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Mar 13, 2021 3479volte

Lo Sport ha la sottosegretaria: Valentina Vezzali ci fa sperare…

Spada in Dentro, fioretto in Fora! Spada in Dentro, fioretto in Fora! Roberto Mandelli

12 marzo – Verso mezzogiorno si è finalmente conclusa la strana vicenda dello sport, che, Dio minore di questo nuovo governo nato esattamente da un mese e senza prevedere un Ministero apposito, non aveva finora ottenuto neppure un sottosegretario. La scelta sembra davvero eccellente, e una volta tanto nessuno obietterà qualcosa sulla “competenza”: il nome è quello di Valentina Vezzali, che compie gli anni (ora 47) non casualmente il giorno di San Valentino. È nata a Jesi, ma il cognome denota chiaramente la sua origine emiliana, anzi reggiana: il papà Lauro (prematuramente scomparso) era di Correggio, la mamma Enrica viene da Quattro Castella (di cui Valentina è cittadina onoraria); la famiglia si trasferì a Jesi tre anni prima della nascita di questa sua terza figlia.
Come sportiva, è stata definita la più grande schermidrice (fiorettista) di tutti i tempi, vincitrice di 16 titoli mondiali (il primo come “cadetta” a 15 anni), 13 europei, 3 ori individuali alle  Olimpiadi del 2000, 2004, 2008 (più un argento nel 1996 e un bronzo nel 2012), senza contare tre ori olimpici a squadre, e altri alle Universiadi, Giochi del Mediterraneo ecc.
Anche le sue prime parole sono da sportiva autentica e preoccupata: “Essere chiamata ad occuparmi di sport, cioè di quello che è il mio mondo e la famiglia dalla quale provengo, è per me una sfida importante che affronterò con tanta umiltà e forte determinazione. Mi metterò da subito al servizio della comunità sportiva del nostro Paese, ben consapevole che il momento che stiamo vivendo è, anche per il nostro mondo, particolarmente difficile e delicato.
Mi riferisco soprattutto allo sport di base: un universo di società, lavoratori sportivi, ma anche volontari ed appassionati e, soprattutto, tanti ragazzi, che stanno soffrendo più di altri per le costrizioni conseguenti alla pandemia, ed ai quali è stata tolta la bellezza della pratica sportiva e soprattutto i benefici, anche in termini di benessere e salute. L’impegno, così come in pedana, sarà volto ad onorare l’Italia. Per questo sarà anche necessario supportare quanti si preparano ad affrontare, sotto le insegne tricolore, i Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo e le diverse competizioni internazionali, durante le quali ci sentiamo orgogliosi di essere italiani.
E’ necessario rilanciare lo Sport a 360 gradi e delineare, con scelte importanti, il suo futuro. Farò tesoro dell’esperienza maturata in questi anni; assicuro spirito di servizio, impegno, entusiasmo e dedizione. Sono e resterò una sportiva e spero di poter ricambiare allo sport quanto, in tanti anni, mi ha dato
” (AdnKronos).

La neo-sottosegretaria ha esperienza anche in campo politico, essendo stata deputata dal 2013 al 2018 per Scelta Civica (Monti), partito di cui è stata vicepresidente nazionale, poi nel Gruppo Misto, facendo parte della Commissione cultura, scienza e istruzione.

Molto positivi i primi commenti, a cominciare dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. "Avevamo chiesto una persona competente, che conoscesse i nostri problemi che sono tanti e purtroppo urgenti. Valentina Vezzali, l’atleta donna più vincente nella ultracentenaria storia dello sport italiano, rappresenta una scelta che il Coni applaude. Brava Valentina, tu sei la nostra storia e il Coni sarà sempre la tua casa!"

Sulla stessa linea i giudizi del presidente della Federscherma, Paolo Azzi, e dell’altra ex campionessa Alessandra Sensini, vicepresidente del Coni. Paolo Barelli, presidente della Federnuoto e deputato di Forza Italia, per AdnKronos ha sintetizzato con: “Una spadaccina di classe per infilzare tutti i problemi dello sport italiano, lo stato drammatico in cui versano le società sportive italiane che hanno, fino ad oggi, ricevuto elemosine dai ristori e che ormai sono allo stremo. Il governo riabiliti le società sportive in Italia a beneficio dell'attività motoria per i cittadini, che significa salute, benessere psicologico ed etica. La Vezzali affronti immediatamente la questione e dia risposte certe, come faceva quando era in pedana. Vogliamo qualcuno che infilzi i problemi e dia la stoccata che non sarà facile, ma oggi le società sportive sono alla canna del gas, gli impianti stanno fallendo. Le società sportive sono state dimenticate dal governo in questo momento di dramma. La Vezzali subito, ventre a terra, affronti questo tema”.

