La parola al Primario (2): Covid, un solo modo per salvarci
1. Vorrei ora fare un breve riassunto di quanto accaduto negli ultimi 18 mesi nel mondo, accompagnato da considerazioni personali elaborate attraverso letture, interviste ed esperienze personali.
Il salto di specie del coronavirus (spillover) risale probabilmente alla fine dell'estate 2019 nella regione del Guangdong cinese, dove ci sono migliaia di caverne abitate da milioni di pipistrelli, gli animali che più di tutti ospitano questi microrganismi con RNA, senza avere il più delle volte malattie note.
Consiglio davvero la lettura del libro Spillover di David Quammen, istruttiva e anche appassionante sulle principali pandemie degli ultimi cento anni.
L'uomo ospita tre coronavirus del raffreddore da centinaia di anni, e questa potrebbe essere una ragione per la quale ci sono persone che hanno una sorta di immunità naturale all'attuale malattia .
Nel 2003 nella stessa regione cinese c'era stato un salto di specie da parte di un coronavirus: migliaia di casi di SARS 1 2003, Severe Acute Respiratory Disease, una polmonite interstiziale grave con contagiosità e letalità elevate, ma senza portatori sani; ci furono molti decessi in Oriente, ma i gruppi malati furono riconosciuti e isolati sia in Cina che nei paesi vicini, e nel 2004 il problema fu risolto. Tanto è vero che le multinazionali che stavano preparando il vaccino fermarono purtroppo le ricerche. Ma gli studi già fatti allora sono serviti per produrli più rapidamente ora.
Nel 2014 ci fu un secondo tentativo di salto nell'uomo da parte di un coronavirus: la MERS, Middle East Respiratory Syndrome; un coronavirus saltò dal pipistrello ai cammelli e da questi all'uomo nella penisola Arabica, in Siria, Iraq e Iran e provocò molti decessi, sempre con una grave polmonite interstiziale ancora più letale della precedente; ma anche questo virus non dava portatori sani, e dunque isolando i pazienti fu debellato. La troppa letalità e la scarsa diffusione hanno impedito a questi due virus di diffondersi nel mondo.
Ma gli esperti si aspettavano altri tentativi di salto di specie ed erano in guardia. Purtroppo però i cinocapitalcomunisti e l'OMS hanno dormito o hanno voluto dormire. Già nell' ottobre 2019 avevano visto le prime polmoniti a Whuan, che è a nord della provincia del Guangdong, simili a quelle del 2003, ma non hanno dato l'allarme fino alla fine dell'anno; forse pensavano che tutto sarebbe finito come nel 2003 e nel 2014. Non è andata così.
Questo coronavirus dava portatori sani e in più malattie lievi di tipo influenzale, ed era, anche nel suo ceppo orientale originario, molto contagioso: naturalmente provocava anche la SARS2, cioè la grave polmonite interstiziale accompagnata da situazioni di trombofilia , di infiammazione generale e di autoaggressione delle cellule immunocompetenti .
Un capolavoro fatto dalla natura o dall'uomo? Forse lo sapremo tra molti anni.
Viaggiando in business class, il virus a fine settembre è atterrato nei principali aeroporti del mondo e subito si è diffuso nella popolazione di tutti i continenti, mutandosi nel ceppo euroamericano, più contagioso di quello orientale. E a Wuhan, la città focolaio mondiale, si sono tenuti a fine ottobre i Campionati Mondiali multidisciplinari militari, con circa 120 nazionali presenti in sede per 15 giorni.
Traduco: noi abbiamo convissuto col virus da ottobre 2019 a febbraio 2020, facendo una vita del tutto normale, e tanti hanno avuto in quel periodo una bella influenza chiedendosi come mai non sentivano odori e sapori; abbiamo corso, sciato, riempito teatri palestre ristoranti stadi senza problemi; ma le prime polmoniti insolite erano già negli ospedali della Padania da fine ottobre, e nessuno dei medici che le hanno viste e curate ha avuto particolari sospetti, perché le polmoniti virali ci sono sempre state e si assomigliano abbastanza tra di loro; inoltre nessun allarme particolare era stato lanciato fino alla fine di dicembre.
Perché la pianura padana e le valli laterali? Basta guardare quanti aeroporti ci sono da Torino a Venezia e Trieste e quanto è pessima l'aria in questa regione, e la risposta è già pronta. Per non parlare della densità di popolazione, del numero di ultraottantenni e degli scambi e spostamenti tra città molto attive.
