La mezza della domenica, il mio precetto sportivo
Sono passati diversi mesi dalla fine della chiusura totale dell'Italia, ma da allora le manifestazioni podistiche (sia competitive, sia ludico-motorie) sono ancora sospese. Per la verità, si sta assistendo a qualche timida apertura con gare che gli organizzatori definiscono, a mio modo di vedere, con il termine improprio di “gare virtuali”. La modalità che più viene utilizzata è la partenza degli atleti in blocchi di poche unità e distanziati di qualche minuto. Il tempo finale sarà quello reale. In questi giorni alcuni comitati organizzativi confermano le date delle loro manifestazioni (es. VeniceMarathon, Lago Maggiore Marathon), che dovranno rispettare le norme anticovid previste dalla FIDAL. Da una rapida lettura ho molte perplessità sulla possibilità reale che possano essere applicate tutte le norme nel modo corretto, ma, come direbbe Roberto Brighenti, “... questa è tutta un'altra storia ...”.
Altra storia e quindi altro post più specifico. Nel pur limitato panorama delle “gare” che si sono disputate finora, ha attratto la mia attenzione la cronaca scritta da due pezzi da 90 del sito “più amato dagli Italiani”, beh, se non dagli italiani, dai … podisti: Fabio e Claudio. La cronaca (vedi) si riferiva alla gara “5 passi in Val Carlina”, definita in modo molto più attinente alla realtà come “allenamento libero con distanziamento”, termini che rendono meglio l'idea rispetto a “gara virtuale”. La frase con cui concludeva il pezzo di Fabio, che vede una prossima apertura alle corse, riguarda appunto le gare, che lui definisce “… il nostro benamato precetto sportivo domenicale”.
Per chi crede, la Domenica è (o dovrebbe essere) il giorno del riposo, il giorno in cui andare a Messa, (“Il settimo giorno vi sarà riposo assoluto, sacro al Signore” (Es 31,15). L'obbligo della Messa può essere anticipato al sabato e quindi la domenica si può “faticare”! Come ho già scritto in altri post, sopperisco alla mancanza di competizioni, sia quelle che comportano di indossare il pettorale, sia quelle che molti definiscono non competitive, ma per alcuni sono vere e proprie “battaglie” con amici, correndo sul tracciato di una mezza maratona misurato ed omologato FIDAL. Questo dall'inizio di luglio. Il tracciato non è dei più entusiasmanti, ma cercare la presenza dei chilometri segnati sul percorso spezza un po' la monotonia (magra consolazione, ma è sempre meglio di niente). Di sicuro, per me che sono un “pp” (podista pigro), avere questo impegno fisso mi stimola e mi spinge fuori dal letto tutte le domeniche (e pure nei giorni festivi infrasettimanali). Quindi, seguendo il consiglio di Fabio, cioè quello del precetto “sportivo” domenicale, eccomi sempre presente alla “Mezza della Domenica”, lungo le strade dei comuni di Treviolo, Osio Sotto e Dalmine, con la speranza di poter presto allargare i confini della corsa, ma soprattutto di poter correre con altri amici, condividendo fatica, sudore … e soprattutto chiacchiere!
Uhmmm … chiacchiere? Sarà possibile chiacchierare mantenendo le distanze in gara imposte dalla FIDAL? Beh, certo che sì … basterà solo parlare ad alta voce, urlare forse, se alla discussione parteciperanno diversi atleti. Tutto questo, “fiato” permettendo!
Risposta del Fabio chiamato in causa. Credo che "gara virtuale" sia una scimmiottatura dell'americano Virtual run, ma sia tutto fuorché una "gara", dove il succo sta nel misurarsi tra atleti vicini. Invece, la definizione di "allenamento libero" escogitata da Claudio per la Val Carlina, penso fosse un modo di pararsi (non dico cosa) dalle possibili denunce o ripercussioni giudiziarie di qualche zelante tutore dell'ordine o dirigente Fidal ecc., sulla base del "noi non abbiamo autorizzato niente allora siete in multa", al che la risposta preventiva è "ma non è mica una gara, è un ritrovo tra amici che si allenano insieme..." (con Claudio dopo la gara abbiamo ripercorso la storia della presunta libera maratona di Bologna del 1-11-2018, che causò squalifiche anche grosse perché qualche solerte giudice sportivo, imbeccato da qualche spia ben identificata, sancì che era una gara, addirittura con premi in denaro - siccome era circolata una foto con 10 euro, che un partecipante teneva con sé per entrare in un bar, nella mancanza di ristori ufficiali...- 'gara' addirittura profanata dalla partecipazione di un atleta squalificato... Come se tu, Sir Marathon, incontrando tra Osio e Treviolo un podista qualunque, prima di familiarizzare con lui gli chiedessi i documenti e lo stato libero da squalifiche). Auguriamoci di riprendere sul serio la pratica del nostro amato precetto domenicale (che non esclude l'altro, assolvibile come scrivi tu dal sabato sera alla domenica sera...); per questo ogni giorno mi leggo gli annunci di gare 'vere', e insomma, quanto alla mia regione, qualcosa si sta muovendo, sia pur nel distanziamento ecc. A proposito, l'ho imparata adesso: mio fratello, che si stava allenando in bicicletta con suo figlio, per schivare un'auto in uscita da un passo carraio si è scontrato col figlio, è caduto ed è finito al pronto soccorso. Provvedimenti dell'autorità giudiziaria? multa a lui perché non rispettava la 'distanza sociale' dal figlio. Come diceva Curzio Malaparte, l'Italia è la culla del diritto e del rovescio...
1 commento
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Lunedì, 21 Settembre 2020 20:58
inviato da Fausto Basletta
ciao a tutti sono Fausto- non SIR :complimenti x
l'articolo, un saluto a Fabio e Fausto-Sir Marahton.
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