ci offre.
In questo contesto diventa quindi fondamentale gestire le forze e lasciare qualcosina per la parte finale di gara.
Personalmente era la terza volta che facevo questa gara e quest'anno ho realizzato la migliore prestazione, 1h54’31 (7° categoria su 55), nonostante un po' di caldo a cui non si è mai abituati a queste altitudini. È una gara che consiglio sia per chi vuole fare un weekend con la "scusa" di correre in altura, sia per chi ha optato per un periodo di allenamenti in quota per prepararsi al meglio alla stagione podistica autunnale.
Chiudo con un commento sulla organizzazione: certamente ottima, sia pure se, come avviene per tutte le gare in Svizzera (ma in generale fuori dall’Italia), il costo di iscrizione è molto alto (ho pagato 70 CHF) ed il pacco gara era veramente esiguo (qualche merendina, senza la maglietta, che costituirebbe un bel ricordo). Per chi ci fa più caso, segnalo che le classifica dei primi tre di categoria conteggia anche i primi classificati assoluti: questo implica che le possibilità di salire sul podio si riducono parecchio per gli amatori. Peccato.
2 commenti
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Martedì, 13 Agosto 2024 18:50
inviato da Fabmarri
Quanto ai prezzi, data un'esperienza ormai venticinquennale di corse in Svizzera, noterei che la colpa è dell'inarrestabile declino dell'euro, alla faccia delle sbandierate politiche monetarie da Prodi a Lagarde: oggi 70 franchi equivalgono a oltre 73 euro; al principio degli anni 2000, il cambio facile facile era 2 euro= 3 franchi, dunque sarebbero 46/47 euro. Prezzo che si incontra anche da noi. Purtroppo, gli svizzeri non sono tenuti ad abbassare i prezzi per noi poveri euroasserviti.
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Lunedì, 12 Agosto 2024 22:15
inviato da Maurizio podisti.net
Alessandro, paese che vai, usanze che trovi...Certamente il costo della vita, in Svizzera, come in Austria, Germania, etc è più alto, e ciò si riflette anche sui costi per organizzare le gare, gare che, ammettiamolo, mediamente sono molto bene organizzate. La realtà che in Italia ci sono i costi di iscrizione più bassi in assoluto (eppure ci si lamenta). Anche il pacco gara è una piacevole consuetudine nel nostro paese, al di fuori molto meno; sarà un fatto culturale? Non mi addentro nella discussione.
Anche l'appunto che hai fatto sulla modalità delle premiazioni deriva dal confronto con le nostre abitudini: se per i premi in denaro secondo Fidal ci deve essere la cumulabilità, ciò non vale per quelli di categoria, si tende quindi a separare le due classifiche. Certamente viene da chiedersi se ciò sia giusto, tutto sommato chi prende un premio in denaro, magari anche cospicuo, potrebbe fare a meno di un gadget (spesso anche di basso valore); sarebbe quindi opportuna la separazione, allargando la base dei premiati, "farebbe simpatia" rendendo più popolare e apprezzata la manifestazione.
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