A denti stretti, anche l'ex ministro dello sport, Spadafora, si complimenta con la Vezzali (nominata il giorno del compleanno dello stesso Spadafora: insomma, un bel regalo di compleanno, diciamo pure una torta in faccia). Dopo aver anticipato, a "L'aria che tira", le sue perplessità: "Saper portare avanti un ministero e aver la competenze di programmare, gestire fondi e scrivere decreti e delibere, è un conto, essere un grande atleta è un altro. Se poi sarà in grado di gestire la delega allo sport lo vedremo", in una successiva occasione si è augurato che Valentina continui le di lui grandiose riforme: "Sono sicuro che si metterà subito al lavoro per il Decreto Sostegni e per i bonus che avevamo impostato insieme ai contributi a fondo perduto per ASD e SSD". Ma il mondo dello sport si augura esattamente il contrario: la società sportiva in cui Valentina Vezzali si è formata, il club scherma Jesi, fucina di olimpionici tra cui Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca, Giovanna Trillini e Stefano Cerioni, spera invece che la vecchia Spada non sia più in Fora, e il fioretto faccia scoppiare certi palloncini mal gonfiati: "Ci auguriamo che Valentina possa adoperarsi per mitigare l'impatto della Riforma Spadafora sulle società sportive", - così ha detto all'Ansa il presidente Alberto Proietti Mosca.

Ci sono sicuramente problemi più grandi, ma vogliamo sperare che la neo-sottosegretaria metterà la sua voce anche nelle formulazioni dei prossimi decreti che regoleranno lo sport e tutta la nostra vita, ma spesso hanno dato spunto a dubbi e interpretazioni difformi: una fra tutte, quella del vigente DPCM del 2 marzo, che all’art. 41, relativo alle “zone rosse” (cioè, praticamente, a ciò che sta diventando quasi tutta l’Italia) prescrive: “È consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie. È altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all'aperto e in forma individuale”. A parte l’annosa questione della “prossimità”, secondo un’interpretazione estremistica sembrerebbe obbligatoria la mascherina anche per chi corre: non sarebbe male un chiarimento, o meglio ancora una formulazione meno ambigua.

E, per tornare alla terra reggiana da dove la sottosegretaria trae le origini, è oggi sulle prime pagine di tutti i giornali la notizia, diffusa dal sito di informazione giuridica Cassazione.net, che il Giudice per le indagini preliminari Dario De Luca, del tribunale di Reggio Emilia, il 27 gennaio scorso ha prosciolto una coppia che era stata rinviata a giudizio per essere stata fermata, proprio a Correggio, giusto un anno fa (13 marzo). Se ne stavano andando in giro in auto, malgrado il lockdown stabilito dal DPCM “Io resto a casa”, esibendo una autocertificazione falsa. Cosa poco commendevole,  ma che per il giudice è un “falso inutile” e non costituisce reato, essendo il DPCM  illegittimo, “incompatibile con lo stato di diritto del nostro Paese”. Gli arresti domiciliari (come quelli in pratica decisi dai vari Dpcm) possono essere decisi da “un giudice penale per alcuni reati all’esito del giudizio”, non da un Dpcm, “cioè un atto amministrativo”. Non c’è nemmeno bisogno di “rimettere la questione di legittimità costituzionale alla Corte Costituzionale”: la cosa è tanto chiara che il giudice “deve procedere, direttamente, alla disapplicazione dell’atto amministrativo illegittimo per violazione di legge”. 

Sulla dubbia costituzionalità dei Dpcm adottati con ingiustificata larghezza si erano già espressi insigni costituzionalisti, ex ministri ed ex giudici costituzionali; ma ora il Gip reggiano sembra dire che non c’è nemmeno da discutere. Dunque, per riecheggiare una frase celebre, "c'è un giudice a Reggio Emilia!".
Saggiamente, sembra che il nuovo governo voglia procedere coi più ‘costituzionali’ Decreti legge, da sottoporre all’approvazione parlamentare: a Valentina Vezzali il compito di reclamare rispetto e attenzione per il mondo degli sportivi.

 
 
 
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3 commenti

  • Link al commento FabioMarri Sabato, 13 Marzo 2021 21:57 inviato da FabioMarri

    In attesa di conoscere le 100 sentenze dei 100 giudici che stabiliscono la costituzionalità dei DPCM (che semmai sarebbe la Corte costituzionale a stabilire, non 100 giudici), pubblichiamo comunque il commento. Forse il suo autore, rileggendo il pezzo, troverebbe che non è proprio una "leccata" al nuovo governo. E che il giudice di Reggio non ha esaminato il problema di costituzionalità del DPCM: ha detto che è illegittimo, perché non spetta a un atto amministrativo stabilire chi sta in casa e chi no.

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  • Link al commento Maurizio Anzani Sabato, 13 Marzo 2021 17:20 inviato da Maurizio Anzani

    Che bella leccata al nuovo governo ed alla sottosegretaria che ha il record di medaglie ma anche il record di assenze alla Camera .E che belle stoccate al vecchio governo e al vecchio ministro. E poi non pubblicate i commenti contrari ai vostri articoli perche’” fanno politica”.
    Ps. Ve ne porto cento di giudici che dicono che i Dpcm sono perfettamente costituzionali

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  • Link al commento augusto frasca Sabato, 13 Marzo 2021 14:27 inviato da augusto frasca

    Caro Fabio, un piacere, sempre, leggerti, non fosse altro per la musica celestiale di cui godono occhi ed orecchie dinanzi alla perfezione della lingua (italiana!), della grammatica e della sintassi... un abbraccio. Augusto Frasca

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