We Run Rome 2019: nulla da imparare!
31 Dicembre - Quale componente dell’organizzazione della “Corsa dell’Angelo” di Udine (corsa di 10 km) ho voluto partecipare alla We Run Rome 2019 per ricercare dei nuovi spunti per migliorare la propria gara.
Scendo in largo anticipo alla stazione della metro “Circo Massimo” e non trovo alcun cartello di indicazione della manifestazione e tantomeno del luogo di ritiro pettorali; seguo un paio di gruppetti che presumo essere di podisti, sicuro che mi avrebbero portato verso il luogo del ritiro pettorali, ma questi, dopo alcune centinaia di metri, su mia richiesta, mi riferiscono che stanno andando in un luogo diverso e mi indicano la strada che devo seguire. Giunto all’interno delle stadio un addetto mi mostra la fila che devo fare per ritirare il pettorale. Raggiunto il mio turno, l’addetta mi riferisce che ho sbagliato fila in quanto la stessa provvede solamente ad effettuare le nuove iscrizioni e mi indica la nuova fila dove devo andare: chiaramente anche qui nessuna indicazione su quale fila seguire.
Ritirato il pettorale, sono alla ricerca dei WC. Inizio a chiedere agli addetti, visto che non trovo alcun cartello indicante i bagni, però nessuno è in grado di darmi una risposta sicura! Dopo aver seguito delle indicazioni errate e aver girovagato per oltre 10’, finalmente riesco a trovare i WC, che sono abbastanza numerosi e posti in un luogo non visibile dal campo di atletica; anche qui, senza alcuna indicazione.
Deposito borse: dopo aver fatto la coda accedo al bancone ove una ragazza appone un adesivo sulla sacca, mentre mi consegna un braccialetto con il corrispettivo numero da tenere al polso. Molto più semplice, sicuro e soprattutto comodo sarebbe stato il solito adesivo con il proprio numero di gara da consegnare agli atleti al momento della consegna dei pettorali.
Si parte: la strada ben chiusa con una buona indicazione dei chilometri, la città è bellissima!
Ristoro al 5 Km: anche qui la sorpresa, dai banchetti acqua frizzante!
Ristoro finale: mi viene consegnata una bottiglietta d’acqua, anche qui solo frizzante!
Con l’acqua frizzante sono a disposizione delle mele e arance già tagliate in quattro parti: prendo un’arancia, ma non so dove buttare la buccia; cerco in giro, ma non vedo alcun contenitore delle immondizie, figuriamoci quello dei rifiuti organici. Chiedo ad un addetto, ma questi mi indica ad un lato un cartone già colmo di cartoni, bottigliette e quant’altro. Mi giro intorno, ma mi accorgo che tutti buttano a terra le bucce delle arance, lascio immaginare quello che c’era per terra…
Ritiro sacca: anche qui lunga coda!
Può bastare?
1 commento
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Mercoledì, 15 Gennaio 2020 19:07
inviato da Alberto Liguori
A Vietri, piccola manifestazione circa 200 partecipanti, abbiamo proposto riciclo pettorale usato in altre gare, Plastic Free ai ristori acqua dei fontanini versata da bocconi di vetro, rifiuti solo carta e umido che purtroppo abbiamo dovuto differenziare in seguito. Chi è arrivato in bici è stato esonerato dal contributo di partecipazione. Pianteremo un alberello (un leccio ) perché sono stati superati i 100kg di co2 risparmiati da chi è venuto in bici.
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