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Dic 15, 2020 Fausto Dellapiana 3379volte

Ricordando Nicola Stella e la sua "Vigarano di marzo"

Nicola Stella Nicola Stella Foto La Nuova Ferrara

Giovedì 10 dicembre, nel giorno in cui Paolo Rossi lascia il campo terreno, Nicola Stella, uno dei primi organizzatori di maratone in Italia, è suo compagno nel viaggio in cui non c'è ritorno. Li accomunava lo stesso carattere schivo. Erano sempre educati e, quando commentavano avvenimenti nel loro campo (il calcio per Paolo e le maratone per Nicola), trovavano sempre l'aspetto positivo e, se qualche cosa non andava per il verso giusto, sapevano far emergere il fatto in tutta tranquillità, con commenti sereni e cercando sempre di capire e di far capire l'errore. 
La conoscenza con Nicola risale al secolo scorso; era sempre presente in quasi tutte le maratone, non solo per pubblicizzare la sua gara, la Maratona di Vigarano Mainarda, ma per carpire i segreti di una buona organizzazione. Era spesso accompagnato dalla moglie, che lo aiutava a distribuire i volantini. Per spiegare la persona che era Nicola, ricordo questo piccolo aneddoto. Maratona di Cesano Boscone, anno 1999. Nicola, appena mi vede, nel consegnarmi il volantino della sua gara mi dice: “Fausto, ti aspetto alla mia maratona”. Noto subito che il giorno della gara è il 12 marzo, il giorno del mio compleanno, e rispondo: “Certo che ci sarò, ma, visto che è il mio compleanno, magari potresti regalarmi l'iscrizione”. 

Nicola, senza pensarci un attimo, mi risponde: “Naturalmente, compila la scheda di iscrizione a consegnala alla mia segretaria”. La segretaria in questione era la moglie che, come detto prima, l'accompagnava e faceva da … segretaria. Oggi, nel documentarmi per la scrittura di questo post, ho trovato una pagina di una classifica dell'edizione del 2001. Scorrendola, ho fatto un salto nel passato e devo dire che mi sono pure un po' emozionato, rileggendo tanti nomi conosciuti.

Simone Lamacchi non era ancora l'organizzatore della Maratona del Custoza, ma a fine gara l'ho visto confabulare con Nicola, che forse gli ha passato la passione come organizzatore. Santo Borrella, futuro mio compagno di squadra nei Runners Bergamo; Gaetano Amadio, che ancora non aveva provato l'ebrezza della caduta da un ciliegio; Francesco Rinaldi, atleta veneto di alta statura e compagno di viaggio di molte maratone corse alla fine del secolo scorso. Eccomi 332° (tempo 3h29'32”), con la divisa dell'Atletica Castel Rozzone. Ecco anche Aligi Vandelli, amico e confidente di Emanuele Zenucchi; Fausto Basletta, futura Pecora Nera, con il quale condividerò lunghi tratti di strada; Libero Zerbinati, fin da allora autentico boss dei Podisti Mirandolesi; Daniele Menichini, “basso” atleta toscano: se messo a confronto con Francesco, era la … metà. Ho ritrovato anche Annibale Montanari, il futuro “capo” della ColleMarAthon; Alfio Balloni, sfortunato atleta: l'anno successivo un cinghiale mise fine alla sua corsa terrena. Ecco anche Lorenzo Gemma, tutt'ora sulla breccia; Andrea Dinardo, che ora si riposa facendo il nonno; Angelo Mastrolia non ancora … indiano, William Govi, che sicuramente anche quell'anno avrà ricevuto l'iscrizione omaggio. 
Grazie, Nicola, per avermi fatto “incontrare” questi amici: volti, maglie, ricordi, che in alcuni casi si sono interrotti. 
Porta il mio saluto ad alcuni di questi, che sicuramente ti avranno accolto a braccia aperte, lassù in cielo, dove da oggi una nuova Stella brillerà.
Che la terra ti sia leggera!

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E tanti personaggi di quella maratona furono messi in musica, sulle note dei "Giardini di marzo", parole di "Stella-Mogol-Podisti", apostrofi invece degli accenti perché allora internet non lo permetteva. [F.M.]

 

Il Balloni passava e la gente gridava: "gelati";

al chilometro trenta i suoi zuccheri erano gia' finiti.

L'arcivescovo in bianco asciugava il sudore col basco

mormorando "che schifo d'asfalto, per poco non casco".

L'Albinese con lingua impastata elencava primati

farfugliando altri exploits in un millennio ancor non cominciato;

io restavo a sentire vedendolo roso dal tarlo,

la sua faccia mi dava il coraggio di non imitarlo.