Non essendo noi stati avvertiti dal regime cinese se non a fine dicembre, e non avendo preparato nulla in due mesi, a fine febbraio 2020 la carica virale molto forte che si era creata in 5 mesi è esplosa in Italia e in più parti del mondo a pochi giorni di distanza: l'Europa , l'Asia e le Americhe si sono trovate nell'incubo che stiamo ancora vivendo e che ha stressato al massimo popoli, sistemi politici, governi, sistemi sanitari.
2. La malattia è particolare; ci sono molti portatori sani (adesso li chiamano asintomatici), tantissimi, e la maggior parte non sono stati mai scoperti; in Italia le cifre ufficiali dicono circa 1 milione e 300mila riconosciuti con tampone, ma certamente almeno 7 milioni di Italiani se lo sono portati in giro senza saperlo. Poi c'e la malattia lieve e moderata, una brutta influenza da curare bene e subito a casa, evitando il protocollo ufficiale del Ministero che è sbagliato: paracetamolo e attesa non vanno bene. Proprio in questi giorni dopo 12 mesi verrà cambiato il protocollo, ma c'è voluta una battaglia dei medici di base e del farmacologo Remuzzi del Mario Negri per arrivarci. Questo è stato un altro errore gravissimo dei miei colleghi delle istituzioni e del ministro Roberto Speranza; molti pazienti con Tachipirina ed attesa sono finiti in ospedale e poi ci hanno lasciati.
Sono circa un milione gli italiani che hanno passato così il loro attacco da coronavirus, forse molti di più; infatti ho conosciuto tante persone che tra marzo e giugno 2020 hanno avuto i sintomi influenzali ma stanno ancora aspettando il primo tampone; diciamo che l'hanno messa bene. Va curata subito, e a casa, per evitare che diventi grave o gravissima, cioè una polmonite o SARS2: è una forte infiammazione dei polmoni che si può accompagnare a complicanze autoimmuni e tromboemboliche davvero terribili e mortali. La letalità della SARS2 è elevata, sicuramente oltre il 10%; se invece consideriamo tutti i contagiati, anche quelli ignoti, dovrebbe essere tra lo 0.5% e l’1%. In terapia intensiva la mortalità è tra il 30% ed il 50%.
Il problema epidemiologico della COVID 19 è che quanto più aumentano gli asintomatici, tanto più aumentano le influenze, tanto più le polmoniti gravi e tanto più i ricoveri; è come una piramide con la cima tronca, tanto più è larga la base, tanto più è larga la balconata in cima che rappresenta la fetta dei pazienti che va in terapia intensiva. È evidente che affrontare un fenomeno siffatto con 7000 letti di terapia intensiva per 60 milioni di persone è un conto (italiano); affrontarlo con 25000 letti per 85 milioni è un altro (tedesco). Chiudi meno, per tempi più brevi, a zone più limitate, e mandi 3500 euro subito in media a ciascun cittadino, invece che 1900 a testa dopo sei mesi, forse, come in Italia.
Ho divagato sull'aspetto degli indennizzi economici, che purtroppo nel Belpaese sono stati insufficienti ed hanno aggravato la situazione di sofferenza di larghe parti della popolazione.
Le sofferenze dei malati sono state e sono terribili, aggravate dal fatto che si trovano isolati, soli, impauriti; per i familiari la lontananza del proprio ammalato è straziante; morire in solitudine deve essere orribile; Medici, infermieri, familiari e soprattutto loro, le vittime, tutti hanno vissuto esperienze disumane che lasceranno un segno indelebile nelle società.
3. Dunque nel marzo 2020 in breve ci siamo trovati con l'Occidente chiuso: alcuni paesi in parte ed altri del tutto. Sulle serrate, chiamate lockdown (preferisco ancora la lingua italiana, anche se l'inglese è la mia seconda lingua) vorrei dire quello che penso.
