Festa del Cross 2022: pasticciaccio brutto per le ammissioni…?
(Premessa, dall'Ufficio Stampa della Trieste Atletica)
Trieste, 9 febbraio 2021 - Quattromila atleti dai 14 anni in su per un lungo fine settimana di grande sport, dal 6 al 13 marzo. Si svolgerà tra Trieste e Sgonico la Festa del Cross 2022, il più grande, atteso e ambito evento Gold della Federazione Italiana di Atletica Leggera, la cui organizzazione è stata affidata a Trieste Atletica.
Giunta alla sua 8^ edizione, la Festa del Cross assegnerà i titoli italiani di Corsa Campestre: protagonista sarà il Carso - in particolare l’aerocampo di Prosecco, dove si svolgeranno le gare, e il centro di Trieste, dove avranno luogo una serie di eventi collegati, oltre alla premiazione in piazza dell’Unità e la sfilata degli atleti più giovani. L’evento è in programma dal 6 al 13 marzo, ed è stato presentato oggi dal presidente di Trieste Atletica, Alessio Lilli, nella sede della Regione FVG, alla presenza dell’assessore regionale Pierpaolo Roberti, dell'assessore del comune di Trieste Giorgio Rossi, e del presidente della FIDAL Stefano Mei.
Il programma della Festa del Cross prevede due giorni di gare che assegneranno i titoli italiani di specialità, individuali e di società, nelle diverse categorie. L’evento inizierà a Trieste domenica 6 marzo, con una serie di attività sportive in programma in piazza Sant’Antonio. La Festa del Cross vera e propria inizierà a Prosecco sabato 12 marzo con le staffette. Domenica si svolgeranno invece le prove per l’assegnazione dei titoli italiani nelle diverse categorie.
Tra le atlete più attese certamente Nadia Battocletti, talento classe 2000 capace di dominare la Carsolina Cross nel 2018 per poi cogliere una storica tripletta di allori continentali (2018 e 2019 da junior, 2021 da under 23). Al maschile gli occhi sono puntati su Nekagenet Crippa e Jacopo De Marchi, atleti cresciuti proprio in e ora professionisti nel gruppo sportivo dell’Esercito. Entrambi hanno iscritto il proprio nome nell’albo d’oro della Carsolina Cross, con tre successi per Crippa e uno giovanile per De Marchi.
Commento di Sebastiano Scuderi
Il COVID ha interferito non poco nella nostra attività, l’importante è mantenere la barra dritta e i piedi per terra, soprattutto quando si partoriscono i regolamenti, che hanno una grande ricaduta sull’attività delle Società e sulla credibilità dei governanti.
Lo scorso anno, a causa della pandemia, in aprile furono cambiate le regole della Festa del cross per limitare la partecipazione alle finali maschili dei Campionati di Società, cui sono ammesse di diritto, in base alla classifica dell'anno precedente, le prime 20 Promesse e Seniores e le prime 10 Juniores e Allievi; si stabiliva poi che alla finale nazionale sono ammesse le Società maschili classificate nei rispettivi C.d.S. Regionali di Corsa Campestre, nel numero massimo specificato (da 5 a 2 a seconda dell'importanza delle Regioni).
C'erano poi altri due commi che chiarivano il concetto ma sono stati eliminati:
3.2 Se una Società classificata rinuncia alla finale, subentra la prima delle escluse della Regione.
3.3. Qualora una Società maschile ammessa di diritto alla finale nazionale risulti classificata anche nel Campionato di Società regionale di corsa campestre dell’anno in corso, si recupera la prima Società classificata nel Campionato di Società regionale, che non rientra nel numero massimo attribuito alla regione di appartenenza.
Il provvedimento fu accettato dai Presidenti regionali pur con qualche mugugno, essendo una necessità eccezionale e limitata al 2021.
Purtroppo ci si è dimenticati di reintrodurre i due commi o, quantomeno, avvisare che, stante la situazione di emergenza, per il 2022 restavano in vigore le limitazioni dell’anno precedente.
Adesso la periferia, i singoli governi regionali, si trovano a gestire una situazione di conflitto con Società che hanno affrontato anche spese notevoli per trasferte di 200 chilometri e più, convinte di poter essere ammesse alla Festa del cross; certo ignorantia legis non excusat, il regolamento era stato pubblicato e andava letto, ma anche leggendolo non era facilmente comprensibile essendo monco di due codicilli e, quindi, poco chiaro.
Cosa significa “nel numero massimo di seguito specificato”? se una regione ha diritto a cinque posti, ma ha tre società ammesse di diritto e non classificate, i casi sono due: o si lasciano a casa tre società classificate o partecipano otto società!?!
Restiamo in attesa di “interpretazione autentica”.
Aggiornamento 24 febbraio
Ecco l'interpretazione autentica della FIDAL: per le società maschili andranno solo quelle massime previste per ogni singola regione, perciò, quanto al Piemonte, non solo non andrà a Trieste la Fulgor Prato Sesia, sesta nei PSM ma col Saluzzo, già ammesso di diritto, terzo e quindi qualificato due volte; ma non ci andrà nemmeno l'Atletica Gaglianico, quinta negli Allievi, ma col Cus Torino ammesso di diritto, sebbene non qualificato in base ai punteggi stagionali.
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