 

Che tempo e'? due e 33?

al ristoro perche' non date il te'?

dopo trenta paletti non ne abbiamo piu',

siamo agli sgoccioli, ipoglicidici:

Dondi City e' ormai lontana

e abbiamo ancora tanta strada fino al Fe',

fiumi torbidi e ponti e praterie

che solo a guardarle vengono grandi malinconie:

la certezza di finire è dentro in me,

ma la forza ai tricipiti, quella ancora non c'e'.

 

Vigarano di marzo fiorisce tra Pieve e Mainarda:

alla Pieve il trenino piombo' sulla truppa piu' tarda.

Dalla bici il notaio Maisto incito' i corridori:

"se mi carichi in canna son certo che ne verro' fuori".

Valentina al traguardo elogiava gli esausti guerrieri:

nuove glorie augurammo alla splendida attrice di ieri.

 

Eccoci qui, tutto fini',

che bellezza, le docce son gia' li'!

Se le gambe, come vedi, tremano un po',

mi passa presto, guarda sui tavoli

quanta roba, quanti sapori,

marmellata te ne danno fin che vuoi,

vino bianco, idrosalini e portogài,

che ti estinguono dolcissimi la sete se ancor ne hai.

Nuova linfa, divina, entra in me

e il coraggio di correrne un'altra, ecco che gia' c'e'.

 
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3 commenti

  • Link al commento Stefano Morselli Domenica, 20 Dicembre 2020 18:12 inviato da Stefano Morselli

    Il commento di Giancarlo Chittolini:
    Anch'io ho avuto il piacere di conoscerlo e di stimando. Condoglianza alla famiglia.

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  • Link al commento Stefano Morselli Sabato, 19 Dicembre 2020 15:52 inviato da Stefano Morselli

    il commento di Giulio ANGELINO:
    Che brutta notizia, la scomparsa di un grande uomo come Nicola Stella ! Io ho avuto la grande fortuna di conoscerlo bene, a fondo, sono stato suo ospite, come giornalista, alla "sua" maratona, quella di Vigarano Mainarda, e perciò ho potuto apprezzarne tutte le sue doti e tutta la sua umanità. Penso che Nicola sia una delle più positive persone che io abbia mai conosciuto: generoso, buono, onesto, ma anche molto simpatico. Ancora adesso mi domando: ma Nicola Stella avrà avuto dei difetti ? Spero di rivederlo un giorno nell'Aldilà, e di continuare a parlare con lui di maratone...

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  • Link al commento Fabmarri Giovedì, 17 Dicembre 2020 23:47 inviato da Fabmarri

    L'annuncio ha destato ricordi nostalgici nei vecchi maratoneti che ogni anno, o quasi, si presentavano alla festa della maratona di Vigarano. Tra questi, Giuseppe Cuoghi, da Castelfranco Emilia, che di Stella ci scrive: "Ho un fantastico ricordo, sono stato con Lui alla Flora London Marathon nel 1996, unica occasione della mia vita in cui ho sconfinato! Abbiamo fatto spostamenti insieme in taxi, per dividere la spesa". E ricorda anche "l'arcivescovo in bianco col basco", alias Pietro Alberto Fusari da Treia, falsamente scambiato per prete o, più tardi, addirittura per vescovo (a mettere in giro la diceria fu Giovanni Tamburini da Rimini, uno dei fondatori del Club Supermarathon).
    Aggiunge Andrea Dinardo ("il veterinario" bergamasco, secondo una nomea che ha invano tentato di stornare): "Erano proprio bei tempi, che purtroppo non torneranno. Ci trovavamo domenicalmente (come diceva il mitico Trap), quattro chiacchiere e una maratona fino all'arrivederci alla domenica successiva. Dispiace che alcuni non siano più tra noi, ma è la vita, bello è conservarne il ricordo".
    Notevole poi l'iniziativa annunciata dal grande storico della maratona Augusto Frasca: " Accolgo con tristezza la notizia della scomparsa di Nicola Stella, e mi avvalgo del ruolo nella Commissione onorificenze della Federazione per inserire in extremis il nome nell’elenco degli assegnatari, nel suo caso alla memoria, della Quercia al Merito, minimo riconoscimento a fronte di tanti anni di attività nel mondo dell’atletica… La proposta va domattina all’approvazione formale del Consiglio Federale, sarà poi cura del Comitato Emilia-Romagna organizzare tempi e modalità per la consegna del riconoscimento ad un familiare".

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