Ce ne sono di due tipi. Quella applicata in Oriente prevede chiusure durissime e lunghissime, ma attive; cioè le autorità sanitarie, mentre la gente è chiusa, rintracciano tutti i contagiati, anche asintomatici, li isolano, potenziano le strutture sanitarie, i trasporti, chiudono le frontiere per 6/12 mesi in entrata ed in uscita a tutti, e quando riaprono, ad ospedali e vuoti e tutti guariti, se ci sono casi isolati chiudono solo una città o una provincia; le frontiere restano chiuse; appena è possibile fanno vaccini a tutti alla velocità della luce. Queste chiusure attive sono state applicate con successo in Cina, Giappone, Vietnam, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda; in verità per ora sono un po’ lenti nelle vaccinazioni, ma finché non avranno vaccinato tutti non riapriranno le frontiere, perché sanno che facendolo sarebbero subito invasi da varianti più contagiose e si ritroverebbero da capo; la vita in questi paesi isolati dal mondo scorre ora normale, anche se al chiuso è ancora consigliata la mascherina.
Quella applicata in Occidente è una chiusura passiva: in sostanza viene fatta solo e unicamente per evitare il crollo del sistema sanitario, ma fino alla fine del 2020 non è stata accompagnata in nessun Paese da azioni importanti atte ad evitare un altro disastro alla ondata successiva. Questo è stato il "modello" applicato alla perfezione dal pessimo governo italiano precedente e purtroppo imitato anche dal nuovo. Con l'aggiunta che anche i mesi da giugno a settembre 2020 sono stati buttati via: nessun potenziamento del SSN, frontiere aperte, non potenziamento dei trasporti pubblici, non raddoppio delle aule e dei turni di lezione scolastica, non acquisto di apparecchi per filtrare e ricambiare l'aria nelle aule, non protocolli terapeutici sia domiciliari che ospedalieri contro la Covid 19, nulla di nulla: ed eccoci ancora qui, esattamente come un anno fa, e chiusi almeno fino al 5 maggio: sulla data state sereni e trovatevi dei passatempi interessanti (mentre è del 24 marzo l’annuncio che la Germania fa marcia indietro sulla serrata pasquale, perché “i costi superano i benefìci”, e “la pandemia si combatte con soluzioni digitali creative e non con il blocco di tutte le attività”, così la Suddeutsche Zeitung).
Tralascio i disastri economici del governo più scadente della storia d'Italia e dei suoi consulenti, i cosiddetti scienziati del Comitato Tecnico Scientifico, 25 personaggi in cerca d'autore che devono ancora trovare il bandolo della matassa dopo 14 mesi (a parte che alcuni di loro non hanno mai partecipato alle riunioni ed altri non hanno, per fortuna, mai aperto bocca perché troppo ignoranti in materia). Non parliamo del dottor Arcuri, non ne ha fatta una giusta. Non parliamo del ministro della salute, nessuna Speranza. A metà ottobre 2020 stava per uscire il suo libro Perché guariremo, ritirato dalle librerie perché in quei giorni il virus aveva ripreso a colpire. Ho avuto modo di leggerne alcuni passaggi che avrei trovato comici se non ci fossero di mezzo tanti morti. Ma l'onorevole è ancora lì a fare danni.
L'Italia ha alcuni record che nessuno ci invidia: la più alta incidenza percentuale di decessi di operatori sanitari, quasi 500, di cui 350 medici; il più alto numero di giorni con la scuola chiusa; con 1720 siamo al settimo posto al mondo per mortalità per milione di abitanti dietro a Repubblica Ceka, Belgio, Slovenia, Gran Bretagna (che però adesso ha quasi azzerato i morti: solo 17 il 23 marzo), Ungheria e Bosnia; siamo nei primi dieci al mondo per letalità del virus (deceduti sul numero dei tamponati positivi);aumento dei decessi per tumori e malattie cardiovascolari non curate. Aumento dei suicidi. Aumento del 180% dell'uso di alcolici in un anno e verosimilmente anche degli stupefacenti (ma i distributori non hanno fornito dati ufficiali); aumento da 6 a 10 milioni degli psicopatici, ed esplosione dell'uso di psicofarmaci. Cliniche e ambulatori psichiatrici affollatissimi da maggio 2020
4. Il nuovo governo, detto “dei migliori” per sottolineare la differenza con quello dei peggiori, in realtà a mio parere è solo “dei mediocri”, la media tra alcuni peggiori e alcuni migliori; è partito subito male, non riaprendo le piste da sci e non cambiando Senzasperanza con Sileri, il vice, chirurgo di buon livello e medico di buon senso. Ha rimosso per fortuna Arcuri e ha dimezzato il Comitato scientifico; il suo capo, dottor Miozzo (ginecologo, che c'entrava col virus?) ha detto il giorno della rimozione che secondo lui il Comitato non ha più senso. Non male come saluto: ma cosa ha fatto per 12 mesi?
