Reggio, 25^ da 'senatore', mancava solo l'omino del cioccolatino
CLASSIFICA COMPLETA - 12 Dicembre: per i bambini bergamaschi è il mese in cui Santa Lucia porta doni; per tutti gli altri sarà Babbo Natale a farli felici; per i maratoneti è il mese in cui si disputa la Maratona di Reggio Emilia. Infatti dicembreemaratonadireggioemilia sono termini inscindibili (mi si perdoni l'unione dei termini, ma era per spiegare anche visivamente il concetto). Il mese non è dei più facili per organizzare una gara podistica, un rischio grave se la gara è una maratona. Beh, devo dire che gli organizzatori reggiani hanno saputo affrontare i rischi ed hanno sempre superato tutte le avversità che negli anni si sono presentate lungo il cammino della maratona. Se quella disputata ieri era la 25^ edizione, ci sarà pure un perché. Vedere una manifestazione tagliare il traguardo del quarto di secolo (beh, sono 25 anni, ma indicare con “quarto di secolo” il lasso di tempo dalla prime edizione fa di certo più effetto), migliorando ogni anno i servizi offerti, senza tralasciare lo spirito iniziale, che sintetizzo: “prima la persona che l'atleta”, non è certo cosa semplice.
Quest'anno si è ritornati alle origini: partenza ed arrivo nella piazza centrale di Reggio Emilia e con atleti in presenza. Ottimo il risultato di partecipazione: più di 2000 atleti iscritti e 1980 atleti classificati, numero quest'ultimo che la pone ai primi posti per il rapporto tra iscritti ed arrivati.
Una splendida giornata di sole, anche se con temperatura fredda (beh, siamo in dicembre) ha “aiutato” sia gli organizzatori che gli atleti. Buona come sempre la logistica della gara, che ha saputo organizzare al meglio tutti i servizi pre e post gara, offrendo anche spazi chiusi per potersi cambiare, il tutto rispettando le vigenti norme sanitarie. Un plauso particolare agli Scout che hanno gestito in maniera esemplare il servizio di custodia borse.
Temperatura fredda? Nessun problema! A scaldare gli animi e far trascorrere senza annoiarsi i minuti prima della partenza ci ha pensato Roberto (Brighenti). Ricordi delle precedenti edizioni, curriculum dei partecipanti top, richiamo di semplici atleti locali, tempi e modi delle premiazioni, considerato che la gara era pure valida per il campionato Master di specialità. Beh, sarà pure stato un Campionato Italiano, ma per i Runners Bergamo era (come già nel 2006 e 2007) il campionato sociale di Maratona. Poteva forse Sir Marathon non farlo presente allo speaker? Poteva forse lo speaker non diffondere la notizia? Certo che no! Per cui ecco ricordare da Roberto non solo il fatto, ma anche che i Runners Bergamo organizzavano la Maratona sul Brembo, che in questi anni si è ridotta della metà diventando la “Mezza sul Brembo”.
9.00: “Pronti, partenza … via!” come dice mio nipotino Tommasino quando deve battere il nonno in qualche corsa. Quest'anno, a differenza degli scorsi anni, partenza nell'ultimo settore. Indubbi i vantaggi: partenza più lenta e senza l'assillo di cedere il passo agli atleti più veloci. Beh, se devo essere sincero, ero l'unico tra tutti gli iscritti dei Runners Bergamo a “dover” partire nell'ultimo settore. Sarà per il fatto che in questa gara sono “senatore” oppure per altri motivi (atleta scarso)? Il tracciato di gara ha subìto poche variazioni, anche se ha mantenuto il primo tratto in città. Segnalo un piccolo aneddoto: intorno al terzo chilometro si transitava verso la postazione dove Roberto faceva la sua “radiocronaca” dal vivo: alla mia vista Roberto ha segnalato che “due pullman di atleti Runners Bergamo erano venuti a Reggio per disputare il loro campionato sociale di maratona …” (bello spot gratuito!).
