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Gen 10, 2025 Sebastiano Scuderi

Maratona: per intendersi un po’

La maratona è la gara più importante nell’immaginario collettivo, è la conclusione delle Olimpiadi, la “laurea”, che ogni podista sogna mentre suda e si sacrifica. Non importa vincere, “l’importante è partecipare”, la partecipazione è una caratteristica irrinunciabile, sia perché dà lustro, sia perché  richiede un dispendio di energie e di mezzi non indifferente. Per questo gli organizzatori cercano in tutti i modi di renderla appetibile anche, e soprattutto, per le autorità locali.

Ma cosa sappiamo della Maratona? (questo sia detto prima di pubblicare e commentare le usuali statistiche su maratone e maratonine del 2024).

Prima di tutto Fidippide, secondo quanto scritto da Erodoto e ‘ricamato’ da Luciano,  era un emerodromo, colui che corre un giorno intero: nel 490 A.C. dopo la vittoriosa battaglia di Maratona sarebbe partito di corsa per comunicare agli Ateniesi il successo ottenuto percorrendo le 30 Miglia (circa) che portavano all’Acropoli.

Nel 1896 la Grecia volle ricordare l’avvenimento con una ripetizione della corsa di circa 40 km: con la nascita delle Olimpiadi fu riproposta come conclusione dei Giochi Olimpici.

Nel 1908 a Londra per fare arrivare la Maratona davanti al palco reale la distanza fu portata a 42,195 metri, che solo nel 1921 divenne distanza ufficiale; la IAAF dettò i criteri per consentire un confronto valevole per tutte le Federazioni associate. Eccoli in sintesi

PERCORSO STRADALE: Non ammessi terreni morbidi. Il tragitto deve essere il più breve possibile nella parte di strada riservata alla gara.

Misurazione con contatore Jones su bicicletta calibrata, conforme alle regole IAAF per le corse su strada, con segnalazione visibile ogni chilometro.

DUE TIPI DI MARATONE:

A – Rispetto dei criteri di misurazione, di pendenza, massimo 43 metri di dislivello, e di separazione, distanza tra partenza e arrivo in linea d’aria non superiore a km. 21,095.

Tutte le maratone che non rispettano i criteri di pendenza e separazione, e non sono valide per l’attribuzione del record.

PARTENZA E ARRIVO: segnati da linea bianca larga almeno 5 cm.

Il VIA con colpo di pistola, se partecipazione numerosa va dato un segnale 5, 3, 1 minuto prima.

SICUREZZA: tutte le strade utilizzate per la competizione devono essere chiuse al traffico in entrambi i sensi; un concorrente può abbandonare il percorso solo col permesso e il controllo di un giudice.

In Italia possono partecipare solo atleti dai 20 anni in su con certificato medico agonistico.

Devono essere assicurati posti di ristoro ogni 5 km, solo acqua potabile, fuori da questi punti non è ammesso il rifornimento pena la squalifica.

Il delegato medico può fermare un concorrente e obbligarlo al ritiro se ritiene che non sia in grado di proseguire.

Queste le regole della CORSA per eccellenza, un mito che ha portato all’inflazione del termine Maratona, che va trattata con cura e passione e, soprattutto, cum grano salis, uno stile di vita regolare e il più sano possibile. Col tempo e con la paglia maturano le nespole, si diceva una volta; e guai alla fretta e all’improvvisazione: “e la tua festa ch’anco tardi a venir non ti sia grave”.

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