Poi il governo ha richiuso tutto tranne la Sardegna, invece di isolare le zone più colpite e lasciare qualche regione più libera; ed è anche questo un lockdown passivo, cioè utile solo a non far collassare i grandissimi medici ed infermieri che da 13 mesi cercano disperatamente di salvare le nostre vite; è uno scopo nobile, un dovere, ma che non darà nessun risultato futuro.
In realtà questa ennesima chiusura avrebbe avuto anche un senso, perché un'azione attiva la si poteva fare: tenere chiusi tutti per due mesi ancora e vaccinare 1 milione di persone al giorno, esattamente come stanno facendo Israele, USA, Emirati Arabi, Gran Bretagna, Isole greche, Cipro, Bahrein, Isole Caraibiche, Maldive, Seychelles. A fine giugno questi paesi saranno liberi dai casi gravi, il virus sarà diventato endemico e provocherà solo delle influenze, magari fastidiose ma non mortali.
In altre parole in questi Paesi stanno ripartendo tutte le attività; addirittura il Premier inglese Johnson, disastroso nella gestione della pandemia, ha preparato un calendario preciso con le riaperture, date e orari, di ogni attività (e i risultati si stanno già vedendo). Il sovranista Biden ha ribadito il motto di tutti gli americani (li conosco bene, ho vissuto 4 mesi negli USA): American First; e ha detto che grazie al fatto che nemmeno una fiala uscirà dagli USA finché tutti non saranno vaccinati ha promesso per il 4 luglio la festa del Covid Indipendence Day; scusate, Biden è un “democratico globalista”, mi confondevo con Trump, però le loro idee non sembrano tanto diverse.
A proposito delle mascherine, il 20 gennaio nel discorso di insediamento alla Casa Bianca Biden ha raccomandato agli americani di usare la mascherina negli uffici pubblici e nelle camere del Senato e dei Deputati, naturalmente senza obbligo negli spazi aperti; negli USA i decessi sono appena più bassi che in Italia, adesso sappiamo perché, ma loro le mascherine le hanno usate molto meno di noi anche al chiuso.
L'uso della mascherina è stato molto ‘liberale’ in molti paesi occidentali; i negazionisti ed i no-vax infatti sono molto numerosi (fino al 50% della popolazione) nei paesi di lingua tedesca, nei paesi slavi ed anche nei paesi scandinavi. Nei Paesi latini sono una assoluta minoranza, noi siamo stati molto più attenti al virus di tanti altri popoli, ma per le carenze della sanità (non degli operatori sanitari) abbiamo risultati disastrosi.
5. Concludo dicendo che l'Italia purtroppo è rimasta intrappolata nei pasticci clamorosi della UE sull'approvvigionamento dei vaccini, e il governo fa fatica a riparare ad errori che risalgono all'estate scorsa. Come si fa a pensare di comprare a prezzo fisso e basso un prodotto che sarà insufficiente almeno fino a giugno? I Paesi che sono più avanti di noi nelle vaccinazioni hanno comprato i vaccini a prezzi anche doppi, perché hanno capito che sarebbe stato un investimento sul futuro con un ritorno grandioso.
Ora abbiamo una sola possibilità di ripartire definitivamente in maggio e non dover assistere umiliati e impotenti allo scambio di turisti e commerci tra i paesi già vaccinati: entro Pasqua partire con mezzo milione di dosi di vaccino al giorno; se si va oltre i primi di aprile resteremo bloccati per mesi con più di mezzo mondo che ci scapperà via ma quel che è peggio con decine di migliaia di morti in più. Il disastro incredibile di Ursula Van der Leyen, commissaria della UE, rischia di mandare a monte tutto il piano vaccinale. Mi auguro che presto si dimetta e che l'Italia , dopo aver sbagliato quasi tutto sino ad ora, si metta sul giusto binario.
Intanto, proteggiamo noi con tanti integratori vitaminici, echinacea e zinco, attività motoria e dieta completa; vacciniamoci appena possibile. Proteggiamo gli altri. E all'aperto indossiamo la mascherina come da legge ma ogni tanto pensiamo: questo non serve a nulla.
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