Quest'anno ho corso solo altre due maratone in presenza, mentre tutte le altre (15) le ho corse, no non virtuali, ma in solitaria. Quello che mi ha infastidito, nel primo tratto di gara, era il vociare di alcuni partecipanti, non tanto per il volume, ma per le banalità che dicevano. Per fortuna appena fuori città mi sono sentito come a casa: correvo da solo, senza rumori. Beh, a parte gli incitamenti dei pochi, ma calorosi spettatori.
Ristori forniti con alimenti solidi, cosa che è stata molto apprezzata; infatti, sentendo i commenti di molti partecipanti, era da parecchio che sui ristori non si trovava … il ristoro, ma solo acqua. Qui i cibi solidi erano forniti in confezioni monouso e quindi con tutte le caratteristiche di igiene richieste. Quello che personalmente ho apprezzato è stato il trovare tè caldo in alcune postazioni. Un bravo all'organizzazione. Purtroppo devo assegnare una nota di demerito a tutti quegli atleti, che, dopo aver assunto gel od altro, hanno gettato le confezioni vuote lungo il percorso. Volevano forse, come novelli Pollicino, segnalare il tracciato agli atleti che seguivano? Beh, di questo nessuno ha sentito il bisogno, infatti il percorso era perfettamente segnato: è la prima volta che vi erano sul terreno innumerevoli frecce gialle; per un attimo mi sono sentito sul sentiero verso Santiago.
Al 30o chilometro altro spot gratuito per i Runners Bergamo e per la nostra gara del 6 gennaio. La speaker, vedendo che ero dei Runners Bergamo, ha ricordato che uno degli addetti al ristoro negli anni passati aveva corso la Maratona sul Brembo. Beh, il prossimo anno “ ...potrà correre la Mezza sul Brembo … tutta nuova” ho replicato io. Verso la fine della mia gara, un suono prolungato monotono e lugubre mi ha accompagnato per qualche minuto. Era un suono che nei primi mesi del 2020 sentivo spesso, vista la mia vicinanza all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo: il suono della sirena di un'autoambulanza. Purtroppo ieri, come allora, ha portato il dolore in una famiglia: Maurizio, uno di noi, ci ha lasciati. Per una strana coincidenza era residente ad Albinea, comune di residenza di William Govi.
Rieccomi in Piazza della Vittoria: arrivo! (Ndr: 5h20:06 il crono, per un real time di 5h18:05). Anche la mia 25^ maratona di Reggio Emilia è “portata a casa”! Tutto finito? Beh, ancora no. Roberto mi dice di fermarmi e qui non faccio fatica. Mi raggiunge Paolo Manelli e mi consegna personalmente la targa personalizzata che sancisce ancora di più il mio “essere Senatore”; per il vitalizio dovrò ancora aspettare. Paolo mi dice che se per caso sono ancora nei paraggi i vincitori della nostra gara di Maratona, li farà chiamare sul palco e consegnerà alla vincitrice un mazzo di fiori come già fece nel 2007. Uhmm, vista l'ora credo che siano già quasi arrivati a Bergamo! In ogni caso un segno di grande attenzione, non solo nei miei confronti, ma anche verso il mio gruppo. Come dico sempre: “Sono le piccole cose che fanno grandi le persone”.
Siamo alle solite. Che cosa c'entra il titolo con il contenuto del post? Anche qui avete ragione, vi devo una spiegazione. Da anni, verso il 27° chilometro, su una curva, vi era sempre un omino che offriva a tutte le ragazze un cioccolatino Ferrero Rocher (spot gratuito); ad essere sincero, lo riceveva pure il Nonno goloso. Quest'anno la sua postazione era tristemente vuota. Spero solo che la sua assenza sia dovuta al fatto di dover tener compagnia ai nipotini e non ad altre cause.
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